28 Ott, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
La prima settimana di novembre, Fondazione AIRC rinnova il tradizionale appuntamento con I Giorni della Ricerca per fare il punto sull’emergenza cancro e raccogliere nuove risorse per i ricercatori impegnati a contrastarla. Un momento che assume ancora maggiore importanza quest’anno in cui la pandemia di Covid-19 ha influito sui progressi della ricerca oncologica, rallentando l’attività nei laboratori e, soprattutto, il trasferimento dei risultati ai pazienti, in particolare per l’approvazione di nuovi farmaci o di nuove strategie terapeutiche.
I numeri confermano che il cancro è un’emergenza a livello mondiale, con cifre spesso superiori a quelle di molte grandi epidemie. Ricercatori e medici non possono permettersi battute d’arresto: in Italia si stima che quest’anno saranno diagnosticati 377.000 nuovi casi, più di 1000 al giorno. Per incidere su questi dati AIRC sostiene con continuità circa 5.300 scienziati al lavoro per sviluppare diagnosi sempre più precoci e trattamenti più efficaci e mirati per tutti i pazienti.
Segui le moltissime occasioni di incontro con i ricercatori sul sito airc.it e aderisci ad una delle numerose iniziative come quella dei Cioccolatini della Ricerca.
Dal primo novembre potrai trovare i Cioccolatini della Ricerca in tutte le filiali del gruppo Banco BPM.
Con una donazione, potrai ricevere una confezione da 200 grammi di finissimi cioccolatini fondenti Lindt. Inserisci il tuo indirizzo nella mappa per cercare quella più vicina a te: sono oltre 1.700 in tutta Italia!
Se non trovi una filiale BBPM vicino a te, potrai ordinare i Cioccolatini della ricerca comodamente online: a partire dal primo novembre infatti saranno disponibili sul catalogo Amazon.
28 Ott, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
Il grande classico di Halloween assume da oggi un nuovo significato grazie agli eroi di PJ Masks, uno dei cartoni animati più amati dai più piccoli. Ogni notte i mitici Gattoboy, Gufetta e Geco lavorano come una vera squadra per portare a termine la propria missione e correre in aiuto di chi ha più bisogno!
Oggi anche tu sei invitato a fare una donazione partecipando alla campagna digital “Fai uno scherzetto, dona un dolcetto”a supporto di Sos Villaggi dei Bambini, associazione impegnata nel sostegno di bambini e ragazzi privi di cure familiari o a rischio di perderle in 136 Paesi, Italia compresa.
Sposare questa buona causa è semplicissimo: a partire dal 26 ottobre e fino all’1 novembre sarà sufficiente utilizzare lo speciale filtro Instagram PJ Masks: Dolcetto-scherzetto (o cercando nella gallery dei filtri “PJ Masks Dolcetto-Scherzetto) per contribuire a supportare Sos Villaggi dei Bambini nel suo impegno a favore di centinaia di bambini e ragazzi in Italia che non possono contare sulla presenza della loro famiglia per crescere.
Ogni storia che verrà condivisa con il filtro è importante per donare virtualmente un dolcetto. Un gesto da veri eroi, proprio come i PJ Masks!
Oltre ad utilizzare il filtro su Instagram, per dare un supporto ancora più concreto è stata inoltre creata sul sito sositalia.it una speciale landing page targata PJ Masks, dalla quale è possibile effettuare direttamente una donazione a Sos Villaggi dei Bambini.
28 Ott, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dal Csv
In tutto il mondo il Covid-19 (Coronavirus) sta cambiando la nostra vita e l’unica nostra difesa sono i medici e tutto il personale paramedico. Con sacrifici e sforzi disumani, spesso senza aver chiaro il quadro d’intervento a causa della novità del nemico, queste persone diventano la nostra salvezza. Su questo siamo tutti concordi, ma soprattutto siamo tutti grati. Tutti noi, il popolo, le persone normali, quelle che vivono ogni giorno a contatto con la realtà del virus.
