Le scadenze di giugno 2025 per il Terzo settore

Riproponiamo l’articolo di Daniele Erler per Cantiere Terzo Settore relativo alle imminenti scadenze e agli adempimenti che riguardano il Terzo settore.

Si avvicina la fine di giugno, la quale rappresenta un periodo fondamentale soprattutto per gli enti del Terzo settore o per molti di essi, chiamati a porre in essere in modo ordinario alcune misure di trasparenza previste dal codice del Terzo settore.

In questo articolo proviamo a fare il punto rispetto a quali siano nello specifico tali obblighi e scadenze previsti per gli Ets, e a come gli enti vi possano adempiere.

Il deposito dei bilanci

Il codice del Terzo settore dispone che gli Ets debbano depositare presso il registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) alcuni fondamentali documenti, fra cui:

  1. il bilancio di esercizio, la cui redazione e deposito presso il Runts sono obbligatori per tutti gli enti del Terzo settore, indipendentemente dalla loro dimensione economica. Gli Ets devono redigere il bilancio di esercizio secondo gli schemi previsti dal decreto ministeriale n. 39 del 2020, e si ricorda che la legge n. 104 del 2024 ha innalzato i parametri dimensionali al fine di poter utilizzare il semplice rendiconto per cassa (Modello D): per un approfondimento sul tema si rinvia all’articolo “Rendicontazione nel Terzo settore, le novità del pacchetto Semplificazioni”;
  2. rendiconti delle raccolte pubbliche occasionali di fondi, disciplinate ancora oggi dal dpr n. 917 del 1986 (Tuir, all’art. 143, comma 3, lettera a), qualora tali raccolte siano state realizzate nell’esercizio precedente dagli Ets non commerciali. I rendiconti (uno per ogni raccolta effettuata) devono essere redatti su apposito modello ministeriale e depositati al Runts (possono essere allegati al bilancio di esercizio ma si consiglia di tenerli distinti);
  3. il bilancio sociale, la cui redazionepubblicazione sul sito internet dell’ente e deposito al Runts riguarda i soli Ets che nell’esercizio precedente abbiano avuto entrate superiori ad 1 milione di euro. Si ricorda che il bilancio sociale degli Ets deve essere redatto secondo le linee guida ministeriali disposte con decreto del 4 luglio 2019. Si consiglia anche la lettura dell’articolo “Come prepararsi al primo bilancio sociale?

Per depositare tali documenti è necessario effettuare sul Runts una pratica di “deposito bilancio”.

La menzionata legge n. 104 del 2024 ha introdotto una fondamentale modifica al termine per il deposito al Runts dei documenti appena illustrati, sostituendo la precedente scadenza (30 giugno) con un nuovo riferimento temporale, che per gli Ets non commerciali si sostanzia nei 180 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio finanziario. Le nuove regole si applicano nei confronti di tutti i bilanci approvati dopo la data del 3 agosto 2024.

Gli Ets (non commerciali) che hanno da statuto l’esercizio sociale coincidente con l’anno civile (1° gennaio-31 dicembre), i quali rappresentano sicuramente la casistica più frequente, hanno quindi come scadenza per depositare i bilanci quella del prossimo 29 giugno.

Per quanto riguarda invece gli Ets che svolgono attività commerciale in maniera esclusiva o prevalente (i quali, si ricorda, sono soggetti all’iscrizione non solo nel Runts ma anche al registro delle imprese), il termine per il deposito al registro imprese dei documenti menzionati in precedenza è quello dei 60 giorni successivi all’approvazione degli stessi.

Per completezza di informazione si ricorda che le cooperative sociali debbono depositare il bilancio d’esercizio e il bilancio sociale entro 30 giorni dalla approvazione.

Per ulteriori approfondimenti sul tema dei bilanci, si segnalano i seguenti documenti e guide presenti sul sito di Cantiere terzo settore:

L’aggiornamento del numero degli associati, volontari e lavoratori per Odv e Aps

Fra gli adempimenti in materia di trasparenza legati all’iscrizione al Runts ve ne è uno che riguarda nello specifico le organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps): tali enti sono tenuti ad aggiornare nel Runts il numero di associati, di volontari e di eventuali lavoratori, e lo devono fare entro il 30 giugno di ogni anno con riferimento al 31 dicembre dell’anno precedente.

