31 Mar, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Parte da Napoli la rivoluzione energetica delle comunità da fonti rinnovabili. Il progetto è promosso da Legambiente e a far parte della comunità saranno la Fondazione Famiglia di Maria e 40 famiglie del quartiere di San Giovanni a Teduccio, e verrà realizzata grazie al supporto della Fondazione con il sud. Sul tetto della sede della fondazione sarà installato un impianto solare da 53 kw e per la prima volta in Italia l’energia prodotta sarà condivisa con le famiglie del quartiere. Nei prossimi giorni, con l’apertura del cantiere, sarà costituita formalmente la comunità energetica. Successivamente verrà fatta domanda di allaccio alla rete elettrica, e nel mese di Aprile l’impianto inizierà a funzionare con la distribuzione di energia pulita alla Fondazione e alle famiglie.
L’impianto solare sarà realizzato dall’impresa 3E di Napoli. Il lavoro di Legambiente e di Fondazione Famiglia di Maria continuerà con le bambine e i bambini, le famiglie e le associazioni del quartiere. Saranno protagonisti di percorsi di educazione ambientale, di azioni di cittadinanza attiva monitorando i loro consumi e elettrici e le dispersioni di calore delle loro abitazioni attraverso la campagna Civico 5.0 sulla qualità dell’abitare, info day per scuole superiori sulle possibilità occupazionali legate ai green jobs e per le associazioni e cittadini del quartiere su bonus e occasioni per migliorare la qualità dell’abitare e del vivere e abbassare costi e consumi.
“Siamo felici- commentano Eduardo Zanchini e Mariateresa Imparato, rispettivamente vicepresidente nazionale e presidente regionale di Legambiente- che parta a Napoli la prima comunità energetica in Italia, con un progetto che permetterà di condividere l’energia pulita prodotta dal sole. Questa sfida rivoluzionaria, resa possibile dalle direttive europee, può aprire opportunità importanti per aiutare le famiglie del quartiere occasione concreta di rigenerazione delle periferie. In Italia ci sono oltre due milioni di famiglie in condizione di povertà energetica, che oggi possiamo aiutare con l’autoproduzione e condivisione di energia da rinnovabili e attraverso interventi che riducono i consumi delle abitazioni come prevede il progetto che porteremo avanti a San Giovanni a Teduccio. Il rilancio del Sud passerà per progetti di questo tipo, che valorizzano il contributo del sole dentro progetti di rigenerazione sociale e urbanistica. La transizione ecologica di tutte e tutti che parte dal basso e tiene dentro al cambiamento le comunità. Ringraziamo la Fondazione con il sud per aver creduto in questa idea e finanziato la sua realizzazione”.
Il progetto sarà il primo ad essere realizzato in attuazione del Decreto Milleproroghe 2020 che ha recepito la Direttiva 2001/2018 sulle comunità energetiche per progetti fino a 200 kW come proposto da un emendamento di Legambiente e Italia Solare votato da tutti i partiti. Grazie a questa innovazione normativa la proprietà degli impianti e l’energia prodotta può essere condivisa attraverso la rete. È previsto entro quest’anno il completo recepimento della Direttiva europea, per cui questo tipo di progetti di energia pulita e condivisa potrà avere uno grande sviluppo in tutto il Paese.
“Stiamo mettendo in “circolo atti d’amore”. L’amore verso una generazione presente e verso una periferia usata e spesso dimenticata. Amore verso l’ambiente e verso una comunità che provvederà in una catena di mutuo soccorso ad alimentare buone pratiche: ambiente, energia solare, uguaglianza educativa, sono gli ingredienti che ci consentiranno un futuro più giusto. Sono orgogliosa- dichiara Anna Ricciardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria, che sui tetti della Fondazione Famiglia di Maria si produrrà energia rinnovabile. Un progetto che servirà a dare speranza, la dimostrazione che le cose si possano fare quando agli interessi personali si antepongono a quelli della comunità. Tutto ciò è stato possibile grazie al l’alleanza con Legambiente che attraverso i suoi volontari ha portato in Fondazione la tematica ambientale e a Fondazione con il Sud che ha creduto in questa sperimentazione.”