Quando le luci del palcoscenico si sono abbassate i nostri eroi silenziosi hanno dovuto affrontare da soli problematiche inaspettate. Le loro gesta, o meglio il loro lavoro al servizio del prossimo, è stato quasi messo in dubbio. Di punto in bianco gli eroi sono tornati ad essere persone normali. Oggi la situazione è nuovamente molto grave e medici ed infermieri da un giorno all’altro si trovano a rivivere quei giorni di inizio 2020, quando l’emergenza era altissima ed i loro turni non finivano mai. Per questo non vogliamo lasciarli soli. Durante questi estenuanti turni di lavoro spesso anche i gesti più semplici (come mangiare un panino) diventano difficili, così ricevere un’inaspettata pizza calda, un pasticcino o un succo di frutta o essere guidati in una sessione di rilassamento rigenerante a fine turno, serve a ristorare il corpo e lo spirito, aiuta a far dimenticare fatica e stanchezza e può strappare un sorriso. Take Care Your Doc servirà a questo.
La nostra iniziativa si ispira anche a quella realizzata a New York dallo Chef Roberto Caporuscio di Kesté che durante il lockdown ha sfornato 4600 pizze in 70 giorni per dottori e infermieri raggiungendo due obiettivi: offrire un servizio al personale medico e non chiudere la sua attività.
Se anche tu vuoi sostenere il nostro progetto o collaborare come volontario in tutta Italia puoi farlo in due modi: facendo una donazione a Take Care Your Doc (sul sito trovi tutte le info utili) oppure inviandoci una mail con i tuoi contatti e quello che potresti fare con noi a info@takecareyourdoc.com.
Insieme possiamo vincere. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.takecareyourdoc.com
12 Ott, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
Il Movimento nazionale verso Rifiuti Zero, da decenni impegnato per la riduzione dei rifiuti e le buone pratiche di gestione dei materiali post consumo, lancia un appello a Presidi, Insegnanti e Genitori per questo inizio di anno scolastico dettato dall’emergenza Coronavirus che sta costringendo tutta la comunità civile ad un surplus di responsabilità.
Ed è giusto essere responsabili e rigorosi dinanzi al rischio per la salute e la vita di tutti.
Ma l’ambiente, anch’esso, reclama giustizia e non è ammissibile, dinanzi alle alternative scientificamente validate, inquinare oltre misura il nostro habitat e l’intero pianeta.
Ci rivolgiamo a quanti, con diligenza e responsabilità stanno osservando il distanziamento sociale, l’igiene personale e l’uso delle mascherine per ridurre il rischio di contagio.
Ancor più in un ambiente chiuso e confinato come quello scolastico in cui alunni, insegnanti, operatori e dirigenti sono a contatto per lungo tempo.
Qui l’uso delle mascherine, là dove gli spazi non lo consentono, diventa determinante fattore di protezione personale.
Il Governo, nella persona del Commissario Arcuri ha predisposto l’invio alle scuole di 11 milioni di mascherine chirurgiche usa e getta al giorno, con una azione d’imperio a dir poco scellerata, che non tiene conto delle indicazioni dello stesso CTS di Governo che consiglia l’usa e getta ma non lo obbliga, come pubblicato nel documento del 28 maggio: “gli alunni dovranno indossare… nei locali scolastici una mascherina chirurgica o di comunità di propria dotazione, fatte salve le dovute eccezioni…” (pag. 18-19) concetto ribadito nel successivo verbale del 31 agosto 2020 n.104 (pag. 4).
La stessa OMS (linee guida aggiornate al 21 agosto) sostiene: “I bambini che sono in buona salute possono indossare una mascherina di tessuto (non medical or fabric mask)“.
Invece le mascherine chirurgiche monouso, se va bene, andranno ad impattare con la raccolta differenziata dei Comuni accrescendo il sacco nero dell’indifferenziato, con costi maggiori per le comunità per lo smaltimento in inceneritori.
Se va male, e di questo abbiamo riscontri quotidiani, verranno abbandonate in strada, sugli argini, nei ruscelli, che la pioggia trasporterà ai fiumi e da questi in mare, col littering di ritorno sulle spiagge, che contribuirà ad inquinare il già devastato ecosistema marino.
