28 Feb, 2023 | Attivi e informati, In evidenza, News dal Csv
Riproponiamo l’articolo di Chiara Meoli per Cantiere Terzo Settore relativo ai principali provvedimenti che interessano il Terzo settore nel decreto Milleproroghe
La conversione in legge del “Milleproroghe 2023” (decreto legge n. 198/2022), pubblicato ieri in GU contiene diverse disposizioni di interesse per il Terzo settore.
Il riferimento è, tra le altre, alla proroga del termine per la convocazione delle assemblee ordinarie ai fini dell’adeguamento degli statuti per il Terzo settore, quello di presentazione della dichiarazione Imu 2021 per gli enti non commerciali, del termine per le Onlus per essere destinatarie del cinque per mille e di alcuni in materia di normazione sportiva.
Vediamo in dettaglio il contenuto delle previsioni di riferimento, anche alla luce delle integrazioni intervenute in sede di conversione.
Proroga termine per adeguamento statuti in assemblea ordinaria
È prorogato al 31 dicembre 2023, e non più al 31 dicembre 2022, il termine entro il quale le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus possono modificare i propri statuti con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria, al fine di adeguarli alle nuove disposizioni introdotte dal codice del Terzo settore (dlgs n. 117/2017). L’indicazione è contenuta all’art. 9, comma 3-bis, introdotto in sede di conversione).
Si ricorda che il termine temporale in oggetto era stato prorogato ancora dal 31 maggio 2022 al 31 dicembre 2022 (art. 26-bis dl n. 73/2022 come convertito dalla l. n. 122/2022).
Siamo quindi all’ottavo rinvio del termine in questione: in principio era stato fissato al 3 febbraio 2019, in seguito il correttivo al codice del Terzo settore (dlgs n. 105/2018) lo aveva spostato al 3 agosto 2019, poi rinviato al 30 giugno 2020 dal cosiddetto “dl Crescita” (art. 43, comma 4-bis dl. n. 34/2019). Poi, il decreto legge “Cura Italia” (art. 35 dl. n. 18/2020), a seguito delle misure di contenimento in vigore nel periodo emergenziale Covid-19, lo aveva rinviato al 31 ottobre 2020. Successivamente, in sede di conversione del decreto di proroga dello stato di emergenza dal 15 ottobre al 31 gennaio 2021 (dl. n. 125/2020) era stato definito un ulteriore slittamento al 31 marzo 2021. Il cosiddetto “dl Sostegni 1” aveva previsto lo spostamento dal 31 marzo al 31 maggio 2021, il dl “Semplificazioni 2021” (n. 77/2021) lo aveva spostato di un anno al 31 maggio 2022 e poi il “Semplificazioni 2” (dl. n. 73/2022) in sede di conversione lo aveva prorogato al 31 dicembre 2022.
Proroga dichiarazione Imu per gli enti non commerciali
È fissato al 30 giugno 2023, e non più al dal 31 dicembre 2022, il termine per la presentazione della dichiarazione Imu 2021, da parte degli enti, sia pubblici che privati, non commerciali (assistenziali, previdenziali, sanitari, ricerca scientifica, culturali, ricreativi, sportivi, religiosi, trust, Oicr) (art. 3, comma 1).
A tale scopo viene modificato l’art. 35, comma 4 dl. n. 73/2022 che aveva già differito al 31 dicembre 2022 i termini per la presentazione della dichiarazione Imu per i citati soggetti passivi in relazione a quel periodo di imposta.
La proroga intervenuta con il dl n. 198/2022 si è resa necessaria in quanto il modello dichiarativo in questione – in cui sono peraltro recepite le novità in tema di “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” e successive modifiche – risulta ancora in via di ultimazione e, conseguentemente, sarà disponibile per i citati contribuenti solo a partire dai primi mesi dell’anno 2023.
