12 Feb, 2021 | In evidenza, News dalle odv
“Migranti, accoglienza e riferimenti normativi” è questo il titolo dei due workshop, organizzati da Anci Campania e rivolti agli operatori pubblici e a operatori del privato sociale della regione Campania nell’ambito del progetto Impact. Gli incontri intendono migliorare l’approccio dei dipendenti pubblici alle differenze culturali e ampliare le conoscenze degli operatori sulla normativa vigente nel settore migrazione.
I due appuntamenti si terranno in modalità on line lunedì 22 febbraio e martedì 23 febbraio dalle ore 14.30 alle ore 18.30. Modalità e organizzazione dell’accoglienza, i sistemi di accoglienza, il lavoro di equipe all’interno dei progetti SAI/Siproimi, l’integrazione dei migranti nella comunità ospitante sono alcuni dei temi che saranno affrontati dagli esperti del settore coinvolti nei worshop.
Per informazioni è possibile inviare una email all’indirizzo impact.ancicampania@gmail.com. Per iscriversi è, invece, necessario compilare il modulo di iscrizione entro lunedì 21 febbraio. Il modulo è disponibile al seguente link https://forms.gle/MiGZCwm48V7QZpuD9
IMPACT CAMPANIA ha lo scopo di favorire l’integrazione dei cittadini stranieri sul territorio regionale. Il progetto è finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione ed è realizzato dalla Regione Campania, capofila, e da un ampio partenariato di enti istituzionali e del terzo settore (Anci Campania, Cantiere Giovani Cooperativa Sociale, CIDIS Onlus, Consorzio La Rada, Cooperativa Sociale Credito Senza Confini, Dedalus Cooperativa Sociale, Less Impresa Sociale, LTM – Gruppo Laici Terzo Mondo, Tertium Millennium Società Cooperativa Sociale, Traparentesi Onlus).
12 Feb, 2021 | In evidenza, News dal Csv
Riproponiamo l’articolo di CSVnet relativo agli ultimi appelli dei Centri di Servizio al Volontariato per inserire i volontari attivi nel terzo settore nelle liste prioritarie dopo il personale sanitario e le categorie a rischio.
Vaccinare prima possibile tutti i volontari, non solo quelli impegnati nel settore socio-sanitario d’urgenza, sulle ambulanze, a diretto contatto con i malati, ma anche chi è coinvolto in attività di solidarietà più trasversali e sta facendo da mesi la propria parte per contrastare gli effetti della pandemia.
La richiesta è stata avanzata da Francesco Riondino, presidente del coordinamento dei centri di servizio per il volontariato pugliesi – Bari, Foggia, Taranto e Brindisi-Lecce – che insieme a Davide Giove, portavoce del Forum terzo settore regionale, hanno scritto al presidente Michele Emiliano e all’assessore regionale alla sanità Luigi Lopalco, per far inserire “tra le categorie che devono ricevere il vaccino dopo il personale sanitario, parasanitario e le categorie a rischio anche i volontari degli enti di terzo settore”.
Secondo le organizzazioni si tratta di una possibilità già prevista a livello nazionale nel “Piano strategico Vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19” che prevede di inserire “altre categorie di popolazioni, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali… qualora venissero identificate particolari categorie a rischio”.
“Naturalmente” – spiegano i due rappresentanti regionali – tale misura di profilassi dovrebbe essere adottata in via prioritaria ai volontari che svolgono attività che li espongono al contagio e, inoltre, nelle quali possono diventare loro stessi, se positivi asintomatici, portatori del Covid-19”.
La questione sollevata dalla Puglia è solo l’ultimo tassello di un confronto acceso in diverse regioni tra organizzazioni ed enti locali per accelerare le vaccinazioni dei volontari.
