22 Lug, 2020 | In evidenza, News dal Csv
Attivisti, imprenditori e testimonial green d’eccezione uniscono le loro voci per la tutela del nostro pianeta. “Voglio un pianeta così” è il nome della campagna di comunicazione che il Parlamento europeo in Italia diffonderà sui suoi canali on-line durante l’estate 2020.
L’obiettivo è sensibilizzare sui temi legati alla sostenibilità e stimolare la partecipazione attiva di ciascuno a tutela della Terra. La campagna racconterà la percezione che gli italiani hanno delle tematiche ambientali e descriverà realtà e progetti del nostro Paese per la tutela della sostenibilità.
In particolare i temi su cui si articolerà la campagna saranno: spreco alimentare, inquinamento atmosferico, biodiversità, utilizzo della plastica e impatto dei cambiamenti climatici. “Voglio un pianeta così” racconterà anche storie di start up impegnate per l’ambiente (Too Good To Go, contro lo spreco alimentare; Vaia, filiera solidale che da alberi abbattuti dal maltempo crea prodotti i cui proventi sono usati per ripiantare altri alberi).
La campagna si rivolge a tutti, con l’invito a condividere la propria visione “verde e blu” del mondo e suggerire comportamenti o accorgimenti per assicurare la salvaguardia del pianeta.
Per partecipare la richiesta è di utilizzare l’hashtag #vogliounpianetacosì ed eventualmente taggare le pagine del Parlamento europeo in Italia
Facebook @PEItalia
Twitter @PE_Italia
e Instagram @PE_Italia
L’Unione europea vuole continuare a essere in prima linea nella lotta al riscaldamento globale e raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. La lotta all’inquinamento e il Green Deal europeo intendono indirizzare la ripresa e lo sviluppo di una nuova forma di economia, innovativa e sostenibile.
22 Lug, 2020 | In evidenza, News dal Csv
CSV Napoli informa i propri utenti che nella giornata di oggi, mercoledì 22 luglio, il gestionale sarà in manutenzione e pertanto non accessibile dal frontend.
Tutti i nostri servizi potranno essere regolarmente richiesti via mail o telefono direttamente ai referenti d’area.
Ci scusiamo per il disagio.
21 Lug, 2020 | In evidenza, News dal Csv, Servizio Civile
Si è concluso lo scorso 30 aprile il progetto di Servizio Civile del CSV Napoli “Open Year 2.0”.
32 giovani volontari, dislocati in 8 sedi, dalla città di Napoli ad altre zone dell’area metropolitana (Cardito, Gragnano, Nola, San Sebastiano al Vesuvio, Soccavo, Torre Annunziata) hanno vissuto un anno all’insegna del confronto, della crescita personale e dell’impegno per conoscere e promuovere i valori fondamentali della cittadinanza attiva e del volontariato.
Dopo il periodo formativo svoltosi al CSV Napoli i volontari si sono inseriti nelle sedi di appartenenza coinvolti a pieno titolo dalle associazioni che si occupano di assistenza, di ambiente, di minori, di legalità e di integrazione sociale. Nei questionari di fine servizio emergono più elementi che confermano la validità di questo strumento: circa il 38% dei volontari afferma che l’esperienza è stata molto costruttiva, il 42% la ritiene utile per le competenze acquisite considerandole fondamentali per il mondo del lavoro mentre il rimanente 20% ritiene che l’elemento qualificante del proprio servizio civile è relativo alle migliorate capacità di comunicazione e di lavoro in team.
Nel periodo di chiusura forzata dovuta all’emergenza covid 19 , dopo un primo e legittimo momento di smarrimento i volontari hanno immediatamente aderito alla nostra proposta di lavorare in modalità agile con l’ausilio degli strumenti tecnologici e le metodologie innovative messe in campo dal CSV Napoli, trasformandosi in cronisti del volontariato e realizzando una trasmissione radio quotidiana e homemade per conoscere e far conoscere iniziative, buone prassi e interventi delle associazioni nei territori di appartenenza durante la pandemia.
Responsabilità, impegno, ascolto, capacità di progettare, superamento dei propri limiti, capacità critica, amicizia, speranza, valori, buone prassi, queste le parole chiave che testimoniano l’esperienza dei volontari e di tutti gli attori impegnati nel progetto di Servizio civile del CSV Napoli che hanno condiviso un percorso all’insegna di opportunità: circa il 40% dei giovani ha dichiarato di voler continuare l’attività di volontariato ritenendola ormai parte della propria esistenza.
Guarda il video di Open Year 2.0
20 Lug, 2020 | In evidenza, News dal Csv
Per tutte le Organizzazioni Non Profit sarà possibile compilare fino al 7 agosto 2020 il questionario che l’Istituto Italiano della Donazione propone, in collaborazione con ASSIF Associazione Italiana Fundraiser, per indagare l’attuale andamento delle raccolte fondi. L’indagine si inserisce nel più ampio progetto dell’Osservatorio sul dono, che in occasione del Giorno del Dono si pone l’obiettivo di tracciare le tendenze sulla propensione al dono degli italiani.
L’Osservatorio, per la prima volta, è sostenuto da UBI Banca ed il questionario sarà diffuso anche grazie alla collaborazione con diversi Centri di Servizio per il volontariato: CSV VDA ODV (CSV Valle D’Aosta), CSV Milano, CSV Napoli (Centro di Servizio per il Volontariato dell’area metropolitana di Napoli) e CeSVoP (Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo).
COMPILA IL QUESTIONARIO CLICCANDO QUI
Dalle risposte al questionario verrà elaborata la consueta ricerca che da oltre 10 anni restituisce al non profit stesso tutte le tendenze rispetto alle dinamiche delle raccolte fondi.