5 per mille alle Onlus fino al 31 dicembre 2023
Arriva la proroga del periodo di transitorietà per l’applicazione delle disposizioni del cinque per mille dell’IRPEF in favore delle Onlus, spostando l’efficacia delle disposizioni previste a regime a decorrere dal terzo anno successivo a quello di operatività del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) (comma 4 dell’art. 9)
In particolare, viene modificato l’art. 9, comma 6 dl. n. 228/2021, che era già intervenuto a prolungare il periodo di transitorietà del cinque per mille per le Onlus, in ragione della complessità dell’avvio del Runts per tali enti, estendendolo fino al secondo anno successivo a quello di avvio del registro.
Viene quindi prolungato di un ulteriore anno, fino al 31 dicembre 2023, il periodo in cui tali organizzazioni continuano a essere destinatarie del cinque per mille.
Bonus TV e decoder
Fino alla data del 31 dicembre 2023, il fornitore del servizio universale postale, provvede, su richiesta e nei limiti delle forniture disponibili, alla consegna anche agli enti del Terzo settore dei decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC) di prezzo non superiore a 30 euro, a valere sulle risorse disponibili già impegnate (art. 12, comma 2-bis, introdotto in sede di conversione).
A tale riguardo, i commi da 480 a 485 dell’art. 1 l. n. 234/2021 avevano previsto il rifinanziamento del c.d. bonus tv e decoder dando continuità agli interventi avviati negli anni scorsi attraverso le risorse finanziarie già previste per erogare un contributo per l’acquisto di apparecchi per la ricezione televisiva (art. 1, comma 1039, lett. c), l. n. 205/2017). La finalità dell’intervento era evidentemente quella di continuare a favorire il rinnovo e la sostituzione del parco degli apparecchi televisivi non idonei alla ricezione dei programmi con le nuove tecnologie DVB-T2 e assicurare il corretto smaltimento degli apparecchi obsoleti, attraverso il riciclo in ottica di tutela ambientale e di economia circolare di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Proroga di termini in tema di concessioni su beni demaniali
Slitta dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024, l’efficacia delle concessioni e dei rapporti su beni demaniali marittimi, lacuali e fluviali, per finalità turistico-ricreative e sportive (art. 12, comma 6-sexies, introdotto in sede di conversione).
Più nel dettaglio, la disposizione interviene sull’art. 3 l. n. 118/2022 e dispone che sono differiti dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 alcuni termini, tra i quali quello entro cui conservano efficacia le concessioni e i rapporti su beni demaniali marittimi, lacuali e fluviali aventi finalità turistico-ricreative e sportive, comprese tra l’altro quelle balneari, di cui al dl. n. 400/1993 o gestite da Asd iscritte nel registro del Coni o gestite da enti del Terzo settore.
Sport
Il decreto prevede una serie di novità anche in materia di sport (art. 16).
Spostato dall’1 gennaio 2023 al 1 luglio 2023 il termine iniziale di applicazione di molte norme poste dalla cosiddetta “Riforma dell’ordinamento sportivo” (dlgs n. 36/2021), che ha operato una revisione complessiva della disciplina sia in materia di enti sportivi, professionistici e dilettantistici, sia in materia di lavoro sportivo (comma 1).
Tale differimento non concerne le norme di cui agli artt. 10, 39 e 40 e al titolo VI del citato dlgs n. 36, le quali trovano già applicazione dal 1 gennaio 2022.
In sede di conversione è stato inoltre inserito uno specifico differimento più ampio – al 1° luglio 2024 – per l’applicazione della norma che richiede la costituzione di un organo consultivo in seno a ogni società sportiva professionistica, organo avente la funzione di esprimere pareri obbligatori (non vincolanti) relativi alla tutela degli interessi specifici dei tifosi.
