“Voci dal territorio”. Online il nuovo numero di Comunicare il Sociale

Il nuovo numero di Comunicare il Sociale raccoglie e diffonde le voci del territorio: testimonianze e storie di riscatto sociale di donne e uomini.

In appendice, poi, il nuovo opuscolo del progetto “Volontariato Sicuro” dedicato al tema del rischio biologico e alla prevenzione dai danni che questo provoca alla salute di lavoratori e volontari. L’opuscolo, come sempre, è realizzato da CSV Napoli e Inail Direzione regionale Campania.

Comunicare il Sociale viene consegnato agli enti del Terzo settore di tutta la Campania, che si impegnano a diventare punti di distribuzione sul territorio, per un totale di oltre 3000 copie.
E’ possibile, tuttavia, anche consultare la versione in pdf cliccando a questo link (è necessaria la registrazione).

Per richiedere le copie del giornale, invece, clicca qui

Verso il giorno del dono. IID presenta il 3° rapporto “Noi doniamo”: tutti i numeri sulle donazioni in Italia

Per valorizzare l’Italia del bene l’Istituto Italiano della Donazione (IID), che ha fortemente voluto la Legge “Giorno del Dono”, festeggia il 4 ottobre 2020 la sesta edizione #DonoDay2020, un giorno dedicato a chi fa del dono una pratica quotidiana.

Scuole, Comuni, associazioni, imprese e cittadini insieme per costruire la mappa dell’Italia che dona, un Paese capace di reagire alle difficoltà mettendo al centro la bellezza del dono in tutti i suoi aspetti e di portare avanti la riflessione sull’importanza della buona donazione.

Il #DonoDay2020 entra nel vivo con l’appuntamento più atteso da coloro che vogliono approfondire il tema del dono e della donazione: la presentazione del Rapporto annuale sul dono dell’Osservatorio IID, giunto alla sua 3^ edizione, con un focus sulle donazioni durante e post emergenza Covid19. Il 2 ottobre alle ore 11.00, durante l’evento NOI DONIAMO verranno presentati i dati della XVIII indagine IID sull’andamento delle raccolte fondi degli enti non profit in Italia e del terzo Rapporto sul dono in Italia, frutto del lavoro dell’Osservatorio sul dono nato in occasione del Giorno del Dono 2018 con l’obiettivo di condividere analisi e tendenze tra mezzi di informazione, imprese, opinione pubblica e terzo settore. Sotto la lente le tre dimensioni del dono: di denaro, di tempo e biologica.

L’evento si svolgerà alle 11.00 per la prima volta in diretta live streaming sui profili Facebook e YouTube dell’IID.

Conferma il tuo interesse a partecipare compilando questo modulo: ti sarà inviato un promemoria e il link delle pagine per seguire la diretta e ricevere un copia del rapporto.

Consulta il programma completo qui.

Emergenza Covid-19 e non profit: ecco tutte le misure attive

Riproponiamo l’articolo di Daniele Erler pubblicato sul portale di CSVnet in cui si riepilogano le più importanti misure di sostegno fiscale e contributivo ad oggi ancora vigenti per il non profit.

Il Decreto Legge 14 agosto 2020, n. 104 (cosiddetto “Decreto Agosto”), rappresenta l’ultima misura in ordine di tempo che ha disposto ulteriori misure per il rilancio dell’economia al fine di contrastare gli effetti dell’emergenza Covid-19. Tali misure hanno interessato anche gli enti non profit in generale, e gli enti del Terzo settore in particolare.

Sembra opportuno provare a riepilogare le più importanti misure di sostegno fiscale e contributivo ad oggi ancora vigenti, previste dai Decreti Legge 18/2020 (“Cura Italia”), 23/2020 (“Liquidità”), 34/2020 (“Rilancio”) e 104/2020 (“Agosto”), concentrando l’attenzione su quelle di cui possono usufruire anche gli enti non profit in generale (sia che svolgano attività commerciale in maniera non prevalente sia che la svolgano in maniera prevalente o esclusiva), gli enti del Terzo settore. In mancanza del registro unico nazionale del terzo settore (Runts), sono oggi considerati tali le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps), le Onlus e le imprese sociali.

