18 Mar, 2019 | News dal Csv
Prendono il via le “Palestre di progettazione“, una serie di incontri e momenti di confronto promossi dall’Agenzia Nazionale per i Giovani allo scopo di facilitare l’accesso ai Programmi e promuovere le opportunità offerte da Corpo Europeo di Solidarietà e da Erasmus+.
Le palestre di progettazione sono un momento di informazione e formazione che consentirà ai partecipanti di entrare nel vivo del Programma. Un’occasione per fornire gli strumenti giusti, soprattutto a coloro che non hanno mai partecipato ad entrambi i programmi, uno spazio per “allenarsi” ed intraprendere un percorso di partecipazione e cittadinanza attiva.
A ciascun incontro potrà partecipare un massimo di 40 partecipanti in rappresentanza di gruppi informali e/o di organizzazioni giovanili, interessati a presentare progetti nell’ambito di Erasmus+ o Esc. E’ possibile, al fine di garantire la più ampia partecipazione, prendere parte ad uno solo degli appuntamenti in programma. Verificata la coerenza delle candidature, saranno ammessi a partecipare i candidati secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Tutti gli eventi si terranno a Roma presso la sede dell’Agenzia Giovani o presso uno specifico spazio comunicato di volta in volta. Per chi viene da fuori Roma, è previsto un rimborso spese pari al 95% del costo di viaggio, per un importo massimo di euro 200.
Per iscriversi è necessario compilare l’apposito modulo (scegliendo la data dell’incontro a cui si desidera partecipare) disponibile sul sito dell’Agenzia entro sette giorni dalla data dell’iniziativa. L’ANG darà conferma dell’avvenuta selezione via email entro due giorni dall’appuntamento.
Per il calendario completo, cliccare qui.
18 Mar, 2019 | News dalle odv
Per chi in città è costretto a vivere in strada è in arrivo un’importante novità: ogni giovedì sera per le vie di Napoli girerà un automezzo del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM del Raggruppamento Campania, con personale medico e paramedico a bordo.
L’obiettivo è offrire, oltre all’assistenza fornita da anni mediante la consegna di pasti e generi di prima necessità, anche un servizio di assistenza sanitaria di primo soccorso a persone senza fissa dimora. Così come già accade ogni martedì sera per il camper di Medici di Strada – l’associazione partenopea che per prima nel 2015 ha sperimentato con successo questo tipo di assistenza sanitaria itinerante – anche per i Doctors 4 Homeless – CISOM sarà previsto un percorso fisso, con tappe che in questo caso andranno dal Molosiglio a Gianturco, ed eventualmente un percorso variabile – ove possibile – a seconda delle segnalazioni provenienti dalla chat di coordinamento del “Coordinamento di Strada”, effettuate dai referenti di tutte le realtà di volontariato della rete.
Le due unità sanitarie itineranti (“Medici di Strada” e “Doctors 4 Homeless – CISOM”) saranno perfettamente coordinate e cooperative tra loro, nonché collaborative con le altre realtà sanitarie della rete di coordinamento (ambulatorio di Emergency di Ponticelli e Unità Mobile delle Dipendenze dell’ASL NA1), per migliorare la qualità del servizio di assistenza sanitaria complessivamente offerto.
Il progetto nasce dalla sinergia tra il Raggruppamento Campania del CISOM – composto da volontari medici, infermieri, psicologi e soccorritori che, oltre a svolgere attività di intervento immediato nelle emergenze, di pronto soccorso e di primo soccorso, è molto impegnato anche in attività formative ed informative per la popolazione diffondendo la cultura dell’emergenza e nell’assistenza ai bisognosi – e la rete indipendente di volontariato del Coordinamento di Strada, un progetto di cooperazione assolutamente orizzontale (nessuna realtà è al comando), in cui anche il Raggruppamento Campania del CISOM opera.
Una rete, quella del Coordinamento di Strada, costituita da oltre 50 gruppi napoletani e dell’hinterland, che dal lunedì alla domenica coprono con pasti, vestiario e coperte quasi tutti i casi segnalati, cercando al contempo di evitare lo spreco di cibo derivante da eventuali sovrapposizioni. A gestire le uscite, una chat di coordinamento “WhatsApp” in cui convergono quasi tutti i gruppi istituzionali (è presente anche l’Assessorato ai Diritti di cittadinanza ed alla Coesione sociale del Comune di Napoli), parrocchiali, evangelici o di altre confessioni, associazioni e gruppi di cittadini autonomi impegnati nell’assistenza ai “fratelli” senzatetto presenti nella città di Napoli.