Il termine che le Odv e le Aps devono rispettare per aggiornare tali informazioni è quindi quello del prossimo 30 giugno 2025, e il riferimento è rappresentato dai dati degli associati, dei volontari e degli eventuali lavoratori al 31 dicembre 2024.

Per comunicare tali dati, le Odv e le Aps devono effettuare sul Runts una pratica di “variazione” aggiornando le relative informazioni nella sezione “Dati principali”.

Si ricorda, infine, che tutti gli enti del Terzo settore sono tenuti ad aggiornare tutti gli altri dati segnalati in sede di iscrizione (art. 8 comma 6 del dm 106/2020).

Per maggiori approfondimenti sul tema si segnalano:

Le sanzioni previste per il mancato deposito dei documenti o aggiornamento delle informazioni al Runts

L’importanza di porre in essere in modo corretto e puntuale le misure di trasparenza legate al Runts è evidente anche in relazione al sistema di sanzioni che il codice del Terzo settore collega al mancato adempimento.

Qualora gli enti del Terzo settore non depositino i bilanci oppure, se si tratta di Odv o Aps, non aggiornino le informazioni in merito agli associati, volontari e lavoratori entro le scadenze evidenziate, gli uffici competenti del Runts possono far scattare la cosiddetta “diffida ad adempiere”. Tale meccanismo, previsto dall’art. 48, c. 4 del codice del Terzo settore, si sostanzia nell’assegnare all’ente un nuovo termine (non inferiore a 30 giorni ma non superiore a 180), questa volta perentorio: in caso di ulteriore mancato adempimento, l’ente sarà cancellato dal Runts. In aggiunta, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie per gli amministratori, i quali sono considerati responsabili del mancato deposito o aggiornamento.

La pubblicazione dei compensi erogati ad amministratori, dirigenti ed associati

Il codice del Terzo settore (art.14, comma 2) prevede la pubblicazione annuale degli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi attribuiti a qualsiasi titolo dagli enti del Terzo settore ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati: tale adempimento si applica però non a tutti gli Ets ma solamente a quelli che nell’esercizio precedente abbiano avuto entrate superiori a 100.000 euro.

Tale pubblicazione deve essere effettuata dall’ente sul proprio sito internet o sul sito internet della rete associativa cui l’ente aderisce.

Pur non fissando il codice del Terzo settore un termine specifico entro cui pubblicare sul sito tali informazioni, si ritiene ragionevole prendere come riferimento quello per il deposito dei bilanci al Runts: nel caso di Ets con esercizio sociale coincidente con l’anno civile, il consiglio è quindi quello di procedere alla pubblicazione entro il 29 giugno prossimo.

La nota ministeriale n. 293 del 12 gennaio 2021 ha fornito alcune precisazioni sulla disposizione in esame, stabilendo che le informazioni sui compensi possano avvenire anche in forma anonima, ogniqualvolta sia possibile diffondere un’informativa valida per tutti i soggetti appartenenti ad una determinata categoria. È invece da ritenersi insufficiente la pubblicazione di un dato aggregato, in quanto all’interno di esso potrebbero rinvenirsi posizioni differenziate che non verrebbero messe a fuoco da quanti fossero interessati all’informazione.

Nel caso in cui un Ets con entrate annuali superiori a 100.000 euro, non abbia erogato nell’annualità di riferimento somme a titolo di emolumenti, compensi o corrispettivi nei termini sopra indicati, è comunque opportuno proceda alla pubblicazione con apposita dichiarazione.

Per maggiori approfondimenti sul tema si segnalano:

La pubblicazione dei contributi pubblici erogati ad enti non profit

Il prossimo 30 giugno è, infine, il termine relativo alla pubblicazione dei contributi pubblici ricevuti nell’esercizio precedente dagli enti non profit in generale, qualora tali contributi siano pari o superiori a 10.000 euro.

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo “Pubblicazione contributi pubblici al non profit entro il 30 giugno”.

Il quadro degli adempimenti

Nella tabella sottostante si riepilogano le misure di trasparenza descritte nel presente articolo.