MISURA DI SOSTEGNO DESCRIZIONE SI APPLICA ANCHE A PER APPROFONDIRE
Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese
(Art.13 
DL n.23/2020 e art.64 DL 104/2020)
– Possibilità di accedere alle risorse del Fondi di garanzia per le Pmi, richiedendo un prestito alla banca o altro soggetto abilitato alla concessione del credito, che viene garantito dallo Stato al 100%

– Per usufruire dell’agevolazione il richiedente deve autocertificare che l’attività svolta è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus, imprese sociali)

– Enti non profit non commerciali

– Enti religiosi civilmente riconosciuti

– Enti non profit commerciali

News Cantiere Terzo settore
Rateizzazione dei versamenti sospesi
(art.97 
DL 104/2020)
– I versamenti previsti dagli articoli 126 e 127 del DL Rilancio vengono ulteriormente rateizzati

– È possibile pagare il 50% delle somme dovute entro il 16 settembre 2020, mentre il restante 50% può essere suddiviso fino ad un massimo di 24 rate mensili di pari importo, senza applicazione di sanzioni e interessi, con il versamento della prima rata entro il 16 gennaio 2021

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus)

– Enti non profit non commerciali

– Federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, ASD e SSD

– Enti non profit commerciali

– Imprese sociali

Circolare AdE 9/E del 13 aprile 2020

Circolare AdE 25/E del 20 agosto 2020

IRAP
(art.24 
DL 34/2020)
– Il saldo relativo al periodo d’imposta 2019 non è dovuto, e non è dovuto nemmeno il 1° acconto relativo al periodo d’imposta 2020 – Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus, imprese sociali)

– Enti non profit non commerciali

– Enti non profit commerciali

Risoluzione AdE 28/E del 29 maggio 2020
Superbonus
(art.119, 
DL 34/2020)
– Agevolazione che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici

– La Comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione (per le spese sostenute nel 2020 può essere trasmessa a partire dal 15 ottobre 2020

– ODV, APS ed Onlus

– ASD e SSD, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi

– Imprese sociali che gestiscono immobili adibiti ad edilizia residenziale pubblica

Area tematica Agenzia delle Entrate

News Cantiere Terzo settore

Credito di imposta per l’adeguamento
degli ambienti di lavoro
(art.120, 
DL 34/2020)
– Le spese ammissibili non possono superare il limite di 80.000 euro e il credito di imposta fruibile è pari al 60% di tali spese (quindi al massimo 48.000 euro)

– La comunicazione delle spese ammissibili può essere inviata dal 20 luglio 2020 fino al 30 novembre 2021

– Possibilità di cedere il credito entro il 31 dicembre 2021

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus)

– Enti non profit non commerciali

– Enti non profit commerciali e imprese sociali (svolgenti le attività indicate nell’Allegato 1 al Decreto 34/2020)

Area tematica Agenzia delle Entrate

News Cantiere Terzo settore

Credito di imposta per i canoni di locazione
(art.28, 
DL 34/2020)
– Credito di imposta pari al 60% dei canoni di locazione, leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività istituzionale pagati per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno

– La comunicazione può essere presentata dal 13 luglio 2020 al 31 dicembre 2021

– Possibilità di cedere il credito entro il 31 dicembre 2021

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus, imprese sociali)

– Enti non profit non commerciali

– Enti religiosi civilmente riconosciuti

– Enti non profit commerciali

Area tematica Agenzia delle Entrate

News Cantiere Terzo settore

Agevolazioni sull’acquisto di DPI
(art.124 
DL 34/2020)
– Esenzione IVA dal 19 maggio 2020 fino al 31 dicembre 2020 su tutta una serie di beni necessari per il contenimento e la gestione dell’emergenza Covid-19 (fra cui mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3)

– Vi è il diritto alla detrazione dell’imposta pagata a monte

– Enti del Terzo settore (ODV, APS, Onlus, imprese sociali)

– Enti non profit non commerciali

– Enti non profit commerciali

News Cantiere Terzo settore
Incremento del fondo per il finanziamento di progetti
e attività di interesse generale del Terzo settore (art.67, 
DL 34/2020)
– Incremento del Fondo di cui all’art. 72 del Codice del Terzo settore pari a 100 milioni di euro per l’anno 2020

– Le risorse andranno a finanziare attività volte a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall’epidemia di Covid-19

– ODV, APS e Fondazioni Onlus News Cantiere Terzo settore
Sostegno economico alle associazioni sportive dilettantistiche
(art.218-bis 
DL 34/2020)
 – Stanziati 30 milioni di euro per sostenere la ripresa e l’incremento delle attività delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD)

– I fondi dovranno essere ripartiti da un futuro DPCM

– ASD News Cantiere Terzo settore
Disposizioni in tema di impianti sportivi
(art.95 
DL 18/2020 e art.216 DL 34/2020)
– Sono sospesi fino al 30 settembre i termini per il pagamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali

– I versamenti dei canoni sono effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 30 settembre o mediante rateizzazione fino a un massimo di 4 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di settembre 2020

– Federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, ASD e SSD che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato

Scarica la tabella in pdf.

