People in Mind, il concorso che accende i riflettori sulla salute mentale e valorizza le associazioni di Terzo settore

People In Mind è un concorso di arti grafiche aperto a tutti, nato con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della lotta contro lo stigma nei confronti delle persone che soffrono di disturbi mentali. L’iniziativa ha invitato ad esprimere, tramite la pittura, il fumetto o il disegno, cosa significhi “avere a mente” e “mettere al centro” le persone con disturbi mentali per ricordare da un lato che la vita non dovrebbe essere interrotta o compromessa dalle malattie mentali, e dall’altro che è importante conoscere queste patologie e il loro impatto sulla vita delle persone e dei loro familiari per capire cosa significa vivere con disturbi mentali.

Dopo il successo dello scorso anno, Lundbeck Italia ha lanciato la seconda edizione del concorso che quest’anno tra le categorie ammesse, oltre a pittura, disegno e fumetto, prevede anche la fotografia digitale.

Per ciascuna categoria – disegno, pittura, fumetto, fotografia digitale – i membri della giuria di esperti voteranno le opere in gara. A fine votazione, la giuria decreterà le 12 opere finaliste (le prime 3 classificate per ogni categoria). A partire da settembre 2020, anche i membri della Community People in Mind potranno votare le loro opere preferite.

Premio giuria: 4 opere, la prima classificata di ogni categoria, riceveranno un buono del valore di 1000 euro.

Premio community: 4 opere, la prima classificata di ogni categoria, saranno premiate direttamente dalla Community People In Mind.

24 opere finaliste, sei per categoria, saranno esposte all’evento di premiazione, che si terrà a Roma nel 2021, e saranno vendute a scopo benefico nel corso del 2022.

Inoltre se sei un’associazione di volontariato o di promozione sociale che ha realizzato nel 2019 o che ha in corso di realizzazione iniziative che mettono al centro le persone che vivono con disturbi mentali e/o le loro famiglie, puoi candidare il tuo progetto. Le azioni giudicate più meritevoli dalla giuria del concorso riceveranno da Lundbeck Italia una donazione, ricavata dalla vendita delle opere finaliste del Concorso People in Mind 2019.

Per partecipare al concorso e/o candidare il prorio progetto c’è tempo fino al 10 ottobre 2020.

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Arte, intercultura, cooperazione. Al via il concorso artistico “Finestre di comunità”

Art and Act è un concorso artistico, promosso dal CESIE e dedicato alla memoria della vicedirettrice Marie Marzloff (02/11/1980 -13/02/2018). Il premio si ispira, infatti, al suo interesse per l’arte, la letteratura e l’interculturalità e dalle cause a lei care, l’uguaglianza di genere, il dialogo interculturale e la cooperazione internazionale.

Il tema del concorso 2020 è “Finestre di comunità” per descrivere l’immaginario di comunità che tutti noi possiamo osservare dalla finestra.  Il 2020 ridisegna, a livello mondiale, gli spazi e i tempi del nostro vivere comunitario portando con sé la riflessione sui cambiamenti sociali connessi. La finestra è il nostro nuovo punto di osservazione, reale e metaforico, sul mondo che ci circonda e sugli scenari che lo attendono, siano essi legati alla nostra comunità locale o alla comunità-mondo. Le disuguaglianze si accentuano e nuove prospettive di cooperazione e dialogo si intravedono e sembrano necessarie.

Il concorso è aperto a tutti, senza limiti geografici e d’età (artisti, professionisti e non, studenti, giovani, collettivi artistici. ecc.) e la partecipazione è gratuita.

I candidati dovranno inviare un’opera originale. Sono ammesse tutte le tipologie di opere legate alle arti grafiche: disegni, illustrazioni, dipinti, illustrazioni digitali, fotografie, fumetti, collage e non solo.