TIPOLOGIA DI ENTE ADEMPIMENTO SCADENZA
Ets non commerciali con esercizio sociale dal 1° gennaio al 31 dicembre Deposito del bilancio di esercizio al Runts Entro il 29 giugno 2025
Ets non commerciali, con esercizio sociale dal 1° gennaio al 31 dicembre, che nel 2024 hanno realizzato raccolte pubbliche di fondi Deposito al Runts dei rendiconti di tali raccolte  Entro il 29 giugno 2025
Ets con esercizio sociale dal 1° gennaio al 31 dicembre, che nel 2024 hanno avuto entrate superiori ad 1 milione di euro Deposito al Runts del bilancio sociale e pubblicazione sul sito internet dell’ente Entro il 29 giugno 2025
Ets commerciali Deposito al registro imprese del bilancio di esercizio Entro 60 giorni dall’approvazione
Ets commerciali, che nel 2024 hanno avuto entrate superiori ad 1 milione di euro Deposito al registro imprese del bilancio sociale e pubblicazione sul sito internet dell’ente Entro 60 giorni dall’approvazione
Cooperative sociali Deposito al registro imprese del bilancio di esercizio e del bilancio sociale Entro 30 giorni dall’approvazione
Odv e Aps Aggiornamento al Runts del numero di associati, volontari e di eventuali lavoratori Entro il 30 giugno 2025 con riferimento al 31 dicembre 2024
Ets che nel 2024 hanno avuto entrate superiori a 100.000 euro Pubblicazione sul sito internet dell’ente (o sul sito della rete associativa cui l’ente aderisce) dei compensi ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti e agli associati Non prevista in modo specifico
Enti non profit che nel 2024 abbiano ricevuto contributi pubblici in misura pari o superiore a 10.000 euro Pubblicazione dei contributi pubblici sul sito internet dell’ente o su analogo portale digitale Entro il 30 giugno 2025

Al via il bando per la Capitale italiana del volontariato 2026

CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) in collaborazione con l’associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e in partenariato con Forum terzo settore e Caritas italiana – hanno lanciato il bando per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana del volontariato 2026, un riconoscimento annuale che punta a valorizzare la cultura e il ruolo del volontariato nel rafforzare il tessuto sociale delle comunità. Le candidature sono aperte fino al 30 giugno 2025.

Il bando è rivolto a città metropolitane, capoluoghi di regione o provincia, ma anche a comuni aggregati con più di 35mila abitanti complessivi, favorendo così anche le aree interne e i territori meno centrali. Le candidature devono essere presentate congiuntamente dal Comune interessato e dal Centro di servizio per il volontariato (Csv) territorialmente competente.

L’iniziativa, ispirata alla versione europea del titolo, nasce nel 2020 con l’obiettivo di promuovere la cultura del dono, valorizzare le esperienze virtuose di collaborazione tra enti, associazioni e cittadini, e riconoscere il contributo del volontariato allo sviluppo locale e al benessere collettivo.

Tra i criteri di valutazione: la qualità del programma e l’innovazione delle attività proposte, il coinvolgimento delle scuole e delle realtà economiche locali, la capacità di attivare partnership significative e una sostenibilità economico-finanziaria credibile. I comuni delle aree interne avranno un bonus di 4 punti in fase di valutazione.

Dopo Bergamo, che ha inaugurato il titolo nel 2022, la Capitale italiana del volontariato è stata Cosenza nel 2023. Nel 2024 è toccato a Trento, che ha ricoperto un doppio ruolo, ricevendo anche il titolo europeo. Palermo, attualmente in carica, passerà idealmente il testimone alla prossima città scelta il prossimo 5 dicembre 2025, nella Giornata internazionale del volontariato.

Il testo del bando e tutte le informazioni utili per presentare la domanda sono disponibili sul sito di CSVnet a questo link

di Clara Capponi

Online il nuovo Catalogo della Formazione Blended FQTS 2025

È disponibile il nuovo Catalogo della Formazione Blended FQTS 2025, parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa del progetto FQTS.

Il catalogo raccoglie 12 percorsi formativi rivolti a dirigenti e quadri del Terzo settore del Sud Italia, con l’obiettivo di potenziare le competenze, rafforzare il ruolo delle organizzazioni e rispondere alle sfide più attuali.