Risuona Italia, tante piazze una sola comunità

Il 1° ottobre 2020, alle ore 11, si tiene “RisuonaItalia. Tante piazze, una sola comunità”: un concerto simultaneo di orchestre giovanili in 50 città, che si apre con l’esecuzione dell’Inno alla gioia, inno ufficiale della Ue. Promosso da Acri e realizzato con la media partnership di TGR Rai, l’evento si tiene in occasione della Giornata europea delle fondazioni, lanciata da Dafne (Donors and Foundations Networks in Europe), l’organizzazione che riunisce le associazioni di fondazioni del continente.

RisuonaItalia non si conclude con il concerto simultaneo delle ore 11: fino a sera si susseguono eventi di piazza, incontri, presentazioni, mostre e laboratori, per “raccontare” – con la voce dei protagonisti e le testimonianze del territorio – le tante storie di inclusione sociale promosse dalle Fondazioni. Il programma completo della giornata e delle dirette streaming dalle diverse città sono sul sito www.risuonaitalia.it.

Gli eventi che compongono RisuonaItalia sono organizzati dalle Fondazioni di origine bancaria associate in Acri, che quotidianamente sui territori promuovono e sostengono queste e tante altre organizzazioni della società civile. La Giornata del 1° ottobre vuole essere un’occasione per lanciare un’esortazione a ripartire tutti insieme all’insegna della solidarietà e dello spirito di comunità. Le orchestre giovanili coinvolte sono infatti espressione di progetti di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, oltre che di formazione musicale d’eccellenza.

Da Torino a Palermo, da Milano a Napoli coinvolgono i giovani protagonisti di progetti di formazione e di iniziative di riscatto individuale e di comunità, attivate grazie alla “messa in rete” di organizzazioni del Terzo settore, con fondazioni, istituzioni locali e ragazzi. Si tratta di orchestre di giovani talenti della musica classica e di bambini che stanno imparando a suonare in centri culturali e spazi per l’aggregazione, orchestre multietniche, complessi jazz e di musica popolare… Provengono da tutta la Penisola: dalle città ai piccoli centri, da Nord a Sud, dalle periferie e dalle aree interne. Perché suonare insieme vuol dire imparare a convivere e a condividere regole ed emozioni. Per molti dei ragazzi e delle ragazze che partecipano a questi concerti, la musica rappresenta un’opportunità concreta per realizzare i propri sogni, e in molti casi per loro è una reale alternativa alla povertà educativa o alla violenza della strada.

Il 1° ottobre è l’occasione per condividere queste esperienze con tutta la comunità, a livello locale e nazionale; ponendo all’attenzione di istituzioni e opinione pubblica anche il necessario recupero della “centralità” dei ragazzi e dei giovani, con le loro esigenze – spesso trascurate in questa fase di emergenza – i loro sogni e le loro aspettative. Sarà l’occasione per promuovere e rilanciare una idea di Paese che si fonda sulla solidarietà e la coesione sociale e che intende valorizzare le nuove generazioni.

Giovani, Cultura, Europa sono le tre parole chiave al centro di RisuonaItalia. Giovani – sono i protagonisti dei progetti di formazione e di contrasto alla dispersione scolastica e povertà educativa sostenuti dalle Fondazioni, sono loro che animeranno gli eventi del 1° ottobre. Cultura – è il filo rosso che lega tutti questi e tanti altri progetti realizzati dalle Fondazioni, con l’idea che la cultura sia un grande motore di coesione sociale. Europa – un’Unione coesa e solidale che non deve smettere di essere il nostro obiettivo, perché solo insieme i popoli che la compongono possono affrontare le sfide più difficili.

 

Bando “Un domani possibile”: call per valutatori esterni dei progetti

L’impresa sociale Con i Bambini ricerca esperti per la valutazione dei progetti esecutivi, pervenuti in risposta al Bando “Un domani possibile 2020”.

Saranno prese in considerazione candidature di persone fisiche con esperienza in politiche e interventi di sostegno all’inclusione e all’autonomia dei minori e dei giovani migranti arrivati soli nel nostro paese e in nessun modo coinvolte nei progetti oggetto della valutazione e/o nelle organizzazioni che li propongono.

Nella valutazione delle candidature si terrà conto anche dei seguenti requisiti:

  • competenze ed esperienze pregresse di almeno 5 anni nella definizione, realizzazione e valutazione di progetti complessi, presentati a valere su fondi europei e/o nazionali, rivolti a minori e giovani migranti arrivati soli nel nostro paese e finalizzati alla loro inclusione sociale, abitativa e lavorativa, e in generale alla loro autonomia;
  • conoscenza consolidata delle politiche e delle migliori pratiche, nazionali ed europee, di accoglienza e inclusione socio-lavorativa dei minori stranieri.