Legambiente, appena le restrizioni in atto per la pandemia termineranno, inviterà tutti a visitare l’impianto organizzando un momento di festa con protagonisti gli abitanti del quartiere. Napoli, San Giovanni a Teduccio con la realizzazione della prima comunità energetica farà da apripista ad esperienze da ripetere a Napoli e in tutta Italia. Legambiente organizzerà attività di formazione e di collaborazione con enti locali, associazioni e imprese.
26 Mar, 2021 | Corsi 2021, In evidenza, News dal Csv
Si intitola “Il diritto all’amore. La sessualità tra piacere e tabù“ il nuovo percorso formativo promosso dal CSV Napoli con lo scopo di far acquisire ai volontari che operano nel campo socio-assistenziale a vari livelli (disabilità, salute mentale, anziani, etc…) un quadro teorico e gli strumenti adeguati per una presa in carico globale dell’assistito.
Scegliere di essere volontari in azioni di prossimità, oggi più che mai, richiede un costante aggiornamento delle proprie competenze e acquisire nozioni generali di medicina, psicologia e sessuologia risulta fondamentale per “avere almeno un’idea” dei problemi, delle difficoltà delle persone a cui viene prestato servizio.
5 gli incontri previsti che si terranno di giovedì dalle 15.00 alle 17.00 a partire dal prossimo 29 aprile. La formazione si svolgerà a distanza ma se al momento dell’avvio del corso i tempi saranno propizi per le attività in presenza, saranno organizzati incontri in piccoli numeri per Gruppi Balint come opportunità di approfondimento teorico-pratico.
La partecipazione è gratuita e per iscriversi è necessario compilare l’apposito form, entro e non oltre il 22 aprile, accedendo direttamente all’Area Riservata del CSV Napoli, registrando la propria anagrafica e quella del proprio ente (se non già censiti) e poi sarà possibile iscriversi.
Per maggiori informazioni sul corso scarica la locandina.
26 Mar, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Sensibilizzare alle sempre attuali, dolorose problematiche degli atti di femminicidio: con questo intento la Caritas Diocesana di Aversa, l’Associazione “Dadaa Ghezo Nouvelle Formule”, il gruppo di donne Elle(s), l’Ordine Francescano dei Frati Minori di S.Antimo e la Caritas Domus S. Francesco della Parrocchia di S.Antimo hanno concepito e organizzato un’interessante iniziativa per il 26 marzo 2021. Questo pomeriggio alle ore 18.30, il Santuario S. Antimo Prete e Martire – in Sant’Antimo – ospiterà una singolare Via Crucis: protagoniste delle varie stazioni saranno esclusivamente le donne, ognuna con la propria storia di sopruso, sofferenza e salvezza. “La quattordicesima stazione contemplerà la testimonianza di Caterina, la donna di Frattamaggiore che ha vissuto la terribile esperienza di essere stata perseguitata dal suo ex marito”, informa Roger S. Adjicoude, responsabile dell’area Immigrazione della Caritas di Aversa.
Nato dalla lettura partecipata del poemetto “26 tribute to the twenty-six dead women “di Giancarlo Cavallo, Elle(s) è un gruppo di donne dedicato alle 26 donne morte nel Mediterraneo e sbarcate a Salerno il 5 novembre 2017, ma si propone di coltivare la memoria di tutte le vittime della terribile tragedia dell’immigrazione clandestina. “Ad oggi, dall’inizio dell’anno sono già 14 le vittime di femminicidio nel nostro paese. Attraverso attività di sensibilizzazione e prevenzione sul fenomeno della violenza sulle donne e sui minori, il nostro gruppo punta a favorire la promozione sociale al femminile: il nostro impegno è finalizzato ad instillare nella comunità un netto cambiamento culturale, decisivo perché si possa giungere ad una concreta parità di genere”.
L’iniziativa si svolgerà in presenza, ma coinvolgerà un numero limitato di partecipanti e nel pieno rispetto dei protocolli previsti dalle normative anti Covid-19.
