Cinque per mille, online i contributi inferiori a 500mila euro

È online sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il primo elenco dei beneficiari dei 5 per mille relativo all’anno finanziario 2019 per gli enti che hanno diritto a un contributo inferiore a 500mila euro. L’erogazione interessa 40.852 beneficiari per un totale di 226.821.138,67 euro. L’elenco è pubblicato alla sezione B) della pagina “Anno 2019 – elenco dei pagamenti effettuati” e sarà aggiornato, con indicazione dello stato del pagamento, alla ricezione degli esiti.

La pubblicazione rientra nella stretta indicata dal Decreto Rilancio dello scorso 19 maggio per dare respiro alle realtà non profit che, a causa dell’emergenza Covid-19, hanno visto aumentare il proprio impegno. Già a fine luglio erano stati pubblicati quelli relativi agli enti beneficiari di importi superiori e liquidate quelle relative all’anno finanziario 2018.

Anno 2019: come funziona il pagamento degli enti con contributo inferiore a 500mila euro
Come si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’Agenzia delle Entrate trasmette vari elenchi – di norma due – con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo inferiore a 500mila euro.

Il Ministero trasmette l’autorizzazione al pagamento apportando eventuali aggiornamenti delle coordinate bancarie in attuazione di mandati irrevocabili di pagamento. L’Agenzia delle Entrate predispone quindi l’ordinativo di pagamento telematico e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali emana il decreto cumulativo di pagamento.

L’elenco rappresenta i beneficiari per i quali l’Agenzia delle Entrate ha nella propria banca dati le coordinate iban. Il Ministero del Lavoro ha autorizzato l’11 settembre 2020 la predisposizione dell’ordinativo di pagamento fornendo le coordinate dei mandati irrevocabili all’incasso recepiti. L’Agenzia delle Entrate ha predisposto l’ordinativo il 17 settembre 2020, comunicandolo il 22 settembre 2020 al Ministero del Lavoro.

Non è ancora disponibile il rendiconto con l’esito del buon fine dell’accredito. Non possono più essere accettati mandati irrevocabili all’incasso dei crediti per gli enti in elenco.

Emergenza Covid-19 e non profit: ecco tutte le misure attive

Riproponiamo l’articolo di Daniele Erler pubblicato sul portale di CSVnet in cui si riepilogano le più importanti misure di sostegno fiscale e contributivo ad oggi ancora vigenti per il non profit.

Il Decreto Legge 14 agosto 2020, n. 104 (cosiddetto “Decreto Agosto”), rappresenta l’ultima misura in ordine di tempo che ha disposto ulteriori misure per il rilancio dell’economia al fine di contrastare gli effetti dell’emergenza Covid-19. Tali misure hanno interessato anche gli enti non profit in generale, e gli enti del Terzo settore in particolare.

Sembra opportuno provare a riepilogare le più importanti misure di sostegno fiscale e contributivo ad oggi ancora vigenti, previste dai Decreti Legge 18/2020 (“Cura Italia”), 23/2020 (“Liquidità”), 34/2020 (“Rilancio”) e 104/2020 (“Agosto”), concentrando l’attenzione su quelle di cui possono usufruire anche gli enti non profit in generale (sia che svolgano attività commerciale in maniera non prevalente sia che la svolgano in maniera prevalente o esclusiva), gli enti del Terzo settore. In mancanza del registro unico nazionale del terzo settore (Runts), sono oggi considerati tali le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps), le Onlus e le imprese sociali.