I corsi proposti alternano formazione a distanza e in presenza e attraverso metodologie innovative e inclusive, sono pensati per favorire l’apprendimento continuo, il confronto tra pari e l’applicazione pratica delle conoscenze acquisite nei contesti locali.

Ecco tutti i percorsi disponibili:

1. Oltre la questione di genere: “la questione di genere anche al maschile”

2. Responsabile finanziario delle Reti Terzo Settore

3. La dimensione politica del Terzo Settore

4. Verso il Piano dell’Economia Sociale come espressione della sussidiarietà

5. Giustizia Riparativa e di Comunità: Percorsi di Rinascita e Coesione Sociale

6. Tecnico della comunicazione

7. UC Public Speaking

8. Project Manager

9. Scrivere un progetto sociale

10. Facilitare gruppi e trasformare i conflitti con le pratiche riparative

11. Formatore e Facilitatore dei Processi di Apprendimento

12. Esperto nella individuazione, messa in trasparenza, validazione di crediti e di esperienze

Ogni percorso è pensato per rispondere a bisogni specifici delle organizzazioni di Terzo settore, accompagnandole in processi di crescita, innovazione e valorizzazione delle esperienze.

Qui il catalogo completo in PDFFQTS – Catalogo della formazione blended

Per ulteriori informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione ai percorsi formativi: segreteria@fqts.org

“Rigenerazione urbana e turismo dei luoghi” l’incontro alla Federico II di San Giovanni a Teduccio

«Rigenerazione urbana e turismo dei luoghi: spazi, esperienze, prospettive» è questo il titolo dell’incontro che che si terrà il 20 maggio, dalle 10, al Polo universitario di San Giovanni a Teduccio, Edificio A3 (ingresso via Nuova Villa).

Sono, dunque, le periferie al centro dell’incontro organizzato dal Dipartimento di scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli che ha lo scopo di stimolare la riflessione sulle buone pratiche che rendono questi spazi luoghi di inclusione sociale, innovazione e sostenibilità.

L’introduzione dei lavori è affidata al professore Francesco Pirone, coordinatore del corso di laurea in innovazione sociale. Parteciperanno, tra gli altri, Fabio Corbisiero e Annamaria Zaccaria dell’università Federico II di Napoli, Paola De Salvo dell’Università di Perugia, Tullio Romita dell’Università della Calabria. Previsti anche incontri con associazioni e cittadini promotori di iniziative di recupero e sviluppo delle periferia cittadina.

 

“BELLA STORIA. La tua”. Percorso di crescita dedicato a 50 giovani provenienti dalla Calabria e dalla Campania

Si chiama “Bella Storia. La Tua” il bando che accompagna 50 giovani provenienti da Calabria e Campania in un percorso di crescita personale, formazione e orientamento al futuro, promosso da Fondazione Unipolis (Fondazione d’impresa del Gruppo Unipol).

La BPER è Partner Tecnico del progetto e ha scelto di sostenere questa iniziativa perché ne condivide i valori profondi, nella convinzione che il contrasto alle disuguaglianze educative, la promozione dell’equità e il sostegno al talento giovanile siano elementi fondamentali per costruire una società più giusta e inclusiva. L’impegno nel sociale si esprime, dunque, offrendo strumenti e opportunità concrete a chi ha meno possibilità di accesso, ma grandi potenzialità da esprimere.

Il progetto ha lo scopo di unire sostegno economico, formazione e sviluppo di competenze trasversali. Un’occasione per rafforzare la fiducia dei partecipanti nelle proprie capacità e aiutarli a costruire percorsi di vita e di studio più consapevoli e autonomi.

Il progetto prevede un accompagnamento lungo tre anni, con il supporto di mentor, formatori e professionisti. Ogni partecipante riceverà un contributo economico fino a 4.500 euro, per coprire spese legate a istruzione, materiali didattici e attività culturali o sportive, con l’obiettivo di favorire l’autonomia nelle scelte educative e nella gestione delle risorse.

La scadenza per partecipare al bando è il 28 maggio 2025.

Qui il link (Bella Storia. La tua) del progetto.

Scarica la brochure per genitori, insegnanti ed educatori.

Scarica la brochure per giovani.

ASviS, al via il IX Festival dello Sviluppo Sostenibile

Il cambiamento verso un futuro più sostenibile è già in corso, ma occorre fare di più per raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030, poiché la sostenibilità conviene all’economia, alla società e all’ambiente e ci riguarda da vicino, molto da vicino.