Medici e paramedici volontari eventualmente interessati ad unirsi alla squadra dei Doctors 4 Homeless – CISOM potranno segnalare la propria adesione scrivendo al seguente indirizzo e-mail: raggruppamento.campania@cisom.org
18 Mar, 2019 | News dalle odv
“UN TUTOR PER AMICO” è un progetto sociale, curato dalla Fondazione Cannavaro Ferrara ONLUS, in collaborazione con l’I C Foscolo Oberdan di Napoli, attraverso il quale si intende dare un supporto agli studenti con DSA per migliorarne le competenze e facilitarne i processi di apprendimento, garantire il giusto supporto ad insegnanti e genitori, accrescere il numero di operatori specializzati a sostenere gli studenti con problematiche dell’apprendimento.
L’iniziativa, giunta alla terza edizione, ha il patrocinio morale del Comune di Napoli, dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione e dell’Associazione Italiana Dislessia – Sezione Napoli.
C’è tempo fino al prossimo 2 aprile per candidarsi a partecipare al corso di formazione gratuito “Tutor dell’apprendimento DSA”, organizzato proprio nell’ambito di questo progetto, e rivolto ad educatori, psicologi, logopedisti, operatori del Terzo settore interessati ad arricchire le proprie conoscenze nell’ambito dei disturbi dell’apprendimento oppure studenti, laureandi o laureati con DSA interessati a diventare essi stessi figure professionali in tale ambito.
Il testo completo del bando è disponibile sul sito della Scuola Foscolo Oberdan al seguente link:
https://www.scuolafoscoloberdan.gov.it/_news/AVVISOB6833/Docs/AvvisoBandoFormazioneTutorDSA2019.pdf
18 Mar, 2019 | News dalle odv
Venerdì 29 marzo 2019 alle ore 20,30 presso il Cinema Teatro Roma – Via Roma, 55/65 80055 Portici (NA), andrà in scena “Non è vero…ma ci credo” di Peppino De Filippo. A portare sul palco questo spettacolo della tradizione napoletana è ancora una volta la filodrammatica delle rappresentanze U.I.C.I. ERCOLANO – PORTICI, diretta da Bruno Mirabile e composta da una quindicina di attori, dieci dei quali ipovedenti e ciechi assoluti, altri amici dell’ Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Provincia di Napoli.
Lo spettacolo è patrocinato dai Comuni di Ercolano e Portici ed è organizzata con il supporto di diversi imprenditori locali.
Personaggi ed interpreti:
Gervasio Savastano (Bruno Mirabile); Teresa Savastano (Anna Iacomino); Rosina Savastano (Antonia Sannino); Avvocato Donati (Gaetano Orefice); Ragioniere Spirito (Luigi Schettini); Signorina Mazzarella (Libera Cozzolino); Belisario Malburio (Matteo Cefariello); Alberto Sammaria (Donato LUPINETTI); Tina “Cameriera” (Rosaria De Angelis); Carmela “Portiera” (Antonella Improta);
Direzione Artistica: Bruno Mirabile;
Luci ed Audio: Nino Barile
Scene: Marco Comune; Costumi: RO.CA.GI. di Russo Catello; Trucco e Parrucco: Susy De Luca e Marcella Montoro
L’intero incasso della serata verrà utilizzato per finanziare le attività promosse dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per favorire l’inclusione sociale e promuovere il valore della diversità.
Per maggiori informazioni e acquistare i biglietti è possibile rivolgersi a:
U.I.C.I. PORTICI
Corso Garibaldi, 200 presso Villa Savonarola
Lunedì e Mercoledì ore 16.30 – 18.30
Cell. 338 4893030
U.I.C.I. Ercolano
Via IV Novembre, 240 Ercolano
Lunedì – Mercoledì – Venerdì ore 17.00 – 19.00
Cell. 347 6049301
14 Mar, 2019 | Bandi e opportunità, Copertina
Al via la quarta edizione del Bando per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, promosso da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara. A disposizione, complessivamente 4 milioni di euro di risorse private (3 milioni messi a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD e 1 milione di euro dalla Fondazione Peppino Vismara).
