Terzo settore: pubblicato in Gazzetta il decreto del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore

Lo scorso 15 settembre 2020 è stato emanato il Decreto Ministeriale n. 106 con gli allegati A, B e C, a firma del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in attuazione dell’art. 53, comma 1 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117, con il quale sono disciplinate le procedure di iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, le modalità di deposito degli atti, le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro.

Il Decreto è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Gli allegati B e C sono comprensivi di 2 appendici ciascuno, rese disponibili in formato excel.

Allegato B Appendice 1

Allegato B Appendice 2

Allegato C Appendice 1

Allegato C Appendice 2

Le appendici rappresentano esclusivamente il tracciato informatico utilizzato dal sistema informativo del R.U.N.T.S. e non sono di immediato utilizzo da parte degli enti.

Cinque per mille, online i contributi inferiori a 500mila euro

È online sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il primo elenco dei beneficiari dei 5 per mille relativo all’anno finanziario 2019 per gli enti che hanno diritto a un contributo inferiore a 500mila euro. L’erogazione interessa 40.852 beneficiari per un totale di 226.821.138,67 euro. L’elenco è pubblicato alla sezione B) della pagina “Anno 2019 – elenco dei pagamenti effettuati” e sarà aggiornato, con indicazione dello stato del pagamento, alla ricezione degli esiti.

La pubblicazione rientra nella stretta indicata dal Decreto Rilancio dello scorso 19 maggio per dare respiro alle realtà non profit che, a causa dell’emergenza Covid-19, hanno visto aumentare il proprio impegno. Già a fine luglio erano stati pubblicati quelli relativi agli enti beneficiari di importi superiori e liquidate quelle relative all’anno finanziario 2018.

Anno 2019: come funziona il pagamento degli enti con contributo inferiore a 500mila euro
Come si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’Agenzia delle Entrate trasmette vari elenchi – di norma due – con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo inferiore a 500mila euro.

Il Ministero trasmette l’autorizzazione al pagamento apportando eventuali aggiornamenti delle coordinate bancarie in attuazione di mandati irrevocabili di pagamento. L’Agenzia delle Entrate predispone quindi l’ordinativo di pagamento telematico e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali emana il decreto cumulativo di pagamento.

L’elenco rappresenta i beneficiari per i quali l’Agenzia delle Entrate ha nella propria banca dati le coordinate iban. Il Ministero del Lavoro ha autorizzato l’11 settembre 2020 la predisposizione dell’ordinativo di pagamento fornendo le coordinate dei mandati irrevocabili all’incasso recepiti. L’Agenzia delle Entrate ha predisposto l’ordinativo il 17 settembre 2020, comunicandolo il 22 settembre 2020 al Ministero del Lavoro.

Non è ancora disponibile il rendiconto con l’esito del buon fine dell’accredito. Non possono più essere accettati mandati irrevocabili all’incasso dei crediti per gli enti in elenco.

ROA – Pubblicato l’elenco aggiornato al 28 luglio 2020

CSV Napoli rende noto l’elenco aggiornato al 28 luglio 2020 degli iscritti al ROA, il Registro delle Organizzazioni di volontariato Accreditate, istituito allo scopo di favorire e facilitare la fruizione dei servizi offerti dal Centro, riducendo al minimo le procedure burocratiche.

Tutte le organizzazioni di volontariato che hanno fatto richiesta di iscrizione ma che non sono state ammesse, possono rivolgersi al CSV per chiarimenti e per avere consulenza su eventuali modifiche o integrazioni allo statuto, scrivendo all’indirizzo e-mail consulenza@csvnapoli.it.

Pubblicazione ROA 28.07.2020

Di seguito è possibile scaricare il regolamento e la modulistica di iscrizione al registro:

REGOLAMENTO

MODULISTICA

5xmille 2019: pubblicato l’elenco dei beneficiari

Disponibili sul sito dell’Agenzia delle entrate gli elenchi degli enti ammessi ed esclusi e l’elenco complessivo dei beneficiari ammessi in una o più categorie al contributo del 5 per mille 2019.

I dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nel 2019 (dichiarazione dei redditi 2019 – anno d’imposta 2018) per la destinazione del 5 per mille e agli importi attribuiti agli enti che hanno chiesto di accedere al beneficio sono stati raccolti in undici elenchi: Onlus e volontariato (ammessi ed esclusi), ricerca scientifica (ammessi ed esclusi), ricerca sanitaria (ammessi), comuni di residenza (ammessi), associazioni sportive dilettantistiche (ammesse ed escluse), enti dei beni culturali e paesaggistici (ammessi ed esclusi), enti gestori delle aree protette (ammessi).

L’Agenzia delle entrate, che ha curato la formazione dell’elenco degli enti del volontariato, collabora con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’erogazione delle somme agli aventi diritto. Gli enti interessati forniscono all’Agenzia le proprie coordinate bancarie o postali, con le modalità illustrate nella apposita pagina: procedura per il pagamento del beneficio.

Per maggiori informazioni https://www.agenziaentrate.gov.it/

Start-up e adeguamenti statutari: calendario aggiornato per le consulenze di gruppo online

Proseguono le consulenze di gruppo online per le nuove costituzioni e gli adeguamenti statutari. Gli incontri si terranno on line sulla piattaforma GoToMeeting.

Vuoi costituire una nuova associazione?
QUESTO INCONTRO E’ ADATTO A TE SE:
Vuoi costituire un ente del Terzo settore ma non sei certo della scelta;
Fai parte di un ente non iscritto a nessun registro e stai decidendo quale forma assumere per diventare ente del Terzo settore.

Ecco le date degli incontri tra cui puoi scegliere:
Venerdì 9 ottobre – ore 15.00/17.00

Venerdì 23 ottobre – ore 15.00/17.00

Venerdì 13 novembre – ore 15.00/17.00

Giovedì 3 dicembre – ore 15.00/17.00

Vuoi adeguare la tua associazione alla Riforma del Terzo Settore?
QUESTO INCONTRO E’ ADATTO A TE SE:
Fai parte di un’associazione iscritta al registro del volontariato, a quello della promozione sociale oppure all’Anagrafe unica delle ONLUS e devi adeguare lo statuto alle nuove disposizioni del codice del Terzo settore.

Ecco le date degli incontri tra cui puoi scegliere:

Giovedì 22 ottobre – ore 15.00/17.00

Giovedì 5 novembre – ore 15.00/17.00

Venerdì 27 novembre – ore 15.00/17.00

Giovedì 10 dicembre – ore 15.00/17.00

Trasparenza sui contributi pubblici al non profit: ecco cosa fare entro il 30 giugno 2020

È entrato in vigore dal 1 gennaio 2019 l’obbligo di pubblicità e trasparenza per alcuni soggetti – tra cui specifiche categorie di enti di terzo settore – che ricevono finanziamenti dalla pubblica amministrazione. Un provvedimento che qualche anno fa aveva sollevato un gran polverone. Tanti i dubbi, alcuni dei quali poi chiariti prima dal parere del Consiglio di Stato poi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con una apposita  circolare .

Tipologia di erogazioni
Come già specificato nel parere del Consiglio di Stato, l’oggetto di interesse è l’erogazione delle risorse finanziarie o la concessione dell’utilizzo di beni immobili o strumentali agli Ets per lo svolgimento delle attività statutarie di interesse generale superiori a 10.000 euro. Nei casi di rapporto di comodato di un bene mobile o immobile, si dovrà far riferimento al valore dichiarato dalla Pa che ha attribuito il bene in questione.

Categorie coinvolte
L’obbligo in questione si applica anzitutto alle associazioni, alle fondazioni e alle Onlus che hanno ricevuto sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, pari o superiori a 10.000 euro, da parte:

Sono inoltre soggette all’obbligo di rendicontazione anche le associazioni di protezione ambientale e le associazioni dei consumatori e degli utenti rappresentative a livello nazionale (che in realtà già vi rientravano in quanto appunto “associazioni”), e le cooperative sociali che svolgono attività a favore degli stranieri di cui al Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.

Pur non menzionando nello specifico gli enti del Terzo settore, è evidente come la normativa richiamata si applichi anche agli enti del terzo settore (e quindi, ad oggi, alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale), nonostante il Codice del Terzo settore disponga già per essi alcuni importanti obblighi in tema di trasparenza.