MISURA DI SOSTEGNO DESCRIZIONE SI APPLICA ANCHE A PER APPROFONDIRE
Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese
(Art.13 
DL n.23/2020 e art.64 DL 104/2020)
– Possibilità di accedere alle risorse del Fondi di garanzia per le Pmi, richiedendo un prestito alla banca o altro soggetto abilitato alla concessione del credito, che viene garantito dallo Stato al 100%

– Per usufruire dell’agevolazione il richiedente deve autocertificare che l’attività svolta è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus, imprese sociali)

– Enti non profit non commerciali

– Enti religiosi civilmente riconosciuti

– Enti non profit commerciali

News Cantiere Terzo settore
Rateizzazione dei versamenti sospesi
(art.97 
DL 104/2020)
– I versamenti previsti dagli articoli 126 e 127 del DL Rilancio vengono ulteriormente rateizzati

– È possibile pagare il 50% delle somme dovute entro il 16 settembre 2020, mentre il restante 50% può essere suddiviso fino ad un massimo di 24 rate mensili di pari importo, senza applicazione di sanzioni e interessi, con il versamento della prima rata entro il 16 gennaio 2021

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus)

– Enti non profit non commerciali

– Federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, ASD e SSD

– Enti non profit commerciali

– Imprese sociali

Circolare AdE 9/E del 13 aprile 2020

Circolare AdE 25/E del 20 agosto 2020

IRAP
(art.24 
DL 34/2020)
– Il saldo relativo al periodo d’imposta 2019 non è dovuto, e non è dovuto nemmeno il 1° acconto relativo al periodo d’imposta 2020 – Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus, imprese sociali)

– Enti non profit non commerciali

– Enti non profit commerciali

Risoluzione AdE 28/E del 29 maggio 2020
Superbonus
(art.119, 
DL 34/2020)
– Agevolazione che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici

– La Comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione (per le spese sostenute nel 2020 può essere trasmessa a partire dal 15 ottobre 2020

– ODV, APS ed Onlus

– ASD e SSD, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi

– Imprese sociali che gestiscono immobili adibiti ad edilizia residenziale pubblica

Area tematica Agenzia delle Entrate

News Cantiere Terzo settore

Credito di imposta per l’adeguamento
degli ambienti di lavoro
(art.120, 
DL 34/2020)
– Le spese ammissibili non possono superare il limite di 80.000 euro e il credito di imposta fruibile è pari al 60% di tali spese (quindi al massimo 48.000 euro)

– La comunicazione delle spese ammissibili può essere inviata dal 20 luglio 2020 fino al 30 novembre 2021

– Possibilità di cedere il credito entro il 31 dicembre 2021

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus)

– Enti non profit non commerciali

– Enti non profit commerciali e imprese sociali (svolgenti le attività indicate nell’Allegato 1 al Decreto 34/2020)

Area tematica Agenzia delle Entrate

News Cantiere Terzo settore

Credito di imposta per i canoni di locazione
(art.28, 
DL 34/2020)
– Credito di imposta pari al 60% dei canoni di locazione, leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività istituzionale pagati per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno

– La comunicazione può essere presentata dal 13 luglio 2020 al 31 dicembre 2021

– Possibilità di cedere il credito entro il 31 dicembre 2021

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus, imprese sociali)

– Enti non profit non commerciali

– Enti religiosi civilmente riconosciuti

– Enti non profit commerciali

Area tematica Agenzia delle Entrate

News Cantiere Terzo settore

Agevolazioni sull’acquisto di DPI
(art.124 
DL 34/2020)
– Esenzione IVA dal 19 maggio 2020 fino al 31 dicembre 2020 su tutta una serie di beni necessari per il contenimento e la gestione dell’emergenza Covid-19 (fra cui mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3)

– Vi è il diritto alla detrazione dell’imposta pagata a monte

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus, imprese sociali)

– Enti non profit non commerciali

– Enti non profit commerciali

News Cantiere Terzo settore
Incremento del fondo per il finanziamento di progetti
e attività di interesse generale del Terzo settore (art.67, 
DL 34/2020)
– Incremento del Fondo di cui all’art. 72 del Codice del Terzo settore pari a 100 milioni di euro per l’anno 2020

– Le risorse andranno a finanziare attività volte a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall’epidemia di Covid-19

