05 Gen, 2021 | In evidenza, News dal Csv
Sono oltre 49mila gli enti della categoria del volontariato ammessi al riparto del 5 per mille relativo all’anno finanziario 2020, e 887 quelli esclusi. Gli elenchi sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia delle entrate a ridosso di Natale. Gli elenchi relativi agli altri enti saranno pubblicati sui siti istituzionali delle amministrazioni competenti, nello specifico sul portale del Ministero dell’Università e della ricerca per gli enti della ricerca scientifica e dell’università, del Ministero della Salute per gli enti della ricerca sanitaria e del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) per le associazioni sportive dilettantistiche (Asd).
Nella pubblicazione sono compresi anche gli enti reintrodotti con la “remissione in bonis” (art. 2, comma 2 del decreto legge n. 16 del 2 marzo 2012), la cui richiesta era risultata inadeguata per mancanti adempimenti formali. I nomi degli enti che avranno accesso al riparto sono disponibili con l’indicazione del codice fiscale, della denominazione, della Regione, dell’indirizzo, della Provincia e del Comune in cui ha la sede legale l’ente.
La pubblicazione è in linea con le indicazioni del decreto sul 5 per mille del 23 luglio 2020 che prevede, tra le principali novità, l’accelerazione delle procedure di erogazione delle risorse e l’innalzamento della soglia minima a 100 euro, sotto la quale non si procede alla erogazione del contributo.
Gli elenchi completi degli enti ammessi ed esclusi di tutte le categorie, con l’indicazione delle scelte attribuite e dei relativi importi, e l’elenco completo degli enti ammessi al contributo con gli importi complessivi spettanti, saranno pubblicati dall’Agenzia delle entrate entro il settimo mese successivo a quello di scadenza del termine per la presentazione delle dichiarazioni 2020.
Enti del volontariato ammessi senza scelte e importi – 1
Enti del volontariato ammessi senza scelte e importi – 2
Enti del volontariato ammessi senza scelte e importi – 3
Enti del volontariato ammessi senza scelte e importi – 4
Enti del volontariato esclusi senza scelte e importi
04 Gen, 2021 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
La Terza Municipalità del Comune di Napoli, Stella – S. Carlo all’Arena, intende dare impulso alla Consulta delle Associazioni e delle Organizzazioni di Volontariato prevista dall’art.10 del Regolamento delle Municipalità, il cui funzionamento è regolato dalla Delibera di Consiglio Municipale n. 17 del 28/08/2007.
Pertanto si invitano le Organizzazioni di volontariato, gli Organismi della Cooperazione, le Cooperative Sociali, le lmprese Sociali e tutti gli altri soggetti operanti senza scopo di lucro tra cui Parrocchie ed Enti Religiosi, in possesso dei seguenti requisiti:
– costituzione formale da almeno 1 anno;
– iscrizione negli appositi registri (se obbligati per legge) secondo la configurazione giuridica dell’Ente;
– sede operativa nella Municipalità;
a presentare apposita richiesta di iscrizione per partecipare e offrire il proprio contributo ai lavori dei tavoli della Consulta.
La domanda di partecipazione deve essere indirizzata al Presidente della Municipalità Stella S.Carlo all’Arena (Via Lieti,97 – 80131 Napoli) e può essere presentata a mezzo raccomandata a.r. o tramite Pec o email ai seguenti indirizzi: municipalita3.presidenza@pec.comune.napoli.it – presidenzamunicipalita3@comune.napoli.it.
La richiesta dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 10 gennaio 2021 e dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:
– Statuto;
– Atto Costitutivo;
– Elenco Cariche Sociali;
– Curriculum vitae dell’Associazione con attività svolte;
La partecipazione alla Consulta è a titolo gratuito.
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04 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Impennata del numero di interdittive antimafia che nei primi nove mesi dell’anno 2020 viaggia alla media di sei al giorno, 23 prime attività pre-investigative collegati alla criminalità organizzata con il coinvolgimento di 26 Direzioni Distrettuali competenti e 128 soggetti attenzionati, l’incremento dei fenomeni di usura, in crescita del 6,5%, rischio liquidità per circa 100mila imprese società di capitali e allarme per i cybercrimes in aumento rispetto allo scorso anno.
È quanto risulta dal rapporto “La tempesta perfetta”. Le mani della criminalità organizzata sulla pandemia curato da Libera e da Lavialibera nel quale convergono dati e analisi desunti dal grande lavoro compiuto in questo drammatico e ormai lungo frangente dalle forze dell’ordine nel loro prezioso complesso: Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e dalle relazioni istituzionali della Direzione Investigativa Antimafia, della Procura Nazionale e degli studi e rapporti sul riciclaggio della Banca d’Italia.
