CSV Napoli e Comune di Napoli insieme per la tutela dell’ambiente

Ridurre l’uso della plastica monouso all’interno di tutti gli edifici e le strutture comunali. Questo lo scopo dell’incontro organizzato dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli a seguito dell’adesione alla campagna Plastic Free Challenge lanciata dal Ministero dell’Ambiente e alla “Plastic Free Strategy” promossa dal CSV Napoli.

Il Centro di Servizio per il Volontariato, da sempre impegnato a costruire occasioni di dialogo e confronto tra profit e no profit per costruire percorsi condivisi di responsabilità sociale, porta avanti dagli ultimi anni “Plastic Free”, una Campagna di sensibilizzazione contro l’uso della plastica, dalla quale è nata una proposta operativa per sensibilizzare gli enti (scuole, comuni, università, ecc) alla tutela dell’ambiente e all’uso consapevole delle risorse. Si tratta del risultato di un percorso di co-progettazione con le organizzazioni di volontariato della Città metropolitana di Napoli maggiormente sensibili ai temi ambientali, che ha portato all’elaborazione di un decalogo da presentare agli enti impegnati nel percorso di riduzione dei rifiuti.

Da qui la decisione del Comune di Napoli di organizzare un incontro rivolto al personale per illustrare il decalogo operativo e consolidare la partnership con il CSV Napoli affinchè si lavori insieme per incidere sui comportamenti quotidiani e ridurre, in questo modo, l’impatto dell’uomo sull’ambiente.

Presenti all’incontro Raffaele del Giudice Assessore all’Ambiente Comune di Napoli, Franco Buccino Vice presidente vicario del CSV Napoli, Giovanna De Rosa Direttore del CSV Napoli, Rosaria Contino Responsabile Area Ambiente Comune di Napoli, Giusiana Russo Tutor Campagna Plastic Free CSV Napoli e le organizzazioni di volontariato che hanno collaborato alla realizzazione della Campagna e del decalogo.

Avviso alle ODV: Riapertura termini per l’accreditamento sedi servizio civile del CSV Napoli

Il Centro di Servizio per il Volontariato dell’area metropolitana di Napoli, accreditato alla Terza Classe degli enti di Servizio Civile Nazionale per la Regione Campania, in ottemperanza a quanto richiesto dalla riforma del Terzo Settore (Decreto sul Servizio Civile Universale – pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 3 aprile ), intende offrire alle associazioni di Napoli e provincia l’opportunità di accogliere volontari in servizio civile aumentando quindi il numero delle proprie sedi accreditate.

Pertanto, si riaprono i termini di accreditamento per le associazioni interessate da oggi sino al giorno 13 febbraio 2020.

Requisiti di partecipazione:

1) Corrispondenza tra fini istituzionali dell’ente e finalità previste dalla legge n° 64 del 2000

2) Comprovata attività triennale sul territorio dell’associazione

3) Essere iscritti al’apposito albo regionale

4) Avere sede legale ed operativa sul territorio di Napoli e/o provincia

5) Assenza di scopo di lucro

6) Sedi operative conformi alle leggi sulla sicurezza (d.l. 81/08)

7) Le associazioni accreditate dovranno garantire l’apertura delle relative sedi per almeno 5 giorni a settimana

Le istanze dovranno pervenire entro e non oltre le ore 14.00 di giovedì 13 febbraio 2020 a mano o per raccomandata presso la sede del CSV Napoli (Centro Direzionale – Isola E1 – primo piano – int. 2 – 80143 NAPOLI) o via mail all’indirizzo serviziocivile@csvnapoli.it.

All’istanza debitamente compilata e firmata dal legale rappresentante va allegata la seguente documentazione:

– Statuto e atto costitutivo

– Curriculum dell’ associazione

– Copia carta di identità e codice fiscale del legale rappresentante in corso di validità

– Carta di impegno etico debitamente firmata

– Documentazione attestante la proprietà della sede

– Autocertificazione ai sensi del D.lgs.445/2000 attestante la conformità delle sedi al decreto sicurezza 81/80

– Curriculum vitae di un operatore locale di progetto corredato da copia carta di identità e codice fiscale in corso di validità .

Stipula, firma e obblighi della convenzione
A Seguito dell’ istruttoria formale mirata alla verifica dei requisiti richiesti verrà stilata la graduatoria. CSV Napoli chiamerà alla firma di apposita convenzione le associazioni in graduatoria fino al termine del numero di posizioni aperte, la convenzione detterà gli obblighi che entrambe le parti si dovranno assumere per la corretta gestione dei progetti di servizio civile ricordando che questa è solo la prima fase ovvero l’accreditamento delle sedi e che l’assegnazione dei volontari in servizio civile avverrà solo ad approvazione e finanziamento dei progetti presentati dal CSV Napoli a bando aperto.

Scarica la modulistica

Donazioni in natura, ecco come accedere ai benefici fiscali

Ora anche donare in natura conviene grazie ai benefici fiscali previsti dalla nuova normativa sul terzo settore. Le modalità sono state definite finalmente col decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 28 novembre 2019 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 24 del 30 gennaio 2020.