– ODV, APS e Fondazioni Onlus News Cantiere Terzo settore
Sostegno economico alle associazioni sportive dilettantistiche
(art.218-bis 
DL 34/2020)
 – Stanziati 30 milioni di euro per sostenere la ripresa e l’incremento delle attività delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD)

– I fondi dovranno essere ripartiti da un futuro DPCM

– ASD News Cantiere Terzo settore
Disposizioni in tema di impianti sportivi
(art.95 
DL 18/2020 e art.216 DL 34/2020)
– Sono sospesi fino al 30 settembre i termini per il pagamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali

– I versamenti dei canoni sono effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 30 settembre o mediante rateizzazione fino a un massimo di 4 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di settembre 2020

– Federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, ASD e SSD che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato

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Decreto Agosto: novità per Non Profit e settore sportivo

Pubblichiamo di seguito un articolo di Vita a cura dell’avvocato ed esperto di non profit Gabriele Sepio con l’analisi tecnica di alcuni dei più significativi interventi previsti dalla norma pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 agosto.

Con il D.L. Agosto (n. 104/2020), pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 agosto, novità in arrivo anche per il non profit e il mondo sportivo. Oltre all’ampliamento delle misure di sostegno e all’introduzione di nuovi incentivi, va segnalata l’estensione dell’accesso al fondo garanzia PMI da parte di tutti gli enti non commerciali.

Ma andiamo con ordine e proviamo ad esaminare gli interventi più significativi

Estensione a tutti gli enti non commerciali della possibilità di accedere al Fondo di Garanzia per le PMI
La prima importante novità riguarda, come anticipato, l’estensione a tutti gli enti non commerciali della possibilità di accedere alle risorse del Fondo di garanzia per le PMI cosi come previsto all’art. 13 del DL Liquidità. Accesso che viene consentito a prescindere dall’iscrizione in specifici registri o dallo svolgimento di attività d’impresa. Viene così superato l’ingiustificato disallineamento creato dalla legge di conversione del DL Liquidità, che nell’ampliare la misura in favore degli enti senza scopo di lucro si era limitata a richiamare gli “enti del Terzo settore, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, esercenti attività̀ di impresa o commerciale, anche in via non esclusiva o prevalente o finalizzata all’autofinanziamento”. La precedente formulazione, quindi, limitava notevolmente l’accesso al fondo di garanzia per gli enti non profit, richiedendo necessariamente la qualifica di “ente del Terzo settore” (che ad oggi, in attesa dell’istituzione del nuovo Registro unico nazionale, è ancora legata all’iscrizione nei registri delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale, o delle Onlus) e prevedendo l’ulteriore requisito dello svolgimento di attività commerciale, anche in via residuale. Sarebbero stati così tagliati fuori non solo i tanti enti che non sono iscritti nei registri Onlus, ODV o APS, ma anche quelli che svolgono l’attività con modalità esclusivamente non commerciale. La modifica del D.L. Agosto interviene proprio su questi due aspetti, estendendo l’accesso al Fondo di garanzia a tutti gli enti non commerciali, inclusi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti (art. 64, comma 3 del D.L. 104/2020). Un dato importante riguarda anche la terminologia utilizzata dal legislatore. Dal momento che si tratta di misure che nascono per il sostegno alle imprese è stato correttamente introdotto anche un adeguamento ad hoc solo per gli enti non commerciali. Occorre considerare, infatti, che questi ultimi non sempre svolgono una attività d’impresa e, molto spesso, non producono ricavi nel senso proprio del termine. Per questa ragione gli enti non profit, a differenza delle imprese, potranno accedere al credito tenendo conto non solo dei ricavi ma anche di rendite, proventi o entrate, comunque denominate.

