“Energia per ripartire”: concorso fotografico

Il clima straordinario di questi mesi di emergenza legata al Covid-19 è il tema al centro della quarta edizione del concorso fotografico “Energia per ripartire” di Quotidiano Energia. La preoccupazione davanti ai numeri della pandemia resta alta, imponendo decisioni e comportamenti prudenti per poter poi ripartire davvero.

Le fotografie che parteciperanno al concorso dovranno raffigurare il Paese tornato operativo con energia dopo il blocco delle attività di primavera.

Per rimettersi in moto serve infatti energia, nel senso proprio della parola e nel senso figurato della forza che occorre per ricostruire e rilanciare.

Il concorso di QE è aperto inoltre alle foto scattate durante il lockdown che immortalano i lavoratori dei settori essenziali, come quello energetico, che non si sono mai fermati e hanno continuato ad operare durante l’emergenza, con le difficoltà e le nuove modalità necessarie per il rispetto del distanziamento sociale.

Quotidiano Energia sceglierà le opere finaliste e assegnerà a una fra le rappresentazioni il premio speciale della giuria pari a un buono, valido per un anno, del valore di 1.000,00 euro per l’acquisto di materiale fotografico.

Tutte le opere selezionate saranno oggetto di una galleria fotografica sulla pagina Flickr di QE e utilizzate dalle testate di Gruppo Italia Energia Srl (editore di Quotidiano Energia) a corredo di articoli e notizie, pubblicate sui siti web degli sponsor e delle società affiliate, sempre citandone l’autore.

È possibile inviare il materiale (foto candidate +didascalia+scheda di iscrizione debitamente compilata) entro le ore 24:00 del 6 dicembre 2020, secondo le seguenti modalità: Via mail o online tramite wetransfer.com all’indirizzo:
photocontest2020@concorsoqe.com

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20 milioni per contrastare la povertà educativa

In arrivo 20 milioni di euro per il contrasto alla povertà educativa grazie al Fondo per lo sviluppo e la coesione per le regioni del Mezzogiorno e per Lombardia e Veneto. Le risorse saranno destinate per la realizzazione di progetti di interventi socio-educativi a favore di minori di età compresa tra 0-6 anni, 5-14 anni e 11-17 anni che potranno durare dai 24 ai 48 mesi. Destinati per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia 16 milioni di euro, i restanti 4 milioni per le due regioni del nord Italia individuate dal bando. C’è tempo fino al 21 gennaio 2021 per presentare la domanda.

I progetti proposti dovranno essere realizzati in luoghi circoscritti caratterizzati da disagio socio-economico e difficoltà nell’accesso, adeguata fruizione o permanenza in percorsi educativi di minori, per motivi di contesto sociale, familiare e fragilità individuale.

Potranno accedere al contributo partnership composte da un numero minimo di 3 soggetti. Il “soggetto proponente” della rete dovrà essere necessariamente un ente del terzo settore, che si occuperà di coordinare la rete per l’attuazione, il monitoraggio, la rendicontazione e il controllo del progetto. È obbligatoria la presenza di almeno un altro ente del terzo settore. Possono partecipare anche in qualità di terzo o di ulteriore partner anche soggetti appartenenti al mondo della scuola, delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e/o a quello delle imprese.

Gli enti del terzo settore dovranno essere costituiti da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata e operare nello specifico settore di riferimento dell’Avviso. Nessun soggetto potrà gestire una quota superiore al 50% del costo del progetto.

Ogni soggetto proponente potrà presentare un’unica domanda, a esclusione degli enti pubblici che possono essere presenti in più reti. Titolo preferenziale, la presenza nella rete di enti responsabili dei servizi su cui si intende intervenire, come nel caso di servizi comunali, istituzioni scolastiche e universitarie, e la presenza di un altro ente del terzo settore esterno al territorio regionale.

Per ciascuna proposta, potrà essere richiesto un contributo compreso fra i 250mila e i 500mila euro e non potrà essere superiore al 95% del costo complessivo ammissibile del progetto. Almeno il 5% del costo complessivo ammissibile del progetto sarà a carico dei soggetti della partnership.

La richiesta potrà essere inviata a partire dalle ore 12 del 12 novembre 2020 fino alle ore 12 del 12 gennaio 2021 attraverso il portale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

Sarà necessario allegare la domanda di partecipazione (Allegato 1), l’atto di delega (Allegato 2) e la proposta progettuale (Allegato 3). Alla domanda di partecipazione dovranno essere inoltre allegati, a pena di esclusione, l’atto costitutivo (nella forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata), lo statuto autenticato del soggetto responsabile e gli ultimi due bilanci d’esercizio (o rendiconti finanziari) approvati del soggetto proponente (2018 e 2019).

