Natale Solidale, la nuova sezione del nostro sito con idee e suggerimenti sui regali che puoi fare

Se sei ancora indeciso sui regali di Natale, puoi consultare la nuova sezione del nostro sito “Natale Solidale”! Troverai una raccolta di idee e suggerimenti che spaziano dall’alimentare alla cultura, dall’abbigliamento all’artigianato per fare acquisti originali e compiere un gesto di solidarietà che sostiene e aiuta a crescere le associazioni di volontariato del nostro territorio.

Attraverso la mappa interattiva puoi individuare e contattare l’organizzazione a te più vicina e scegliere il regalo che ti piace di più.

Inoltre, attraverso un apposito form, puoi segnalare nuove iniziative o suggerire altri prodotti solidali che andranno ad arricchire la raccolta di proposte già presenti sulla pagina.

Articoli, interviste, inchieste, approfondimenti: 10 anni di Comunicazione Sociale

E’ dedicato ai 10 anni di Comunicare il Sociale, testata giornalistica edita dal CSV Napoli, il nuovo numero dell’omonima rivista. Due lustri di comunicazione sociale, portata avanti in maniera obiettiva e onesta in un mondo in continua evoluzione e sempre distratto nei confronti del mondo del Terzo Settore e della solidarietà.
Si è deciso di raccogliere alcuni dei contributi più significativi di questi 10 anni pubblicati sulla rivista: Dai compianti Andrea Camilleri, Umberto Veronesi e Margherita Hack, al sempre attuale Erri De Luca, passando per le riflessioni di Ottavio Lucarelli, presidente Ordine dei Giornalisti della Campania, e Stefano Tabò presidente CSVnet. La rivista raccoglie anche alcune delle copertine più rappresentative di questi 10 anni di lavoro e attività.

In appendice, inoltre, il nuovo opuscolo del progetto “Volontariato Sicuro”, realizzato da CSV Napoli e Inail Direzione regionale Campania, dedicato questo mese al tema del microclima e degli ambienti di lavoro in cui sono chiamati ad operare i volontari.

La rivista è in distribuzione gratuita nelle sedi di associazioni ed Enti che hanno richiesto di diventare punto di distribuzione e scaricabile gratuitamente al link dedicato.

Al via la selezione di curricula per l’individuazione dei 2 componenti dell’organo di controllo interno al CSV Napoli

CSV Napoli apre la raccolta di curricula per l’individuazione dei 2 componenti (e dei due supplenti) dell’organo di controllo del CSV Napoli che, come indicato dalle linee guida pubblicate dall’ONC (Organismo Nazionale di Controllo dei CSV) lo scorso 9 luglio, deve essere pluripersonale costituito da tre membri.

Il presidente dell’organo di controllo, nominato dall’OTC (Organismo Territoriale di Controllo), insieme ai restanti due componenti nominati dal CSV, devono esse dotati della professionalità di cui all’art. 2397 c.c. e per l’espletamento della revisione legale dei conti, devono essere iscritti nel registro dei revisori legali.

I tre componenti dell’organo di controllo del CSV devono “interpretare” la realtà in cui si collocano, operando al fine di garantire ai terzi il corretto funzionamento dell’ente. Devono essere professionisti in possesso di una conoscenza profonda della gestione degli ETS (e non solo degli aspetti amministrativi) che abbiano l’importante compito di supportare il vertice dei CSV (composto da volontari), in modo che questo possa prendere decisioni sempre più solide dal punto di vista del rispetto della normativa vigente, con la consapevolezza dell’impatto di tali decisioni sulla gestione sia di breve che di lungo periodo.

I curricula dovranno pervenire all’indirizzo e-mail segreteria@csvnapoli.it entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 15 dicembre 2020.

Il volontariato e la sua narrazione: consenso e partecipazione al convegno del CSV Napoli

Il volontariato che sa fare rete e individua i bisogni delle fasce deboli, ma anche il volontariato che punta sulla comunicazione per “dare voce a chi non ha voce”, per includere e condividere. In occasione della Giornata internazionale del Volontariato, il CSV Napoli ha organizzato il convegno, tenutosi in modalità on line e diffuso sui social, dal titolo “Il volontariato ai tempi della pandemia: come e perché raccontarlo”. Il riferimento alla narrazione è stato voluto anche da un’altra importante circostanza: i 10 anni dalla fondazione di “Comunicare il Sociale”, la rivista che il CSV edita e diffonde nel mondo del volontariato e dell’associazionismo dell’area metropolitana di Napoli e di tutta la Campania.

