13 Mag, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
L’Etiopia è uno dei paesi africani maggiormente a rischio covid19. Da una parte, le condizioni igienico-sanitarie non permettono di praticare le procedure di sanificazione e una capillare sorveglianza epidemiologica con adeguato ricorso a procedure di terapia intensiva in caso di espansione crescente della malattia; dall’altra le condizioni socio-economiche rendono impossibile il distanziamento sociale e l’abbandono dei lavori saltuari e di strada che danno un minimo di sostentamento a tanti singoli e famiglie. Ad essere maggiormente esposti al rischio sono famiglie numerose, bambini di strada o orfani, soggetti vulnerabili al centro delle azioni solidali del GMAnapoli, l’associazione che da anni opera a favore della popolazione fragile del sud dell’Etiopia, in particolare nei distretti di Shashamane Asella e Hosanna.
Lì GMAnapoli sostiene tre case famiglia che, senza aiuto, rischiano la sopravvivenza, oggi più di prima. I partner locali dell’associazione riportano, in maniera costante, una situazione che nei media mainstream non appare: quella della morte per covid, ma anche per fame.
Per questo GMAnapoli ha avviato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma gofundme che mira a recuperare il denaro necessario all’acquisto di mascherine, taniche d’acqua, saponette e cibo, beni di prima necessità per la popolazione etiope che non può permetterseli.
Anche in Italia si soffre molto ma non possiamo chiudere i nostri cuori verso i più deboli della terra.
Clicca qui per donare e aiutare l’associazione GMAnapoli.
13 Mag, 2020 | In evidenza, News dalle odv
L’associazione di Protezione Civile Falchi del Sud ha aperto le iscrizioni per il corso di formazione e di addestramento mirato a formare nuovi aspiranti volontari.
Bastano poche ore al mese del proprio tempo libero per essere di aiuto in caso di calamità e per affrontare le emergenze di varia natura che possono presentarsi inaspettatamente nei nostri territori.
Per iscriversi è possibile recarsi presso la sede dell’associazione, sita a Napoli in via Francesco Solimena 165, dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 20.00 dove sarà possibile confrontarsi con i volontari che spiegheranno cosa fare e come fare per diventare un Operatore di Protezione Civile.
La partecipazione alle attività dell’associazione è assolutamente volontaria e legata alla disponibilità che i soci volontari potranno concedere. Non esiste, pertanto, nessun obbligo a svolgere i servizi, si richiede soltanto partecipazione fattiva alle iniziative ed alle attività organizzate con un impegno anche minimo.
Sebbene l’opera del volontariato sia assolutamente gratuita, il legislatore ha provveduto a tutelare i volontari lavoratori: in caso di impiego nelle attività di Protezione civile essi non perdono la giornata, che viene rimborsata dallo Stato al datore di lavoro, pubblico e privato.
Per l’iscrizione all’ associazione è richiesta unicamente una quota associativa annuale di 30,00 euro (necessaria per l’assicurazione RC e infortuni obbligatoria). La divisa sociale verrà invece fornita dopo un periodo di prova e di formazione in quanto, pur non essendo indispensabile per potersi avvicinare al mondo del Volontariato, è un Dispositivo di Protezione Individuale che caratterizza e serve sia ad individuare che a proteggere l’operatore di Protezione Civile.
I documenti richiesti per l’iscrizione sono:
– fotocopia del codice fiscale
– fotocopia della carta d’identità o altro documento di riconoscimento
– fotocopia di attestato di studio/servizio/lavoro (facoltativo)
– certificato medico di sana e robusta costituzione (per attività operative)
– gruppo sanguigno
– due fotografie formato tessera di cui una firmata
Il nuovo iscritto è considerato “in prova” per 6 mesi dalla data di iscrizione, come operatore ausiliare di P.C. ed avrà la qualifica di operatore collaboratore di P.C. solo dopo i sei mesi di prova, al termine della frequenza dei corsi di formazione interni obbligatori ed al superamento delle prove previste dai corsi di formazione. Il Consigio dei Probiviri dell’Associazione valuterà costantemente il livello di interessamento e di apprendimento dei Volontari, la loro preparazione e riporteranno le loro valutazioni, come previsto dallo Statuto, in sede di Consiglio Direttivo.
