Il Manifesto per il dibattito pubblico sulle opere della transizione ecologica

Per accelerare la transizione energetica nella Penisola e sbloccare i cantieri occorre scommettere su trasparenza delle informazioni e qualità dei progetti in modo da poter garantire un confronto serio che consenta di affrontare e risolvere i problemi, ridimensionando lo spazio per il “nimby” dei cittadini (not in my backyard, ossia non nel mio giardino), il “nimto” degli eletti (not in my terms of office, non nel mio mandato) e quello per le fake news. Per questo è fondamentale mettere in campo le seguenti azioni: garantire in primis il dibattito pubblico su tutti i progetti di opere nel nostro Paese, compresi quelli della transizione ecologica, attraverso una procedura che permetta di stabilire tempi certi e il diritto dei cittadini ad essere informati, a potersi confrontare sui contenuti dei progetti, ad avere risposta rispetto alle preoccupazioni ambientali e sanitarie. Rivedere la normativa sul Dibattito pubblico (DPCM 76/2018, Allegato 1) e sull’Inchiesta pubblica (articolo 24.bis, Decreto Legislativo 152/2016). Senza dimenticare di rafforzare la macchina amministrativa di determinati settori, che deve essere in grado di istruire ed esaminare nel dettaglio e con competenze specifiche i progetti, nonché di relazionarsi con i portatori di interesse.

È questo in sintesi il cuore del Manifesto per il dibattito pubblico sulle opere della transizione ecologica promosso da Legambiente, Greenpeace, WWF, Acli, ActionAid, Arci, Casa Comune, Cittadinanzattiva, Fridays for future, Gruppo Abele, Libera, Link Coordinamento Universitario, Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti e che verrà inviato al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai ministri che si occuperanno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a partire da Roberto Cingolani (ministro della transizione ecologica) ed Enrico Giovannini (ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili). Nel Manifesto le 14 associazioni ricordano che in Italia l’informazione dei cittadini e la partecipazione ai processi decisionali per l’approvazione di progetti non è garantita. Nella scorsa legislatura è stata approvata la procedura di dibattito pubblico per le nuove opere pubbliche ma l’iter di attuazione si è completato solo da pochi mesi e le soglie dimensionali previste per far scattare l’obbligo sono troppo elevate, per cui non si applica neanche per i progetti di autostrade, centrali a gas, elettrodotti o gasdotti. Non solo, lo scorso anno con il Decreto semplificazioni in considerazione dell’emergenza pandemica si è data la possibilità di derogare fino al 2024 dalla procedura di dibattito pubblico. Inoltre, l’inchiesta pubblica per i progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale, prevista per Legge, non è mai stata applicata perché manca il regolamento attuativo e in ogni caso non è obbligatoria.

L’errore – spiegano le associazioni firmatarie del Manifesto – sta nel pensare che sia proprio la partecipazione a rallentare l’iter delle opere quando piuttosto è il contrario. I progetti fatti bene hanno tutto da guadagnare da un confronto pubblico che permetta di spiegare le scelte, di rispondere a dubbi e domande, di approfondire gli aspetti ambientali e paesaggistici. Realizzare questo confronto prima dell’inizio della procedura di Via consente di affrontare le questioni aperte e di chiedere ai proponenti di dare seguito alle richieste di analisi più approfondite o di presentare alternative. In modo che alla fine dell’iter di confronto pubblico e di valutazione ambientale il decisore politico abbia tutte le informazioni necessarie a prendere una decisione sull’opera”.

C’è poi il problema dei tempi di approvazione delle opere che in Italia dipende spesso dalla scarsa qualità di molti progetti presentati. L’iter di valutazione ambientale è spesso rallentato, costretto a fermarsi perché mancano analisi, non si è proceduto al vaglio comparativo delle alternative a minore impatto e all’Analisi Costi Benefici anche dal punto di vista ambientale e sociale o i progetti sono redatti in modo del tutto inadeguato. Se non si interviene per garantire progetti completi e approfonditi, si ritarda il lavoro delle commissioni di valutazione anche per i progetti più urgenti e fatti bene.

L’Italia – concludono le associazioni – ha uno straordinario bisogno di accelerare nella direzione della decarbonizzazione del proprio sistema energetico e di una gestione circolare delle risorse naturali. Questa sfida presuppone di installare milioni di impianti solari sui tetti degli edifici, di realizzare migliaia di impianti da fonti rinnovabili e di riciclo, centinaia di impianti di depurazione integrati nel territorio e nel paesaggio italiano. Oltre semplificare e velocizzare l’iter autorizzativo dei progetti green, sarà importante coinvolgere sempre di più i territori, non si perda dunque questa importante occasione”.

Bando Comunità Educanti: call per valutatori esterni dei progetti

Con i Bambini ricerca esperti per la valutazione dei progetti esecutivi, pervenuti in risposta al Bando per le Comunità educanti.

Saranno prese in considerazione candidature di persone fisiche con esperienza in politiche sociali e interventi di attivazione dei processi comunitari, in nessun modo coinvolte nei progetti oggetto della valutazione e/o nelle organizzazioni che li propongono.

Nella valutazione delle candidature si terrà conto anche dei seguenti requisiti:

  • competenze ed esperienze pregresse di almeno 3 anni nella definizione, realizzazione e/o valutazione di progetti nell’ambito delle politiche socio-educative e di cittadinanza attiva;
  • competenze e capacità maturate nella gestione di processi partecipativi, di analisi dei bisogni territoriali e di attivazione e animazione delle comunità;
  • conoscenza e capacità di lettura dei principali processi di community engagement, dei patti educativi di comunità, degli strumenti e tecniche di mediazione e facilitazione e di sviluppo e gestione di reti fra vari stakeholders (privato sociale, enti pubblici, enti profit, cittadini…).

