Parte la petizione mondiale contro l’inquinamento da plastica

Una crisi globale come quella della plastica ha bisogno di una risposta globale ma al momento non esiste alcun trattato internazionale che affronti questo problema al livello mondiale e transfrontaliero. Per questo è partita una Petizione promossa dal WWF in tutti i paesi dove è presente l’Associazione: l’invito è rivolto ai cittadini del mondo perché chiedano ai capi di stato di stipulare un Global Deal giuridicamente vincolante fra Paesi delle Nazioni Unite per fermare la dispersione di plastica in natura entro il 2030. E’ il primo passo di una campagna globale del WWF e in Italia sono in programma nel 2019 numerosi appuntamenti di sensibilizzazione, tutti sotto il segno di una Natura #PLASTICFREE.

Senza provvedimenti, entro il 2050, nei mari del mondo ci sarà più plastica che pesce e il Mediterraneo rappresenta un’area trappola con livelli record di inquinamento da microplastiche che minacciano la vita marina e la salute umana.
Ecco alcuni numeri dell’emergenza: 95%, è la percentuale di plastica contenuta nei rifiuti del Mar Mediterraneo che soffoca habitat e specie; 1,25 milioni di frammenti per km2 è la concentrazione record di microplastiche nel Mediterraneo, quasi 4 volte superiori a quelle registrate nell’isola di plastica del Pacifico settentrionale; oltre il 90% dei danni provocati dai nostri rifiuti alla fauna selvatica è dovuto alla plastica; 134, sono le specie vittime di ingestione da plastica nel Mediterraneo (tra cui tutte le specie di tartaruga marina, che scambiano i sacchetti di plastica per prede); l’Europa è il secondo produttore di plastica al mondo; 2,1 sono i milioni di tonnellate di imballaggi di plastica consumati ogni anno dagli italiani.

Per il WWF l’Accordo globale dovrà definire obiettivi stringenti, per ogni singolo Paese, di riduzione dell’inquinamento da plastica e soprattutto vincolare i singoli paesi alla creazione di Piani d’azione nazionali per raggiungere gli obiettivi stabiliti.

L’Italia ha già fatto molto contro l’inquinamento da plastica: ha vietato l’utilizzo di shopper di plastica per la spesa dal 1° gennaio 2011, dall’inizio del 2018 ha vietato l’uso di sacchetti di plastica ultraleggeri per gli alimenti, dal 1° gennaio 2019 è vietato l’uso di bastoncini cotonati non biodegradabili e dal 1° gennaio 2020 l’uso di microplastiche nei cosmetici. Ma oggi il nostro Paese ha un’ulteriore occasione per mantenere e rafforzare la sua leadership su scala europea, sposando le richieste della petizione globale.

Chiediamo un ACCORDO GLOBALE contro l’inquinamento da plastica!

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Cruciani per AIL: Love For, un’idea regalo solidale per dire “ti amo”

L’Azienda Cruciani C ha ideato per AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma ONLUS), in occasione di San Valentino, un elegante bracciale in pizzo macramè con un cuore color lampone, al centro, e venti nodini della solidarietà.

La collaborazione tra Cruciani e AIL, attiva dal Natale 2012, è tra le iniziative di raccolta fondi con aziende più significative per l’Associazione.

Dal 2012 a oggi sono stati distribuiti oltre 200 mila bracciali, tutti i fondi raccolti si sono trasformati direttamente in servizi di assistenza da parte delle 81 Sezioni provinciali per i malati in tutta Italia, e in terapie innovative e meno tossiche per migliorare la qualità di vita dei pazienti ematologici.

In seguito a questa partnership, per l’AIL è stato possibile finanziare progetti importanti di ricerca e assistenza ai malati e, allo stesso tempo l’iniziativa ha aumentato la visibilità dell’azienda tra le persone sensibili alle tematiche solidali, permettendo all’Associazione di acquisire nuovi donatori.

