Online i beneficiari dei contributi energia al Terzo settore

Arrivano i primi contributi per il caro energia dello scorso anno dovuto alla guerra in Ucraina anche per il Terzo settore. Nello specifico, lo scorso 8 novembre sono stati concessi i contributi con il decreto del Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio destinati a enti del Terzo Settore ed enti religiosi riconosciuti che svolgono attività di assistenza per disabili e anziani.

La misura ha messo a disposizione contributi a fondo perduto per l’aumento dei costi di energia elettrica e gas naturale registrati nel terzo trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021.

L’incentivo di 175 milioni di euro è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità – ed è gestito da Invitalia.

Di seguito gli elenchi:

  • Allegato 1: elenco degli enti del Terzo settore ammessi al contributo in relazione alla quota di fondo pari a 120 milioni di cui all’art. 8 comma 1 del decreto-legge 144/2022 che erogano prestazioni socio-sanitarie o socio-assistenziali in regime residenziale o semiresidenziale per persone con disabilità;
  • Allegato 2 – elenco degli enti ammessi al contributo in relazione alla quota di fondo pari a 50 milioni di cui all’articolo 3 comma 12 lett. a) del decreto-legge 176/2022 che erogano prestazioni socio-sanitarie o socio-assistenziali in regime residenziale o semiresidenziale per persone anziane;
  • Allegato 3 – Elenco delle istituzioni Pubbliche di Assistenza (Ipab) ammesse al contributo in relazione alla quota di fondo pari a 5 milioni di cui all’art. 1 comma 366 della legge 197/2022 che erogano prestazioni socio-sanitarie o socio-assistenziali in regime residenziale o semiresidenziali per persone anziane.

L’Allegato 4 contiene l’elenco delle domande per cui sono in corso le verifiche in merito al rispetto dell’importo massimo degli aiuti ricevuti dal soggetto beneficiario a titolo “de minimis”, ai sensi del regolamento UE 1407/2013.

La finestra per accedere al contributo è stata aperta dal 20 luglio 2023 al 21 agosto 2023.

Gli altri enti del Terzo settore che possono accedere al beneficio possono inoltrare domanda attraverso l’apposita piattaforma entro il prossimo 12 dicembreMaggiori informazioni qui.

di Lara Esposito per Cantiere Terzo Settore

Terzo settore, al via la piattaforma per chiedere il contributo energia

Per accedere al contributo previsto dall’articolo 8, comma 2 del decreto-legge n. 144/2022, la piattaforma informatica, gestita da Invitalia s.p.a., sarà aperta dalle ore 12.00 dell’8 novembre 2023 fino alle ore 12.00 del 12 dicembre 2023.

Possono beneficiare della misura:

  • gli enti iscritti nel registro unico nazionale del terzo settore di cui all’art 45 del D.Lgs. n.117/2017;
  • le organizzazioni di volontariato (ODV) tuttora coinvolte nel processo di trasmigrazione di cui all’articolo 54 del D.Lgs. n.117/2017;
  • le associazioni di promozione sociale (APS) tuttora coinvolte nel processo di trasmigrazione di cui all’articolo 54 del D.Lgs. n.117/2017;
  • le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, iscritte nella relativa anagrafe;
  • gli enti religiosi civilmente riconosciuti di cui all’art. 4, comma 3 del D.Lgs. n.117/2017.

Le modalità di partecipazione e di presentazione dell’istanza sono contenute nel D.P.C.M. 8 febbraio 2023.

Le risorse complessivamente disponibili sono pari a 98,5 milioni di euro

Saranno ammessi al contributo gli enti del Terzo settore che hanno subito un incremento dei costi energetici e gas naturale nei primi tre trimestri dell’anno 2022 rispetto al corrispondente  dell’anno 2021 pari o superiore al 20% e saranno rimborsabili fino ad un massimo dell’80%.

L’importo massimo del rimborso per  ciascun ente non potrà eccedere in ogni caso € 30.000,00. Entro l’11 febbraio 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali adotterà il provvedimento di  individuazione  degli enti  ammessi al contributo, sulla base dell’elenco stilato da Invitalia spa, secondo un ordine decrescente a partire dalla maggiore percentuale di incremento dei costi subito dall’ente, e dando priorità, a parità di percentuale, al maggiore importo del costo sostenuto.