24 Mar, 2021 | Attivi e informati, Consulenza, In evidenza, News dal Csv
Riproponiamo l’articolo di Chiara Meoli per Cantiere Terzo Settore relativo alle misure previste dal Decreto Sostegni
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 22 marzo 2021 il decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 (cosiddetto “decreto Sostegni”) con il quale il Governo ha approvato nuovi aiuti a sostegno delle imprese e degli operatori economici, del lavoro, della salute e dei servizi territoriali, connesse all’emergenza sanitaria.
In generale, il dl n. 41/2021 interviene con uno stanziamento di circa 32 miliardi di euro al fine di potenziare gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19 e di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione adottate.
L’obiettivo è quello di assicurare un sistema rinnovato e potenziato di sostegni, calibrato secondo la tempestività e l’intensità di protezione che ciascun soggetto in considerazione richiede.
Gli interventi previsti (individuati in 43 articoli) si articolano in 5 ambiti principali:
- sostegno alle imprese e agli operatori del Terzo settore;
- lavoro e contrasto alla povertà;
- salute e sicurezza;
- sostegno agli enti territoriali;
- ulteriori interventi settoriali.
Le misure a sostegno del Terzo settore
I provvedimenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 hanno portato alla notevole riduzione o addirittura alla sospensione delle attività di decine di migliaia di enti del Terzo settore (Ets).
Già il dl n. 137/2020 ha istituito il “Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore” rivolto alle organizzazioni di volontariato (Odv), alle associazioni di promozione sociale (Aps) e alle Onlus, dotato di 70 milioni di euro per il 2021. Al fine di recare adeguato ristoro ai tanti enti in difficoltà, l’art. 14 prevede un incremento di tale Fondo di 100 milioni di euro.
La stessa disposizione, in considerazione del perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, prevede anche la proroga al 31 maggio 2021 del termine entro il quale le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus iscritte nei rispettivi registri (e costituite prima del 3 agosto 2017) possono modificare i propri statuti con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria al fine di adeguarli alle nuove disposizioni introdotte dal codice del Terzo settore.
Tuttavia nel provvedimento non sono presenti altre importanti misure – pensiamo alla proroga dell’accesso al credito garantito dal fondo di garanzia PMI per gli enti non commerciali e alla proroga del termine di convocazione delle assemblee per l’approvazione dei bilanci (a questo proposito maggiori informazioni “Bilanci e riunioni nel Terzo settore: cosa prevede il Milleproroghe”) – su cui è invece fortemente auspicabile il più celere intervento normativo.
Si segnala, inoltre, un contributo a fondo perduto in favore degli operatori economici titolari di partita Iva (art. 1) che svolgono attività d’impresa, arte o professione, senza alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.
Tra i soggetti destinatari rientrano, quali possibili beneficiari del contributo e alle condizioni previste dalla disposizione, anche gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali.
In particolare, i soggetti che possono presentare la richiesta devono avere subito perdite di fatturato, nel 2020 rispetto al 2019, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile.
Per i soggetti che rientrano in tale situazione, l’importo del contributo a fondo perduto è determinato in base a una percentuale prefissata.
- 60 per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
- 50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
- 40 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
- 30 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
- 20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
Il contributo può essere ricevuto tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente, presentando domanda in via telematica all’Agenzia delle entrate (secondo le modalità descritte all’art. 1, comma 8), o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.
L’articolo 5, comma 20 ha prorogato al 31 marzo prossimo il termine per la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate e la consegna ai lavoratori delle certificazioni uniche (Cu) 2021 (vedi l’articolo “In scadenza la certificazione unica, anche per il non profit”).
Le altre misure rilevanti su temi come lavoro, povertà, disabilità
I datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 possono richiedere fino a 13 settimane di trattamenti di cassa integrazione ordinaria, da utilizzare tra il primo aprile e il 30 giugno 2021 (art. 8). La stessa disposizione prevede inoltre la possibilità di richiedere fino a 28 settimane di assegno ordinario e di cassa integrazione salariale in deroga da utilizzare tra il 1 aprile e il 31 dicembre 2021.