Il bracciale ha un costo di 10 euro ed è acquistabile online su shop.ail.it

HIV e prevenzione: NPS Campania ha una nuova sede

Un nuovo sportello informativo e punto d’ascolto è stato inaugurato dall’associazione Nps Sezione Campania, presso la sede comunale di via Concezione a Montecalvario, 26.

Lo sportello offrirà assistenza e counselling alle persone con Hiv;

-assistenza e supporto per la risoluzione delle questioni legali e di discriminazione;

-gruppi di auto-aiuto e di confronto sulla gestione della terapia antiretrovirale;

-giornate di promozione del test rapido capillare Hiv per l’emersione del sommerso e della sensibilizzazione al test stesso;

-prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole superiori sulle malattie sessualmente trasmissibili e Hiv;

-corsi gratuiti di yoga/ tai-chi per la promozione del benessere psicofisico delle persone con Hiv e dei loro amici/compagni.

Siamo ben consapevoli- afferma la presidente Margherita Errico – che ciò di cui hanno bisogno le persone con Hiv oggi più che mai è un approccio che sappia gestire il livello sociale dell’infezione uscendo dal contesto prettamente sanitario, che da solo non risolve i problemi derivanti dalla gestione solitaria della patologia“.

Il punto di ascolto è operativo dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 19:00 e tutte le attività sono svolte in collaborazione anche con altre associazioni del territorio e con realtà di promozione della salute solidale con le quali da tempo NPS Camopania collabora, come i giovani medici del presidio di salute solidale.

Per saperne di più segui la pagina Facebook di NPS Campania

A confronto sull’autismo: due giorni per riflettere di nuovi possibili percorsi operativi

Alla conclusione del 25esimo anno di attività, l’ Associazione Ars Diapason – Associazione Culturale e di Promozione Sociale per la Salute, il Benessere, lo Sviluppo Armonico dell’Individuo nell’Ambiente, per inaugurare il nuovo corso della vita associativa si propone di offrire e mantenere aperte occasioni di confronto tra professionisti di scuole di pensiero e competenze differenti, per riflettere su temi di evidenza scientifica e sociale, che coinvolgono la dimensione della persona.
Il CONVEGNO “APPROCCI all’AUTISMO a CONFRONTO” è il primo degli eventi scientifici relativi l’ambito della cura all’infanzia, e rappresenta l’avvio dei gruppi interdisciplinari del Centro Studi per l’Aiuto Educativo.
L’autismo è una sindrome, che, in quest’ultimo ventennio, è aumentata notevolmente, in particolare in Europa e negli Stati Uniti.
Oggi non si parla più di autismo, ma di Disturbi dello spettro autistico, intendendo un insieme di patologie i cui sintomi principali sono l’alterazione della comunicazione e dell’interazione sociale e la presenza di interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. In questa unica categoria rientra la maggior parte di quelli che in passato venivano diagnosticati come Disturbi pervasivi dello sviluppo, ad esclusione della sindrome di Rett. I Disturbi dello spettro autistico sono disturbi del neurosviluppo con una chiara origine neurobiologica.

La due giorni di confronto interdisciplinare sui possibili percorsi operativi che coinvolgono il minore, la famiglia, il suo ambiente, è promossa anche dalla sezione Campania di Ars Diapason e avrà luogo nei giorni 29 e 30 marzo 2019 a Torino (Venerdì 29 a Palazzo Lascaris sede del Consiglio Regionale del Piemonte, Via V. Alfieri 15 e Sabato 30 al Liceo Classico M. d ’Azeglio in Via G. Parini 8).

Per partecipare è necessario compilare l’apposita scheda di iscrizione.