All’interno dell’allegato 3 bisognerà obbligatoriamente compilare un cronoprogramma delle attività che saranno svolte nell’ambito del progetto con evidenza della pianificazione su base mensile (“Piano delle attività”).

Qui tutti i link con gli allegati all’Avviso per le regioni del Mezzogiorno.

Qui il link al manuale di registrazione sul Portale del Terzo settore e il link al portale.

Premio “Sport e diritti umani” di Amnesty International Italia e Sport4Society: al via la terza edizione

Ha preso il via la terza edizione del premio “Sport e diritti umani”, indetto da Amnesty International Italia e Sport4Society per riconoscere gesti simbolici o concreti in favore dei diritti umani nell’ambiente sportivo.

Il premio 2019 è stato conferito a Pietro Aradori, giocatore di pallacanestro di fama internazionale, mentre il premio del 2020 è andato al Pescara Calcio per l’impegno dimostrato nel contrastare il discorso d’odio, il razzismo e la discriminazione.

Fino al 31 marzo 2021 sarà possibile segnalare all’indirizzo info@sportedirittiumani.it un/un’atleta, una squadra o un gruppo sportivo che in Italia, nel corso del 2020, si sia reso protagonista di un gesto pubblico, di una presa di posizione, di un’azione coerente coi valori positivi dello sport, contribuendo dunque alla promozione della cultura dei diritti umani nel nostro paese.

Le candidature saranno selezionate da Amnesty International Italia e Sport4Society e proposte, per la scelta finale, alla giuria del premio presieduta da Riccardo Cucchi e di cui fanno parte, oltre a esponenti delle due associazioni, anche Luca Corsolini, Vittorio Di Trapani, Angelo Mangiante e Jacopo Tognon.

I Giovani e l’Europa, parte la campagna Time to Move 2020

Anche quest’anno, nel mese di Ottobre, il lavoro delle reti nazionali Eurodesk in tutta Europa sarà caratterizzato dalla Campagna Time To Move!
Fino al 31 Ottobre si realizzeranno iniziative a livello locale e nazionale, finalizzate ad informare/orientare i giovani sulle opportunità che l’Unione Europea promuove negli ambiti della mobilità per l’apprendimento transnazionale e della cittadinanza attiva.

Quest’anno, a causa della pandemia COVID-19, Time to Move prediligerà la realizzazione di eventi online. Le attività sono organizzate dagli operatori della rete Eurodesk che forniranno una guida personalizzata sulle opportunità internazionali.

Concorso Time to Move T-shirt Contest”: Crea, Condividi e Vinci!
Insieme alla campagna, torna anche il concorso “Time to Move T-shirt Contest”! Se hai almeno 13 anni e non più di 30, puoi disegnare una T-shirt a tema Time to Move che rappresenti al meglio lo spirito della campagna. Condividi la tua idea e avrai la possibilità di vincere o un abbonamento Skillshare Premium, o un tablet o uno zaino per viaggiare! Scegli qualsiasi tecnica ritieni possa apparire su una T-shirt: una foto, un logo, un disegno… puoi competere con qualsiasi creazione!
Per partecipare è necessario compilare il format e caricare la tua creazione.
Il concorso si divide in 2 categorie: 13-19 e 20-30 anni.

Eurodesk selezionerà 8 vincitori finali: uno per la categoria 13-19, uno per la categoria 20-30.
Sulla pagina del concorso sarà poi possibile votare la vostra proposta preferita.  Eurodesk selezionerà il vincitore tra le 10 proposte più votate da voi. Infine, Eurodesk selezionerà le 5 creazioni più rilevanti!

Premio Eurodesk Italy 
In aggiunta ai vincitori dei premi europei, Eurodesk Italy premierà – per ciascuna delle due categorie del concorso – la proposta italiana più votata (o la seconda arrivata nel caso la più votata risulti vincitrice del premio europeo). A ciascun vincitore andrà un Interrail Global Pass.

Visita il sito Time To Move per conoscere tutti i dettagli della Campagna e scoprire gli eventi più vicini a te: https://timetomove.eurodesk.eu/it.