In entrambi i casi, i datori di lavoro che usufruiscono di tale trattamento non sono tenuti a pagare alcun contributo addizionale.
Rifinanziato il “Fondo sociale per occupazione e formazione”, già istituito presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di 400 milioni di euro per l’anno 2021 e di 70 milioni di euro per l’anno 2022 (art. 9).
Rinnovo dell’indennità per i lavoratori del turismo, degli stabilimenti termali, stagionali e dello spettacolo per un importo pari a 2.400 euro (art. 10).
Destinatari di tale indennità sono, in particolare, i lavoratori, anche in somministrazione, stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del dl Sostegni (23 marzo 2021), che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione né di rapporto di lavoro dipendente né di Naspi al 23 marzo 2021.
Dalla stessa disposizione è anche prevista l’erogazione di un’indennità per i lavoratori sportivi. Si tratta di una platea di circa 200.000 lavoratori sportivi, che comprende anche le collaborazioni coordinate e continuative, con contratti stipulati e sottoscritti con committenti riconducibili a associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al registro tenuto dal Coni.
Novità anche sul reddito di cittadinanza per il quale è previsto un incremento dell’autorizzazione di spesa pari a 1 miliardo di euro (art. 11).
Per l’anno 2021 i componenti del nucleo beneficiario del reddito di cittadinanza possano inoltre stipulare uno o più contratti a termine senza che il reddito di cittadinanza venga perso o ridotto se il valore del reddito familiare risulta comunque pari o inferiore a 10.000 euro annui. In tali ipotesi, il beneficio economico resta sospeso per una durata corrispondente a quella dei contratti a tempo determinato stipulati dal percettore; il beneficio riprende a decorrere al termine di ciascun contratto.
Rifinanziato il reddito di emergenza per tre ulteriori mensilità da marzo a maggio 2021, ferma restando l’incompatibilità con la percezione del reddito di cittadinanza e nella misura prevista per nuclei composti da un unico componente, ai soggetti con Isee in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a euro 30.000, che hanno terminato tra il 1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 le prestazioni di Naspi e Dis-coll (art. 12).
I soggetti beneficiari non devono essere titolari di contratto di lavoro subordinato (con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità), né di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, né di pensione sia diretta che indiretta.
L’indennità risulta cumulabile solo con l’assegno ordinario di invalidità o con prestazioni aventi la medesima finalità e natura giuridica e la relativa domanda deve essere presentata all’Inps entro il 30 aprile 2021.
Ancora, l’art. 34 concerne misure a tutela delle persone con disabilità e istituisce, nello stato di previsione del ministero dell’Economia e delle finanze, un Fondo denominato “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”, con una dotazione di 100 milioni di euro annui a decorrere dal 2021. Si rileva che a uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero dell’Autorità politica delegata in materia di disabilità, di concerto con i ministri dell’Economia e delle finanze e del Lavoro e delle politiche sociali, sono delegate l’individuazione degli interventi e la definizione dei criteri e delle modalità per l’utilizzazione delle risorse del Fondo volte a finanziare specifici progetti.
Da ultimo, l’incremento di 200 milioni di euro, per l’anno 2021, del Fondo di parte corrente per le emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo, di cui all’articolo 89, comma 1 dl n. 18/2020 (art. 36).
24 Mar, 2021 | Azioni solidali, In evidenza, News dalle odv
Il Covid-19 non è solo il virus, ma anche l’isolamento a cui spesso costringe. In un periodo delicato come questo l’Associazione Ampio Raggio ha deciso di aiutare non solo con donazioni, ma anche mettendo cuore ed orecchie a disposizione di chi vuole combattere la solitudine e la distanza creata dalla pandemia.
Con questo spirito d’iniziativa è stato aperto lo “Sportello di ascolto e supporto psicologico”. Un servizio gratuito che vuole sostenere e sollevare lo spirito di tutti: famiglie, adulti e ragazzi, che in questo delicato periodo emergenziale hanno bisogno di uno “spazio” e di una persona che gli dia ascolto.
“L’empatia fra le persone è come l’acqua nel deserto: si incontra di rado, ma quando capita di trovarla ti calma e ti rigenera”.