Per saperne di più è possibile contattare lo 081 7707178 oppure 081 0107580 o ancora visitare il sito falchidelsud.org
11 Mag, 2020 | Azioni solidali, In evidenza, News dalle odv
Il Forum Terzo Settore Agro Nolano ed il MOVI Napoli in collaborazione con Francesco Spera, Maestro di Yoga della Risata, presidente di associazioni di volontariato e da sempre impegnato nel sociale, fin da quando era capo scout, hanno pensato di mettere al servizio dei più piccoli, abbattendo tutte le barriere fisiche, territoriali e linguistiche, le capacità di affabulatore di Spera, inventandosi di raccontare gratuitamente le favole in Gibberish sui social.
La favole sono nutrimento dell’anima e, in questo momento di forte stress causato dall’emergenza Covid-19, possono essere una vera e propria terapia. Per questo motivo il Forum Terzo Settore Agro Nolano ed il MOVI Napoli in collaborazione con Francesco Spera, Maestro di Yoga della Risata, hanno deciso di raccontare gratuitamente le favole in Gibberish attraverso i loro porofili social.
Il Gibberish, in italiano Grammelot di cui gran maestro era il premio nobel Dario Fo, è un termine generico che in inglese indica il parlare usando suoni simili a parole, ma che non hanno alcun significato reale. Gli attori della Commedia dell’arte usavano questa tecnica per farsi capire da tutti i pubblici, nel loro girovagare per l’ Europa.
Ogni sabato, a partire dal 16 maggio p.v., alle ore 17.00 sulla pagina Facebook di Francesco Spera, CICCIO POTTER, lo zio napoletano di Harrry Potter, racconterà in Gibberish le favole del Mondo, dal suo antro sul Vesuvio.
Il Gibberish, uno dei più potenti strumenti di espressione dello Spirito Interiore della Risata, è una forma di meditazione dinamica che “privilegiando il corpo e tagliando fuori la nostra parte razionale” è in grado di agire sulla creatività, lo stato emotivo, l’assertività.
Il Gibberish è un aspetto verbale della cosiddetta Filosofia del Non Senso. Lo Spirito interiore della Risata riguarda la nostra capacità e abilità di ridere indipendentemente dalle circostanze della vita, che è piena di sorprese che talvolta sopraggiungono imprevedibili. In quel momento ci si palesa la scelta di ridere sul problema per attivare l’aspetto curativo della Risata.
Il modo in cui ridiamo di noi stessi attraverso le sfide della vita, il modo in cui trattiamo noi stessi e gli altri attraverso gli aspetti positivi della vita, il modo in cui costruiamo il nostro atteggiamento verso la vita, verso una esistenza basata sulla felicità e le risate è possibile solo quando non prendiamo noi stessi e gli altri troppo sul serio e sta alla nostra forte volontà e consapevolezza renderci conto che tutto ciò che sembra serio può essere anche giocoso se cominciamo a giocarci.
Il Gibberish, come la risata incondizionata, è una forma di meditazione dinamica e permette il rilascio di ogni tensione e sentimento di noia. Il Gibberish permette di esprimere la propria natura, usando il carattere per supportare il processo terapeutico come accade con la danza, il teatro, il disegno o tutto ciò che riguarda la “saggezza del corpo” e che ha a che fare con la dinamicità.
Il Gibberish, attivando l’emisfero destro può essere uno strumento utile per “dare tregua al cervello”, per esprimersi liberamente, permettendo alle persone di esplorare la propria creatività, migliorare l’autostima e l’assertività.