Novità 2020: una parte del questionario di quest’anno è dedicata al monitoraggio #ilDonoNonSiFerma che si pone l’obiettivo di analizzare l’impatto che l’emergenza Covid ha avuto sulle raccolte fondi del settore non profit: qui i risultati della prima edizione dello scorso marzo. Per completare lo studio avviato è fondamentale osservare l’evoluzione della situazione: per questo IID avvia ora una seconda rilevazione e ne prevede una terza entro la fine dell’anno in corso. Ampliare il bacino delle risposte è molto importante; solo con uno sguardo ampio sarà possibile capire quali effetti l’emergenza sanitaria ha già prodotto sul Terzo settore.
Tutte gli enti non profit che parteciperanno a questa seconda rilevazione ed anche alla terza riceveranno un accesso gratuito a uno degli incontri (in)formativi IID previsti nel 2021.
I dati trattati dal questionario, la cui compilazione richiede non più di 10-15 minuti, verranno analizzati in forma aggregata ed anonima nel rispetto del GDPR, Regolamento Generale sulla protezione dei dati 2016/679.
I risultati del questionario saranno resi noti il prima possibile e inviati a tutti coloro che avranno partecipato.
Per qualsiasi necessità o chiarimento potete contattare l’IID via mail a guido.bragato@istitutoitalianodonazione.it o telefonicamente al numero 02/87390788. Per maggiori informazioni sulle passate edizioni visitate il sito www.osservatoriodono.it
Per tutti gli aggiornamenti via social: #OsservatorioDono.
L’Istituto Italiano della Donazione invita tutti gli enti non profit interessati e che parteciperanno al questionario ad iscriversi anche al Giorno del Dono sulla piattaforma dedicata.
19 Lug, 2020 | Bandi e opportunità, News dal Csv
C’è tempo fino alle ore 15 di giorno 1 settembre 2020 per presentare la domanda di finanziamento per le iniziative e i progetti di rilevanza nazionale relativi all’art. 72 del Codice del terzo settore. A disposizione 12.630.000 euro così come indicato dall’Atto di indirizzo 2020, con oltre 2.000.000 di euro in meno rispetto all’anno precedente in cui erano 14.736.000 euro.
La modulistica deve essere inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata dgterzosettore.div3@pec.lavoro.gov.it seguendo le indicazioni dell’Avviso 2/2020 in cui si definiscono gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività. Il documento è allegato al Decreto Direttoriale n. 234 del 9 luglio 2020 che formalmente abilita l’avvio del bando.
Per la presentazione della domanda di finanziamento dovrà essere utilizzata, a pena di esclusione, la modulistica indicata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sul sito ufficiale.
Nell’Avviso si specifica che gli obiettivi delle iniziative progettuali dovranno essere quelli dell’agenda 2030, in più vengono elencate le relative aree prioritarie di intervento e le linee di attività in base ai quali, i soggetti proponenti possono presentare domanda di finanziamento per sostenere attività di interesse generale così come elencate nell’art. 5 del codice del terzo settore.
Le iniziative e i progetti ammessi al finanziamento con le risorse del Fondo per l’anno 2020 possono individuare massimo 3 obiettivi generali e 3 aree prioritarie di intervento graduandoli in ordine di importanza.
16 Lug, 2020 | Attivi e informati, In evidenza, News dal Csv, Resta informato
Uno degli effetti del coronavirus è stata la vera e propria esplosione, più per necessità che per virtù, dello smart working. Lavorare da casa però comporta dei problemi per il lavoratore e per l’azienda, soprattutto se deve usare un pc personale. Ed è proprio per questa ragione che, come spiega la circolare 20/E pubblicata in questi giorni dall’Agenzia delle Entrate, è possibile richiedere il bonus adeguamento degli ambienti di lavoro per coprire le spese di computer o software specifici.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate affronta i temi dell’innovazione e dello sviluppo, pilastri dello smart working. Ecco allora che nell’agevolazione sono previsti:
- software;
- sistemi di videoconferenza;
- sistemi per la sicurezza della connessione;
- investimenti per consentire lo smart working da remoto.
Ed è proprio l’ultimo punto ad aprire la strada all’acquisto del pc, strumento fondamentale per consentire il lavoro a distanza. Il bonus adeguamento è previsto dal decreto Rilancio e ammonta al 60% con un limite di 80 mila euro di credito d’imposta a richiedente. Si potrà chiedere per tutti i costi sostenuti nel 2020, anche prima dell’entrata in vigore del decreto (ossia, il 19 maggio 2020).
La circolare dell’Agenzia delle Entrate spiega quali siano le tipologie di attività che permettono di usufruire del credito d’imposta del 60% per gli interventi di adeguamento e per gli investimenti innovativi. Potranno richiederlo gli operatori esercenti attività aperte al pubblico, associazioni, fondazioni ed enti del Terzo settore. Non c’è nessuna distinzione sul regime fiscale adottato: rientrano anche i forfettari, i contribuenti in regime dei minimi, gli imprenditori e le imprese agricole, a prescindere dalle modalità di determinazione del reddito.
Ma un computer (o un tablet) probabilmente si potrà acquistare anche grazie al bonus Didattica, che dovrebbe prevedere un importo di 500 euro a famiglia per l’acquisto di dispositivi elettronici. Il bonus è nel Piano Nazionale di Riforma (PNR), l’obiettivo è ovviamente favorire la didattica a distanza. Qualora venisse confermato, comunque, non sarebbe accessibile a tutti: il bacino di riferimento consisterebbe nelle famiglie con Isee sotto ai 20 mila euro. Per quelle sopra ai 20 mila euro, invece, potrebbero esserci 200 euro per l’acquisto di connessioni Internet veloci.
Per saperne di più https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/