Istat, nel 2025 una nuova classificazione dei codici Ateco

Riproponiamo l’articolo di Lara Esposito per Cantiere Terzo Settore relativo alla nuova classificazione Ateco 2025 che interessa anche gli ETS

A partire dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore la nuova classificazione Ateco 2025, che identifica e codifica le attività economiche svolte dalle imprese e dagli altri operatori in Italia. C’è tempo fino al 31 ottobre 2023 per presentare istanze motivate e chiedere la modifica della classificazione attualmente vigente o la conferma di codici Ateco già esistenti. È in atto, infatti, un processo di revisione dei codici, alcuni dei quali possono interessare anche le organizzazioni non profit nella gestione delle proprie attività.

Le istanze possono essere inviate da utenti singoli, ossia non rappresentati da associazioni di categoria o di settore, istituzioniorganizzazioni ed enti (rappresentanze settoriali e ordini professionali, ministeri, enti locali, altri enti, eccetera). In ogni caso, gli utenti singoli sono invitati, quando possibile, a presentare proposte di modifica con il supporto delle specifiche associazioni di categoria o di settore, in quanto più strutturate a rappresentare gli interessi collettivi degli attori economici.

Verso un’armonizzazione con le indicazioni europee

La revisione mira a predisporre la nuova classificazione Ateco 2025, la quale dovrà essere in linea con quanto stabilito nel Regolamento delegato (Ue) 2023/137 della Commissione che modifica il Regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Sarà il Comitato Ateco a supportare lo svolgimento del processo di valutazione e predisposizione della nuova versione della classificazione Ateco. Il Comitato è stato istituito già nel 2020 dal Presidente dell’Istat ed è composto da esperti statistici, rappresentanti delle principali istituzioni, enti amministrativi e delle organizzazioni imprenditoriali, e da una rete di utenti della classificazione che a vario titolo sono entrati in contatto con il Comitato.

Le caratteristiche dell’istanza

Per presentare un’istanza è importante ricordarsi di inserire gli elementi utili per la corretta identificazione del proponente: nome e cognome, recapito telefonico e indirizzo e-mail; occorre inoltre, specificare a che titolo l’utente presenta la proposta (ad esempio, eventuale associazione di settore di appartenenza).

Inoltre, le modifiche presentate devono contenere:

  • il tipo di modifica richiesta: integrazione delle sole note esplicative o cambiamento strutturale a livello di categoria (V cifra) o sotto-categoria (VI cifra);
  • una descrizione completa delle modifiche richieste;
  • qualsiasi elemento utile per la valutazione delle modifiche richieste come ad esempio le motivazioni che le giustificano e la rilevanza del settore coinvolto (stima del numero di imprese e peso economico).

Tutte le istanze presentate saranno valutate nel merito.
L’esito di tale processo (accettazione o rigetto delle proposte di modifica) sarà comunicato via e-mail agli utenti proponenti.

Le istanze già presentate al Comitato Ateco nei mesi scorsi sono attualmente in fase di valutazione e non sarà necessario presentarle nuovamente.

  • Per presentare motivate istanze per la modifica della classificazione attualmente vigente o la conferma di codici Ateco già esistenti, compilare il form presente sul sito e indirizzarlo a comitatoateco@istat.it con oggetto “Proposta revisione Ateco 2025” entro il 31 ottobre 2023;
  • Per richiedere informazioni scrivere a comitatoateco@istat.it con oggetto “Richiesta informazioni revisione Ateco 2025”
  • Per conoscere la classificazione vigente, visita la sezione web dedicata all’Ateco.

Pubblicato un avviso per il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza

Pubblicato sul sito del Comune di Napoli un  Avviso pubblico di manifestazione d’interesse per la realizzazione di progetti finalizzati all’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza di genere.

Il progetto finanziato è pari a 200mila euro e prevede l’attivazione di tirocini formativi e/o borse lavoro al fine di garantire l’empowerment delle donne vittime di violenza, in funzione degli specifici fabbisogni delle destinatarie interessate e attraverso la realizzazione di progetti personalizzati finalizzati al rafforzamento della conoscenza delle proprie potenzialità nonché all’arricchimento del loro bagaglio esperienziale con l’obiettivo di accrescerne l’occupabilità e la loro capacità di proporsi in modo positivo nel mondo del lavoro, promuovendo concrete occasioni di impiego.
Ciascun progetto potrà avere un valore massimo di 50mila euro. Prevista una selezione per un totale di 4 progetti.
Per partecipare c’è tempo fino al 29 ottobre 2023.