Da qui’ l’appello di ZeroWaste/RifiutiZero Italy affinché si sostituiscano le mascherine chirurgiche monouso con quelle che quotidianamente milioni di cittadini usano, quelle di stoffa riusabili e sanificabili che garantiscono uguale se non migliore protezione e possono essere riutilizzate numerose volte abbattendo costi, trasporti e inquinamento a go go.
L’appello che rivolgiamo è innanzitutto ai Genitori a rifiutare per i propri figli le mascherine che la scuola mette a disposizione, sostituendole, come previsto dallo stesso DPCM, con quelle personalizzate che a casa si provvede a lavare e sanificate quotidianamente.
Ai Presidi/Dirigenti scolastici e Insegnanti di favorire l’utilizzo delle mascherine riusabili , tenendo una piccola scorta delle chirurgiche a scuola per eventuali emergenze o dimenticanze, e restituendo il surplus che potrebbero servire alle ASL, alle RSA, ai centri di accoglienza dove hanno un razionale d’uso, cosa che di fatto rallenterà la produzione a monte e i rifiuti connessi a valle.
Ai Sindaci dei Comuni virtuosi e in particolare a quelli che hanno aderito a “Rifiuti Zero 2022” perché si prendano carico delle loro scuole incentivando questo percorso che si tradurrà, per le loro comunità, in un risparmio di costi di smaltimento e un territorio meno inquinato.
E infine sollecitiamo anche il Presidente della Regione, sulla stregua della valida protesta messa in campo a maggio scorso quanto rispedì indietro al Commissario di Governo le maschere di ”bugs bunny”, di fare uno sforzo straordinario per re inviare a casa degli studenti della Campania un numero minimo di mascherine in tessuto, riusabili, rafforzando così la campagna contro l’usa e getta oltre a ridurre la percentuale di rifiuto indifferenziato che premierebbe lo sforzo che in questi anni ha reso la Campania virtuosa per quota di R.D..
E’ stato calcolato che se solo un ragazzo per classe (5% della popolazione scolastica) disperdesse per strada, volontariamente o meno, la propria mascherina, ogni giorno verrebbero rilasciate in natura 1,4 tonnellate di plastica.
Viceversa gettando nell’indifferenziato ci saranno ogni giorno 44 tonnellate di rifiuti da bruciare in più.
A fine anno scolastico sarebbero 68 milioni di mascherine per un totale di 270 tonnellate di rifiuti plastici non biodegradabili e in un anno, 2 miliardi e 200 milioni di pezzi da acquistare, trasportare, distribuire, raccogliere, incenerire. Una quantità enorme di rifiuti e uno sforzo economico-organizzativo che potrebbe essere evitato o ridotto con le mascherine riusabili certificate, equivalenti a quelle monouso.
E là dove si vuole davvero andare alla radice del problema abolendo di fatto lo spreco non mancano eccellenze virtuose da riproporre anche in Campania, come l’azienda Eta Beta di Bologna (nata anni fa per la sanificazione di pannolini lavabili) che ora fa anche lavaggio di DPI (mascherine chirurgiche e FFP2/3).
Insomma, l’alternativa all’usa e getta esiste e andrebbe incentivata.
E la lotta all’inquinamento da plastica e al monouso passa anche dalla scuola, la prima agenzia formativa del Paese.
Ma davvero si vuole ostacolare le buone pratiche in un momento in cui la natura, a modo suo, ci chiede il conto della nostra protervia nei suoi confronti?
E su questi principi di ecologia/economia la Rete nazionale Rifiuti Zero il 30 e 31 p.v. lancerà iniziative contro l’usa e getta delle mascherine chirurgiche in tutte le Regioni.
Restiamo convinti che la scuola si faccia carico della tutela della Salute, ma inondarla di milioni di mascherine usa e getta al giorno è quanto di più scellerato, inquinante, malsano, diseducativo che si potesse proporre.