11 Mag, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
Oggi in Italia più di un milione di bambini vive in un assoluto stato d’indigenza. L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, poi, aggrava le diseguaglianze ed estende rapidamente i confini della povertà. Nel nostro Paese, le famiglie già in difficoltà stanno affrontando in questo periodo una situazione ancora più drammatica: chiuse le scuole, molti bambini sono rimasti indietro; senza gli strumenti e l’adeguato supporto per accedere alle lezioni online, rischiano d’ingrossare le fila dei cosiddetti NEET, ovvero dei ragazzi che non studiano e non lavorano.
L’emergenza collegata alla diffusione del Covid-19 mette ancora più a rischio per le fasce più giovani il diritto a una vita dignitosa e ricca di opportunità, nonché all’istruzione, che è la chiave per interrompere la trasmissione della povertà da una generazione all’altra. Bisogna agire in fretta, proteggere bambine, bambini e adolescenti da un tale rischio che non comporta solo una deprivazione economica, ma anche la povertà educativa, impedendo di far fiorire talenti e capacità. In un momento così difficile, non bisogna lasciare indietro nessuno. E ognuno deve impegnarsi perché ciò non accada.
Per questo Save the Children lancia la campagna nazionale Riscriviamo il Futuro, per sostenere il percorso educativo di bambine, bambini e adolescenti che vivono nei contesti più deprivati. L’obiettivo è di contrastare da subito la perdita di apprendimento, provocata dalla prolungata chiusura delle scuole, e recuperare la motivazione allo studio, per scongiurare l’abbandono del percorso scolastico. Continuare a essere al fianco di bambine, bambini, ragazze e ragazzi, aiutandoli a concludere un anno scolastico particolarmente difficile e ad affrontare fruttuosamente un’estate piena di incognite, per poi intraprendere un nuovo anno scolastico. Quasi 8 milioni e mezzo di studenti a settembre torneranno nelle aule, e sarà necessariamente una scuola diversa, una scuola diffusa, capace di dilatare i tempi e gli spazi della didattica. Una scuola che sia punto di riferimento per la comunità educante, che insieme ai servizi sociali e al terzo settore, a partire anche dalle tante esperienze realizzate in questi anni con il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, riesca a raggiungere i bambini che oggi sono invisibili perché disconnessi, e che sappia intercettare i bisogni delle famiglie cadute in povertà materiale e indirizzarli alla rete di supporto del territorio. Le scuole e le famiglie non devono essere lasciate da sole nell’affrontare queste sfide. Dovrà essere un impegno collettivo che veda tutti coinvolti – cittadini, famiglie, scuole, terzo settore, aziende e istituzioni – per una ripartenza che identifichi i diritti dei minori come bussola per intervenire nel presente e riscrivere il futuro.
Il Governo, il Parlamento, le Regioni e gli Enti Locali sono chiamati ad affrontare una sfida storica, che deve considerare come priorità dell’agenda politica, dedicando anche il necessario investimento economico, quella di non lasciare indietro nessun bambino come conseguenza di questa emergenza sanitaria. Con questa campagna si chiede, dunque, che vengano adottate misure che, sia durante l’estate che durante tutto il prossimo anno scolastico contrastino la povertà educativa e la dispersione scolastica:
• prevedere che il supporto di materiale scolastico (tablet o pc) per seguire la didattica a distanza raggiunga effettivamente tutti gli studenti che ne hanno bisogno, ai quali dovrà essere garantito anche un sostegno individuale nello studio;
• ideare iniziative per l’estate, compatibili con le norme sanitarie, volte al recupero delle competenze cognitive e sociali che sono state compromesse a seguito del lungo periodo lontano da scuola;
• programmare sin da subito interventi innovativi per la riorganizzazione della scuola e della didattica per il prossimo anno scolastico, garantendo anche un supporto materiale ed educativo individualizzato per gli studenti più in difficoltà.
Abbiamo davanti una pagina bianca. È una grande responsabilità. Ma anche l’occasione per riscrivere un futuro che ci permetta di raccontare una storia in cui le bambine e i bambini siano protagonisti. Pagina dopo pagina, a cominciare da oggi.
