Come supportare al meglio la persona con demenza: webinar gratuiti per familiari e caregiver

La persona con demenza: come supportarla al meglio” è il titolo del nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato da Federazione Alzheimer Italia.

Sono cinque gli appuntamenti, da mercoledì 29 marzo a lunedì 22 maggio 2023, che offriranno a familiari e caregiver la possibilità di approfondire temi che riguardano il rapporto quotidiano con la persona con demenza, fornendo consigli utili e strategie pratiche per prendersi cura al meglio di chi vive questa condizione. Saranno approfonditi argomenti relativi a tutto il percorso di vita della persona, dalle attività di stimolazione e di adattamento dell’ambiente ai rischi delle terapie farmacologiche, fino al tema delicato del fine vita e delle cure palliative.

I webinar, tenuti da specialisti che si occupano di demenza e collaborano attivamente con la Federazione Alzheimer, si svolgeranno online in diretta sulla piattaforma zoom sempre dalle 17.30 alle 19. Per partecipare è necessario iscriversi compilando il form disponibile al link bit.ly/alzheimer_webinar_2023. Le registrazioni degli appuntamenti saranno poi rese disponibili sui canali social della Federazione Alzheimer Italia.

Si comincia mercoledì 29 marzo con “Semplici strategie per le attività quotidiane insieme alla persona con demenza“: Martina Artusi, terapista occupazionale presso il Nucleo Alzheimer dell’Istituto Golgi di Abbiategrasso, darà suggerimenti pratici su come gestire al meglio la vita di tutti i giorni con la persona con demenza.

Il secondo webinar si terrà mercoledì 5 aprile e sarà tenuto dalla psicologa e psicoterapeuta Francesca Arosio, che con “Stare accanto ad una persona con demenza: conoscere ed accogliere” offrirà indicazioni utili a comprendere i comportamenti e i bisogni della persona con demenza e riuscire così a relazionarsi e comunicare nel miglior modo possibile.

Relatrice dell’incontro di lunedì 17 aprile, dal titolo La gestione delle crisi comportamentali alla luce dei risultati del progetto RECage“, sarà Sara Fascendini, geriatra responsabile Centro Alzheimer FERB Onlus di Gazzaniga (BG). Il progetto RECage è uno studio europeo che nasce con l’obiettivo di valutare l’efficacia del modello SCU-B (Unità Speciale per i Disturbi Comportamentali delle persone con demenza), ovvero una modalità d’intervento rivolta alla persona con demenza e ai suoi familiari e caregiver e fornita in unità di cure speciali.

Lunedì 15 maggio appuntamento invece con Oscar Corli, medico oncologo e direttore dell’Unità di Ricerca nel Dolore e Cure Palliative dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, il cui intervento si concentrerà su “Le cure palliative nella demenza“.

Chiuderà il ciclo il webinar in programma lunedì 22 maggio dal titolo “I rischi della politerapia nella persona con demenza“. Alessandro Nobili, ricercatore presso il Dipartimento di Ricerca Politiche per la Salute presso l’Istituto Mario Negri, illustrerà i possibili pericoli e le accortezze necessarie nella gestione delle cure farmacologiche del paziente che presenta altre malattie croniche oltre alla demenza.

Regno di Nettuno, possibilità per i giovani di svolgere il servizio civile

Anche quest’anno, presso l’area marina protetta “Regno di Nettuno”, che abbraccia le isole di Ischia e Procida, torna la possibilità per i giovani di svolgere il servizio civile universale. Il servizio civile universale è un’opportunità, riservata ai giovani dai 18 ai 29 anni non compiuti, di svolgere un anno di esperienza retribuita (alla cifra di 444,30 € al mese) di cittadinanza attiva, impegnandosi per la realizzazione di progetti di interesse generale, grazie al sostegno del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.

I progetti di Servizio Civile Universale a cui candidarsi, riferiti all’ambito della promozione e valorizzazione culturale e della solidarietà, si inseriscono in un più vasto programma promosso dalla rete dell’UNEC – Unione Nazionale Enti Culturali, alla quale aderiscono per lo più Amministrazioni Locali presenti in Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata.

Tutte le informazioni, tra cui il bando di concorso e le schede informative dei progetti, sono disponibili sul sito www.unec.tv; per restare aggiornati si consiglia di seguire i profili Facebook e Instagram dell’UNEC, mentre per informazioni è possibile contattare l’Help Desk dell’UNEC raggiungibile telefonicamente dalle 9:30 alle 13:30 al numero 081 0681646.