Misure a sostegno dello sport
Nell’ambito delle misure di sostegno al mondo dello sport, il Decreto di Agosto introduce un apposito credito d’imposta, volto ad incentivare gli investimenti in campagne pubblicitarie e sponsorizzazioni nei confronti di leghe, società sportive professionistiche e società e associazioni sportive dilettantistiche (ASD e SSD) iscritte nel registro CONI (art. 81 del D.L. 104/2020). Il bonus spetta per gli investimenti pubblicitari effettuati dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 ed è riconosciuto ad imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali in misura pari al 50% della spesa. Si tratta di un incentivo piuttosto importante che potrà essere utilizzato per sollevare le sorti di molte realtà sportive strutturate ed organizzate che in questo momento hanno subito importanti perdite legate al calo di entrate sia istituzionali che provenienti da sponsorizzazioni.

Particolare attenzione, tuttavia, dovrà essere prestata alla verifica delle condizioni per fruire del beneficio. Il credito d’imposta, infatti, spetta a condizione che la spesa pubblicitaria superi la misura minima di 10 mila euro, e che siano utilizzati sistemi di pagamento tracciabili. L’investimento, inoltre, deve essere effettuato nei confronti di leghe, società sportive professionistiche, ASD e SSD che svolgano attività sportive giovanili, che operino in discipline ammesse ai Giochi Olimpici e che presentino ricavi nel periodo d’imposta 2019 pari ad almeno 200mila euro e fino a un massimo di 15 milioni di euro.

Quanto al tetto massimo dell’agevolazione, il credito d’imposta spetta agli investitori nel limite previsto dai regolamenti europei in tema di aiuti de minimis e comunque fino ad esaurimento delle risorse complessivamente stanziate, pari a 90 milioni di euro. In caso di insufficienza delle risorse rispetto alle richieste, è previsto un limite individuale, pari al 5% del totale delle risorse. Quindi con un limite massimo di 4,5 milioni di euro.

Salvo eventuali diverse indicazioni da parte del decreto attuativo della misura, lo sponsor dovrebbe poter cumulare con il credito d’imposta del 50% anche la deduzione integrale della spesa di pubblicità. Questo significa che, laddove dovesse essere confermata questa cumulabilità, una società che investe in pubblicità, grazie a questa misura, potrebbe arrivare a recuperare dal fisco fino a quasi l’80% di quanto versato (quindi il 50 per cento del tax credit piu la deduzione IRES e IRAP). L’art. 81 del Decreto Agosto, infatti, introduce una presunzione legale tale per cui la spesa si considera deducibile come “pubblicità̀, volta alla promozione dell’immagine, dei prodotti o servizi del soggetto erogante mediante una specifica attività̀ della controparte” (in analogia con quanto previsto per i corrispettivi in denaro in favore delle ASD e SSD dall’art. 90, comma 8, della l. 289/2000).

Va segnalato che sono espressamente escluse dall’ambito applicativo della disposizione le sponsorizzazioni effettuate nei confronti delle associazioni e società sportive che optano per il regime forfetario di cui alla L. 398/1991. Il riferimento alle sole “sponsorizzazioni” lascia tuttavia qualche dubbio interpretativo sull’effettiva portata dell’esclusione, tenuto conto che il credito d’imposta si applica anche ad altre tipologie di spese per pubblicità. Sarebbe dunque opportuno un chiarimento in sede di conversione del decreto, così da stabilire se gli enti che applicano la L. 398/1991 siano esclusi a priori dalla misura, o solo per le somme qualificabili come sponsorizzazioni. Si tratta di una precisazione importante, considerato che sono numerose le ASD e SSD che applicano il regime della L. 398/1991 e che operano proprio nel settore delle attività sportive giovanili.

Misure a sostegno della cultura
Nuove misure di interesse anche per gli enti non profit attivi nella promozione dell’arte e della cultura. Per sostenere uno dei settori più colpiti dall’interruzione delle attività a causa della pandemia, il Decreto Agosto prevede un ulteriore rifinanziamento del Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali – già previsto dal Decreto Rilancio – che viene così portato a una dotazione complessiva di 231,5 milioni per il 2020 (art. 80 del D.L. 104/2020). In particolare, il Fondo è destinato al sostegno dei musei e luoghi della cultura, della filiera dell’editoria e al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento di spettacoli, fiere, congressi e mostre a causa dell’emergenza Covid-19. Le modalità di assegnazione delle risorse dovranno essere stabilite con uno o più Decreti del Ministro per i beni e le attività culturali.