È il messaggio chiave della nona edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, dal 7 al 23 maggio 2025, con eventi e iniziative in Italia, nel mondo e online.

La campagna di comunicazione di questa edizione del Festiva si intitola “Comfort Zone”, che ruota attorno al concetto della vicinanza: i protagonisti sono persone che abitano tranquille la loro zona di comfort mentre vicino a loro si materializzano gli effetti di uno sviluppo insostenibile (guerre, fame, degrado ambientale, ecc.).

Il Festival è un appuntamento che coinvolge ormai da anni tantissime istituzioni, imprese, università, scuole, organizzazioni della società civile, media, cittadine e cittadini.

L’edizione 2025, realizzata con la media partnership della Rai e dell’ANSA, si aprirà a Milano, il 7 maggio, al Museo della Scienza e Tecnologia, con una riflessione sul ruolo delle imprese e del sistema produttivo per la transizione verso la sostenibilità.

La seconda tappa si svolgerà a Genova, il 9 maggio, a Palazzo Ducale, con un focus su biodiversità e rigenerazione degli ecosistemi.

Venezia, il 13 maggio, presso la Biennale di Architettura, si parlerà di come tutelare il patrimonio storico e culturale, e specialmente le città, di fronte alle sfide del cambiamento climatico, mentre il 14 maggio alle Procuratie Vecchie si presenterà il nuovo progetto dell’ASviS “Ecosistema Futuro”, finalizzato a mettere il futuro al centro del dibattito culturale e politico del nostro Paese.

Bologna, il 14 maggio, presso il MAST, si svolgerà un dialogo su etica, democrazia, libertà e sostenibilità, mentre il 19, presso la Sala Borsa, si rifletterà sul ruolo dei distretti e delle filiere per realizzare modelli di produzione e consumo sostenibili.

Torino, il 15 e 16 maggio, presso il Salone del Libro, si svolgeranno quattro incontri sui temi della geopolitica e crisi delle democrazie, della cultura e della comunicazione della sostenibilità, degli impatti sociali dell’intelligenza artificiale.

Napoli, il 21 maggio, presso il Maschio Angioino, al centro dell’attenzione saranno le tematiche della sostenibilità sociale e le politiche per una società più equa e inclusiva.

Roma, il 23 maggio, presso l’Aula dei Gruppi della Camera dei Deputati, si svolgerà l’evento conclusivo del Festival, con la presentazione alle istituzioni dei risultati e delle proposte emerse nel corso della manifestazione.

Per la prima volta, inoltre, il Festival ospita “Libri in Agenda”, un ciclo di otto presentazioni di libri relativi alle diverse dimensioni della sostenibilità, che si svolgeranno nel corso del mese di maggio a Roma, nella libreria del Palazzo delle Esposizioni, curato dal Direttore di Pandora Rivista Giacomo Bottos.

“Il Festival 2025 si svolge a soli cinque anni dalla scadenza dell’Agenda 2030 il cui raggiungimento, nonostante gli sforzi finora compiuti, è ancora lontano – afferma il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini. – Per colmare il ritardo occorre accelerare il cambiamento, promuovere politiche efficaci e rafforzare la cooperazione tra i diversi soggetti della società attraverso un cambio di passo anche culturale. Il Festival vuole contribuire a questo cambiamento con un ricco programma in cui affronteremo temi cruciali come la sostenibilità delle imprese, la tutela della biodiversità, la resilienza urbana, la qualità dell’informazione, la giustizia sociale e il ruolo della cultura nel promuovere una cittadinanza attiva e consapevole. Partecipare al Festival – aggiunge Stefanini – significa contribuire a costruire un’Italia più equa, giusta e sostenibile. Significa ascoltare, proporre, connettere esperienze, idee e competenze. Significa agire oggi per non pagare domani i costi dell’inazione”.

All’Alleanza aderiscono oltre 320 tra le principali organizzazioni della società civile italiana che promuovono, in occasione del Festival, attività dedicate a diffondere la cultura della sostenibilità e la conoscenza dei temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Sul sito del Festival il cartellone completo degli eventi, insieme a tante altre iniziative e opportunità di prendere parte alla manifestazione.