Ad esempio, in occasione della presentazione del nuovo Csv Belluno Treviso il neo presidente Alberto Franceschini ha rilanciato l’appello che aveva fatto i primi di gennaio per dare priorità nel piano vaccinale veneto “alle associazioni che si dedicano non solo ai trasporti sociali o alla consegna di generi di prima necessità, ma a chi si prende cura degli anziani e delle persone con disabilità, e sostiene le persone affette da patologie”. In Lombardia il coordinamento regionale dei Csv e il Forum terzo settore stanno facendo ugualmente pressioni sulla Regione per inserire gli enti di terzo settore nelle vaccinazioni: una riunione in merito è prevista per venerdì prossimo.
Anche il Csv di Venezia ha affrontato la questione, chiedendo all’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin di immunizzare i volontari in maniera prioritaria insieme al personale sanitario. Quotidianamente queste persone si occupano di “trasportare i nostri concittadini a fare una visita o aiutarli nelle tante incombenze quotidiane legate all’erogazione delle prestazioni sanitarie” sottolinea nell’appello il presidente del Csv Mario Morandi “svolgendo, con abnegazione e coraggio, un servizio particolarmente rischioso in termini di contagio”.
L’emergenza sanitaria non ha fermato nemmeno i volontari del Molise, dove il Csv regionale si è recentemente adoperato per continuare a supportare il loro impegno fornendo kit igenizzanti, mascherine e 3mila test sieroglogici (in collaborazione con Avis) per i centri trasfusionali e 6 comuni del territorio. “I volontari non si fermano, ma hanno paura – commenta la direttrice del Csv Lorena Minotti -. Temono il contagio e ‘sperano’ nel vaccino che permetta loro di operare con maggiore serenità e sicurezza” spiega la direttrice, specificando che al momento i volontari della regione non riesntrano nelle liste per le vaccinazioni e non hanno ricevuto comunicazioni in merito.
L’appello è stato rilanciano anche in Campania dal Csv Irpinia Sannio “Vogliamo che venga riconosciuto e tutelato il ruolo ed il lavoro di quei volontari che in questi mesi di pandemia non hanno mai fatto mancare il loro contributo” commenta nella nota il presidente Raffaele Amore.
Come detto, se molti volontari attivi in organizzazioni come la Croce rossa, Misericordie e Anpas sono stati già vaccinati, tutti gli altri sono esclusi dalle prime fasi del piano. Si tratta di una “zona grigia” di attività che pur non essendo prettamente socio sanitarie sconfinano in questo ambito, come spiega in Fabrizio Pregliasco, virologo e presidente Anpas.
11 Feb, 2021 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
È online a partire dall’11 febbraio 2021 (con scadenza il 12 marzo 2021), l’avviso per partecipare a R-Evolution project, progetto internazionale promosso dal Nuovo Teatro Sanità di Napoli, in partenariato con Sardegna Teatro – Teatro di Rilevante Interesse Culturale (Cagliari), Scena Nuda (Reggio Calabria), Teatro della Città srl – Centro di Produzione Teatrale (Catania), Greek Art Theatre Karolos Koun (Atene), Between the Seas Mediterranean Performing Lab (Atene), Primavera dei Teatri – Festival di Teatro (Castrovillari) e realizzato con il supporto della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale. L’avviso, rivolto a giovani creativi (drammaturghi, registi, interpreti, coreografi, danzatori, performers, scenografi, videomaker, artisti visuali, producers) under 35, italiani e greci, offre un’esperienza internazionale in area Euro-Mediterranea, favorendo il dialogo interculturale e l’empowerment delle carriere dei giovani artisti coinvolti.
Il bando di partecipazione è disponibile sul sito revolutionproject.eu
Saranno 12 i partecipanti selezionati per prendere parte al progetto che, attraverso un ciclo di residenze, incontri e confronti – sia realizzati in modalità virtuale sia in presenza fra Italia e Grecia –, avranno la possibilità di sviluppare una creazione originale, frutto della cooperazione e dello scambio tra culture e poetiche differenti.