Qui il link alla piattaforma:

https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/contributo-energia-enti-terzo-settore

 

Fondi al Terzo settore, proroga all’8 novembre per l’avviso da oltre 22 milioni

C’è tempo fino alle ore 20 di mercoledì 8 novembre 2023 (e non più alle ore 20 del 6 novembre 2023) per accedere ai contributi per iniziative e progetti di rilevanza nazionale disposti dall’articolo 72 del codice del Terzo settore.

​Considerato l’elevato numero di richieste di assistenza tecnica pervenute al servizio di supporto di help desk e la novità della piattaforma quale strumento di presentazione delle istanze, con il Decreto direttoriale n. 263 del 3 novembre 2023 è stato prorogato il termine di chiusura della piattaforma dedicata alla presentazione delle istanze di ammissione al finanziamento, ai sensi dell’Avviso n. 2/2023.

L’Avviso 2/2023 riguarda il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale disposti dal codice del Terzo settore (art. 72 dlgs 117/2017). Per quest’anno, l’Atto di indirizzo 2023 ha stanziato 22.666.890 euro a sostegno delle attività di interesse generale degli enti del Terzo settore.

Le iniziative e i progetti devono essere promossi, anche attraverso le reti associative iscritte nell’apposita sezione del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), da organizzazioni di volontariatoassociazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, iscritte al Runts, singolarmente o in partenariato tra loro. In questa fase di transizione, possono accedere anche gli enti interessati dal processo di trasmigrazione e le fondazioni (art. 10 dlgs 460 del 1997) iscritti all’anagrafe delle Onlus presso l’Agenzia delle entrate.

Le iniziative e i progetti dovranno prevedere lo svolgimento – inteso come effettiva attivazione – di attività di interesse generale in almeno 10 Regioni (in questo contesto le Province autonome di Trento e Bolzano sono equiparate alle Regioni). La durata minima delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a 12 mesi, mentre la durata massima non potrà eccedere i 18 mesi.

Criteri di finanziamento

Il finanziamento ministeriale complessivo di ciascuna iniziativa o progetto non potrà essere inferiore a 250.000 euro né superare l’importo di 600.000 euro e non potrà superare l’80% del costo totale dell’iniziativa o del progetto approvato, nel caso in cui sia presentato e realizzato da associazioni di promozione sociale o da organizzazioni di volontariato anche in partenariato tra loro, e del 50% del costo totale della proposta approvata, se presentata e realizzata da fondazioni del Terzo settore.

La restante quota di cofinanziamento di almeno il 20% nel caso di associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato e almeno al 50% in caso di fondazioni del Terzo settoresarà a carico dei soggetti proponenti, i quali potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi.

Per maggiori informazioni sui criteri di finanziamento e su tutte le indicazioni da seguire per l’accesso al finanziamento si consiglia una lettura attenta e completa dell’Avviso ministeriale.

La modulistica

Come previsto dall’Avviso ministeriale, per la presentazione delle iniziative o progetti dovrà obbligatoriamente essere utilizzata la seguente modulistica:

I documenti dovranno essere caricati in piattaforma, compilati sia in formato word/.xls sia in formato pdf editabile, non scannerizzato.

Per maggiori informazioni sulla compilazione della modulistica e su tutte le indicazioni da seguire per l’accesso al finanziamento si consiglia una lettura attenta e completa dell’Avviso ministeriale.

Le modalità di partecipazione

La documentazione dovrà essere caricata sulla piattaforma accessibile al seguente indirizzo https://servizi.lavoro.gov.it/ il cui accesso è possibile esclusivamente tramite le proprie credenziali Spid. Per il completamento della procedura, è necessario essere in possesso anche di una casella di posta elettronica certificata attiva.

Tutte le comunicazioni tra il soggetto richiedente il finanziamento e l’amministrazione dovranno avvenire esclusivamente mediante l’indirizzo pec dichiarato nella domanda. Per qualsiasi comunicazione, il richiedente è tenuto a indicare il numero identificativo assegnato alla domanda presentata e a riportare nell‘oggetto la dicitura: “Avviso n. 2/2023 – art. 72 D.Lgs. n. 117 del 2017”. Per ogni comunicazione o richiesta dovrà essere utilizzato l’indirizzo di posta elettronica certificata: dgterzosettore.div3@pec.lavoro.gov.it.