Arco temporale
L’obbligo è relativamente ai vantaggi economici ricevuti a partire dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019. Si usa, quindi, il criterio contabile di cassa, considerando quindi le somme ricevute nell’anno solare precedente indipendentemente dall’anno di competenza a cui si riferiscono.

Il contenuto dell’obbligo e il termine per la pubblicazione
Una fondamentale novità rispetto alla formulazione originaria della disposizione è che non tutte le risorse provenienti dagli enti pubblici rientrano nel plafond dei 10.000 euro, ma solamente quelle relative a “sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria”.

Ciò significa che eventuali apporti economici di natura corrispettiva (commerciale) con gli enti pubblici non rientrano nel computo dei 10.000 euro; vi rientrano invece i contributi concessi dall’ente pubblico a titolo di liberalità oppure dietro presentazione di uno specifico progetto da parte dell’associazione. Il fatto che siano esclusi anche i contributi “di carattere generale” porta a ritenere che le somme erogate a titolo di 5 per mille non vadano ricomprese nel computo totale.

La Circolare ministeriale ha inoltre chiarito che il limite dei 10.000 deve essere inteso in senso cumulativo, riferendosi al totale degli apporti pubblici ricevuti e non alla singola erogazione: esemplificando, se l’ente ha ricevuto durante l’anno contributi su due distinte progettualità da 9.000 euro ciascuna (da due differenti enti pubblici), il limite dei 10.000 euro è superato e scatta quindi l’obbligo di pubblicazione di tali somme.

Le informazioni da pubblicare
La Circolare ministeriale ha specificato che le informazioni devono essere pubblicate in modo schematico e comprensibile per il pubblico, individuando come necessarie le seguenti voci:

  1. la denominazione e il codice fiscale del soggetto ricevente (l’associazione);
  2. la denominazione del soggetto erogante (la pubblica amministrazione);
  3. la somma incassata (per ogni singolo rapporto);
  4. la data di incasso;
  5. la causale (cioè la descrizione relativa al motivo per cui tali somme sono state erogate: ad esempio, come liberalità oppure come contributo in relazione ad un progetto specifico presentato dall’ente).

Le sanzioni previste
Come conseguenza dell’inosservanza dell’obbligo di pubblicazione è prevista (anche per le associazioni, le fondazioni e le Onlus) in prima battuta una sanzione economica pari all’1% degli importi ricevuti, con un importo minimo di 2.000 euro, oltre alla sanzione accessoria dell’obbligo di pubblicazione. Se da tale contestazione passano 90 giorni e l’organizzazione non provvede alla pubblicazione e al pagamento della sanzione, si avrà l’ulteriore sanzione della restituzione integrale delle somme ricevute. Il soggetto competente a disporre tali sanzioni sarà la pubblica amministrazione che ha erogato il beneficio.

Le modalità e i termini di pubblicazione
Le associazioni, le fondazioni e le Onlus (oltre alle cooperative sociali che svolgono attività a favore degli stranieri) pubblicano entro il 30 giugno 2020 i contributi ricevuti sul proprio sito internet oppure su “analogo portale digitale”. La Circolare ministeriale ha ammesso, per le organizzazioni che non hanno il sito internet, la possibilità di utilizzare la pagina Facebook dell’ente. Sempre secondo la Circolare, qualora l’organizzazione non avesse nemmeno la pagina Facebook, l’obbligo può comunque essere adempiuto pubblicando i contributi sul sito internet della rete associativa alla quale l’ente aderisce.

CSV Napoli offre alle Associazioni dell’Area Metropolitana di Napoli iscritte al nostro ROA o al Registro Regionale del Volontariato, che non abbiano né sito internet né pagina facebook, la possibilità di pubblicare sul sito www.csvnapoli.it la documentazione relativa ai contributi pubblici ricevuti nell’anno 2019. La documentazione deve essere inviata all’indirizzo email progettazione@csvnapoli.it per provvedere alla relativa pubblicazione.

Inoltre, ricordiamo che è sempre a disposizione delle ODV il servizio logistico di progettazione e creazione di siti internet e che è possibile farne richiesta dall’area riservata del sito (http://gestionale.csvnapoli.it)

Per maggiori informazioni sulla normativa, gli adempimenti e le scadenze è possibile rivolgersi all’Area Consulenza del Centro:
Maurizio Grosso
consulenza@csvnapoli.it
081/5628474 int. 0