Modificato il termine di decorrenza dell’abolizione del vincolo sportivo degli atleti (vincolo costituito dalle limitazioni alla libertà contrattuale) (comma 2). La norma, da un lato, sostituisce il termine del 31 luglio 2023 con il termine del 1 luglio 2023 e, dall’altro lato, opera un differimento del medesimo termine al 1 luglio 2024 per i tesseramenti in atto al 30 giugno 2023 e operanti, dopo quest’ultima data, senza soluzione di continuità (anche mediante rinnovo). Resta fermo che, nell’ambito dei limiti temporali così ridefiniti, le Federazioni sportive nazionali e le Discipline sportive associate possono definire una disciplina transitoria che preveda la diminuzione progressiva (dunque anticipata) della durata massima del vincolo.
Modificata la norma che demanda alle Federazioni sportive nazionali e alle Discipline sportive associate la regolamentazione di un premio di formazione tecnica a carico della società o associazione sportiva (professionistica o dilettantistica) che stipuli il primo contratto di lavoro sportivo con un atleta (comma 2-bis inserito in sede di conversione).
La nuova versione prevede che l’adozione di tale regolamentazione, da parte della singola Federazione o Disciplina sportiva associata, sia adottata entro il 31 dicembre 2023; nel caso di mancato rispetto di tale termine, la regolamentazione (relativa all’ordinamento sportivo della Federazione o Disciplina inadempiente) è adottata con decreto dell’Autorità politica delegata in materia di sport e il termine finale di abolizione del vincolo – per i tesseramenti in atto al 30 giugno 2023 (all’interno della Federazione o Disciplina inadempiente) e operanti, dopo quest’ultima data, senza soluzione di continuità (anche mediante rinnovo) – è anticipato al 31 dicembre 2023.
Prorogate al 31 dicembre 2024 le concessioni degli impianti sportivi ubicati su terreni demaniali o comunali alle società e alle associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro, colpite dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dagli effetti derivanti dall’aumento del costo dell’energia (comma 4).
In dettaglio, la norma dispone che le concessioni alle società e le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro degli impianti sportivi ubicati su terreni demaniali o comunali, che siano in attesa di rinnovo o scadute ovvero in scadenza entro il 31 dicembre 2022, sono prorogate al 31 dicembre 2024, allo scopo di consentire il riequilibrio economico-finanziario delle stesse, in vista delle procedure di affidamento che saranno espletate ai sensi delle vigenti disposizioni: la disposizione ha la finalità di sostenere le società e le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro colpite dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dagli effetti derivanti dall’aumento del costo dell’energia.
27 Feb, 2023 | In evidenza, News dal Csv
Siglato il protocollo d’intesa che porterà le due organizzazioni a sviluppare attività formative e di supporto rivolte alle associazioni e ai giovani attivisti impegnati nella tutela dell’ambiente
Per far fronte alle grandi sfide che interessano il Pianeta – dalla crisi climatica alla costruzione di comunità sempre più sostenibili e coese – occorre mobilitare cittadine e cittadini attivi e responsabili, che abbiano gli strumenti giusti per incidere sulle politiche e far sentire la propria voce all’interno del dibattito pubblico.
Con questo proposito CSVnet, l’associazione dei 49 centri di servizio per il volontariato (Csv) italiani, e Legambiente hanno siglato un accordo che punta a favorire la cultura del volontariato, la collaborazione fra organizzazioni e istituzioni pubbliche e private – anche a livello europeo – e attività di formazione, ricerca e aggiornamento, rivolte in modo particolare ai giovani.
Una parte importante della collaborazione riguarda il supporto del sistema dei Csv alle attività formative organizzate da Legambiente nell’ambito del percorso Youth4Planet, che prevede il coinvolgimento di giovani attivisti sulle tematiche ambientali attraverso percorsi di facilitazione e formazione, anche informali, campagne di sensibilizzazione e attività di volontariato in aree protette e naturalistiche.
“Per il sistema dei Csv la tutela dell’ambiente non è un semplice slogan – dichiara Chiara Tommasini, presidente di CSVnet – ma un impegno costante finalizzato a supportare e sostenere migliaia di volontarie e volontari protagonisti di tante azioni cruciali per il futuro dei territori in cui vivono. Questa nuova collaborazione con Legambiente ci offre l’opportunità di rafforzare il lavoro su questi temi, forti dell’esperienza maturata dai Csv in oltre 20 anni di attività, in modo particolare nella formazione e promozione del volontariato fra i giovani e nelle scuole”.