“Comincio da zero”: il nuovo bando per la prima infanzia

Comincio da zero” è il nuovo bando di Con i Bambini promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile per incrementare l’offerta di servizi educativi e di cura per la prima infanzia, con particolare riferimento alla fascia 0-3 anni, nei territori in cui si registra una maggiore necessità.

Giunto alla seconda edizione, il bando per la prima infanzia si rivolge a partenariati promossi dal mondo del Terzo settore. Le partnership devono essere composte da almeno tre organizzazioni: due enti non profit, di cui uno con il ruolo di “soggetto responsabile”, e almeno un altro ente, che potrà appartenere anche al mondo della scuola, delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese.

Le proposte presentate dovranno prevedere interventi volti a incrementare e qualificare le possibilità di accesso e fruibilità dei servizi di cura ed educazione dei bambini nella fascia di età 0-6 anni e delle loro famiglie, in particolare quelle più fragili. I progetti potranno avere una dimensione regionale (con un plafond complessivo dedicato pari a 22 milioni di euro) oppure interregionale (con un plafond complessivo pari a 8 milioni di euro), prevedendo in questo caso interventi al Nord, al Centro e al Sud. Complessivamente, sono a disposizione 30 milioni di euro.

Sarà importante sviluppare iniziative che prevedano l’integrazione di tutti i servizi per la prima infanzia, adottando un approccio multidimensionale (servizi educativi, sanitari, sociali, culturali, legali, ecc.) capace di rispondere in modo flessibile e integrato ai diversi bisogni dei bambini e delle famiglie, ampliare l’offerta e superare la frammentazione, nell’ottica di una presa in carico globale e di welfare comunitario. Per tali motivi, è fortemente auspicata l’integrazione dei nuovi servizi educativi con i piani di zona, anche nell’ottica di favorire la loro continuità.

Le iniziative dovranno, inoltre, prevedere azioni di sostegno e potenziamento della genitorialità, della maternità e della conciliazione famiglia – lavoro, e azioni di rafforzamento delle relazioni, del ruolo, delle competenze e delle professionalità di tutti gli attori della “comunità educante” coinvolti nel processo educativo.

Il ruolo dei servizi per la prima infanzia, che integrano la funzione educativa e formativa con quella di sostegno alla famiglia nella cura dei figli e nella conciliazione dei tempi di lavoro, è fondamentale. Investire sui servizi educativi per la prima infanzia significa intervenire in quella fase della vita in cui i divari sociali di partenza possono essere ridotti. Per ridurre la povertà educativa è pertanto necessario promuovere la diffusione dei servizi di qualità, soprattutto per bambini che non abbiano ancora raggiunto i tre anni di età.

Secondo i dati di Eurostat, l’Italia ha raggiunto e superato il livello di copertura riguardo all’accoglienza dei bambini tra i tre e i sei anni (92,6 %), mentre risulta ancora lontana dall’obiettivo del 33% di bambini accolti nei servizi 0-3. Nell’anno scolastico 2017/2018 i posti disponibili nei servizi per l’infanzia (complessivamente 13.145 sul territorio nazionale, di cui il 51% offerti da servizi pubblici) hanno coperto solamente il 24,4% dei potenziali utenti con meno di tre anni.

Emergono, inoltre, forti disparità nella copertura territoriale dei servizi. Secondo il rapporto dell’Osservatorio #conibambini del giugno 2020, promosso da Openpolis e Con i Bambini, circa la metà dei comuni italiani è sprovvisto di asili nido, e le carenze maggiori si registrano in particolare nelle aree interne e al Sud. In Calabria, per esempio, la percentuale dei comuni senza asili nido arriva al 74,7%, in Basilicata al 67,2%, in Abruzzo al 65,9%. Mentre in Emilia Romagna si raggiunge quota 14,1%, in Toscana il 16,9% e in Veneto il 21,1%.

I progetti devono essere presentati esclusivamente on line, attraverso la piattaforma Chàiros entro il 4 dicembre 2020. Le proposte valutate positivamente saranno sottoposte ad un’ulteriore fase di progettazione esecutiva in collaborazione con gli uffici di Con i Bambini, al termine della quale si procederà all’eventuale assegnazione del contributo.

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Con i Bambini ha pubblicato ad oggi dieci bandi, selezionando complessivamente 355 progetti in tutta Italia, con un contribuito di circa 281 milioni di euro. Gli interventi coinvolgono oltre 480.000 bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, interessando direttamente circa 6.600 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.

Bando Comincio da zero

Tabella A _ Elenco dei comuni per ATS di appartenenza

Tabella B _ Elenco degli ATS per fascia