Iniziative in cofinanziamento: 10 milioni a disposizione

Aperta la quarta edizione di “Iniziative in cofinanziamento” promossa da Con i Bambini per sostenere interventi di contrasto della povertà educativa minorile insieme ad altri enti erogatori privati che condividono lo spirito e gli obiettivi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Anche questo nuovo bando, come i precedenti tre, intende perseguire due principali obiettivi: da un lato, attrarre risorse supplementari coerenti con le finalità del Fondo; dall’altro, favorire un positivo confronto con le esperienze di altre organizzazioni, arricchendo reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi alla povertà educativa minorile.

Oltre a perseguire un effetto leva delle risorse finanziarie a disposizione delle organizzazioni di terzo settore, il bando intende anche sperimentare forme di innovazione, sia negli ambiti di intervento, sia nelle modalità operative o metodologiche scelte, nel contrasto delle forme di povertà educativa minorile.

Con il lancio della quarta edizione dell’iniziativa, Con i Bambini dedica ulteriori risorse finanziarie, fino a un massimo di 10 milioni di euro, al cofinanziamento di progetti che intendono intervenire su ambiti analoghi a quelli su cui si concentrano le azioni del Fondo. Una quota non inferiore al 50% di tali risorse sarà destinata a progetti multiregionali che intervengono in almeno due aree del Paese tra Nord, Centro, Sud e Isole.

L’iniziativa è rivolta a soggetti giuridici privati che intendono, insieme a Con i Bambini, promuovere e sostenere la realizzazione di interventi congiunti di contrasto della povertà educativa minorile su tutto il territorio nazionale.

A tal fine, Con i Bambini mette a disposizione dei progetti approvati fino a un massimo del 50% delle risorse finanziarie complessivamente necessarie per la realizzazione degli interventi, con un contributo minimo di 200.000 euro e fino a un massimo di 1.500.000 euro.

Le iniziative possono essere originate e svolte nelle seguenti differenti modalità:

  • progetti proposti direttamente da enti del terzo settore e sostenuti, almeno al 50%, da uno o più cofinanziatori, fino a un massimo di cinque;
  • progetti o bandi a evidenza pubblica promossi congiuntamente, attraverso percorsi di progettazione partecipata/condivisione, da Con i Bambini con uno o più cofinanziatori in funzione di enti erogatori privati (fino a un massimo di 3).

Il processo di selezione è articolato in due fasi: presentazione dell’idea progettuale e successiva progettazione esecutiva.

Con i Bambini esaminerà tutte le idee progettuali inviate entro, e non oltre, le ore 13:00 del 31 dicembre 2024.

Nuovo bando CrescerAI: 2 milioni di euro per sostenere il Made in Italy

Si chiama  crescerAI, il nuovo bando pubblicato dall’impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale e sostenuto da Google.org, che punta a finanziare progetti scalabili, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo delle piccole e medie imprese oltre che delle imprese sociali italiane attive in contesti svantaggiati come aree a basso reddito o caratterizzate da un alto tasso di vulnerabilità imprenditoriale, nonché in contesti emarginati e caratterizzati da una minore disponibilità di risorse.

“Dopo solo un anno di operatività, l’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale è supportata da un player mondiale nell’innovazione digitale come Google, con un grant che ha l’obiettivo di individuare soluzioni di AI a beneficio della crescita delle piccole e medie imprese. Questo vuol dire dare la possibilità a tutte le aziende di stare al passo e non rimanere indietro” così Giovanni FostiPresidente dell’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale. 

Per Melissa Ferretti PerettiVP e Country Manager di Google Italia“Da anni Google supporta l’economia italiana attraverso investimenti in infrastrutture, fondi per l’innovazione e programmi di formazione sul digitale. Oggi l’intelligenza artificiale rappresenta una nuova leva di crescita che richiede un approccio audace e responsabile. Sappiamo che molte imprese italiane sono interessate a questa trasformazione, ma non sempre hanno gli strumenti o la preparazione per affrontarla al meglio. Come parte del nostro impegno per il Paese, vogliamo aiutare queste realtà non solo a conoscere il valore dell’intelligenza artificiale, ma anche a capire come applicarle al meglio nel proprio settore e continuare a crescere”.

Le proposte progettuali devono prevedere azioni puntuali, funzionali allo sviluppo e all’implementazione di una soluzione basata su tecnologie di Intelligenza Artificiale, la cui adozione dovrà interessare le PMI con un ruolo chiave nella promozione del “Made in Italy”. Grazie all’applicazione della soluzione di IA sviluppata, si prevede che i beneficiari finali dei progetti finanziati possano riscontrare vantaggi concreti quali, a titolo esemplificativo: abbattimento di tempi e costi di operazione nel proprio business, ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi, maggior resilienza finanziaria e minor impatto ambientale.