“Il Corpo” formazione personale corporea per professionisti. Nuovo corso promosso dall’associazione Tam – Tien a Ment

Partirà a breve la terza edizione del corso di formazione personale, dedicato ai professionisti, dal titolo “Il corpo” a cura della dott.ssa Lucia Precchia (TNPEE- Psicopedagogista) e del Dott. Guglielmo Colalillo (Riabilitatore infantile – Psicomotricista).

Questo sarà il primo di una serie di corsi che TAMLab, impresa sociale che si occupa di formazione, progettazione sociale e ricerca applicata, proporrà nel corso dell’anno 2023 per promuovere la formazione continua dei professionisti.

Il corpo scopre e impara dall’esperienza, ciò che elabora è la cognizione, il senso delle cose, il reale e l’immaginato. Per questo, l’esperienza corporea della formazione personale è fondamentale nel percorso di crescita e di scoperta per coloro che si occupano dell’altro in contesti educativi, terapeutici, relazionali.

Il percorso formativo è articolato in attività corporee singole e di gruppo, alla scoperta delle percezioni e dei sensi, dell’agito corporeo nel movimento, nella comunicazione, nella espressione e nell’ascolto. Il lavoro proposto sarà un percorso alla ricerca delle dimensioni profonde di sé nello spazio, nel tempo, nel rapporto con gli altri. Il percorso prevede 30 ore di attività laboratoriale corporea con gruppi di discussione e approfondimento.

Il corso è dedicato a: tutte le figure e discipline mediche, riabilitative e assistenziali; Psicologi; Educatori, Insegnanti di ogni ordine e grado, Insegnanti di sostegno, Operatori sanitari. Tutti coloro che desiderano fare una esperienza di attività di formazione corporea.

Il programma del corso “Il Corpo” dedicato ai professionisti prevede un incontro al mese, per un totale di 30 ore complessive di formazione.
18 Febbraio 2023 – La scoperta del corpo
18 Marzo 2023 – Lo spazio e il tempo
15 Aprile 2023 – L’ascolto e la comunicazione
13 Maggio 2023 – La ricostruzione del corpo

Sabato 21 Gennaio, alle ore 9.00, presso il centro Giovanile ASTERIX –(Via Domenico Atripaldi, 52 a Napoli), dove si svolgerà l’intero percorso formativo, avrà luogo un open day, una giornata introduttiva per approfondire il programma del corso e valutarne l’iscrizione.

Per partecipare all’open day scarica il modulo di registrazione e invialo tramite whatsapp o tramite mail ai seguenti recapiti:
Segreteria TAM: 3428440749
Email: formazione@tieniamente.it

 

E’ possibile. A Milano la prossima Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunge alla sua ventottesima edizione: un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un percorso di continuo cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi, nel segno di Libera. La Giornata è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017. Da allora molta strada è stata fatta. Innumerevoli sono state le iniziative, i percorsi di cambiamento proposti e realizzati: beni confiscati, memoria, educazione alla corresponsabilità, campi di formazione e impegno, accompagnamento delle vittime e di coloro che hanno scelto di allontanarsi dal contesto mafioso, formazione scolastica e universitaria, sono solo alcuni degli snodi più importanti dell’impegno collettivo di questo quarto di secolo. In questi anni anche le mafie hanno modificato il loro modo di agire, rendendosi in alcuni casi più nascoste ma più invasive e pericolose per le nostre comunità e la nostra economia. Dunque l’azione contro le mafie e la corruzione è un’azione che deve innovarsi, essendo capace di leggere la complessità del presente, guardando le radici della storia ma con lo sguardo rivolto al futuro libero che vogliamo costruire.

Libera ha scelto nel 2023 di proporre la manifestazione a Milano  in una città del Nord (dopo Padova, nel 2019) e di organizzare nuovamente, superati i limiti imposti dalla pandemia, un corteo nazionale. Appuntamento, dunque, in Lombardia da ogni parte d’Italia, per catalizzare le energie di quanti vogliano impegnarsi per la costruzione di orizzonti di giustizia sociale, avverso le mafie e la corruzione. L’obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale, con collegamenti internazionali con Europa, Africa, America Latina, grazie alla collaborazione con esponenti delle istituzioni e della società civile. I momenti centrali si svolgeranno il 20 e il 21 marzo. Il lunedì 20, con il raccoglimento accanto ai familiari delle vittime innocenti delle mafie e la veglia in suffragio. Il martedì 21, con il corteo nazionale e le iniziative conseguenti. Nei prossimi mesi saranno precisate le modalità di partecipazione e il percorso di avvicinamento per le scuole di ogni ordine e grado, anche grazie all’impegno degli oltre 400 presidi di Libera.