“Cittadinanza attiva e volontariato ambientale insieme al grande impegno scientifico sono il cuore pulsante della nostra associazione da oltre 40 anni – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente -. Un impegno che si concretizza con numerose attività sul territorio: dai campi di volontariato alle campagne di impegno civico, come Puliamo il Mondo o Spiagge e fondali puliti, per arrivare alle tante attività di formazione scientifica, come ad esempio lo Youth Climate meeting che abbiamo organizzato in questi anni e che ha visto la partecipazione di centinaia di giovani, sempre più attenti e sensibili alle tematiche ambientali grazie anche all’effetto “Fridays For Future”. Con questo spirito e forti di questo background, siamo ben lieti di rafforzare quanto CSVnet già fa nel suo ruolo di sostegno allo sviluppo del volontariato e siamo convinti che insieme possiamo coinvolgere sempre più giovani verso i temi della sostenibilità ambientale”.
Tra le altre attività concordate con il protocollo d’intesa, che avrà la durata di un anno, c’è l’avvio di una cabina di regia per l’analisi dei bisogni e la progettazione di eventuali azioni per supportare le organizzazioni dei rispettivi enti, oltre a favorire ulteriori intese fra i propri associati a livello locale.
Promuovendo i valori del volontariato e della coesione sociale, CSVnet associa e rappresenta a livello nazionale ed europeo i Centri di servizio per il volontariato, che a loro volta associano, direttamente e indirettamente, circa 30mila Enti di terzo settore e supportano, grazie al contributo delle Fondazioni di origine bancaria quasi 50mila organizzazioni, coinvolgendo nelle loro attività oltre 800 addetti e migliaia di volontari.
Legambiente è l’organizzazione ambientalista con la diffusione più capillare sul territorio nazionale. Ha più di 1.000 gruppi locali, 20 comitati regionali, oltre 110.000 tra soci e sostenitori, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 1.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato in Italia e oltre 200 avvocati al servizio delle vertenze associative.
20 Feb, 2023 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
NEXT STUDIOS agenzia facente parte del gruppo Next14, insieme ad una grande azienda del settore alimentare internazionale, darà vita ad un Corso di alta cucina professionale rivolto a ragazze e ragazzi che sono in condizioni di difficoltà e disagio economico.
I candidati sono giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Ne verranno selezionati in totale 10 (con opzione di 10 riserve in caso di defezioni e variabili impreviste) sia di provenienza straniera che italiana, distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Il livello di lingua italiana richiesta è minimo B2, la formazione infatti si svolgerà tutta in lingua italiana.
Indicativamente l’avvio delle attività è fissato per la seconda metà di aprile e la formazione durerà 9 settimane più una in cui i ragazzi faranno un breve corso di sicurezza HCCP in cucina che rilascerà loro un attestato.
Il corso si svolgerà a Parma: la parte pratica sarà all’interno di un’importante realtà dell’industria alimentare dove i ragazzi avranno delle postazioni attrezzate a loro dedicate.
Il corso avrà cadenza settimanale esclusi sabato e domenica (orario 9,30- 17,30 con pausa pranzo). Vitto e alloggio saranno completamente a carico dei promotori del corso in una struttura ricettiva in zona.
Alla fine del corso i ragazzi verranno inseriti in un percorso di stage presso realtà importanti della ristorazione.
Tutta l’esperienza sarà inoltre oggetto di riprese audiovisive che daranno vita ad un programma televisivo in onda su una delle reti Rai. Il programma ha come obiettivo quello di documentare e raccontare l’esperienza dei ragazzi nella scuola, senza alcuna gara o competizione. I ragazzi selezionati dovranno, infatti, autorizzare l’utilizzo della loro immagine esclusivamente a questo scopo.