L’incarico prevede l’analisi e la valutazione (su piattaforma Chàiros) delle proposte progettuali che perverranno in risposta al summenzionato Bando, indicativamente tra i mesi di novembre 2020 e febbraio 2021, tenendo conto dei criteri di valutazione forniti da Con i Bambini.

Per ogni progetto valutato è previsto un compenso di 80 € lordi.

Saranno parte integrante delle attività da svolgere nell’ambito dell’incarico:

  • la consegna delle valutazioni corredate da una relazione finale;
  • la partecipazione alle riunioni che saranno organizzate per approfondire con gli uffici gli esiti delle valutazioni.

Gli interessati possono inviare la propria candidatura all’indirizzo affarigenerali@conibambini.org, corredata della seguente documentazione:

  • Curriculum Vitae in formato europeo (massimo 5 pagine, comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati ai sensi del D. Lgs. 196/03);
  • Scheda sintetica delle competenze rilevanti ai fini della presente selezione (Allegato1);
  • Autodichiarazione di non coinvolgimento diretto in alcun progetto esecutivo (Allegato 2)
  • Fotocopia di un documento di identità in corso di validità.

Le candidature potranno essere inviate fino entro le ore 13:00 del 02 ottobre 2020.

Gli uffici di Con i Bambini contatteranno, entro e non oltre il 20 ottobre, esclusivamente i candidati ritenuti maggiormente in linea con il profilo ricercato.

Allegato 1

Allegato 2

I Csv, il volontariato e la pandemia: “ecco cosa abbiamo imparato”

Hanno chiuso le sedi al pubblico, ma in poche ore hanno riorganizzato il personale a distanza e non hanno mai smesso di fornire i servizi: quelli tradizionali e quelli richiesti dalla nuova situazione.

Per via digitale o per telefono hanno erogato un’infinità di consulenze su come fare volontariato in sicurezza.

Hanno mobilitato decine di migliaia di volontari, in gran parte giovani e alla prima esperienza di impegno gratuito.

Sono diventati delle “centrali” di smistamento di informazioni e di storie, ma anche di richieste d’aiuto da persone in difficoltà, svolgendo con lo spirito di un “pronto soccorso” una funzione cruciale di raccordo tra associazioni, cittadini e istituzioni.

Hanno osservato come una buona fetta del non profit abbia saputo reagire con flessibilità e straordinaria creatività (e anche con una sorprendente “conversione” al digitale) ai nuovi bisogni generati dall’emergenza sanitaria. Ma anche come il volontariato, e non solo quello “di base”, continui generalmente a essere trattato dalle pubbliche amministrazioni in modo “improprio e residuale: una manovalanza veloce e a costo zero, buona per tappare i buchi”.

E soprattutto hanno capito cosa bisogna fare nell’immediato futuro e quali errori non si devono ripetere: non solo per rispondere a eventi improvvisi e straordinari, ma per svolgere con più efficacia il ruolo loro assegnato.

Una grande intervista collettiva

La pandemia da coronavirus non è stata la prima emergenza affrontata in questi anni dai Centri di servizio per il volontariato (Csv), ma è stata certamente quella che per la prima volta ha interessato tutta la rete nazionale. Una prova difficile, ma anche una sfida esaltante per verificarne le capacità di tenuta, e per riflettere in profondità su quanto avvenuto nei primi mesi del 2020. È ciò che si è tentato di fare con “Il volontariato e la pandemia. Pratiche, idee, propositi dei Centri di servizio a partire dalle lezioni apprese durante l’emergenza Covid-19”, il report realizzato da CSVnet dopo la “consultazione” di tutti i Csv svolta a giugno 2020.

Un questionario on line sulla fase 1, contributi scritti, otto sessioni di ascolto (oltre 20 ore in totale), le voci di oltre 150 dirigenti e operatori interpellati su quattro blocchi di domande: “cosa abbiamo fatto, cosa abbiamo imparato, cosa dovremmo fare (ed evitare) col senno di poi, cosa ci aspettiamo da CSVnet”. Il report è la sintesi questa “grande intervista collettiva”, scritta utilizzando centinaia di citazioni virgolettate e letta anche, nel capitolo finale, alla luce della teoria della “generatività sociale”.