Sempre in considerazione dell’impatto della pandemia sul settore della cultura, il Decreto Agosto prevede uno sconto della seconda rata IMU 2020, che non sarà dovuta, tra gli altri, per gli immobili destinati a spettacoli cinematografici, teatri, sale concerti e spettacoli (categoria catastale D/3), a condizione che il proprietario sia anche gestore delle attività esercitate (art. 78 del D.L. 104/2020).

Ulteriori sospensioni dei versamenti
Sul fronte dei versamenti fiscali e previdenziali, il D.L. di Agosto prevede anche a favore degli enti non profit una ulteriore possibilità di pagamento rateale, su un periodo di più di due anni, dei versamenti sospesi dal Decreto Cura Italia e dal Decreto Liquidità, il cui pagamento era stato già rinviato al prossimo 16 settembre dal DL Rilancio (artt. 126 e 127 del D.L. 34/2020).

Le norme in questione riguardano diverse tipologie di versamenti, con requisiti che variano a seconda della tipologia di ente e del periodo di scadenza (marzo, aprile o maggio). Con specifico riferimento agli enti non commerciali, l’ulteriore proroga dei pagamenti disposta dal D.L. Agosto riguarda, in particolare:

  • i versamenti delle ritenute alla fonte per redditi da lavoro dipendenti, contributi previdenziali e assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria in scadenza ad aprile e maggio 2020, a prescindere dal calo del fatturato (art. 18, comma 5 del D.L. Liquidità);
  • i versamenti IVA in scadenza ad aprile e maggio, al ricorrere delle condizioni di riduzione del fatturato previste per le imprese dall’art. 18 del D.L. Liquidità (nel dettaglio: calo del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% rispetto a marzo 2019 in caso di ricavi non superiori a 50milioni di euro; calo del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% al di sopra di tale soglia di ricavi);

Per le Onlus, ODV e APS, la sospensione dei versamenti riguarda anche quelli relativi alle ritenute per redditi da lavoro dipendente, ai contributi previdenziali e assistenziali, ai premi per l’assicurazione obbligatoria e all’IVA in scadenza a marzo 2020, a prescindere dal calo del fatturato (art. 61, del D.L. Cura Italia). Per federazioni sportive, enti di promozione sportiva ed associazioni/società sportive, inoltre, la sospensione riguarda i versamenti di ritenute per redditi da lavoro dipendente, contributi previdenziali e assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria in scadenza da marzo fino al 30 giugno 2020 (art. 61, comma 5 del D.L. Cura Italia).

Per tutti questi adempimenti, il D.L. di agosto prevede la possibilità di diluire i pagamenti su un periodo di più di due anni, rinviando il versamento della metà del dovuto al 16 settembre 2020 (così come già previsto dal DL Rilancio) e distribuendo il versamento della restante metà secondo un piano rateale. Più nel dettaglio, un importo pari al 50% delle somme oggetto di sospensione potrà essere versato in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020 o mediante rateizzazione, fino ad un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima entro il 16 settembre. Il restante importo del 50%, invece, potrà essere suddiviso fino ad un massimo di 24 rate mensili di pari importo, senza applicazione di sanzioni e interessi, con il versamento della prima entro il 16 gennaio 2021.

Proroga della Cassa integrazione e disposizioni in tema di lavoro sportivo
Per quanto riguarda infine le misure di sostegno all’occupazione, una importante novità per tutti i datori di lavoro che abbiano sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza, inclusi quelli del Terzo settore, consiste nella possibilità di prorogare ulteriormente la Cassa integrazione e i trattamenti di integrazione salariale con causale Covid-19, istituiti dal D.L. Cura Italia (artt. da 19 a 22-quinquies del D.L. 18/2020). Più nel dettaglio, secondo quanto previsto dal Decreto di Agosto i trattamenti di Cassa integrazione potranno essere autorizzati per un primo periodo di 9 settimane e ampliati di ulteriori 9 settimane, fino a un massimo di 18 settimane nel periodo compreso tra il 13 luglio e il 31 dicembre 2020 (art. 1 del D.L. 104/2020).