È possibile accedere alle agevolazioni se si effettua un’erogazione liberale in natura destinata agli enti del terzo settore comprese le cooperative sociali ma escluse le imprese sociali costituite in forma di società. L’obbligo è che le erogazioni siano utilizzate esclusivamente per lo svolgimento delle attività statutarie e per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

In questo periodo di transizione, in attesa dell’autorizzazione della Commissione europea sulle agevolazioni fiscali e dell’attivazione del registro unico nazionale del terzo settore, possono accedere a questi stessi benefici anche le Onlus, le Odv e le Aps iscritte negli appositi registri, a patto che li utilizzino in conformità alle proprie finalità statutarie.

Come quantificare il valore della detrazione o deduzione?
Il decreto specifica che nel caso delle erogazioni liberali in natura l’ammontare è definito sulla base del valore normale del bene donato (art. 9 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir). Previsti anche dei casi specifici: nel caso di beni strumentali, si fa riferimento al residuo valore fiscale dell’atto di trasferimento; nel caso di beni o servizi (art 85 comma 1 lettera a) e b) del TUIR), si fa riferimento al minor valore tra quello normale del bene e quello attribuito alle rimanenze (art. 92 del Tuir).

Se il valore della cessione supera i 30.000 euro e nel caso in cui non sia possibile definirne il valore con criteri oggettivi, il donatore dovrà dotarsi di una perizia giurata che ne attesti il valore riferita a non oltre 90 giorni prima del trasferimento del bene stesso.

Come documentarla?
Per essere legittima, la donazione deve essere accompagnata da una documentazione scritta da parte del donatore contenente la descrizione analitica dei beni e l’indicazione dei relativi valori. Nel caso di donazioni superiori a 30.000 euro, il donatore deve consegnare al beneficiario dell’erogazione copia della perizia giurata di stima.

A sua volta, il ricevente deve predisporre una dichiarazione con l’impegno ad utilizzare direttamente i beni per lo svolgimento dell’attività statutaria e per l’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

“Scomodi”: ecco il nuovo numero di Comunicare il Sociale

È disponibile, on line e in versione cartacea, il nuovo numero della rivista edita dal CSV Napoli. Questo mese il giornale ospita un racconto del disagio sociale ed economico dei nostri territori attraverso la testimonianza di chi lo vive e di chi lo studia.

Scarica il nuovo numero oppure compila il form on line per ricevere gratuitamente, ogni mese, presso la sede della tua associazione le copie della rivista, diventando così anche un nostro punto di distribuzione sul territorio.

L’inverno di Progetto Arca a fianco dei senzatetto: più monitoraggio e più assistenza a chi vive in strada

Potenziamento delle Unità di Strada che soccorrono le persone fragili ed emarginate che non hanno un riparo durante l’inverno e aumento del numero di pasti preparati e distribuiti per far fronte alle situazioni di grande emergenza: sono i due obiettivi che Fondazione Progetto Arca vuole raggiungere con la campagna “Si muore di freddo, non essere freddo” a sostegno delle persone senza dimora: fino al 9 febbraio 2020 è possibile per tutti contribuire con un sms o una telefonata da fisso al numero solidale 45582.

Progetto Arca – onlus che da oltre 25 anni porta aiuto concreto alle persone in stato di povertà ed emarginazione in diverse città italiane tra cui Milano, Roma e Napoli – affronta questo inverno puntando a migliorare e intensificare la sua presenza a fianco delle persone senza dimora man mano che le temperature scendono.

In particolare i volontari organizzati e coordinati nelle numerose Unità di Strada proseguono incessanti nella loro attività di distribuzione di tè caldo e cibo, coperte e indumenti caldi, che diventano un primo aiuto per coloro che dimorano in strada. Insieme, offrono conforto e indicazioni utili per dormire al riparo a chiunque incontrino in difficoltà: un aiuto importante anche per tenere costantemente monitorata la situazione in strada.

Per saperne di più www.progettoarca.org

Mama Cash, dal fondo internazionale per le donne arriva il finanziamento per combattere l’ingiustizia ambientale

Mama Cash è stato il primo fondo internazionale per le donne al mondo, fondato ad Amsterdam nel 1983. Finanzia e sostiene iniziative per i diritti delle donne, delle ragazze e delle persone transgender in tutto il pianeta, con particolare attenzione a coloro che sono in prima linea nella lotta per i diritti di chi vive ai margini.

Questo ciclo di finanziamento è rivolto a organizzazioni che stanno implementando iniziative per combattere contro le ingiustizie correlate al degrado ambientale e ai cambiemanti climatici da una prospettiva femminista. Mama Cash intende, infatti, supportare gruppi che combattono per l’acqua potabile, per la terra, per produrre colture e per l’accesso alle risorse naturali; denunciano l’impatto causato dai cambimenti climatici, dall’estrazione delle risorse, dallo disboscamento, dalle coltivazioni estensive e dalle miniere; offrono alternative al modello di crescita economica prevalente, promuovono nuovi modi di adattamento al clima, rivalutano l’agricoltura su piccola scala e un approccio equo e sostenibile al pianeta Terra.

Sono ammessi al finanziamento gruppi e organizzazioni gestiti da donne, ragazze, transessuali e/o persone intersessuali e che hanno la difesa dei diritti come missione principale e non solo come focus di uno dei loro programmi (inclusi gruppi informali di attivisti non registrati o reti o coalizioni di organizzazioni).

Particolare attenzione è data a gruppi e iniziative con un bilancio annuale inferiore ai 200.000 euro.

Per inviare una proposta si può compilare il format online disponibile a partire dal 17 febbraio 2020 e fino alle ore 23.59 del 31 marzo 2020, con esito entro il 22 maggio 2019.

Clicca qui per andare alla pagina web del bando