Dal turismo e ristorazione, dal settore sanitario a quello dei rifiuti, dagli appalti e all’energia, fino alla grande finanza. L’infezione sanitaria del virus affianca l’infezione finanziaria mafiosa. Senza dimenticare le opere di ristrutturazione ed ampliamento delle Residenze Sanitarie per Anziani, che dovranno essere riorganizzate, con conseguenti appalti da assegnare e materiale sanitario da approvvigionare, potrebbero suscitare interesse da parte dei clan. L’emergenza in atto, inaspettata e di enormi proporzioni, potrebbe determinare una crescita esponenziale dei profitti derivanti dal malaffare. E se la rapida diffusione del Coronavirus in Italia ha colto tutti impreparati, ciò non succede per le grandi organizzazioni criminali che sono in grado di farvi fronte più agevolmente perché nel loro tessuto connettivo è insita la capacità di rapido adattamento ai mutamenti economici e sociali. Le mafie hanno infatti un enorme vantaggio rispetto allo Stato: la rapidità di pensiero e di esecuzione. Ovviamente sfruttando il vantaggio di non avere regole, se non quelle interne al clan.
I mafiosi e i corrotti, dopo aver osservato la scena della tragedia, ora sono in agguato o già operanti, come si evidenzia dall’incremento di alcuni reati spia.
- Si registra un’impennata, con un andamento disomogeneo a livello territoriale, del numero di interdittive antimafia emesse dalle prefetture nei confronti di aziende controllate o condizionate dalle organizzazioni criminali. Nei primi nove mesi dell’anno si viaggia alla media di sei interdittive al giorno. Il ministero dell’Interno ne registra 1.637 (nello stesso periodo del 2019 erano state 1.540) con un incremento del 6,3%. Gli aumenti maggiori si registrano in Emilia Romagna con +89% (218 interdittive, nel 2020 erano 115 nel 2019) segue la Campania che passa dalle 142 interdittive del 2019 alle 268 del 2020 (+88%). Da segnalare le nuove entrate della Sardegna che passa da zero interdittive del 2019 alle otto del 2020, le Marche da zero del 2019 alle dieci del 2020, Trentino Alto Adige da zero a due interdittive. Significativo il dato del Molise che passa dalle sei interdittive del 2019 alle 28 del 2020 (+366%) e della Toscana con 26 interdittive nel 2020 erano dieci nel 2019 ( +160%).
- In seguito agli approfondimenti delle specifiche segnalazioni riguardanti le anomale operatività bancarie così come trasmesse dall’U.I.F nel periodo aprile-settembre 2020, hanno generato 23 atti d’impulso di indirizzo pre-investigativo collegati alla criminalità organizzata, che vede il coinvolgimento di 26 Direzioni Distrettuali competenti e 128 soggetti attenzionati. Nel 2019 erano stati 18 gli atti d’impulso di indirizzo pre-investigativo e 62 i soggetti attenzionati. Come si legge nella Relazione annuale della Dna, nel dettaglio il 31 per cento degli atti di impulso riguardano contesti riferibili alla camorra da comprendersi anche clan federati nel cartello dei cd. casalesi, seguiti con il 19 per cento dalla ‘ndrangheta e, in percentuale minore, 8 per cento da Cosa Nostra siciliana. Ben il 38 per cento riguarda le altre organizzazioni criminali con particolare riferimento ai Casamonica e Fasciani. Sette attività pre-investigative riguardano la DDA di Roma, segue con 3 attività pre-investigative la DDA di Napoli e di Ancona.
- Da valutare con cautela, infine, l’incremento dei fenomeni di usura, in crescita nei del 6,5 per cento passando da 92 a 98 episodi denunciati nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019 .
- Allarme per i cybercrimes: prendono di mira importanti aziende italiane, e dietro ci sono organizzazioni criminali sia italiane sia straniere. L’allarme viene confermato dalla forte crescita delle segnalazioni della Polizia postale: dal 1° gennaio al 29 ottobre 2020 sono stati rilevati 476 attacchi informatici contro i 105 del 2019.
- Non cambia la situazione a livello europeo. I sequestri di droghe illegali in alcuni paesi dell’UE durante la prima metà del 2020 sono stati maggiori rispetto agli stessi mesi degli anni precedenti: 14 tonnellate in Spagna tra marzo e aprile, sei volte la quantità scoperta nello stesso periodo del 2019, altre 18 tonnellate in Belgio – sei in più dell’anno scorso –, 4,5 in Olanda (fonte Europol).