Moderati dal direttore del CSV Napoli, Giovanna De Rosa, gli interventi sono stati numerosi e ricchi di spunti e riflessioni. Prima, però, è stato trasmesso un video col quale è stato illustrato l’impegno che il CSV Napoli ha profuso in questi mesi di emergenza sanitaria. Il presidente del Centro Servizi, Nicola Caprio, nel suo discorso introduttivo, ha sottolineato tra le altre cose “il ruolo chiave dei volontari e delle Organizzazioni del Terzo Settore, che non è stato mai abbastanza riconosciuto dalle Istituzioni negli anni”. Ha poi proseguito: “Per fronteggiare l’emergenza bisogna attuare progetti di immediato impatto economico e sociale sulle diverse comunità, nella direzione di un rafforzamento dei servizi sociali e scolastici, ottimizzando tempi e modi”. A nome del sindaco di Napoli è intervenuta l’assessore Alessandra Clemente, che ha evidenziato lo speciale rapporto tra l’ente pubblico e il CSV e ha speso parole di elogio per il volontariato napoletano. Un ragionamento ampiamente condiviso anche dal presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, anche lui intervenuto in rappresentanza delle istituzioni. La prima relazione è stata affidata al responsabile della comunicazione di CSVnet, che è partito dal report “I volontari e la pandemia”, che la rete dei CSV ha realizzato. Secondo Stefano Trasatti, “al di là della retorica di certi racconti, le associazioni hanno imparato ad alimentare i media in modo professionale, per meglio incidere sull’atteggiamento dei mezzi di comunicazione”. Dopo Trasatti è stata la volta di Melicia Combierati, portavoce della Rete Alleanza contro la Povertà della Campania, che con i suoi 31 soggetti aderenti e la Rete contro la Povertà più numerosa d’Italia. Combierati ha parlato proprio dell’importanza di fare rete: “Noi sosteniamo un meccanismo di responsabilità allargata e condivisa. In questa fase è necessario lanciare un patto di comunità sociale per iniziare un cammino verso la normalità, ma contrastare la povertà non significa trasferire solo risorse, ma anche restituire dignità”. A seguire è intervenuto Filiberto Parente, portavoce del Forum del Terzo settore della Regione Campania, che ha definito il covid – 19 come un “acceleratore di fragilità” ma – ha aggiunto – “grazie a Dio esiste il Terzo Settore”. Parente è stato caustico: “Il Terzo Settore va messo al centro dell’economia utile e diventare un modello di sviluppo sostenibile. Se si ferma Terzo Settore, si ferma un pezzo del nostro welfare, salta la coesione sociale”. Infine, Stefano Tabò, presidente di CSVnet nel suo intervento è partito dalla recente riforma del Terzo Settore per sottolineare il ruolo fondamentale dei CSV, facendo anche riferimento alla comunicazione sociale: “La comunicazione che parla di volontariato non guarda solo a cosa fa, ma anche a ciò che il volontariato propone per il futuro della nostra società”. Giovanna De Rosa, nella sua puntuale e attenta moderazione, ha poi intervallato le relazioni con interventi da parte di alcuni volontari dell’area metropolitana di Napoli: Mariapia Viola (Asso.Gio.Ca),  Antonio Agresti (C.O.N.I.T.A.), Giovanna Massafra (Incrocio delle idee),  Francesco Evangelista (Ya Basta). Interventi apprezzati, pertinenti e finanche forieri di emozioni: quelle emozioni e quella partecipazione che solo il volontariato è capace di trasmettere.

Povertà educativa, pubblicato l’avviso “Educare in comune”

Arriva un bando per i comuni italiani, per contrastare la povertà educativa e l’esclusione sociale dei bambini e dei ragazzi, in un momento in cui l’emergenza sanitaria ha acuito le disuguaglianze, le fragilità e i divari socioeconomici. Si chiama “Educare in comune” e lo ha pubblicato ieri il Dipartimento per le Politiche della Famiglia, il budget è di 15 milioni di euro, per progetti, anche sperimentali, che valorizzino lo sviluppo delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali dei bambini e degli adolescenti, al fine di renderli individui attivi e responsabili all’interno delle proprie comunità di appartenenza. Per l’esattezza il titolo completo è «per il finanziamento di progetti per il contrasto della poverta’ educativa e il sostegno delle opportunità culturali e educative di persone minorenni».