Il Bando è rivolto alle organizzazioni del Terzo Settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia le quali possono presentare proposte di valorizzazione di beni confiscati già assegnati, prevedendo l’avvio di nuove attività di economia sociale. I progetti dovranno rendere il bene confiscato un “patrimonio collettivo”, occasione di sviluppo sociale ed economico del territorio, coinvolgendo attivamente la comunità locale.
“L’esperienza ci insegna che l’impatto di un bene confiscato valorizzato va oltre l’aspetto simbolico, seppur importante, legato al riscatto della comunità dal potere mafioso– dichiara Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD. Se i beni vengono realmente trasformati in ‘produttori’ di valore sociale, con azioni collettive e anche attività economiche sostenibili, possono essere considerati occasioni di sviluppo locale. Partendo dalla riappropriazione di un ‘bene comune’ – sottolinea Borgomeo – è possibile costruire percorsi di coesione e inclusione sociale, iniziative di economia civile, capaci di generare una ritrovata fiducia nel territorio e alternative credibili alle econome e alle logiche criminali”.
“La Fondazione Peppino Vismara partecipa per la seconda volta al Bando per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità in collaborazione con la Fondazione con il Sud, nella convinzione che il contrasto alla criminalità e l’educazione alla legalità che passano attraverso il recupero per fini sociali dei beni confiscati, siano essenziali per il rilancio del Paese – dichiara Paolo Morerio, presidente della Fondazione Peppino Vismara. La risposta al fenomeno mafioso proposta dal mondo non profit attraverso l’uso dei beni confiscati per la crescita della comunità, è insieme una risposta di economia civile e di rinascita culturale che rappresenta un investimento di grande qualità per il riscatto delle comunità locali”.
In Italia su più di 30 mila beni immobili confiscati, oltre 15 mila sono “destinati”, ovvero già assegnati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC) agli enti locali. L’82% è localizzato nelle regioni meridionali. Anche per le dimensioni che il fenomeno sta via via assumendo (solo nel 2018 sono stati destinati oltre 1.700 immobili nelle regioni del Sud), i beni confiscati possono costituire una grande opportunità per il consolidamento e lo sviluppo di iniziative di imprenditorialità sociale, su cui costruire modelli socio-economici alternativi e liberi dalle mafie.
La destinazione dei beni confiscati a usi sociali e di pubblica utilità può, e deve, riuscire a produrre effetti importanti sui territori del Mezzogiorno: dalla creazione di lavoro e occupazione, alla riaffermazione del valore etico e civico derivante dalla riappropriazione da parte delle comunità di ciò che le è stato sottratto con la violenza, dal contrasto al disagio sociale e all’emarginazione, al sostegno di minori, famiglie svantaggiate, anziani e tossicodipendenti. I beni confiscati possono, inoltre, contribuire all’integrazione della popolazione immigrata, che, spesso, in aree a forte infiltrazione mafiosa, è vittima del caporalato delle mafie locali.
Con le prime tre edizioni del Bando – 2010, 2013 e 2016, quest’ultima in collaborazione con la Fondazione Peppino Vismara – la Fondazione CON IL SUD ha sostenuto 39 progetti con circa 14 milioni di euro.
Il Bando è aperto a partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo Settore. Nei progetti potranno essere coinvolti, inoltre, il mondo economico, quello delle istituzioni, delle università e della ricerca. I partenariati dovranno dimostrare l’effettiva disponibilità del bene confiscato per almeno 10 anni dalla data di scadenza del bando.
Il Bando, pubblicato al seguente link https://www.fondazioneconilsud.it/bando/bando-beni-confiscati-2019/, scade il 22 maggio 2019 e prevede la presentazione delle proposte esclusivamente online tramite la piattaforma Chàiros.
Saranno valutate positivamente le proposte che prevedano, tra le altre azioni: un’efficace strategia di promozione e di sostegno della legalità nei territori; il coinvolgimento attivo della comunità locale, con l’obiettivo di sviluppare un senso di riappropriazione comunitario del bene; la sostenibilità nel tempo degli interventi, in termini di capacità di generare o raccogliere risorse per garantire la continuità delle azioni proposte.