“Se è vero che mafiosi e corrotti approfittano da sempre delle sciagure sociali e naturali – pensiamo solo al malaffare fiorito attorno ai progetti di ricostruzione post-terremoto – è anche vero – prosegue Luigi Ciotti, presidente di Libera – che le conseguenze della pandemia rischiano di produrre danni permanenti e strutturali se non sarà realizzato quel cambiamento di paradigma politico-economico a cui sempre il Papa ci richiama con forza, nella consapevolezza che quello che ci governa – e dal quale ci lasciamo governare – è un «sistema ingiusto alla radice». Impegno a cui anche questo rapporto ci richiama con forza. Colpisce infatti, tra i molti aspetti denunciati, il rischio di una progressiva assuefazione e, quindi, normalizzazione del fenomeno criminale mafioso e di tutte le storture che lo alimentano. Rischio tanto maggiore in quanto le mafie hanno adottato da tempo una strategia di basso profilo, privilegiando il crimine informatico, la corruzione e tutta una serie di reati collaterali capaci di garantire enormi profitti senza quasi destare allarme sociale. Conoscenza, corresponsabilità e, quindi, impegno. Ingredienti – conclude Luigi Ciotti- necessari per contrastare mafie e altri parassiti del bene comune, ingredienti che più che mai oggi, nella crisi epocale determinata dal Covid, devono ispirare le nostre azioni, affinché dalla crisi scaturisca una svolta”.
Nel rapporto viene presentato uno studio dei ricercatori della Banca d’Italia che hanno analizzato l’impatto dello shock generato dall’epidemia di Covid-19 sul fabbisogno di liquidità, la patrimonializzazione, la redditività e la struttura finanziaria di circa 730.000 società di capitali italiane. I dati si riferiscono per le sole società di capitali, che costituiscono un sottoinsieme altamente rappresentativo delle imprese attive in Italia (80% del valore aggiunto e 87% del fatturato complessivi). Nel dettaglio – scrivono i ricercatori Banca d’Italia – in assenza delle misure di sostegno, la riduzione dei fatturati generati dall’emergenza Covid-19, avrebbe determinato un fabbisogno di liquidità di circa 48 mld di euro per 142.000 imprese (19 per cento del campione totale). Le misure di sostegno previste dal Governo hanno permesso a 42.000 delle 142.000 imprese di fronteggiare le loro esigenze di liquidità. Il fabbisogno di liquidità delle rimanenti 100.000 imprese ammonterebbe però a circa 33 mld di euro. Centomila imprese, un numero cifra che preoccupa e che pone tanti interrogativi. Quante di queste imprese ritorneranno sul mercato salvate da una liquidità “sporca” che necessita di essere riciclata? Una domanda per ora senza risposta. “Oggi – commenta Libera – sappiamo che queste imprese si trovano in difficoltà per carenza di liquidità e per sotto patrimonializzazione, il timore è che domani una significativa frazione di queste imprese rischi di rappresentare un interessante obiettivo per la criminalità organizzata. Speriamo solo di essere smentiti.”
Non possiamo abbassare la guardia: è alto il rischio delle organizzazioni criminali di mettere le mani sui fondi europei per la ripresa economica, quasi 209 miliardi di euro spettanti all’Italia del Recovery Fund, circa il 28% dei 750 miliardi di euro previsti dal Consiglio Europeo per gli Stati Membri. “Oggi è più che mai necessario – conclude Libera – unire forze e competenze, vigilare sulla corretta distribuzione dei fondi europei per contrastare non solo la pandemia ma anche le organizzazioni criminali, parassiti della società favoriti da quelle forme virali che da troppo tempo infettano la democrazia: complicità, disuguaglianze, divisioni”.
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04 Gen, 2021 | In evidenza, News dal Csv
Tutto pronto per la 26.ma edizione del Concerto dell’Epifania, che ritorna nel suggestivo scenario del Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova, come già avvenuto nelle precedenti edizioni dal 2003 al 2005. L’evento musicale, prodotto da RAICULTURA, sarà trasmesso da RAIUNO, martedì 5 gennaio 2021 dalle ore 23:15 e sarà condotto da un volto noto della televisione come Arianna Ciampoli. Nel pieno rispetto dei protocolli sanitari previsti per contrastare la diffusione del Covid-19, la 26.ma edizione del Concerto dell’Epifania sarà registrata nei giorni 29 e 30 dicembre, senza la presenza di pubblico.
