CORONAVIRUS: Prime indicazioni sull’attività e la mobilità dei volontari

L’emergenza derivante dalla diffusione del virus COVID-19 ha reso necessaria l’adozione di provvedimenti sempre più limitativi delle attività che comportano la circolazione e il contatto tra le persone. 

Allo scopo di proporre una sintesi degli atti emanati sino ad oggi funzionali a fornire le necessarie indicazioni per il volontariato, CSVnet ha predisposto un documento che ha l’obiettivo di supportare gli enti che esercitano la propria attività attraverso i propri volontari, in questo contesto di emergenza. Il testo, redatto dallo studio Luca Degani di Milano,  vuole aiutare i volontari ad orientarsi rispetto alla legislazione ed ai provvedimenti d’urgenza che in questi giorni (ed in queste ore) sono adottati, modificati e/o superati.

Si tratta di un primo contributo, destinato ad essere aggiornato sulla base delle continue novità, che cercherà di offrire una serie di elementi utili a conoscere le facoltà ed i limiti di operatività dei volontari, alla data del 16.03.2020, pur nella consapevolezza che il quadro potrà essere suscettibile di eventuali mutamenti.

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Ai.Bi.: l’accoglienza non può fermarsi. Continua online. Nonostante il Coronavirus

Ufficialmente partita con una pagina dedicata la campagna #Iorestoacasa con Amici dei Bambini”, lanciata dall’omonima organizzazione nata oltre trent’anni fa da un movimento di famiglie adottive e affidatarie e che ha come mission fondante la lotta all’abbandono minorile in Italia e nel mondo. Da oggi, infatti, sulla pagina https://www.aibi.it/ita/io-resto-a-casa/ sono disponibili tutte le informazioni per le coppie e le famiglie che, sfruttando il momento di forzata permanenza tra le mura domestiche in virtù dell’emergenza da Coronavirus, volessero informarsi su percorsi di accoglienza quali l’affido famigliare o l’adozione internazionale. Un grande sforzo organizzativo, quello di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, che in tempi da record ha strutturato un’equipe dedicata per rispondere a distanza a qualsiasi richiesta di informazioni.

E, così, i servizi d’informazione e formazione sull’adozione internazionale di Ai.Bi. diventano “virtuali”. La partecipazione a tutti gli incontri di gruppo potrà avvenire in distance-learning, sia con il corso di pre-adozione “Primi passi“, sia con il percorso di accompagnamento “L’incontro con l’adozione internazionale”. Anche “In affido con Ai.Bi.“, incontro gratuito di gruppo rivolto a persone e coppie che stanno muovendo i primi passi per conoscere la realtà dell’affido familiare si svolgerà a distanza.

Per qualsiasi altro quesito, infine, sono state aperte le “Chat dell’accoglienza“: su Skype un operatore di Ai.Bi. risponderà immediatamente. Diverse le tematiche: per l’adozione internazionale l’appuntamento è dal lunedì al venerdì dalle 9.30. alle 13.00 e dalle 14.30 alle 16.30; per l’adozione a distanza ancora dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00; per le bomboniere solidali sempre dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00; per l’affido famigliare, infine, mercoledì 18 marzo dalle 16.30. alle 18.30 e venerdì 20 marzo dalle 17.30 alle 19.30.

#perilbeneditutti!, compie 24 anni la legge sul riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie

Ha compiuto 24 anni la legge n. 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie. Era il 7 marzo del 1996 quando la restituzione alla collettività delle ricchezze e dei patrimoni sottratti alle organizzazioni criminali è diventata un’opportunità di impegno responsabile per il bene comune. 

Una ricerca di Libera ha censito finora 865 soggetti diversi impegnati nella gestione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, ottenuti in concessione dagli enti locali, in ben 17 regioni su 20.

Dai dati raccolti attraverso l’azione territoriale della rete di Libera emerge che più della metà delle realtà sociali è costituito da associazioni di diversa tipologia (461) mentre le cooperative sociali sono 238 (dato comprensivo delle cooperative dei lavoratori delle aziende confiscate e dei consorzi di cooperative).Tra gli altri soggetti gestori del terzo settore, ci sono 11 associazioni sportive dilettantistiche, 28 enti pubblici (tra cui aziende sanitarie, enti parco e consorzi di Comuni che offrono dei servizi di welfare sussidiario), 33 associazioni temporanee di scopo, 57 realtà del mondo religioso (diocesi, parrocchie e Caritas), 21 fondazioni, 16 gruppi dello scoutismo ed infine 10 istituti scolastici di diversi ordini e gradi. Nel censimento realizzato da Libera non sono compresi i beni immobili riutilizzati per finalità istituzionali dalle Amministrazioni statali e locali.

La regione con il maggior numero di realtà sociali che gestiscono beni confiscati alle mafie è la  Sicilia con 204 soggetti gestori, segue la Calabria con 162, la Lombardia con 158, Campania 143.

Complessivamente secondo i dati dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (al 05 marzo 2020) sono 16.446 i beni immobili (particelle catastali) destinati ai sensi del Codice antimafia e sono invece in totale 17.376 gli immobili ancora in gestione ed in attesa di essere destinati. Numeri che dimostrano come questo strumento così importante nel contrasto culturale e sociale alle mafie ed alla corruzione, abbia generato un moltiplicatore di iniziative per la promozione educativa, la creazione di forme di economia solidale e di lavoro degno e per l’accoglienza delle persone più fragili ed emarginate.Con questo obiettivo, Libera chiede che la Strategia nazionale per la valorizzazione pubblica e sociale dei beni confiscati attraverso le politiche di coesione sia resa operativa a tutti gli effetti.