La compilazione della domanda potrà avvenire entro le ore 20 di mercoledì 8 novembre 2023.

Online anche le faq e un servizio di supporto tecnico.

Avviso 2/2023 per il Terzo settore, a disposizione faq e supporto tecnico

Riproponiamo l’articolo di Lara Esposito per Cantiere Terzo Settore relativo ai chiarimenti sui contributi per iniziative e progetti di rilevanza nazionale disposti dall’articolo 72 del codice in scadenza il 6 novembre 

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato sul proprio sito 7 quesiti con le relative risposte relative all’Avviso 2/2023 in scadenza il 6 novembre 2023 alle ore 20 che mette a disposizione oltre 22 milioni di euro per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale disposti dal codice del Terzo settore (art. 72 dlgs 117/2017).

Le faq forniscono in particolare chiarimenti in merito alle seguenti tematiche:

  • L’impossibilità per un’associazione, non ancora iscritta al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), ma iscritta attualmente all’anagrafe delle Onlus, di partecipare all’avviso;
  • Le modalità di calcolo del cofinanziamento qualora si costituisca un partenariato misto tra associazioni di promozione sociale/organizzazioni di volontariato e fondazioni
  • La possibilità per una rete iscritta al Runts nella sezione E (reti associative), ma che non abbia la qualifica di associazione di promozione sociale o organizzazione di volontariato di accedere al finanziamento
  • Il momento preciso dal quale debba considerarsi sussistente il requisito soggettivo per la partecipazione per un ente che si trova nelle more del perfezionamento dell’iscrizione al Runts;
  • La possibilità per un’associazione di promozione sociale che è trasmigrata al Runts ma che non risulta avere qualifica di rete, di partecipare o meno all’Avviso n. 2/2023 come rete o se debba costituire un’Ats con i suoi associati/aderenti;
  • La possibilità per un ente del Terzo settore iscritto al Runts quale associazione di secondo livello, nella sezione “Altri Ets”, non presenta la qualifica di associazione di promozione sociale (Aps) o organizzazione di volontariato (Odv) e che abbia tra i suoi soci sia Aps, sia Odv sia fondazioni di partecipare all’Avviso;
  • Il concetto di collaborazione con enti pubblici o privati.

Inoltre, il Ministero mette a disposizione un servizio di supporto tecnico e normativo per l’Avviso 2/2023 tramite l’Urp online.

Il supporto può essere richiesto compilando il form al seguente link, selezionando come Categoria “Terzo Settore” e come sottocategoria “Enti del Terzo Settore_Avviso_2_2023 (quesiti normativi)” oppure “Enti del Terzo Settore_Avviso_2_2023 (quesiti tecnici)”

Qui il link alla sezione dedicata sul sito ministeriale.

Il Terzo settore paga l’Irap più delle imprese

Riproponiamo l’articolo di Massimo Novarino per Cantiere Terzo Settore relativo al pagamento dell’Irap per il Terzo settore

Come noto, l’Irap è l’imposta regionale sulle attività produttive istituita col decreto legislativo 446/1997 e successive modificazioni. La norma nazionale individua i soggetti a cui si applica (ad esempio le società ma anche gli enti non commerciali), disciplina la determinazione della base imponibile e fissa il valore percentuale della imposta. Le Regioni hanno la facoltà di incrementare, diminuire, esentare particolari categorie di soggetti. Nel corso degli anni le Regioni hanno utilizzato la facoltà a loro disposizione: sul sito del Ministero delle Finanze sono rinvenibili le oltre 400 fattispecie normate dalla Regioni (una media di oltre 20 modalità diverse per Regione).

Negli anni il dlgs 446/97 è stato modificato, in particolare sono state introdotte norme a livello nazionale di alleggerimento dell’imposta intervenendo sulla modalità di calcolo della base imponibile sulla quale poi applicare la percentuale dell’imposta. Ciò ha portato, oggi, a vedere le imprese godere di una importante agevolazione: nella base imponibile non viene computato l’importo relativo ai costi dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Questo abbassa di molto la base imponibile e l’importo dell’Irap da pagare è divenuto, rispetto alla norma originaria, molto contenutoTale agevolazione non è però prevista per gli enti non commerciali in relazione all’attività non commerciale svolta e, fra essi, gli enti del Terzo settore: pertanto essi sono assoggettati all’Irap in misura ben maggior di quanto previsto per le imprese!