È ABBRACCIAMI il tema scelto per il tradizionale appuntamento culturale e musicale promosso dall’associazione Oltre il Chiostro onlus, presieduta da Giuseppe Reale – ideatore del format ed autore dello spettacolo – e prodotta per la RAI dalla Melos International di Dante Mariti, insieme all’associazione Musica dal Mondo, che cura l’intera organizzazione dell’evento. La Direzione Artistica è affidata a Francesco Sorrentino, come avviene ininterrottamente dal 2009. La regia televisiva sarà firmata da Barbara Napolitano del Centro Produzione Rai di Napoli.
Anche per il 2021 saranno assegnati, a cura del Centro Permanente di Ricerche e Studi sul Presepe Napoletano diretto da Umberto Grillo, i premi NATIVITY IN THE WORLD.
Per la sezione dedicata alla “solidarietà sociale”, curata da Paolo Gentile – Presidente della rete associativa Politiche Sociali e Progetti – sarà premiata l’importante associazione nazionale Forum Lex per il progetto Donne e Giustizia, rivolto alla tutela e al contrasto della violenza sulle donne e sui minori, con la nascita di task force territoriali di pronto intervento; il progetto premiato è stato scelto tra altri sei ammessi ad un pubblico sondaggio di gradimento, raccogliendo ampi consensi a testimonianza dell’efficacia dell’impegno sociale profuso.
“Una vittima di violenza – afferma Iolanda Ippolito, Presidente dell’omonima Associazione – che raggiunge la consapevolezza di essere in pericolo o la volontà di uscire dal contesto di violenza ha superato un primo grande ostacolo, ma non sempre arriva alla denuncia. In questo contesto, tutti gli operatori che, a vario titolo, entrano in contatto con gli autori o le vittime di violenza, se adeguatamente formati a riconoscere i campanelli di allarme, ad interagire adeguatamente ed agire tempestivamente, possono svolgere un ruolo fondamentale, che potrebbe salvare una o più vite. I professionisti delle task force costituiranno il punto di riferimento sui territori per famiglie e istituti scolastici, con attività di prevenzione e sensibilizzazione sulla cultura del rispetto e delle pari opportunità e attività di contrasto ad ogni forma di abuso e\o maltrattamenti su soggetti vulnerabili. Il progetto “Donne e Giustizia” è nato sulla base di queste premesse per fornire agli operatori le conoscenze e gli strumenti per prevenire ed intervenire adeguatamente in casi di violenza” .
Per la sezione dedicata alle “politiche culturali”:
All’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, nelle vesti di postulatore della causa di beatificazione del Magistrato Rosario Angelo Livatino, assassinato a soli 37 anni dalla criminalità organizzata nel 1990, e di cui lo scorso 21 dicembre Papa Francesco ha sottoscritto il relativo decreto di promulgazione, riconoscendolo martire della fede; il 29 novembre del 2019, proprio il Santo Padre aveva definito Livatino «un esempio non soltanto per i magistrati, ma per tutti coloro che operano nel campo del diritto: per la coerenza tra la sua fede e il suo impegno di lavoro e per l’attualità delle sue riflessioni».
Altro importante riconoscimento sarà assegnato a Mariano Bauduin – regista teatrale e musicista – nelle vesti di direttore di The Beggars’ Theatre – il Teatro dei Mendicanti di San Giovanni a Teduccio, che rappresenta un’importante avamposto di legalità nella zona orientale di Napoli; Mariano Bauduin, assistente per più di un ventennio del Maestro Roberto De Simone, ha realizzato da più di sei anni, con la sua compagnia Gli Alberi di Canto Teatro, il progetto del The Beggars’ Theatre, con l’obiettivo di promuovere e tramandare il teatro popolare. Come egli stesso ha affermato con convinzione “il teatro e la cultura sono uno strumento di riscatto per i territori, altrimenti non passerei gran parte del mio tempo in un piccolo teatro di periferia”.
Il Concerto dell’Epifania 2021 darà, dunque, spazio alla musica, com’è sua tradizione, in questo anno segnato dalla crisi pandemica, rinviando ad un ulteriore momento, appena le disposizioni sanitarie lo consentiranno, la possibilità di una pubblica presentazione dei progetti sociali, educativi e culturali premiati.
In questa situazione così particolare, il gruppo degli artisti di questa 26.ma edizione – sinora si sono esibiti in 293 da varie parti del mondo – farà partire da Napoli un grande abbraccio simbolico che avvolga tutti i popoli nel nome dell’arte e della cultura, un abbraccio che possa portare fiducia e speranza in un momento molto delicato della nostra storia.