Nonostante tutto

Benché si tratti di una riflessione ancora “provvisoria” – e a epidemia non conclusa – l’analisi e le prime conclusioni dei Csv appaiono già piuttosto definite, sia riguardo allo stato del non profit sul territorio che all’individuazione degli insegnamenti lasciati dall’emergenza.

Nel primo caso, gli Ets (enti del terzo settore, sigla dettata dalla riforma e usata nel report) sono stati a loro volta consultati dalla maggioranza dei Csv, con sondaggi strutturati sulle attività svolte e i problemi incontrati durante e dopo il lockdown: un lavoro di scavo che ha orientato quasi in tempo reale i Csv a rimodulare i servizi sulle reali esigenze degli interessati. I risultati, richiamati in parte nel report, parlano di una quota oscillante tra il 50 e l’80% di associazioni che nonostante tutto hanno continuato a operare, sia nei loro ambiti tradizionali che reinventandosi rapidamente – in presenza o on line – sui bisogni emergenti (consegna cibo e farmaci, assistenza telefonica, lezioni su web ecc.). Ma parlano anche di una difficoltà tuttora diffusa in alcune zone a lavorare in rete e di una quota non irrilevante di associazioni fragili o dall’età media dei volontari molto elevata, che probabilmente dovranno chiudere o fare comunque i conti con la ben nota questione del “ricambio generazionale”.

Dal digitale non si torna indietro

Quanto agli insegnamenti, in primo luogo i responsabili dei Centri di servizio hanno preso atto di come le emergenze funzionino da “acceleratori di processi già in corso” e di come, di converso non diano mai modo di improvvisare: si raccoglie insomma “ciò che si è seminato”, per citare uno dei concetti più ricorrenti.

Il processo più visibile è senz’altro quello della digitalizzazione, accolta in modo sorprendente dal volontariato (ma non tutto) e dagli stessi Csv, e dalla quale “non si deve tornare indietro”. Una piccola rivoluzione per un associazionismo che ha sempre esaltato la socialità e la relazione fisica con le persone, e che invece si è accorto di come il web permetta di attuare forme di aiuto a persone in difficoltà in modo talvolta perfino più efficace che “dal vivo”; per non parlare dei vari tipi di incontri trasferibili on line: associativi, di formazione, di consulenza ecc. Certo occorrerà trovare un equilibrio tra modalità in presenza e a distanza: in sintesi, sostengono tutti i Csv, “il futuro è misto”.

Dalla “questua” alla pari dignità

Una delle questioni più delicate riguarda poi i rapporti del volontariato con le istituzioni, con i comuni in particolare. Un rapporto che durante la pandemia ha mostrato in modo eclatante i suoi limiti. Salvo alcuni territori in cui è più avanzata la cultura del fare rete e della pari dignità tra pubblico e privato, gran parte dei Centri di servizio convengono nel giudicare strumentale e regressivo l’atteggiamento delle istituzioni locali verso i volontari, considerati spesso come “utili idioti” o “questuanti inopportuni”. Per arrivare a una reale collaborazione, nella quale si riconoscano anche le idee e le competenze del volontariato, i Csv ritengono urgente consolidare le connessioni con gli enti pubblici e privati, la co-progettazione delle politiche, rafforzando però la consuetudine a lavorare in rete anche all’interno dello stesso terzo settore. Un lavoro a media-lunga scadenza che consiste nel “riempire gli spazi vuoti” e che deve partire subito.

L’onda emotiva

La terza questione urgente è come fare tesoro di quella “onda emotiva” di migliaia di cittadini che hanno mostrato la disponibilità a fare volontariato durante la pandemia; come tenerla viva? Come raccogliere e gestire quell’alto numero di volontari potenziali di cui spesso si parla, ma che si riesce ad attrarre solo raramente?

Un’agenda ambiziosa

Il report mette insomma sul tavolo un’agenda “ambiziosa, ma realistica”, dice il presidente di CSVnet Stefano Tabò nella prefazione, e il modo stesso in cui è stata costruita è un “investimento che risulterebbe sprecato se non ne derivassero puntuali conseguenze operative”, già a partire dalla prossima Programmazione annuale dei Csv.

Ma quell’agenda avrà bisogno di un adeguato sostegno sul livello nazionale da parte di CSVnet. Per questo un intero capitolo contiene le forti sollecitazioni della rete dei Csv all’associazione che la coordina, sia sul piano della formazione e del supporto tecnico, sia su quello dell’interazione con i soggetti di riferimento: dal governo nazionale all’Anci, dalle imprese alle associazioni di categoria, dalla Protezione civile alle Regioni, dal Forum del terzo settore all’Organismo nazionale di controllo degli stessi Csv.

Scarica il rapporto.