Verranno attribuiti i seguenti premi:
I premio: € 1000
II premio: € 500
III premio: € 200

Le opere vincitrici saranno annunciate entro il 1° dicembre 2020.

Per partecipare c’è tempo fino al 1 ottobre 2020.

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Giornata Mondiale del Gioco: riscoprire i passatempo di una volta per insegnare ai bambini una nuova socialità ai tempi del Covid

Aggregazione, socialità e attività motoria con i giochi di una volta, quelli ormai dimenticati che irrompono con tutta la loro forza in un periodo in cui i bambini hanno bisogno di una nuova proposta progettuale che vada oltre quella dell’abbraccio e del contatto fisico. Una metodologia pedagogica ispirata ai vecchi giochi di quartiere i quali prevedono il distanziamento sociale non come imposizione ai bambini, ma come regole del gioco. Una proposta che mira a ripristinare le relazioni sociali che sono alla base del corretto sviluppo psicofisico e sociale dei bambini, nel rispetto delle ordinanze governative anti diffusione del corona virus.

E così ecco rispolverate “La Campana”, “Un, due, tre stella”, “gli elastici”, il salto della corda” e così via. Giochi che fanno parte del patrimonio culturale degli italiani e che la Cooperativa sociale Eco di Sofia Flauto vuole riproporre in occasione della giornata mondiale del gioco in programma giovedì 28 maggio.

La cooperativa Sociale Eco onlus, ha messo a disposizione di grandi e piccini, pedagogisti e volontari un video-vademecum realizzato nei vari parchi della Campania riaperti in sinergia con i comuni stessi dove i bambini, disabili e normodotati, si sono confrontati nei “nuovi” giochi riscoprendone il grande divertimento unitamente all’aspetto pedagogico. Quasi un vademecum per riscoprire antiche sensazioni.

E così la “Campana” non è solo un gioco ove si tracciano a terra delle righe con delle caselle da fare in sequenza, ma un gioco dove si esalta la coordinazione motoria, la stima delle distanze, la proiezione e la direzione. Con “un due tre stella” si assimila il concetto di prima, dopo, avanti e indietro. Giochi che impongono la valutazione dei limiti fisici e mentali nostri e degli altri, che funzionano come campanelli di allarme per farci diventare capaci di vivere in mezzo agli altri. Il tiro con la cerbottana è un gioco molto divertente per i bambini e non solo, semplice da creare e lo si può fare in ogni luogo, all’aperto e al chiuso. E ancora, un bastimento carico di, è tanti altri giochi dei nostri avi diventati immediatamente moderni nell’epoca covid.

L’idea della Giornata mondiale del gioco fu proposta inizialmente da Freda Kim in qualità di presidente dell’ITLA (Associazione internazionale delle ludoteche) con la conseguente approvazione da parte del comitato, a Seoul nel 1998. Le Nazioni Unite hanno accettato la proposta e fissato la giornata mondiale del gioco nella data del 28 maggio. Da allora le varie associazioni nazionali delle ludoteche, coadiuvate anche da altri organismi, hanno avviato la diffusione della pratica. Oggi alle associazioni e agli adulti è richiesto di insegnare un nuovo tipo di socializzazione ai bambini, non meno divertente visto che ci sono cresciuti milioni di genitori del nostro Paese.

Le attività sono state realizzate nei parchi che la cooperativa sociale Eco onlus ha contribuito a riaprire siglando protocolli di ludoteche all’aperto con propri volontari che hanno garantito l’apertura delle aree verdi a disposizione dei bambini in quindici comuni della Regione Campania. Tra questi Afragola, Cardito, Crispano, Frattamaggiore, Cesa.

In occasione delle giornate delle ludoteche all’aperto, L’editore Dario Pizzardi ha voluto regalare alla Cooperativa sociale Eco onlus, al fine di donarle ai bambini delle famiglie disagiate, album degli “Amici Cucciolotti” e bustine di figurine.