Gli enti di Terzo settore che vogliono segnalare e candidare giovani aspiranti partecipanti al percorso di cucina posso compilare l’apposita modulistica e inviarla all’indirizzo email melissa.marras@next14.com entro venerdì 24 febbraio 2023.
Per maggiori informazioni scarica la brochure del percorso
20 Feb, 2023 | Corsi 2023, In evidenza, News dal Csv
CSV Napoli apre le iscrizioni alla nuova edizione del corso di PBLS-D – Rianimazione Cardiopolmonare di Base e Defibrillazione precoce.
L’iniziativa ha l’obiettivo di far acquisire ai volontari le manovre essenziali per la rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione pediatrica. Verranno spiegate praticamente, con l’uso di manichini antropomorfi, le manovre di primo soccorso per assistere nella respirazione e nella stimolazione della frequenza cardiaca un bambino che ha perso conoscenza. Inoltre si pone la finalità di aggiornare i volontari già in possesso della certificazione PBLSD. L’attività è volta al rilascio dell’attestato di Categoria A – SOCCORRITORE LAICO (volontario senza specializzazione in ambito sanitario).
Il corso è gratuito e si svolgerà sabato 11 marzo 2023 alle ore 9:00 alle 14:00 c/o la sede di CSV Napoli (Centro Direzionale Isola E/1 – piano 1° – Int. 2).
Per partecipare è necessario compilare l’apposito form online entro e non oltre il 5 marzo 2023, accedendo direttamente all’Area Riservata, registrando la propria anagrafica e quella del proprio ente (se non già censiti). Ad accoglienza della candidatura verrà inviata la richiesta di compilazione della scheda d’ingresso che consentirà di accedere al corso.
10 Feb, 2023 | Attivi e informati, In evidenza, News dal Csv
Riproponiamo l’articolo di Daniele Erler per Cantiere Terzo Settore relativo alla pubblicazione di un quarto elenco di ETS iscritti al RUNTS
È stato pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in data 6 febbraio 2023, un quarto elenco di organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps) iscritte al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) per decorrenza dei termini della “trasmigrazione”.
Nei mesi scorsi il Ministero aveva emesso i seguenti altri elenchi:
La pubblicazione, seppur successiva all’effettiva data di iscrizione per tali enti (che, si ricorda, è per tutti il 7 novembre 2022) ha valore di notifica circa la conoscenza dell’avvenuta iscrizione al Runts: è infatti dalla data di pubblicazione nel relativo elenco che decorrono i 90 giorni a disposizione degli enti per aggiornare le informazioni e depositare gli atti secondo quanto previsto dalla nota n. 5941 del 5 aprile 2022 e dalla circolare n. 9 del 21 aprile 2022.
La prima scadenza dei 90 giorni e le eventuali conseguenze
Per gli enti presenti nel primo elenco (pubblicato il 24 novembre 2022) i 90 giorni partono quindi da quella data e scadono il 22 febbraio prossimo.
Si ricorda che il Ministero ha chiarito che il termine dei 90 giorni non debba comunque essere considerato perentorio (nota n. 17146 del 15 novembre 2022): qualora gli enti non adempiano entro il termine, gli uffici competenti del Runts potranno però procedere con l’assegnazione all’ente di un nuovo termine questa volta perentorio e, in caso di ulteriore mancato adempimento, alla cancellazione dal registro unico (procedura prevista dall’art. 48, c. 4 del codice del Terzo settore).
Anche se dal mancato rispetto dei 90 giorni non derivano quindi conseguenze negative immediate, si invitano comunque gli enti a cercare di rispettarlo, facendo accesso alla piattaforma e procedendo agli aggiornamenti e depositi indicati al successivo paragrafo.
Gli adempimenti previsti
Gli enti che si trovano iscritti negli elenchi menzionati devono, qualora non l’abbiano già fatto, procedere entro 90 giorni ad aggiornare le informazioni e depositare gli atti nel Runts secondo quanto previsto dal decreto ministeriale 106/2020 e dalle circolari e note ministeriali in materia.
