Fino al 30 aprile 2021 sono aperte le iscrizioni a “Diari Multimediali Migranti”, il concorso per la raccolta e la diffusione di testimonianze autobiografiche di persone di origine o provenienza estera che vivono (o hanno vissuto) in Italia o nella Repubblica di San Marino.

Giunto alla sua sesta edizione, nasce con due obiettivi: quello di riunire un patrimonio culturale – quello dei migranti – che rischia di essere perduto e contrastare gli stereotipi sulla migrazione, attraverso la forza della testimonianza.

Sono ammessi alla manifestazione letteraria opere redatte in forma testuale ma anche immagini, lettere o email, musica o video. Requisito essenziale è il loro essere inedite e autobiografiche, non necessariamente in forma di “diario”, con una scansione cronologica degli eventi. Non sono ammesse quindi opere di fantasia, romanzate o ricavate da persone diverse dall’autore.

Sono ammessi racconti di sé redatti anche non in lingua italiana. In tal caso è obbligatorio consegnare il testo (o video/audio) originale con allegata una traduzione in lingua italiana e qualsiasi altro materiale che permetta di valutarne l’autenticità, in questo caso la traduzione dovrà essere strettamente corrispondente al linguaggio originale.

Per partecipare occorre inviare il proprio contributo, insieme alla scheda di partecipazione (qui in italianoqui in francesequi in inglese), a info@dimmistoriemigranti.it entro il 30 aprile 2021 (qui il regolamento completo).

I vincitori del concorso saranno annunciati in occasione della 37° edizione del Premio Pieve Saverio Tutino, che si svolgerà a settembre 2021 e le loro storie saranno pubblicate da un editore nazionale. Tutte le opere, invece, saranno conservate presso l’Archivio Diaristico Nazionale.

“Diari Multimediali Migranti” rientra in DIMMI di Storie Migranti, progetto implementato in sei regioni italiane (Lazio, Campania, Sicilia, Toscana, Veneto e Lombardia) e la Repubblica di San Marino, coinvolgendo migliaia di studentesse e studenti in tutta Italia con corsi informativi e attività laboratoriali, nonché gemellaggi tra istituti italiani e centri scolastici e giovanili in Iraq e in Libano. Il suo obiettivo principale è costruire una nuova narrazione sui temi della migrazione dal punto di vista dei protagonisti, per valorizzare le loro esperienze, promuovere la conoscenza reciproca e quindi contrastare la xenofobia.