Come più sopra segnalato, le Regioni hanno facoltà di intervenire sulla percentuale da applicare alla base imponibile per la determinazione dell’imposta. Negli anni molte di esse hanno previsto delle riduzioni o esenzioni per le Onlus (dlgs 460/97), in alcuni casi prevedendo esplicitamente anche specifiche agevolazioni per le cooperative sociali (legge 381/919), le organizzazioni di volontariato (legge 266/91), le associazioni di promozione sociale (legge 383/00).  Va segnalato, per completezza di informazione, che alcune Regioni hanno previsto che tali agevolazioni rientrino tra gli aiuti di Stato (sottoponendoli quindi ad alcuni vincoli), altre Regioni no.

Con l’entrata in vigore del codice del Terzo Settore (Cts) e, in particolare, con l’attivazione del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) nel novembre 2021 il quadro normativo è mutato. Con l’iscrizione al Runts un’associazione precedentemente iscritta al registro Onlus ne viene cancellata e perde quindi tale qualifica. Inoltre vanno tenuti in considerazione gli enti (vuoi perché di nuova costituzione, vuoi perché in precedenza non iscritti a nessun registro) che si sono iscritti ex novo al Runts.

Il rischio è che enti che sinora avevano goduto delle agevolazioni in quanto Onlus, con il passaggio al Runts – continuando a fare le cose che facevano prima – ora non se le vedano più riconosciute. Idem per gli enti iscritti ex novo al Runts.

L’articolo 82 comma 8 del Cts prevede che le regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano possano disporre nei confronti degli Ets, comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società, la riduzione o l’esenzione Irap. Ma solo alcune Regioni al momento sono intervenute inserendo anche gli Ets fra i soggetti beneficiari delle agevolazioni Irap: la Regione Valle D’Aosta (già nel 2021) e, più recentemente nell’agosto di quest’anno, la Provincia autonomia di Bolzano e la Regione Friuli Venezia-Giulia.

Per completezza di informazione si segnala che anche la Regione Lombardia è intervenuta, ma estendendo l’agevolazione alle sole organizzazioni di volontariato iscritte al Runts: la conseguenza è che associazioni di promozione sociale precedentemente iscritte al registro Onlus, quindi beneficiarie a suo tempo di esenzione, ora si trovino invece gravate dell’imposta.

Anche la Regione Sardegna (legge regionale 9/2023 n. 9 art. 155) è intervenuta in materia in questi giornima estendendo solo fino all’entrata in vigore delle disposizioni di cui al titolo X del Cts le agevolazioni già previste per le Onlus anche:

1) agli enti iscritti al Runts già in precedenza iscritti al registro Onlus;

2) agli enti non commerciali trasmigrati al Runts secondo quanto previsto dal dm 106/2020.

Di conseguenza, gli enti in precedenza non iscritti in nessun registro o gli enti di nuova istituzione che si iscrivono al Runts non godono dell’agevolazione; inoltre, una volta che sarà giunta l’autorizzazione dalla Commissione europea, e quindi saranno entrate in vigore le disposizioni del titolo X del dlgs 117/2017, o la Regione provvede a emanare una nuova legge o termineranno le agevolazioni per tutti.

L’auspicio è che, a livello nazionale, si intervenga quanto prima almeno estendendo anche agli enti non commerciali le agevolazioni previste da anni per le impresea livello locale, che le Regioni adottino provvedimenti simili a quelli delle Regioni sopra citate estendo agli Ets quanto previsto per le Onlus, ricordando che quest’ultima qualifica cesserà di esistere con l’’entrata in vigore del titolo X del dlgs 117/2017.

In allegato:

Avviso per contributo una tantum a favore delle Associazioni Di Volontariato di Protezione Civile

Sul sito della Regione Campania è stato pubblicato il Decreto Dirigenziale n. 459 del 13/10/2023 ad oggetto “D.G.R. 497 del 30.08.2023. Interventi regionali per il potenziamento e lo sviluppo del sistema di Protezione Civile. Avviso per contributo una tantum a favore delle Associazioni Di Volontariato di Protezione Civile iscritte all’Elenco Territoriale delle Odv di Protezione Civile della Regione Campania”.