Le residenze dal vivo si svolgeranno tra Napoli, Atene, Cagliari, Reggio Calabria, e saranno finalizzate alla formazione di gruppi di lavoro – in base alle affinità artistiche – che daranno vita ad un progetto originale intorno a una o più tematiche individuate. Le creazioni prodotte saranno presentate all’interno di un festival diffuso (aperto al pubblico), organizzato a ottobre e novembre 2021, nelle sedi dei partner tra il Sud Italia e la Grecia. Il progetto si chiuderà a dicembre 2021, al Nuovo Teatro Sanità di Napoli, con un meeting finale aperto al pubblico.
10 Feb, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Si terrà il prossimo giovedì 18 febbraio alle ore 18.00 il Webinar gratuito dal titolo “Tecniche di animazione interculturale in contesti aggregativi” promosso da Cantiere Giovani nell’ambito del progetto europeo “FYCIC – From Youth Centers to Intercultural Centers” (www.fycic.eu) finanziato dall’ Unione Europea attraverso il programma Erasmus+.
Il progetto FYCIC intende promuovere la qualità del lavoro nel settore della gioventù in Europa, facilitando l’evoluzione dei Centri Giovanili in Centri Interculturali.
Per raggiungere questo obiettivo quattro organizzazioni da Italia, Spagna, Slovenia e Portogallo, con esperienza in centri giovanili evoluti in centri interculturali, si sono unite per mettere a punto, validare e promuovere pratiche e metodi innovativi per caratterizzare interculturalmente le attività dei Centri Giovanili.
Il progetto ha quindi elaborato un manuale per orientare gli operatori giovanili in questo processo, favorendo così l’empowerment dei giovani che vivono in contesti sempre più multiculturali ed aumentando i livelli di inclusione sociale nelle comunità locali in Europa.
La semplicità di fruizione del manuale, e la circostanza che le attività in esso proposte siano state validate con più di 300 giovani in diversi contesti socio-culturali in Europa, lo rende facilmente applicabile nei più disparati contesti aggregativi, anche meno strutturati di un centro giovanile (oratori, gruppi informali, associazioni…)
Il manuale, presentato durante il seminario, sarà inviato gratuitamente a tutti i partecipanti.
Il webinar si terrà su Zoom Giovedì 18 Febbraio alle ore 18.00. Per iscriversi basta completare la procedura di registrazione sul sito www.cantieregiovani.org/fycic, a seguito della quale saranno fornite le credenziali di accesso e le modalità per ricevere l’attestato di partecipazione al webinar.
Per maggiori informazioni
www.fycic.eu
www.cantieregiovani.org
10 Feb, 2021 | Appelli e raccolte fondi, Azioni solidali, In evidenza, News dalle odv
S.P.UN.TO. è un progetto realizzato da un’equipe di psicologi campani in collaborazione con le associazioni di promozione sociale “La livella a.p.s” e “Nives a.p.s”. L’ attuale stato di pandemia ha portato nelle vite di tutti un carico di ansie e angosce, che a volte può diventare così pesante da compromettere seriamente la qualità della vita. Come professionisti della salute mentale siamo chiamati a intervenire attraverso l’attivazione di uno sportello di supporto psicologico sia in modalità online che in presenza, a seconda delle esigenze del singolo individuo.
I costi di un percorso psicologico, oggi, sono spesso insostenibili per l’utente, soprattutto in un momento storico così difficile e precario come quello che il Paese sta attraversando. Per questo motivo il servizio prevede quattro colloqui gratuiti di cui la persona può usufruire, occasione nella quale il team di professionisti di cui S.P.UN.TO si avvale, grazie a strumenti e competenze maturate in anni di esperienza, accoglierà le domande e i bisogni degli utenti, al fine di migliorare il loro benessere psico-sociale.
Grazie alla piattaforma di crowdfunding “GoFundMe”, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi online a cui può partecipare chiunque avesse voglia di donare e finanziare il progetto. Il ricavato sarà utilizzato per sponsorizzare l’iniziativa e raggiungere, dunque, una vasta fascia della popolazione, oltre a pagare il servizio degli operatori impegnati nello sportello.
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