Possono partecipare soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro – come per esempio università, istituti e centri di ricerca, e centri di trasferimento tecnologico – potranno partecipare presentando proposte progettuali entro il 31 gennaio 2024 attraverso il portale Re@dy.

Il bando mette a disposizione in totale 2.200.000 euro.

I progetti valutati idonei verranno sostenuti in tutte le fasi per creare, promuovere, applicare e scalare soluzioni innovative di AI: le proposte potranno includere fasi preliminari di ricerca e sviluppo, test e applicazione sperimentale, implementazione e scale-up della soluzione proposta, prevedendo anche il coinvolgimento di imprese per l’apporto di know how specifico nel campo dell’AI.

I progetti finalisti verranno valutati anche da un panel di esperti che include il  Prof. Vincenzo Ambriola (Direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa), la Prof.ssa Raffaella Cagliano (Direttrice del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano), Eleonora Faina (Direttrice Generale di Anitec-Assinform), Mario Nobile (Direttore Generale di AgID), Agostino Santoni (Vice Presidente di Confindustria con delega al Digitale).

Per maggiori informazioni visitare la pagina “CrescerAI”.

Per saperne di più su come partecipare al bando sono stati organizzati due webinar gratuiti e aperti a tutti

Nuovi criteri 2023-2025 per l’erogazione di contributi al volontariato organizzato di protezione civile

La concessione di contributi per il finanziamento di progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato di protezione civile ha l’obiettivo di favorire la crescita qualitativa del volontariato, così come previsto dall’art. 37 Decreto Lgs n. 1 del 2018, che tutela e promuove la partecipazione delle organizzazioni di volontariato a tutte le attività di protezione civile.

In particolare il Dipartimento della Protezione Civile può concedere alle organizzazioni di volontariato, iscritte all’elenco nazionale, contributi per progetti finalizzati:

  • al potenziamento di attrezzature e mezzi
  • al miglioramento della preparazione tecnica dei volontari
  • alla diffusione della cultura della protezione civile
  • al coinvolgimento del volontariato organizzato di protezione civile nelle attività di pianificazione di protezione civile dei Comuni (misura sperimentale)

I contributi sono concessi nei limiti degli stanziamenti annuali destinati a questo scopo.

Le modalità per la presentazione dei progetti, la loro valutazione e la concessione dei relativi contributi sono stabilite da criteri con validità triennale, definiti dal Dipartimento della protezione civile.

In particolare, il Decreto del Capo del Dipartimento n. 1472 del 30 maggio 2023 stabilisce i criteri per la concessione dei contributi alle organizzazioni di volontariato per il triennio 2023-2025.

Ciascuna organizzazione può presentare, per ogni annualità, una sola richiesta di contributo per un progetto finalizzato alle seguenti misure:

  • MISURA 1 – potenziamento attrezzature e mezzi, sia mediante l’acquisizione di nuove attrezzature e mezzi sia mediante potenziamento ed ampliamento delle capacità tecniche di mezzi già in possesso:
    • MISURA 1/A – potenziamento della capacità operativa e di intervento degli ETS iscritti nell’Elenco Centrale del Dipartimento della protezione civile.
    • MISURA 1/B – potenziamento della capacità operativa e di intervento delle colonne mobili del volontariato delle Regioni e Province autonome.
    • MISURA 1/C – potenziamento della capacità operativa e di intervento degli ETS iscritti negli elenchi territoriali del volontariato di protezione civile istituiti presso le Regioni e le Province autonome (che non presentano progetti nell’ambito delle misure 1/A e 1/B).
  • MISURA 2 – miglioramento della preparazione tecnica mediante lo svolgimento delle pratiche di addestramento e di ogni altra attività, anche a carattere formativo, diretta a conseguire una maggiore efficacia dell’attività espletata dagli enti del Terzo settore. Tale attività formativa può essere rivolta, oltre che ai volontari aderenti al soggetto proponente, anche ai volontari appartenenti ad altri soggetti.
  • MISURA 3 – diffusione della cultura della protezione civile mediante la formazione e l’informazione alla popolazione in materia di previsione e prevenzione dei rischi e in materia di protezione civile, anche volti a favorire l’avvicinamento dei giovani alle attività del volontariato, sul territorio e in rapporto con le istituzioni locali; ogni altra attività finalizzata a favorire lo sviluppo della resilienza delle comunità e misure utili a ridurre i rischi del territorio e ad attenuarne le conseguenze.
  • MISURA MISTA (2-3) – misura sperimentale – progetti finalizzati al coinvolgimento del volontariato organizzato di protezione civile nelle attività di pianificazione di protezione civile dei Comuni, anche associati. Le attività possono riguardare una singola misura, tra quelle previste 2 e 3 ovvero essere articolate trasversalmente su più misure.

