Bando ACT – Aspirare. Coinvolgere. Trasformare. 400mila euro per sostenere i più fragili

In linea con il nuovo piano triennale 2024-26, Fondazione Unipolis promuove la seconda edizione del Bando ACT – Aspirare. Coinvolgere. Trasformare. per contribuire a realizzare nel Paese una società maggiormente solidale, equa e coesa, sostenendo le persone più fragili nell’accesso alle opportunità, all’autonomia e ai diritti. Un contesto all’interno del quale gli individui possano conseguire una cittadinanza piena e raggiungere autonomia, i giovani possano diventare protagonisti del futuro, quanti provengono da percorsi migratori possano sentirsi parte attiva di una nuova collettività, le donne possano vedere realizzato un orizzonte di reale parità, concorrendo così a una trasformazione positiva della società per tutte e tutti.

La Fondazione mira al raggiungimento di queste finalità a partire da un impegno nelle tre proprie aree di attività, che corrispondono alle categorie in cui è articolato il bando: disuguaglianze, mobilità, welfare. Ogni organizzazione, sia come capofila sia come partner, può presentare esclusivamente un progetto (fanno eccezione le organizzazioni di natura pubblica, che possono essere partner di più progetti), esplicitando la categoria all’interno della quale candida la proposta, attraverso il formulario disponibile online.

Le attività oggetto del progetto devon​o essere coerenti con finalità e contenuti del bando. Inoltre, devono essere realizzate nel territorio italiano a partire da ottobre 2025 ed avere una durata massima di 24 mesi.

I progetti possono essere presentati dai seguenti soggetti in qualità di organizzazione proponente: associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, altri Enti del Terzo Settore, cooperative sociali e/o loro consorzi, imprese sociali. Possono essere partner anche altre tipologie di soggetti giuridici non rientranti nelle categorie sopra elencate, come istituzioni pubbliche (Comuni, Regioni, Università, etc.) e imprese private.

Prima di decidere se applicare al bando si consiglia di leggere con attenzione il regolamento e valutare l’ammissibilità del proprio progetto. Le candidature possono essere presentate dal 9 aprile 2025 fino alle ore 13 del 5 giugno 2025, attraverso l’apposito formulario online (a questo link è disponibile un suo fac-simile), rispondendo alle diverse domande e caricando i documenti richiesti, utilizzando i modelli forniti in questa sezione da Fondazione Unipolis: budgetquadro logico, eventuale accordo di partenar​iato firmato dal legale rappresentante di tutte le organizzazioni coinvolte (quest’ultimo solo ed esclusivamente nel caso di progetti presentati in partnership), lo Statuto dell’organizzazione proponente (in caso di progetti presentati in partenariato è sufficiente quello dell’organizzazione capofila; in caso di progetti presentati da ATS è necessario inviare lo Statuto di tutte le organizzazioni, preferibilmente in un un’unica cartella zippata).

Non verranno accettati e valutati ulteriori documenti non previsti fra quelli in elenco.

Per partecipare il referente di progetto deve registrarsi a questo link: inserendo nome, cognome, e-mail. A seguire verrà reindirizzato alla pagina del formulario online e riceverà lo stesso link al formulario anche via mail. Po​trà usare lo stesso link per accedere anche successivamente al formulario, che può essere compilato in momenti diversi e salvato in bozza. Una volta terminata la compilazione, cliccando sul tasto invio e presa visione dell’informativa Privacy, il progetto verrà mandato e non sarà più possibile modificarlo.

Per eventuali chiarimenti scrivi alla mail bandoact@fondazioneunipolis.org.

La disponibilità complessiva per il presente bando è pari a 400.000 euro.

La richiesta di contributo non potrà essere superiore a 100.000 euro. Inoltre, il contributo richiesto non potrà essere superiore al 75% dei costi totali e non inferiore ad almeno il 20% del budget complessivo.

In caso di selezione, il sostegno economico sarà erogato in due o tre tranche, in base alla durata del progetto: una iniziale dopo la comunicazione della selezione nel mese di ottobre 2025; una tranche intermedia se il progetto ha durata superiore ai 12 mesi; una finale alla chiusura del progetto e alla presentazione della relativa rendicontazione. I tempi e le modalità di erogazione saranno oggetto di uno specifico accordo tra Unipolis e organizzazione proponente.

Buona Pasqua da CSV Napoli

A voi volontari che, fili di gentilezza alla mano, intrecciate speranza e accoglienza in ogni gesto: siate sempre luce per chi cerca conforto e punto di riferimento per chi desidera un futuro più giusto.
Con la vostra dedizione, giorno dopo giorno, create l’intreccio prezioso della pace, rendendo il mondo un posto migliore.

Buona Pasqua
Il Presidente, il Direttivo e lo Staff di CSV Napoli

Con il bando “Dritti al Punto”: 5 milioni per l’alfabetizzazione digitale

Si chiama “Dritti al Punto” e vuole sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura del PNRR “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, al fine di potenziarne l’offerta formativa.

Si tratta del nuovo bando promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale per migliorare le competenze digitali dei cittadini su tutto il territorio nazionale e mette a disposizione un totale di 5 milioni di euro.

Per colmare il ritardo che l’Italia registra rispetto agli altri paesi UE dal punto di vista della digitalizzazione, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.

In particolare, attraverso questo bando saranno selezionati progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.

Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.

Ogni progetto può essere sostenuto con un minimo di 150 mila e un massimo di 500 mila euro. C’è tempo fino al 30 maggio 2025 per partecipare al bando attraverso la piattaforma Re@dy.