Per maggiori informazioni www.libera.it

Emergenza clima: il 2022 anno nero

In Italia nel 2022 aumentano del +55% gli eventi meteo-idrogeologici rispetto allo scorso anno. Registrati 310 fenomeni meteorologici che hanno provocato danni e 29 morti. Siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni quelli con l’incremento maggiore.

Il bilancio dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente.

Il nord del Paese l’area più colpita, seguita dal sud e dal centro. Lombardia, Lazio e Sicilia le regioni più ferite. La provincia di Roma è la più coinvolta, seguita da quelle di Salerno e Trapani.

Legambiente: “Al governo Meloni chiediamo cinque azioni urgenti: approvazione e risorse adeguate per il Piano di adattamento climatico; aggiornamento del PNIEC; nuove semplificazioni per le rinnovabili; linee guida aggiornate per le Sovrintendenze; potenziamento degli uffici regionali che rilasciano le autorizzazioni”.

Il 2022 è stato un anno nero per il clima, segnato da un’accelerazione degli eventi meteo che hanno provocato tanti danni e vittime. Alluvioni, ondate di caldo anomalo e di gelo intenso, frane, mareggiate, siccità, grandinate non risparmiano ormai nessun Paese sul Pianeta. E a pagarne lo scotto è anche l’Italia, segnata quest’anno da più caldo e siccità, come ben raccontano i dati di bilancio dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il gruppo Unipol, e sintetizzati nella mappa del rischio climatico.

Nel 2022 la Penisola ha registrato un incremento del +55% di casi rispetto al 2021, parliamo di 310 fenomeni meteo-idrogeologici che quest’anno hanno provocato impatti e danni da nord a sud e causato ben 29 morti. Nello specifico si sono verificati 104 casi di allagamenti e alluvioni da piogge intense81 casi di danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 29 da grandinate, 28 da siccità prolungata, 18 da mareggiate, 14 eventi con l’interessamento di infrastrutture, 13 esondazioni fluviali, 11 casi di frane causate da piogge intense, 8 casi di temperature estreme in città e 4 eventi con impatti sul patrimonio storico. Molti gli eventi che riguardano due o più categorie, ad esempio casi in cui esondazioni fluviali o allagamenti da piogge intense provocano danni anche alle infrastrutture. Nel 2022 sono aumentati, rispetto allo scorso anno, i danni da siccità, che passano da 6 nel 2021 a 28 nel 2022 (+367%), quelli provocati da grandinate da 14 nel 2021 a 29 nel 2022 (+107%), i danni da trombe d’aria e raffiche di vento, che passano da 46 nel 2021 a 81 nel 2022 (+76%), e allagamenti e alluvioni, da 88 nel 2021 a 104 nel 2022 (+19%).

A livello territoriale, quest’anno il nord della Penisola è stata l’area più colpita, seguita dal sud e dal centro. A livello regionale, la Lombardia è la regione che registra più casi, ben 37, seguita dal Lazio e dalla Sicilia, con rispettivamente 33 e 31. Rilevanti anche i casi registrati in Toscana, 25, Campania, 23, Emilia-Romagna, 22, e Piemonte, 20, Veneto, 19, Puglia, 18. Tra le province, quella di Roma risulta quella più colpita con 23 eventi meteo-idro, seguita da Salerno con 11, Trapani con 9, Trento, Venezia, Genova e Messina con 8 casi.  Tra le città, Roma (13) e Palermo (4).

Per Legambiente i dati del bilancio dell’Osservatorio CittàClima indicano ancora una volta l’urgenza per l’Italia di un deciso cambio di passo nella lotta alla crisi climatica attraverso politiche climatiche più ambiziose e interventi concreti non più rimandabili. A tal riguardo l’associazione ambientalista, tra le azioni urgenti da mettere in campo, chiede l’approvazione in tempi rapidi del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici aggiornato e pubblicato ieri sul sito del Mase, e che ora dovrà essere oggetto di consultazione pubblica secondo quanto previsto dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