Il punto non è la tipologia della mascherina ma la salvaguardia della Salute e per questo appare semplicemente inconcepibile, come strategia per tutelare la Salute, nella fattispecie dal SarsCov2 che aggredisce i polmoni, sia un boom di produzione di migliaia di tonnellate di rifiuti indifferenziati da bruciare negli inceneritori o da disperdere nell’ambiente.
Le alternative ecosostenibili ci sono e, pertanto, l’invito è ad agire con senno e responsabilità.
La generazione di Greta non può più accontentarsi di altre chiacchiere.
22 Set, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
Dal 1894 Touring Club Italiano si impegna per prendersi cura dell’Italia come bene comune perché sia più conosciuta, attrattiva, competitiva e accogliente. Lo fa anche grazie ai suoi soci volontari che, collaborando al progetto “Aperti per Voi”, garantiscono costantemente, tutto l’anno, l’accessibilità di siti culturali (musei, aree archeologiche, palazzi storici, chiese) altrimenti chiusi al pubblico. Donne e uomini che donano parte del proprio tempo libero per presidiare i luoghi, accogliere i visitatori, occuparsi dell’attività informativa e di orientamento.
Un impegno che, dopo i difficili mesi dell’emergenza sanitaria e del lockdown, è ancora più prezioso: oggi più che mai, infatti, prendersi cura delle bellezze del nostro Paese significa dare un contributo importante alla sua ripartenza. Per questo motivo Touring Club Italiano lancia una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con numero solidale 45590 a sostegno del progetto “Aperti per Voi”, attiva fino al 27 settembre 2020.
Dalla Casa Museo Boschi Di Stefano a Milano alla Chiesa di Santa Maria in Cortina a Piacenza; dalla Cappella Manin di Udine alla Chiesa di San Raimondo al Refugio, a cavallo tra due contrade di Siena; dalla Chiesa di San Bernardino in Pignolo a Bergamo, con la magnifica pala di Lorenzo Lotto, alla cripta del Monumento al Marinaio d’Italia a Brindisi. I luoghi Aperti per Voi sono 84, sparsi in 34 città di 13 regioni. Dal 2005, anno di avvio dell’iniziativa, sono stati oltre 18.500.000 i visitatori, accolti da più di 2.200 volontari.
Grazie alla campagna di sostegno, il Touring Club Italiano potrà rendere di nuovo protagonisti e restituire a cittadini e turisti luoghi altrimenti destinati a essere dimenticati. Come? Coinvolgendo e formando nuovi volontari, collaborando continuativamente con gli enti proprietari, la cui partecipazione al progetto è fondamentale per garantire ogni giorno l’apertura in sicurezza di siti altrimenti inaccessibili. Inoltre organizzando concerti, visite guidate, mostre, incontri e letture, in una più ampia ottica di valorizzazione e conoscenza dei siti “adottati”.
Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 e 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e di 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile.
Con “Aperti per Voi” il Touring Club Italiano vuole sensibilizzare all’esperienza di cittadinanza attiva, diffondendo la consapevolezza che il patrimonio storico e artistico del nostro Paese sia un bene comune e sia quindi compito di tutti prendersene cura.
14 Set, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
Attualmente in Italia ci sono più di 40.000 cortili scolastici. Tantissimi sono completamente inagibili, oppure sono fazzoletti di cemento, utilizzati soltanto per una breve ricreazione e, in alcuni casi, per l’attività motoria. Per questo WWF Italia ha lanciato il progetto “Aula Natura”, allo scopo di dotare le scuole delle 14 città metropolitane di “aule verdi all’aperto” da installare presso il cortile o il giardino.
Si tratta di spazi da circa 80 mq che riproducono differenti microhabitat (stagno, siepi, giardino) in cui osservare direttamente non solo le diverse forme di viventi, ma anche la relazione alla base delle reti ecologiche. Possono ospitare 25 studenti garantendo un distanziamento di 3,5 mq tra le persone.
Il deficit di natura delle nostre città è ormai un’acclarata emergenza, questa è un’opportunità per portare il verde nella vita dei nostri bambini e ragazzi.
Scopri come sostenere il progetto …clicca qui