Aderisci al manifesto della campagna Riscriviamo il Futuro su https://www.savethechildren.it/ per riscrivere il futuro dell’Italia liberando i bambini dalla povertà educativa.
A Governo e Parlamento chiediamo un piano straordinario per l’infanzia e l’adolescenza e l’istituzione di una unità di missione che ne garantisca la concreta realizzazione. Riscriviamo il futuro insieme alle bambine, ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi del nostro Paese.
07 Mag, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
Il bisogno di sangue non si ferma mai: ogni giorno 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter sopravvivere. Perciò è importante dare il proprio contributo anche e soprattutto nei momenti di difficoltà come questo.
Nonostante il coronavirus l’appello che Avis fa è chiaro: vieni a donare sangue e plasma.
Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino la trasmissione del coronavirus attraverso le trasfusioni di sangue ed emocomponenti.
Il Centro Nazionale Sangue – la massima autorità italiana sul sistema sangue del Ministero della salute – sta invitando tutte le unità di raccolta a effettuare la prenotazione delle donazioni di sangue e plasma, prendendo contatti telefonici con i donatori per conoscere il loro stato di salute e per sapere se hanno mai avuto contatti con persone affette dal virus.
Tutte le Avis su territorio nazionale stanno rispondendo benissimo programmando le donazioni, al fine di evitare assembramenti e contatti con altre persone.
Il sistema è semplice: prenotazione, gestione dell’attesa e della donazione in piena sicurezza.
A fronte delle misure restrittive che sono attive su tutto il territorio nazionale a causa del coronavirus, il Ministero della Salute ha diramato una circolare in cui si precisa che la donazione di sangue ed emocomponenti è inclusa tra le situazioni di “assoluta urgenza” previste nel D.P.C.M. del 22 marzo 2020. Pertanto, sono consentiti gli spostamenti dei donatori di sangue che si recano presso le unità di raccolta pubbliche e associative.
Il donatore dovrà stampare e compilare l’autodichiarazione e allegare, se disponibile, la conferma della prenotazione. Utile portare con sé anche il proprio tesserino associativo.
06 Mag, 2020 | Azioni solidali, In evidenza, News dalle odv
Ridere anche quando la vita non ci sorride. E’ questa la sfida lanciata dall’associazione di volontariato Ragù e dal MO. V. I. Napoli in collaborazione con altre realtà associative che si occupano di Yoga della Risata e Clownterapia (Peter Pan Partenopeo, Il Pozzo dei Desideri Napoletano, Quelli dell’83, Mariposa, Atelier Circolante, Bottega Teatrale Cecconi) ed in partnership con i Leader Laughter Yoga di Italia, Canada, Francia, Africa, Spagna, Gran Bretagna, Austria, Germania, USA, Svizzera, Tunisia, Thailandia, Ruanda, Vietnam, Bucarest, Giappone, Sud America.
Tutti insieme per promuovere una Catena mondiale di risate anti covid-19.
Lo Yoga della Risata è una pratica rivoluzionaria in cui si porta il proprio corpo a ridere per scelta in maniera prolungata, sostenuti dalla respirazione senza l’ausilio di comicità. Uno strumento per ridurre lo stress, che in questo particolare periodo storico, raggiunge livelli davvero molto alti. Tanto più che attraverso la pratica della risata si migliora l’umore e si abbassa l’ansia, si aumenta la resilienza, si potenziano l’ossigenazione e le difese immunitarie.
Partecipa anche tu alla catena mondiale di risate! Registra un video mentre ridi (da solo, in compagnia, a casa, sul posto di lavoro, mentre fai volontariato, ecc) e invialo alla pagina Facebook dell’associazione promotrice dell’iniziativa.
Fino al mese di agosto, ogni domenica alle 12.00, tutte le risate ricevute saranno trasmesse per convergere in un’unica rete di supporto e condivisione.