Tre le aree tematiche oggetto di finanziamento:

  1. Famiglia come risorsa;
  2. Relazione e inclusione;
  3. Cultura, arte e ambiente.

La scadenza dei termini di presentazione delle proposte progettuali è fissata al 1 marzo 2021. Ciascuna proposta progettuale potrà beneficiare di un finanziamento minimo di euro 50.000 o massimo di euro 350.000. I progetti ammessi a finanziamento dovranno avere una durata di 12 mesi.

I comuni, in qualità di unici beneficiari del finanziamento, potranno partecipare singolarmente o in forma associata, nelle modalità individuate dal D.lgs. n. 267/2000 “TUEL – Testo unico degli enti locali”, anche in collaborazione con enti pubblici e privati.

Per maggiori informazioni http://famiglia.governo.it/

Concorso di storytelling “Oltre il ghetto – Storie di libertà”

“Oltre il ghetto. Storie di Libertà” è un concorso di storytelling – indetto nell’ambito del progetto Su.Pr.Eme. Italia (Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate), finanziato nell’ambito dei fondi AMIF Emergency Funds (AP2019) della Commissione Europea DG Migration and Home Affairs – che si pone l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sul tema dello sfruttamento lavorativo in agricoltura delle persone migranti, della legalità, dell’accoglienza e della giustizia sociale.

Una chiamata al racconto, perché la narrazione, nelle sue varie forme, è uno degli strumenti più potenti della comunicazione sociale per generare coinvolgimento, consapevolezza, partecipazione ed empatia.

Saranno raccolte 20 storie di riscatto ed empowerment, provenienti da Puglia, Campania, Calabria, Basilicata e Sicilia, che andranno a costituire una mostra virtuale che sarà pubblicata sul web.

L’intento è quello di “dar voce e volto” ai protagonisti delle storie, ovvero a coloro i quali con coraggio e determinazione hanno colto o hanno potuto cogliere l’opportunità di intraprendere “la strada giusta”.

Il concorso è rivolto alle organizzazioni del privato sociale e alle istituzioni impegnate nel contrasto al caporalato che, in quanto attive nel favorire tali esperienze, sono entrate in contatto con tali storie e vogliono contribuire a restituirle alla collettività.

“Oltre il ghetto” è un concorso narrativo che premierà storie positive incentrate su una o più delle aree tematiche identificate, ovvero accoglienza, filiera, comunità, cultura.

Saranno premiate le esperienze che presentano gli elementi più suggestivi ed evocativi e che, per la loro esemplarità, si offriranno come maggiormente capaci di spezzare quelle barriere che ostacolano i processi di integrazione e creano aree di inconsapevolezza od omertà in cui prolifera il fenomeno dello sfruttamento lavorativo.

La giuria tecnica, composta da rappresentanti istituzionali, del Terzo Settore e della comunicazione, sceglierà, tra le 20 storie finaliste, cinque storie sulla base di tre criteri (efficacia narrativa, impatto sociale, rappresentatività regionale) e le premierà con la realizzazione di un video reportage professionale.

Di questi cinque video, due riceveranno un premio ulteriore in denaro di 3.000,00 euro per sostenere il percorso intrapreso anche con un supporto economico.

Per partecipare, oltre a leggere e approvare il regolamento, le organizzazioni – operanti in Puglia, Calabria, Campania, Basilicata o Sicilia – dovranno compilare entro il 15 gennaio 2021 il form online del concorso, corredando il testo del racconto di materiali visuali (foto e video).
Tra tutte quelle pervenute, lo staff tecnico del contest selezionerà le 20 migliori storie, fra le quali la giuria ne sceglierà cinque, che saranno premiate con la produzione di un video-reportage professionale di narrazione.

I cinque reportage realizzati saranno caricati sul canale youtube di progetto e divulgati sui canali istituzionali disponibili e su tutte le community attive del progetto Su.Pr.Eme. Italia. Inoltre, concorreranno ai due premi finali di 3.000 euro l’uno messi in palio, rispettivamente uno per la storia che si aggiudicherà il maggior numero di like sulla pagina Facebook del progetto Su.Pr.Eme. (durante un tempo di permanenza predefinito) e uno per la storia che maggiormente rispecchierà i criteri di valutazione della giuria tecnica.

Scopri come partecipare leggendo il regolamento completo.
Per informazioni sul contest, scrivere a oltreilghetto@supremeitalia.org