Progetti art. 72 e contributi ambulanze, novità dal ministero

Dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali arrivano proroghe e nuove scadenze per gli enti del terzo settore. Il periodo di emergenza da contagio per coronavirus ha condizionato le attività di enti del terzo settore e ridefinito priorità e obblighi. Ecco alcune novità comunicate sul sito ministeriale.

Fine della sospensione per i progetti finanziati

Con l’entrata ufficiale nella fase 2 per la gestione dell’emergenza coronavirus, finisce il 18 maggio 2020 il regime di sospensione dei termini di esecuzione delle attività progettuali riferite agli avvisi nn. 1/2017 e 1/2018 dell’articolo 72, comma 1 del d.lgs n.117/2017.

Come si legge in una nota inviata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 19 maggio 2020, si stabilisce che allo scadere dei 12 o 18 mesi di durata del progetto, si aggiungono 85 giorni di sospensione dovuti all’emergenza coronavirus ricompresi tra il 23 febbraio e il 17 maggio 2020.

Rimane comunque possibile richiedere ulteriori proroghe.

Ambulanze, beni strumentali e donati a strutture sanitarie pubbliche: ok ai contributi 2018 e nuove scadenze

È stato pubblicato il Decreto direttoriale n. 174 del 5 maggio 2020 che ripartisce le quote dei contributi per l’annualità 2018 previsti per i contributi per ambulanze, beni strumentali e per beni donati a strutture sanitarie pubbliche. Ad organizzazioni di volontariato (Odv) e Onlus sono destinati 4.986.308 euro per acquisto o acquisizioni di di ambulanze, 2.312.618,37 euro per beni strumentali e 387.500 euro per beni donati a strutture sanitarie pubbliche. e quote risultano già scorporate dalle quote già assegnate ad alcune organizzazioni per riconoscimento di debito o per pareri del Consiglio di Stato.

Gli importi dei contributi, ripartiti alle associazioni beneficiarie e alle tre reti associative, Anpas, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e Croce Rossa Italiana sono riportati in tre distinti elenchi. Tutta la documentazione con gli allegati e gli importi è consultabile sul sito del Ministero a questo link.

Il Ministero chiarisce, inoltre, che c’è una ulteriore proroga al 23 giugno 2020 per la presentazione dei documenti integrativi delle domande di contributo presentate dalle organizzazioni di volontariato e dalle fondazioni. La prima scadenza prevista al entro il 31 gennaio 2020, infatti, era stata già spostata al 23 maggio 2020. allo stesso modo, si posta dal 23 luglio 2020 al 23 agosto il termine entro il quale le reti associative avrebbero dovuto trasmettere un’unica richiesta con l’importo complessivo del contributo ammissibile per ciascuna organizzazione aderente.

5 per mille, estese le proroghe previste dal Cura Italia

Più tempo per utilizzare le risorse del 5 per mille antecedenti al 2017 e per rendicontarle. Lo ha stabilito la Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nella nota n. 4344 inviata a Forum Nazionale del Terzo Settore e CSVnet il 19 maggio 2020. Le indicazioni rispondono a specifici quesiti posti alla direzione a seguito delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 che stanno incidendo in modo importante sulle attività delle organizzazioni non profit. Possibile anche utilizzare le risorse per fronteggiare nuovi bisogni ma solo se previsto dallo statuto.

Più tempo per lo svolgimento delle attività e la loro rendicontazione
La proroga prevista dalla legge di conversione del decreto “Cura Italia” per le risorse del 5 per mille relative al 2017 vale anche per quelle relative agli anni precedenti, a condizione che siano state erogate – secondo il criterio di cassa – nel 2019 e per le quali la scadenza del termine di utilizzo non sia precedente al 31 gennaio 2010, data iniziale dell’emergenza dichiarata con la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020. Anche in questo caso, quindi, sarà possibile svolgere le attività correlate ai fondi del cinque per mille entro il 31 ottobre 2020 e rendicontarli entro 18 mesi dalla loro erogazione. Le indicazioni valgono per organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps) e Onlus. La nota ribadisce inoltre che gli enti destinatari del contributo del 5 per mille possono accantonare le somme ricevute per progetti pluriennali, indicandole nel rendiconto e portandole a rendicontazione anche in annualità successive.