Per informazioni: Staff segreteria ARSDiapason
sig.ra Paola Pizarro 392707 7053 / 333.9608765
E-mail:info@arsdiapason.org

Welfare, Arcigay lancia un questionario nazionale per censire bisogni e risorse della comunità lgbti over 50

Un sondaggio anonimo, rivolto a tutta la popolazione maggiorenne, sia LGBTI sia eterosessuale (lesbiche, gay, bisessuali, trans, intersessuali), in Italia e all’estero, attraverso il quale sondare la percezione, le risorse e i bisogni della comunità LGBTI anziana ed elaborare, sulla base di quanto raccolto, risposte efficaci. E’ questa l’azione che Arcigay promuove in questi giorni nell’ambito del progetto Silver Rainbow. Azioni multilivello per l’invecchiamento positivo della popolazione anziana LGBT, il contrasto alle solitudini involontarie, il dialogo intergenerazionale e la promozione dell’accoglienza e della visibilità in contesti non LGBTI, realizzato dall’associazione, in collaborazione con Arci pesca FISA e con il sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Quanto sono visibili le persone anziane LGBTI? Siamo preoccupati di invecchiare? Uomini e donne nello stesso modo? Sono più soddisfatti della propria vita sessuale i giovani, gli adulti oppure gli anziani? E per quanto riguarda l’amore? Sono questi alcuni dei temi che la ricerca vuole approfondire. Il processo di invecchiamento, infatti, può essere di per sé una condizione che porta gli individui a un rischio di invisibilità, solitudine involontaria, esclusione sociale o discriminazione. La terza e quarta età LGBTI è questione ancora più complessa e relativamente nuova che va affrontata su più livelli: oggi le persone LGBTI senior sono tendenzialmente invisibili. L’idea del progetto è di affrontare questa invisibilità e contrastare le solitudini involontarie a più livelli: conoscere meglio i bisogni dell’anziano LGBTI; promuoverne la visibilità, il benessere e l’integrazione nella comunità LGBTI favorendo il dialogo intergenerazionale e percorsi abitativi adatti; promuoverne la visibilità, il benessere e l’integrazione in contesti non tipicamente LGBTI grazie ad una maggiore contaminazione culturale, fatta grazie a laboratori, formazione e campagne di comunicazione in quei contesti.

Dopo questa prima fase di somministrazione dei questionari, il progetto proseguirà con dei focus group realizzati in alcune città campione, per poi arrivare a creare materiali di formazione e comunicazione.

Il questionario è disponibile online al link: https://goo.gl/zPtHGF

Diventare cittadini senza paura dell’economia. On line il portale “Jacky può”

È on line il portale educativo interattivo “Jacky può” (E chi non può è il suo sottotitolo) ideato da Mani Tese in collaborazione con ActionAid, Fondazione Finanza Etica, Oxfam e WWF e con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Gli studenti nella fascia 14-19 anni sono a rischio di analfabetismo economico, dal momento che la loro alfabetizzazione economica avviene (se avviene) fuori dalla scuola, nei contesti educativi informali.

Secondo una ricerca internazionale di ING Direct realizzata da TNS Nipo, il 46% degli italiani non ha una formazione specifica in ambito economico, nonostante l’economia sia al centro della vita quotidiana di tutti.
Tra i cittadini che sostengono di avere ricevuto una preparazione in ambito economico e finanziario, solamente nel 18% dei casi ciò è avvenuto nell’ambito della scuola secondaria, l’11% ha intrapreso degli studi universitari economici, mentre ben il 25% è completamente autodidatta: ha acquisito conoscenze leggendo libri (16%) e informandosi attraverso internet, quotidiani o riviste e programmi televisivi (9%).
Solo una persona su cinque, in sostanza, dichiara di aver sentito parlare di economia a scuola, esclusa l’università.

Il portale Jackypuò (http://www.jackypuo.it) è un sito educativo e interattivo che parte proprio dall’analisi e dalla decostruzione dell’homo economicus.
Valigetta, carte di credito e macchina sportiva, circondato da banconote e vestito in modo impeccabile: Jackypuò è la caricatura dell’uomo economico razionale, né così vera da incoraggiare l’identificazione, né così lontana dalla realtà da metterla in ridicolo con troppa leggerezza.

Il percorso didattico, pensato soprattutto per le classi con l’accompagnamento dell’insegnante o dell’educatore (a cui il portale dedica una guida specifica), permette ai ragazzi di prendere consapevolezza del modello che Jacky può rappresenta per poi smontarlo e provare a ricostruirlo.

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