Nello specifico, devono essere depositati:
- l’atto costitutivo (in alternativa, l’eventuale dichiarazione di insussistenza/irrecuperabilità dello stesso);
- lo statuto registrato (ed adeguato alle disposizioni del codice del Terzo settore);
- il bilancio di esercizio 2021 (che, si ricorda, deve essere redatto in conformità ai nuovi schemi di bilancio contenuti nel decreto ministeriale n. 39 del 5 marzo 2020);
- i rendiconti delle raccolte pubbliche occasionali di fondi, qualora esse siano state svolte nel corso del 2021 (allegandoli al bilancio di esercizio);
- il bilancio sociale 2021 per gli enti obbligati alla redazione di tale documento (si ricorda che l’obbligo vi è per gli enti del Terzo settore (Ets) che nell’esercizio precedente abbiano avuto entrate superiori ad 1 milione di euro).
Per quanto riguarda il bilancio di esercizio, i rendiconti delle raccolte fondi e il bilancio sociale, va ricordato che entro il 30 giugno di quest’anno dovranno essere depositati al Runts anche quelli relativi all’esercizio 2022.
Devono inoltre essere completati e aggiornati i dati relativi:
- ai titolari di cariche sociali (amministratori ed eventuali componenti dell’organo di controllo) e dei relativi poteri: ciò consentirà, tra l’altro, a tali soggetti di accedere alla piattaforma ed effettuare, per conto dell’ente, il deposito degli atti o l’aggiornamento delle informazioni da quel momento in avanti. Per gli enti dotati dell’organo di controllo, è necessario anche allegare per ogni componente le dichiarazioni di accettazione dell’incarico, di assenza di cause di ineleggibilità e di decadenza e di possesso dei requisiti professionali di cui all’art. 30 del codice del Terzo settore;
- alle eventuali sedi secondarie (si ricorda che non costituiscono sedi secondarie dell’ente le sedi legali delle proprie articolazioni autonome o quelle degli enti ad esso affiliati);
- all’elenco degli enti aderenti;
- all’affiliazione ad un ente, anche se questo non sia ancora qualificabile come rete associativa. Occorre allegare l’attestazione di adesione alla rete associativa o ad un altro ente con analoghe finalità associative;
- alle attività di interesse generale esercitate;
- al numero degli associati;
- al numero dei volontari e degli eventuali lavoratori;
- all’indicazione degli organi sociali dell’ente, con la data di nomina e il numero dei componenti.
Per gli enti dotati di personalità giuridica, deve essere caricata anche l’attestazione notarile relativa alla sussistenza del patrimonio minimo, unitamente alla documentazione contabile presupposto dell’attestazione notarile.
Si segnala che il sistema informatico prevede che, inviata una pratica di “variazione”, occorre attendere che gli uffici del Runts la elaborino per poterne compilare una seconda. Pertanto, si suggerisce di predisporre la pratica di variazione contenente quante più informazioni possibili.
Va ricordato, infine, di indicare se si desidera accreditarsi al 5×1000, barrando il relativo campo ed indicando l’iban dell’organizzazione. Tale pratica non è più inserita all’interno di quella più generale di “variazione”, non richiede l’elaborazione da parte degli uffici del Runts e pertanto può essere predisposta in qualsiasi momento.
Come accedere e come operare nel Runts
Per poter fare accesso alla piattaforma del registro unico nazionale del Terzo settore e di conseguenza interagire con gli uffici competenti, le organizzazioni devono necessariamente dotarsi di alcuni strumenti digitali di comunicazione:
- la posta elettronica certificata (pec) dell’ente (non di uno dei suoi membri né di un professionista collegato all’organizzazione);
- lo Spid (sistema pubblico di identità digitale) o carta d’identità elettronica (Cie) personali del legale rappresentante;
- la firma digitale (in modalità CAdES) anch’essa personale del legale rappresentante.