1. OBIETTIVI GENERALI
Con delibera n. 497 del 30/08/2023, la Giunta Regionale ha programmato la somma complessiva di €750.000,00 destinando alle Associazioni di volontariato di protezione civile private iscritte nell’Elenco territoriale di Protezione Civile della Regione Campania un contributo di € 3.000,00, e comunque nei limiti delle risorse disponibili, per l’acquisto di DPI, nonché per l’acquisizione di mezzi, strumenti operativi, strutture logistiche e di quanto necessario al funzionamento dei mezzi in disponibilità.

2. I SOGGETTI BENEFICIARI
Posso presentare istanza per il contributo di cui alla D.G.R. 497 del 30/08/2023, le Associazioni di Volontariato regolarmente iscritte, alla data di adozione del presente bando, all’Elenco Territoriale di Protezione Civile della Regione Campania, istituito con DGR n. 75 del 09/03/2015. Le Associazioni aderenti ai Coordinamenti regolarmente iscritti, alla data di approvazione del presente bando, all’Elenco Territoriale di Protezione Civile della Regione Campania, istituito con DGR n. 75 del 09/03/2015, possono presentare istanza di contributo esclusivamente attraverso il proprio Coordinamento di appartenenza.
I Coordinamenti devono presentare un’unica istanza cumulativa per le associazioni che aderiscono al Coordinamento medesimo.
Sono esclusi i Gruppi Comunali di Protezione Civile, anche aderenti a Coordinamenti, beneficiari di analogo contributo una tantum già disciplinato ai sensi della D.G.R. n.724 del 28/12/2022.

3. RISORSE DISPONIBILI
Le risorse destinate al precitato bando sono quelle programmate con D.G.R. n. 497 del 30/08/2023 e disponibili nel Bilancio gestionale 2023 ai sensi della L.R. n. 5 del 29.06.2021 art. 2 comma 2 sul capitolo di spesa U065120 nonché quelle disponibili sul capitolo di spesa U06116, per un importo massimo di € 750.000,00.
L’importo massimo erogabile per ciascuna Associazione di Volontariato ammessa a finanziamento è di € 3.000,00.
Per le Associazioni aderenti ai Coordinamenti l’importo massimo riconoscibile viene calcolato in €3.000,00 massimo moltiplicato per il numero di Associazioni aderenti e per le quali il Coordinamento ha presentato istanza.

4. SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammissibili, nei limiti degli importi di cui al punto precedente sono di seguito elencate:
1.oneri documentati sostenuti acquisto dei DPI necessari per l’impiego dei propri volontari;
2.oneri documentati sostenuti per l’acquisto/riparazione/sostituzione/potenziamento di mezzi e attrezzature di protezione civile. Nello specifico, è ammesso:
•acquisto di materiali e attrezzature, strumenti operativi e logistici di protezione civile;
• acquisto di mezzi o moduli operativi (anche usati, purché acquistati da esercenti l’attività di compravendita di attrezzature o moduli usati con rilascio di fattura).

Le Associazioni o i Coordinamenti che presentano progetti e/o preventivi di importo superiore al contributo massimo erogabile di €3.000 devono obbligatoriamente indicare la fonte di co- finanziamento per l’importo eccedente.

5. DOMANDA DI PARTECIPAZIONE E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE
Per partecipare alla procedura, le Associazioni di Volontariato regolarmente iscritte, alla data di adozione del presente bando, all’Elenco Territoriale di Protezione Civile della Regione Campania, istituito con DGR n. 75 del 09/03/2015, dovranno compilare per intero il modulo allegato al presente disciplinare (Allegato A – Istanza di contributo Associazioni singole) entro e non oltre le 23.59 del ventesimo giorno naturale e consecutivo successivo alla data di adozione del Decreto dirigenziale di approvazione.

Per partecipare alla procedura, i Coordinamenti regolarmente iscritti, alla data di adozione del presente bando, all’Elenco Territoriale di Protezione Civile della Regione Campania, istituito con DGR n. 75 del 09/03/2015, dovranno compilare per intero il modulo allegato al presente disciplinare (Allegato B- Istanza unitaria di contributo per Coordinamenti”) firmato digitalmente dal Legale Rappresentante.

Per consultare e scaricare il bando…clicca qui