Per il secondo periodo di 9 settimane, il datore di lavoro dovrà però versare un contributo addizionale, calcolato sulla base del raffronto tra il fatturato del primo semestre 2020 e il corrispondente fatturato 2019 (pari al 9% o al 18% della retribuzione che sarebbe spettata per le ore non lavorate, a seconda del calo del fatturato). Il contributo integrativo, tuttavia, non dovrà essere versato dai quei datori di lavoro che abbiano avuto una riduzione del fatturato superiore al 20%, né da quelli che abbiano avviato l’attività d’impresa successivamente al 1° gennaio 2019.

Per quanto riguarda nello specifico il mondo sportivo, l’art. 2 del Decreto Agosto conferma la possibilità per i dipendenti iscritti al Fondo Pensione Sportivi Professionisti di accedere al trattamento di Cassa integrazione in deroga di cui all’art. 22 del D.L. Cura Italia, a condizione che nella stagione sportiva 2019-2020 abbiano percepito retribuzioni lorde non superiori a 50mila euro (in linea con quanto già previsto dall’art. 98, comma 7 del Decreto Rilancio). Le domande, pertanto, potranno essere presentare dal datore di lavoro all’INPS con le modalità previste dall’Istituto. Con riferimento alla durata della Cassa integrazione in deroga, per ciascuna associazione sportiva non potranno essere autorizzate più di 9 settimane complessive, ad eccezione delle associazioni che abbiano sede nelle regioni più colpite dall’emergenza (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna), in cui si potranno autorizzare periodi fino a 13 settimane.

Viene poi riconosciuta anche per il mese di giugno l’indennità di 600 euro per i collaboratori sportivi impiegati presso il CONI, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni e le discipline sportive, gli enti di promozione sportiva, le ASD e le SSD, già attivi alla data del 23 febbraio 2020 e che abbiano cessato, ridotto o sospeso l’attività a causa dell’emergenza (Art. 12 del D.L. 104/2020). I soggetti già beneficiari del bonus per i mesi di marzo, aprile e maggio riceveranno l’indennità di giugno in via automatica, senza necessità di ripresentate apposita domanda.

5xmille 2019: pubblicato l’elenco dei beneficiari

Disponibili sul sito dell’Agenzia delle entrate gli elenchi degli enti ammessi ed esclusi e l’elenco complessivo dei beneficiari ammessi in una o più categorie al contributo del 5 per mille 2019.

I dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nel 2019 (dichiarazione dei redditi 2019 – anno d’imposta 2018) per la destinazione del 5 per mille e agli importi attribuiti agli enti che hanno chiesto di accedere al beneficio sono stati raccolti in undici elenchi: Onlus e volontariato (ammessi ed esclusi), ricerca scientifica (ammessi ed esclusi), ricerca sanitaria (ammessi), comuni di residenza (ammessi), associazioni sportive dilettantistiche (ammesse ed escluse), enti dei beni culturali e paesaggistici (ammessi ed esclusi), enti gestori delle aree protette (ammessi).

L’Agenzia delle entrate, che ha curato la formazione dell’elenco degli enti del volontariato, collabora con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’erogazione delle somme agli aventi diritto. Gli enti interessati forniscono all’Agenzia le proprie coordinate bancarie o postali, con le modalità illustrate nella apposita pagina: procedura per il pagamento del beneficio.

Per maggiori informazioni https://www.agenziaentrate.gov.it/

Start-up e adeguamenti statutari: calendario aggiornato per le consulenze di gruppo online

Proseguono le consulenze di gruppo online per le nuove costituzioni e gli adeguamenti statutari. Gli incontri si terranno on line sulla piattaforma GoToMeeting.