Per promuovere e far conoscere meglio il bando, il Fondo per la Repubblica Digitale ha organizzato due webinar gratuiti aperti a tutti, in programma il 23 aprile, alle ore 14:30 (Iscriviti qui) e il 30 aprile, alle ore 11:30 (Iscriviti qui).

Per Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale: “La trasformazione digitale, per essere davvero efficace e giusta, deve mettere al centro le persone. Perché l’innovazione possa rispondere ai bisogni della società, è fondamentale partire dalla formazione, offrendo a ogni cittadino la possibilità di comprendere, utilizzare e governare la tecnologia in modo consapevole“.

Per Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica: “Il potenziamento delle competenze digitali rappresenta un fattore essenziale per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza nell’era digitale. Acquisire padronanza e consapevolezza nell’uso degli strumenti tecnologici significa, infatti, non solo saperli utilizzare in modo autonomo e responsabile, ma anche comprenderne i vantaggi concreti: dalla possibilità di accedere ai servizi pubblici online, alla partecipazione attiva alla vita democratica”.

Per Giovanni Azzone, Presidente di Acri l’accesso alle competenze digitali “non è ancora uguale per tutti: per alcune fasce della popolazione c’è il rischio concreto che le disuguaglianze esistenti si aggravino e che ne emergano di nuove. Coerentemente con gli obiettivi del Fondo per la Repubblica Digitale, il nuovo bando ‘Dritti al Punto’ potrà contribuire a contrastare questi divari, rafforzando l’accessibilità alle competenze digitali di base”.

Violenza di genere: al via una ricerca nazionale per fotografare il ruolo del Terzo settore

La cronaca ci ricorda quotidianamente quanto il fenomeno della violenza di genere, in particolare contro le donne, rappresenti ancora oggi una grave emergenza sociale. In questo contesto, il ruolo del Terzo settore si conferma sempre più centrale, sia nelle attività di prevenzione che nell’offerta di supporto e protezione alle vittime.

Per questo motivo, CSV Napoli ha aderito alla ricerca nazionale “Violenza di genere e ruolo degli ETS”, promossa da CSVnet e coordinata da CSV Molise, in collaborazione con i CSV di Puglia, Basilicata e Campania. Nell’ambito di questa iniziativa, CSV Napoli promuove un monitoraggio rivolto agli ETS del territorio, con i seguenti obiettivi:
• raccogliere informazioni sulle attività e iniziative attualmente in essere;
• mappare bisogni, carenze e potenzialità;
• rafforzare la rete territoriale di contrasto alla violenza di genere.

Per partecipare all’indagine è necessario compilare un breve questionario entro e non oltre il 30 aprile 2025, accedendo al seguente link:
https://forms.gle/SMrr4PsRwaPHor9K8

La partecipazione degli ETS della città metropolitana di Napoli rappresenterà un contributo prezioso per costruire una fotografia aggiornata e condivisa dell’impegno del Terzo settore su questo tema, tanto delicato quanto urgente.

CSVnet e UniCredit siglano un accordo nazionale per sostenere il volontariato e il terzo settore

UniCredit e CSVnet, l’associazione nazionale che rappresenta i 49 Centri di servizio per il volontariato (Csv) italiani, hanno firmato un accordo nazionale volto a rafforzare il sostegno agli Enti del terzo settore (Ets) e al volontariato in tutta Italia. L’intesa mira a fornire strumenti concreti per la crescita e la sostenibilità delle organizzazioni non profit, favorendo lo sviluppo di progetti che abbiano un impatto positivo sulle comunità.

Un focus particolare sarà dedicato allo sviluppo di iniziative di raccolta fondi che vedranno protagonisti gli Ets territoriali, grazie al coinvolgimento della rete dei Csv attivi su tutto il territorio nazionale.
Per garantire un impatto efficace e diffuso, l’accordo partirà con alcuni progetti pilota distribuiti nelle diverse aree geografiche del Paese: Nord-Est, Nord-Ovest, Centro e Sud. Questi progetti consentiranno di testare e affinare le migliori strategie di raccolta fondi, creando un modello replicabile su scala nazionale.
L’accordo prevede inoltre un impegno congiunto per promuovere la progettualità degli Ets, supportare la formazione di volontarie e volontari, facilitare l’accesso al credito e incentivare la cultura della rendicontazione. UniCredit metterà a disposizione la propria esperienza nel settore bancario per accompagnare le realtà del volontariato nella gestione delle risorse e nella raccolta fondi.

La collaborazione con UniCredit rappresenta un’importante opportunità per rafforzare le capacità operative degli Ets e dare valore al loro contributo per il benessere delle comunità”, ha dichiarato Chiara Tommasini, presidente di CSVnet. “Grazie a questo accordo, i Centri di servizio per il volontariato potranno offrire nuove occasioni di crescita e formazione agli enti, alle volontarie e volontari italiani, facilitando l’accesso a strumenti finanziari e di supporto per il terzo settore.”

“In Italia la realtà del volontariato rappresenta un pilastro centrale della società civile e noi, come UniCredit, vogliamo continuare a fare la nostra parte, amplificandone l’efficacia insieme a CSVnet” – conferma Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit. “In coerenza con la nostra strategia sociale, essere vicini al Terzo settore e a chi è in prima linea nelle attività di sostegno alle fasce di popolazione maggiormente vulnerabili significa contribuire al progresso delle comunità in cui operiamo, determinati a promuoverne una crescita duratura, inclusiva e sostenibile”.

L’accordo, di durata annuale con possibilità di rinnovo, prevede anche incontri periodici per monitorare l’andamento della collaborazione e identificare nuove sinergie.

di Clara Capponi
Ufficio stampa
CSVnet