A ventiquattro anni di distanza dall’approvazione della legge per il riutilizzo sociale, Libera e tutta la sue rete associativa, chiede alle Istituzioni di fare dei passi in avanti sul tema del riutilizzo pubblico e sociale individuando in dieci punti per riflettere e intervenire:


– Confisca e riutilizzo sociale dei beni tolti ai corrotti

– Un’Agenzia nazionale con personale, risorse e strumenti adeguati

– Procedure più veloci dal sequestro alla confisca, favorendo le assegnazioni anticipate dei beni

– Vendita dei beni immobili solo in casi residuali, dando priorità alla destinazione per finalità pubbliche e sociali

– Informazioni accessibili per tutti e trasparenza nelle assegnazioni dei beni

– Coordinamento tra Tribunali, Agenzia nazionale, Prefetture e le amministrazioni statali e regionali

– Accompagnamento ai Comuni e supporto alla progettazione delle organizzazioni sociali, con attivazione di percorsi di monitoraggio civico e partecipazione dei cittadini

– Destinazione sociale delle aziende confiscate e tutela dei loro lavoratori

– Pieno utilizzo delle risorse e delle liquidità sequestrate e confiscate

– Maggiori risorse per le politiche sociali, la promozione cooperativa e l’economia sostenibile

Per saperne di più è disponibile il portale Confiscati Bene 2.0 dove tu, anche se credi di essere solo un comune cittadino, puoi fare qualcosa di concreto contro le mafie.  Aiuta Libera a mappare e monitorare i beni confiscati d’Italia, per restituire a tutti ciò che i clan ci hanno sottratto illegalmente.

PassaTempo (al Sud): cultura, arte, musica per restare a casa senza annoiarsi

In questi giorni così complicati il mondo della scuola, della cultura, dell’intrattenimento e del sociale della nostra regione e in tutta Italia  si è mobilitato in maniera egregia per trasformare le proprie attività in qualcosa di fruibile anche restando a casa. 

Le iniziative in rete sono tantissime e di grande interesse, ogni ora ne arrivano di nuove. E’ per questo che la Regione Campania, con il contributo di Scabec, ha voluto attivare sul proprio sito istituzionale una sorta di “catalogo” di siti, blog, link, pagine social e tutto quanto può essere utile ai genitori, ai nonni e ai ragazzi, per orientarsi e per raggiungere facilmente ciò che si cerca.  

Chi vuole partecipare con la propria proposta o con i propri progetti in rete può inviare una segnalazione e le relative informazioni alla mail passatempoalsud@gmail.com, specificando in quale sezione vuole essere inserito. 

Clicca qui per scoprire l’elenco delle prime iniziative messe in campo

Con i Bambini cerca esperti per valutazione progetti. Per candidarsi c’è tempo fino al 3 aprile

Con i Bambini ricerca esperti per la valutazione dei progetti esecutivi, pervenuti in risposta al bando “Cambio rotta”.

In seguito alla proroga della scadenza del suddetto bando è stata prorogata anche la scadenza per l’invio delle candidature come esperti per la valutazione dei progetti che perverranno in risposta al bando. La nuova scadenza è pertanto fissata al 3 aprile.

Saranno prese in considerazione candidature con esperienza in ambito sociale e/o giuridico nelle politiche di reinserimento di minori coinvolti in procedimenti penali e/o di prevenzione di comportamenti devianti. I candidati non dovranno essere in alcun modo coinvolti nei progetti oggetto della valutazione.

Nella valutazione delle candidature si terrà conto anche dei seguenti requisiti:

  • competenze ed esperienze pregresse di almeno 5 anni nella valutazione di progetti complessi presentati a valere su fondi europei e nazionali rivolti in particolare alla fascia di età 0-17 anni e finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di vulnerabilità minorile;
  • conoscenza consolidata del funzionamento del sistema della giustizia minorile e delle strutture che lo compongono;
  • conoscenza ed esperienza consolidata nella gestione di interventi di integrazione sociale dei minori inseriti nei circuiti penali e/o di prevenzione della devianza.

L’incarico prevede l’analisi e la valutazione (su piattaforma Chàiros) delle proposte progettuali che perverranno in risposta al summenzionato bando, indicativamente tra i mesi di settembre e ottobre 2020, tenendo conto dei criteri di valutazione forniti da Con i Bambini.

Per ogni progetto valutato è previsto un compenso di 80 euro lordi.

Saranno parte integrante delle attività da svolgere nell’ambito dell’incarico:

  • la consegna delle valutazioni corredate da commenti puntuali sui singoli criteri e una relazione finale sul processo;
  • la partecipazione alle riunioni che saranno organizzate per approfondire con gli uffici gli esiti delle valutazioni.

Gli interessati possono inviare la propria candidatura all’indirizzo affarigenerali@conibambini.org, corredata della seguente documentazione:

  • Curriculum Vitae in formato europeo (massimo 5 pagine, comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati ai sensi del D. Lgs. 196/03);
  • scheda sintetica delle competenze rilevanti ai fini della presente selezione (Allegato 1);
  • autodichiarazione di non coinvolgimento diretto in alcun progetto esecutivo (Allegato 2)
  • copia di un documento di identità in corso di validità.

 

Gli uffici di Con i Bambini contatteranno, entro e non oltre la fine di maggio, esclusivamente i candidati ritenuti maggiormente in linea con il profilo ricercato.