Nel Complesso Monumentale di S. Maria La Nova, accompagnati dalla grande Orchestra Partenopea di Santa Chiara, diretta dal M° ADRIANO PENNINO, si alterneranno diversi “artigiani della speranza“, come il cantante e compositore di fama internazionale Mario Biondi, che con la sua inconfondibile voce omaggerà Pino Daniele, interpretando il brano Notte che se ne va.
Alla testa del gruppo degli artisti partenopei vi è il grande Peppino di Capri con la sua Canzona mia, mentre uno dei protagonisti di questa 26.ma edizione del Concerto dell’Epifania sarà sicuramente anche Sal Da Vinci, che farà emergere tutta la sua passione nell’esibizione di poesia e sentimento con il brano Viento; e se l’invito all’abbraccio è al centro del tema di questa edizione, non poteva mancare colui che, durante il primo lockdown, ha accorciato le distanze imposte dalla pandemia, ovvero Andrea Sannino con la sua Abbracciame.; un altro grande interprete presente quest’anno sarà Enzo Gragnaniello, che proporrà Senza Voce. Molto attese sono anche le performance teatrali di due grandi attori partenopei: Massimiliano Gallo, con un testo da lui scritto dedicato a L’amore, e Peppe Barra con il celebre Cammina cammina.
Il grande abbraccio canoro si esprimerà anche grazie ad una nutrita rappresentanza femminile: la 26.ma edizione del Concerto dell’Epifania ospiterà, infatti, artiste del calibro di Barbara Cola, che interpreterà Se io fossi un angelo di Lucio Dalla, mentre Maria Nazionale proporrà un classico senza tempo e senza confini come Te voglio bene assaje; le suggestioni gospel di Rita Ciccarelli & Flowin’Gospel emozioneranno il pubblico di casa sulle note di Imagine a quarant’anni dall’assassinio di John Lennon; infine, la voce grintosa e suadente di Monica Sarnelli chiuderà l’edizione 2021 sulle note del brano Canto pe’ dispietto.
Spazio anche al giovane talento di Antonio Marino, reduce, tra gli altri impegni, dalla sua partecipazione ad un talent show di successo e che si esibirà con una sua originale ed intensa interpretazione di Almeno Tu nell’universo della grande ed indimenticabile Mia Martini.
Nello splendore artistico della location, la scenografia di questa edizione sarà impreziosita da un’opera di Luigi Grossi, tra i più prolifici artisti della Napoli contemporanea, pensata per l’occasione e dal titolo Vita Incandescente.
L’evento gode del sostegno della Presidenza della Regione Campania e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
04 Gen, 2021 | In evidenza, Io resto a casa, News dal Csv
Prosegue con grande successo fino al 5 Gennaio, “Viaggio in Campania, arte, storie, luoghi”, il format di visite online offerto da Scabec e Campania>Artecard che porterà il visitatore alla scoperta delle meraviglie della Campania: da Caravaggio agli Etruschi, dalle Regge Borboniche ai Musei di Via Duomo, dal Vesuvio ai Castelli della nostra regione.
Anche per queste feste la Scabec si adatta ai tempi della pandemia e propone fino al 5 gennaio visite virtuali online interattive, in diretta sulla piattaforma Zoom. Già sold out i primi tre appuntamenti, si prosegue il 4 e il 5 gennaio con due nuovi percorsi: lunedì 4 gennaio alle ore 21 in visita “Via Duomo, la strada dei Musei – San Gennaro”, un racconto del legame che Napoli e i napoletani hanno con San Gennaro, il suo Tesoro custodito nel Duomo di Napoli che raccoglie reliquie e oggetti preziosi, diventati oracoli di fede. A dare valore aggiunto alla visita ci sarà una guida d’eccezione, Paolo Jorio direttore del Museo.
Martedì 5 gennaio ore 21 e’ ancora via Duomo la protagonista. Lungo i suoi 1200 metri, via Duomo rappresenta una delle strade a più alta densità di musei del mondo, che spaziano dall’Archeologia, all’Arte Sacra, dal Barocco al Contemporaneo. Accompagnati da una guida esperta si svelerà un percorso lungo il quale si incontrano il Filangieri Museo, la chiesa San Severo al Pendino, il Pio Monte della Misericordia, il Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, il Cartastorie|museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, il Complesso Monumentale Donnaregina – Museo Diocesano, il Complesso monumentale dei Girolamini e il Museo del Tesoro di San Gennaro.
La partecipazione ai tour guidati è gratuita con posti limitati, per info e prenotazioni www.scabec.it