L’incarico prevede l’analisi e la valutazione (su piattaforma Chàiros) delle proposte progettuali che perverranno in risposta al summenzionato Bando, indicativamente tra i mesi di giugno 2021 e ottobre 2021, tenendo conto dei criteri di valutazione forniti da Con i Bambini.

Per ogni progetto valutato è previsto un compenso di 60 € lordi.

Saranno parte integrante delle attività da svolgere nell’ambito dell’incarico:

  • la consegna delle valutazioni corredate da una relazione finale;
  • la partecipazione alle riunioni che saranno organizzate per approfondire con gli uffici gli esiti delle valutazioni.

Gli interessati possono inviare la propria candidatura all’indirizzo affarigenerali@conibambini.org, corredata della seguente documentazione:

  • Curriculum Vitae in formato europeo (massimo 5 pagine, comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati ai sensi del D. Lgs. 196/03);
  • Scheda sintetica delle competenze rilevanti ai fini della presente selezione (Allegato1);
  • Autodichiarazione di non coinvolgimento diretto in alcun progetto esecutivo (Allegato 2)
  • Fotocopia di un documento di identità in corso di validità.

Le candidature potranno essere inviate fino entro le ore 13:00 del 3 maggio 2021.

Gli uffici di Con i Bambini contatteranno, entro e non oltre il 20 maggio, esclusivamente i candidati ritenuti maggiormente in linea con il profilo ricercato.

Solidarietà e Beni Comuni: partono i laboratori del progetto SISSI

Tutto pronto per il progetto SISSI “Solidarietà Inclusione Sicurezza Salute e Integrazione”, l’azione di animazione territoriale promossa dall’associazione Nuova Solidarietà di Cardito in collaborazione con altre realtà di Terzo settore del territorio e sostenuto dal CSV Napoli attraverso l’avviso pubblico “Le Comunità Solidali”.

In partenza laboratori ambientali creativi, eventi di gioco e seminari informativi che si terranno all’interno del “Parco Taglia” di Cardito per avvicinare i bambini ai temi della tutela dell’ambiente e aumentare il coinvolgimento attivo dei cittadini nella cura e valorizzazione dei beni comuni.

Il primo laboratorio sarà attivato sabato 24 aprile dalle 16.00 alle 20.00. La presenza dei partecipanti sarà organizzata in maniera scaglionata nel pieno rispetto dell’attuale normativa anti covid-19.

Per maggiori informazioni e per le iscrizioni: 331 4673844

 

Tappa a Marigliano per il Camper Donna dell’ALTS: visite senologiche gratuite per sostenere la prevenzione

Sosterà a Marigliano il “Camper Donna”dell’ALTS, l’unità mobile di senologia che effettuerà gratuitamente visite senologiche ecoguidate per insegnare alle donne la tecnica dell’autopalpazione e renderle, così, autonome rispetto alla prevenzione.

L’iniziativa rientra nella più ampia campagna di educazione alla salute promossa dall’Associazione per la lotta ai tumori del seno con il supporto dei partners ANDOS, NOI GENITORI DI TUTTI, PADRE D’ONOFRIO ONLUS e sostenuta dal CSV Napoli attraverso l’Avviso pubblico “Le comunità solidali”.

Il progetto “La prevenzione è vita” era partito lo scorso novembre subendo, poi, una battuta d’arresto a causa delle restrizioni per il contenimento del virus Covid-19. Oggi il tour del Camper Donna nella città metropolitana di Napoli riparte per accendere i riflettori sull’importanza della prevenzione. La diagnosi precoce aumenta la probabilità di guarire dell’80% e una donna che fa prevenzione ha una elevata possibilità di sopravvivere al tumore al seno.

L’appuntamento è per il prossimo venerdì 30 aprile, dalle ore 10.00 alle ore 14.00, in Corso Umberto I n. 70,  a Marigliano (NA). 

Per accedere al servizio è obbligatoria la prenotazione alla Segreteria dell’ ALTS dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 14.00  ai seguenti recapiti 0815511045 / 3285863138.

 

Lavori in corso di #visibilità: Arcigay cerca l’autore della nuova campagna di comunicazione

Arcigay indice un concorso a premio, dal titolo Lavori in corso di #visibilità, per la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione per la visibilità e il benessere delle persone LGBTI+ nei contesti di lavoro 

In occasione del 1°Maggio Festa dei Lavoratori, Arcigay dedica, dal 2019, una campagna di sensibilizzazione ai lavoratori LGBTI+ per affermare l’importanza di poter agire liberamente la propria identità sessuale anche nei contesti di lavoro ed essere quindi visibil*come persone LGBTI+, contro ogni forma di discriminazione e violenza a carattere omofobico, bifobico e transfobico.

Visibilità e benessere de*lavorator* LGBTI+ sono al centro delle politiche di Diversity Management che Arcigay promuove in tutto i contesti sociali, tra cui i contesti lavorativi pubblici e privati.

E’ possibile partecipare al contest utilizzando uno dei seguenti linguaggi espressivi: fotografia, grafica, illustrazione, video.

Gli elaborati verranno valutati da una giuria tecnica. L’elaborato con il punteggio più alto verrà pubblicato sul sito e su tutti i canali social di Arcigay e verrà assunto da Arcigay come campagna ufficiale dedicata alla Festa dei Lavoratori. L’autor* dell’opera vincitrice riceverà un premio di 500 euro in buono acquisto.

Qui il regolamento completo per partecipare al concorso e la scheda di partecipazione.