Come si legge nella nota, inoltre, “dal nuovo termine così prorogato decorrono altresì i 30 giorni previsti dall’articolo 12, comma 3 del citato D.P.C.M. 23.04.2010 entro i quali i soggetti destinatari di importi pari o superiori a 20.000 euro sono tenuti ad adempiere all’obbligo di trasmissione del rendiconto”.

Possibile destinare i fondi alle nuove emergenze
La nuova situazione cambia le esigenze delle comunità in cui operano gli enti del terzo settore. Su questo la Direzione generale apre alla possibilità di utilizzare le risorse per rispondere all’emergenza ma ribadisce che saranno considerate ammissibili le spese sostenute solo nel caso in cui rientrino nell’oggetto sociale e siano coerenti con gli statuti degli enti stessi.

Il Garante dei disabili della Regione Campania annuncia: “Parte Campania Solidale. CSV Napoli: “Piena sinergia in un momento difficile”

È con viva soddisfazione che il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, annuncia la partenza del progetto “Campania Solidale”.

“Campania Solidale” è un servizio di aiuto per le persone con disabilità e le loro famiglie residenti in Campania. È espressione della sussidiarietà orizzontale, con il coinvolgimento del Terzo Settore e della Società Civile.

Il servizio si propone: favorire la permanenza del disabile nell’ambiente familiare e sociale di appartenenza riducendo il ricorso all’ospedalizzazione impropria ed evitando, per quanto possibile, il ricovero presso strutture residenziali; promuovere la conservazione ed il recupero dell’autonomia personale e delle relazioni sociali; garantire la cura della persona; fornire supporto in situazioni di emergenza familiare; favorire la prevenzione ed il contrasto dei processi di emarginazione sociale o dei fenomeni di isolamento, di solitudine e di bisogno, oltre a favorire il miglioramento della qualità della vita in generale.

Vengono previste attività ben precise: aiuto nello svolgimento di pratiche amministrative e di accompagnamento presso uffici; telefono amico o servizio di compagnia, visite domiciliari ai particolarmente emarginati, attività di accompagnamento presso familiari e vicini e presso luoghi di interesse culturale o sportivo, finalizzata a mantenere o ristabilire relazioni affettive e sociali; sostegno per la fornitura o l’acquisto, su richiesta, di alimentari e di generi diversi nonché di strumenti e tecnologie per favorire l’autonomia, supporto psicologico, animazione della comunità locale.

Per chi volesse usufruire di questo servizio, può compilare il modulo di segnalazione sul sito campaniasolidale.garante.disabili@cr.campania.it.

L’avv. Colombo ringrazia la Caritas Campania, la Croce Rossa della Campania, tutti i Centri di Servizio per il Volontariato della Campania e l’Università degli Studi Federico II di Napoli, oltre a tante altre entità e singoli animati di tanta buona volontà per la collaborazione gratuita fornita e che forniranno.

Su impulso del CSV Napoli, i Centri di Servizio per il Volontariato della Campania hanno aderito al progetto, contribuendo a potenziare la collaborazione già esistente con il Garante. Spiega il presidente del CSV Napoli, Nicola Caprio: “E’ un momento difficile per tutti ma per le fasce deboli in particolare: la risposta delle istituzioni e degli Enti del Terzo settore deve essere efficace e rapida. Questo progetto va proprio in questa direzione: in piena sinergia tutti ci facciamo carico di recepire i bisogni e dare risposte concrete. Ringrazio gli altri CSV della Campania che hanno subito condiviso il nostro percorso