“La fotografia scattata dal nostro Osservatorio CittàClima – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – ci restituisce un quadro preoccupante di un anno difficilissimo, concluso con le notizie sulle temperature primaverili di fine dicembre in Italia, sulla tempesta artica che ha colpito il Nord America, causando decine di morti, e sull’ ondata di freddo in Giappone. Nella lotta alla crisi climatica il nostro Paese è ancora in grave ritardo, rincorre le emergenze senza una strategia di prevenzione, che farebbe risparmiare il 75% delle risorse spese per riparare i danni. Al Governo Meloni, al posto di nuovi investimenti sul gas, chiediamo cinque azioni urgenti da mettere al centro dell’agenda dei primi mesi del 2023 ad una veloce approvazione del Piano nazionale di adattamento climatico, devono seguire lo stanziamento di adeguate risorse economiche per attuarlo, non previste dalla legge di bilancio approvata; l’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) agli obiettivi europei di riduzione dei gas climalteranti del REPowerEU, dimenticato dal governo Draghi; nuove semplificazioni per tutti gli impianti a fonti rinnovabili, a partire dal repowering per gli impianti eolici esistenti; la velocizzazione degli iter autorizzativi con nuove linee guida del Ministero della Cultura per le Sovrintendenze e una forte azione di sostegno e sollecitazione alle Regioni per potenziare gli uffici che autorizzano gli impianti”.

Tutti i dati dell’Osservatorio Città Clima sono raccolti nella mappa online del rischio climatico, aggiornata nel layout e nella grafica e con un focus sul progetto europeo LIFE+ AGreeNet che ha l’obiettivo di rendere le città della costa del Medio Adriatico più resilienti al cambiamento climatico attraverso vari interventi.

Focus siccità

In questo 2022 “anno nero per il clima” l’Italia, soprattutto il centro nord, è stata colpita da un lungo periodo di siccità. Secondo i dati di Isac-Cnr, nei primi sette mesi dell’anno le piogge sono diminuite del 46% rispetto alla media degli ultimi trent’anni. Cruciale la prima parte dell’anno con cinque mesi consecutivi gravemente siccitosi, e un’anomalia, da gennaio a giugno, pari a – 44% di piogge, equivalente a circa 35 miliardi di metri cubi di acqua in meno del normale. In crescente difficoltà i fiumi, come il Po che al Ponte della Becca (PV) risultava con un livello idrometrico di -3 metri, e i grandi laghi con percentuali di riempimento dal 15% dell’Iseo, al 18% di quello di Como fino al 24% del Maggiore.

In autunno è peggiorata la situazione delle regioni del centro, soprattutto in Umbria e Lazio. Nel primo caso il deficit pluviometrico si è attestato sul 40%, il lago Trasimeno ha raggiunto un livello ben inferiore alla soglia critica, con -1,54 metri. Nel Lazio, il lago di Bracciano è sceso a -1,38 metri rispetto allo zero idrometrico. Gravi le conseguenze per l’agricoltura e per gli habitat naturali. L’11% delle aziende agricole si è ritrovata in una situazione talmente critica da portare alla cessazione dell’attività. In molte aree urbane si sono dovute imporre restrizioni all’uso dell’acqua. La siccità ha causato la perdita di produzione di energia, in particolare da idroelettrico. Nonostante i dati di Terna[1] relativi ad aprile abbiano evidenziato un record assoluto di energia prodotta da fonti rinnovabili, è mancato all’appello l’idroelettrico. La produzione di energia da questa fonte, infatti, segnava -41% per effetto delle scarse precipitazioni, che hanno portato per mesi i livelli di riempimento degli invasi prossimi ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni. A dicembre, il livello del Po è rimasto inferiore alla media degli ultimi 20 anni ed a preoccupare è soprattutto la situazione delle falde, con livelli tra il 35 ed il 50% in meno della media mensile.