Vuoi costituire una nuova associazione?
QUESTO INCONTRO E’ ADATTO A TE SE:
Vuoi costituire un ente del Terzo settore ma non sei certo della scelta;
Fai parte di un ente non iscritto a nessun registro e stai decidendo quale forma assumere per diventare ente del Terzo settore.

Ecco le date degli incontri tra cui puoi scegliere:
Venerdì 9 ottobre – ore 15.00/17.00

Venerdì 23 ottobre – ore 15.00/17.00

Venerdì 13 novembre – ore 15.00/17.00

Giovedì 3 dicembre – ore 15.00/17.00

Vuoi adeguare la tua associazione alla Riforma del Terzo Settore?
QUESTO INCONTRO E’ ADATTO A TE SE:
Fai parte di un’associazione iscritta al registro del volontariato, a quello della promozione sociale oppure all’Anagrafe unica delle ONLUS e devi adeguare lo statuto alle nuove disposizioni del codice del Terzo settore.

Ecco le date degli incontri tra cui puoi scegliere:

Giovedì 22 ottobre – ore 15.00/17.00

Giovedì 5 novembre – ore 15.00/17.00

Venerdì 27 novembre – ore 15.00/17.00

Giovedì 10 dicembre – ore 15.00/17.00

Smart working e bonus Pc: come funziona e a chi spetta

Uno degli effetti del coronavirus è stata la vera e propria esplosione, più per necessità che per virtù, dello smart working. Lavorare da casa però comporta dei problemi per il lavoratore e per l’azienda, soprattutto se deve usare un pc personale. Ed è proprio per questa ragione che, come spiega la circolare 20/E pubblicata in questi giorni dall’Agenzia delle Entrate, è possibile richiedere il bonus adeguamento degli ambienti di lavoro per coprire le spese di computer o software specifici.

La circolare dell’Agenzia delle Entrate affronta i temi dell’innovazione e dello sviluppo, pilastri dello smart working. Ecco allora che nell’agevolazione sono previsti:

  • software;
  • sistemi di videoconferenza;
  • sistemi per la sicurezza della connessione;
  • investimenti per consentire lo smart working da remoto.

Ed è proprio l’ultimo punto ad aprire la strada all’acquisto del pc, strumento fondamentale per consentire il lavoro a distanza. Il bonus adeguamento è previsto dal decreto Rilancio e ammonta al 60% con un limite di 80 mila euro di credito d’imposta a richiedente. Si potrà chiedere per tutti i costi sostenuti nel 2020, anche prima dell’entrata in vigore del decreto (ossia, il 19 maggio 2020).

La circolare dell’Agenzia delle Entrate spiega quali siano le tipologie di attività che permettono di usufruire del credito d’imposta del 60% per gli interventi di adeguamento e per gli investimenti innovativi. Potranno richiederlo gli operatori esercenti attività aperte al pubblicoassociazionifondazioni ed enti del Terzo settore. Non c’è nessuna distinzione sul regime fiscale adottato: rientrano anche i forfettari, i contribuenti in regime dei minimi, gli imprenditori e le imprese agricole, a prescindere dalle modalità di determinazione del reddito.

Ma un computer (o un tablet) probabilmente si potrà acquistare anche grazie al bonus Didattica, che dovrebbe prevedere un importo di 500 euro a famiglia per l’acquisto di dispositivi elettronici. Il bonus è nel Piano Nazionale di Riforma (PNR), l’obiettivo è ovviamente favorire la didattica a distanza. Qualora venisse confermato, comunque, non sarebbe accessibile a tutti: il bacino di riferimento consisterebbe nelle famiglie con Isee sotto ai 20 mila euro. Per quelle sopra ai 20 mila euro, invece, potrebbero esserci 200 euro per l’acquisto di connessioni Internet veloci.

Per saperne di più https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/