Possono presentare domanda di contributo:

  • gli enti ETS iscritti nell’elenco centrale del volontariato di protezione civile istituito presso il Dipartimento della protezione civile;
  • gli ETS, ivi compresi i Gruppi comunali, iscritti negli elenchi territoriali del volontariato di protezione civile istituiti presso le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

Le risorse finanziarie che risulteranno disponibili per finanziare i progetti relativi al triennio 2023-2025, saranno ripartite tra le varie misure.

I progetti relativi alla misura 1 sono finanziabili nella misura massima del 75%.

I progetti relativi alle misure 2 e 3 sono finanziabili nella misura massima del 95%.

La domanda di contributo va trasmessa utilizzando il modulo speditivo che deve essere compilato – relativamente alla quota per cui si presenta il progetto  – in ogni sua parte, a pena di esclusione, entro il 31 dicembre 2023.

Fondi alle reti di Terzo settore, online l’avviso per oltre 22 milioni

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato l’Avviso 2/2023 per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale disposti dal codice del Terzo settore (art. 72 dlgs 117/2017). Per quest’anno, l’Atto di indirizzo 2023 ha stanziato 22.666.890 euro a sostegno delle attività di interesse generale degli enti del Terzo settore.

Le iniziative e i progetti devono essere promossi, anche attraverso le reti associative iscritte nell’apposita sezione del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), da organizzazioni di volontariatoassociazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, iscritte al Runts, singolarmente o in partenariato tra loro. In questa fase di transizione, possono accedere anche gli enti interessati dal processo di trasmigrazione e quelli iscritti all’anagrafe delle Onlus presso l’Agenzia delle entrate.

Le iniziative e i progetti dovranno prevedere lo svolgimento – inteso come effettiva attivazione – di attività di interesse generale in almeno 10 Regioni (in questo contesto le Province autonome di Trento e Bolzano sono equiparate alle Regioni). La durata minima delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a 12 mesi, mentre la durata massima non potrà eccedere i 18 mesi.

Criteri di finanziamento

Il finanziamento ministeriale complessivo di ciascuna iniziativa o progetto non potrà essere inferiore a 250.000 euro né superare l’importo di 600.000 euro e non potrà superare l’80% del costo totale dell’iniziativa o del progetto approvato, nel caso in cui sia presentato e realizzato da associazioni di promozione sociale o da organizzazioni di volontariato anche in partenariato tra loro, e del 50% del costo totale della proposta approvata, se presentata e realizzata da fondazioni del Terzo settore.

La restante quota di cofinanziamento di almeno il 20% nel caso di associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato e almeno al 50% in caso di fondazioni del Terzo settoresarà a carico dei soggetti proponenti, i quali potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi.

Per maggiori informazioni sui criteri di finanziamento e su tutte le indicazioni da seguire per l’accesso al finanziamento si consiglia una lettura attenta e completa dell’Avviso ministeriale.

La modulistica

Come previsto dall’Avviso ministeriale, per la presentazione delle iniziative o progetti dovrà obbligatoriamente essere utilizzata la seguente modulistica:

I documenti dovranno essere caricati in piattaforma, compilati sia in formato word/.xls sia in formato pdf editabile, non scannerizzato.

Per maggiori informazioni sulla compilazione della modulistica e su tutte le indicazioni da seguire per l’accesso al finanziamento si consiglia una lettura attenta e completa dell’Avviso ministeriale.

Le modalità di partecipazione

La documentazione dovrà essere caricata sulla piattaforma accessibile al seguente indirizzo https://servizi.lavoro.gov.it/ il cui accesso è possibile esclusivamente tramite le proprie credenziali Spid. Per il completamento della procedura, è necessario essere in possesso anche di una casella di posta elettronica certificata attiva.

Tutte le comunicazioni tra il soggetto richiedente il finanziamento e l’amministrazione dovranno avvenire esclusivamente mediante l’indirizzo pec dichiarato nella domanda. Per qualsiasi comunicazione, il richiedente è tenuto a indicare il numero identificativo assegnato alla domanda presentata e a riportare nell‘oggetto la dicitura: “Avviso n. 2/2023 – art. 72 D.Lgs. n. 117 del 2017”. Per ogni comunicazione o richiesta dovrà essere utilizzato l’indirizzo di posta elettronica certificata: dgterzosettore.div3@pec.lavoro.gov.it.

La compilazione della domanda potrà avvenire dalle ore 12.00 del 16 ottobre 2023 sino alle ore 20.00 del 6 novembre 2023.