Focus caldo e ondate di calore

Nel 2022 in Italia si sono registrate temperature eccezionali già da maggio con punte di 36,1°C a Firenze, 35,6°C a Grosseto, 34°C a Pisa e 32,8°C a Genova. Ma anche a Ustica con 33,4°C e Torino con 29,2°C. Il mese di giugno ha visto un’anomalia della temperatura media di +3,3°C se consideriamo l’Italia nel suo insieme, con punte di 41,2°C a Guidonia Montecelio (RM), 40°C a Prato, Firenze, Viterbo e Roma. A luglio record per le città lombarde: a Brescia e Cremona si sono registrati 39,5°C, a Pavia 38,9°C e a Milano 38,5°C. Ad agosto i termometri hanno segnato tra i 40 e i 45°C a Palermo, Catania e Reggio Calabria, mentre a Bari si è arrivati a 39°C. Questi livelli di caldo eccezionale, prolungati per settimane e mesi in gran parte del Paese, hanno portato a gravi conseguenze sulla salute umana. L’ondata di calore che ha impattato più duramente è stata quella della seconda metà di luglio, con un aumento di mortalità che ha raggiunto, stando ai dati di Ministero della Salute e Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, il 36% in tutte le aree del Paese, ma in particolare in alcune città del nord. Tra le città maggiormente colpite Torino che ha visto un eccesso di mortalità pari a +70%, a cui segue Campobasso (+69%), poi Bari (+60%), Bolzano (+59%), Milano e Genova (+49%), Viterbo (+48%), Firenze (+43%), Catania (+42%). Solo nel 2022 sono stati oltre 2.300 i decessi in Italia dovuti alle ondate di calore, secondo le analisi di Ministero della Salute e Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, in crescita rispetto ai 1.472 del 2021 e ai 685 del 2020[2].

I casi più rilevanti del 2022 

In questo bilancio “clima 2022” Legambiente ricorda alcuni casi rilevanti: il 3 luglio il distacco di una grossa porzione dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, 11 le vittime e 8 i feriti.  Tra il 27 e il 28 luglio in Val Camonica è caduta in poche ore la stessa quantità di pioggia caduta sulla provincia di Brescia nei sette mesi precedenti. Le intense piogge hanno provocato anche delle frane che hanno colpito la Val di Fassa, in Trentino, il 5 agosto. Ad agosto a Scilla (RC), il litorale è stato investito da un’imponente massa d’acqua che ha invaso le strade. Occorre, in questo caso, evidenziare il legame con la cementificazione avvenuta negli anni e al tombamento del torrente Liurni. Il 18 agosto raffiche di vento a oltre 110 km/h hanno colpito la provincia di Massa Carrara. Quattro persone sono rimaste ferite in un camping a Marina di Massa a causa della caduta di alberi e in tutto il territorio si sono contate fino a 7mila persone senza corrente. L’evento alluvionale che ha segnato il 2022 è quello che ha colpito il 15 e 16 settembre le Marche, 13 i morti. Tra fine settembre e inizio ottobre Trapani per tre volte è stata colpita da violenti temporali ed è finita sott’acqua. Tragedia a Ischia il 26 novembre, a Casamicciola Terme (NA) dove le piogge intense hanno provocato una frana ed un’alluvione, con 12 vittime registrate. Record di pioggia, con 126mm caduti in 6 ore. Il 22 novembre, una mareggiata di forte intensità ha colpito Jesolo (VE), mentre il 3 dicembre in provincia di Messina sono stati registrati diversi danni provocati da piogge intense e frane.

scarica Il Bilancio dell’Osservatorio CittàClima 2022

“Salviamo le api”, al via la raccolta fondi per regalare una casa agli insetti impollinatori

Negli ultimi anni la popolazione di api e di altri insetti impollinatori ha subito un calo. Le api non producono solo il miele, con la loro scomparsa verrebbe a mancare il cibo che mangiamo tutti i giorni come i frutti di bosco, le pesche, le castagne, le mele, le mandorle, ma anche le zucchine, i pomodori e tantissimi altri ortaggi. Lo stesso vale anche per i prodotti caseari come latte, yogurt, burro e formaggi freschi. Verrebbe a mancare il processo di impollinazione che è alla base della catena alimentare.

Le api sono minacciate dai cambiamenti climatici, da pesticidi, da perdita dell’habitat e malattie.Secondo la Fao, 75 delle 100 colture più importanti al mondo si riproducono grazie all’impollinazione. L’87 per cento delle coltivazioni destinate a nutrire l’uomo conta sul lavoro che questi insetti ci offrono gratuitamente.

Sulla piattaforma Crowdnet.it è possibile sostenere il progetto “Salviamo le api” e collaborando con gli apicoltori si potrà regalare una casa a un’ape e promuovere laboratori con le scuole piantando fiori attrattori delle api.

“Agiamo ora- dicono i volontari di LET’S DO IT! ITALY, promotori della raccolta fondi-  regaliamo un fiore ed una casa alle API. Il miele potrà essere ritirato presso la Masseria Antonio Esposito Ferraioli e potrete scegliere tra il miele prodotto all’interno del bene confiscato alla camorra oppure il miele prodotto all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio”.