Quale riforma per gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie?

Il 20 luglio alle 15:00 la presentazione del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, un’ampia coalizione sociale che intende elaborare proposte operative per la riforma sulla non-autosufficienza e dialogherà con i Ministri Andrea Orlando e Roberto Speranza. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulle pagine Facebook e YouTube di Cittadinanzattiva e del Forum Disuguaglianze e Diversità

Le richieste della società civile e la capacità di ascolto delle istituzioni hanno portato a prevedere, nel PNRR, la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Si tratta di un risultato storico, poiché questa riforma è attesa dalla fine degli anni ’90, ma è unicamente un punto di partenza, perché solo la sua elaborazione mostrerà l’effettiva capacità della riforma di rispondere alle esigenze degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. Se l’occasione è imperdibile, l’esito è tutt’altro che scontato. Per questo numerose organizzazioni della società civile hanno deciso di unire le forze e approfondire i contenuti. Nasce, dunque, il “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, un’ampia coalizione sociale che intende elaborare proposte operative per la riforma.

Il 20 luglio un incontro per presentare pubblicamente la nascita del “Patto”.

Programma:

15.00 – INTRODUZIONE
Andrea Morniroli, Coordinatore Forum Disuguaglianze Diversità
Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva

15.10 – PRESENTAZIONE
Cristiano Gori, Coordinatore Network Non Autosufficienza

15.20 – LE ATTESE DELLA SOCIETÀ CIVILE
Claudia Fiaschi, Portavoce Forum Terzo Settore
Giangi Milesi, Presidente Federazione Parkinson
Eleonora Vanni, Presidente Legacoop Sociali
Piero Ragazzini, Segretario Generale FNP Cisl
Don Marco Pagniello, Responsabile politiche sociali e promozione umana Caritas Italiana

15.50 – IL PARLAMENTO PER LA RIFORMA
Marialucia Lorefice, Presidente XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati*
Annamaria Parente, Presidente 12a Commissione Igiene e Sanità, Senato della Repubblica*

16.00 – IL GOVERNO PER LA RIFORMA
Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Roberto Speranza, Ministro della Salute

* in attesa di conferma

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Service Design tra emergenze, collaborazioni, conflitti sociali e costruzioni di senso nei servizi

Il 20 luglio 2021 alle ore 10,00 presso la Sala del Capitolo del Complesso Monumentale di San Domenico – Piazza San Domenico Maggiore – Napoli, si terrà il Seminario operativo di presentazione della proposta di sperimentazione di “Service design tra emergenze, collaborazioni, conflitti sociali e costruzioni di senso nei servizi”. Tale sperimentazione, condotta dal Dott. Carlo Cananzi e dalla Prof.ssa Stefania Capecchi, è stata realizzata da LESS Cooperativa sociale nell’ambito del progetto FAMI Impact.

Il seminario è rivolto a chi opera nei servizi pubblici locali e agli attori del terzo settore operanti sul territorio comunale, con l’obiettivo di modernizzare i servizi, mettendo in connessione i processi avviati e la richiesta di soddisfazione di bisogni da parte della popolazione migrante, servizi che non siano “isole frammentate” e duplicati, ma luoghi di scambio di buone prassi e competenze, presidi ordinari e continuativi di collaborazione formale e informale.

Il service design è un metodo innovativo incentrato sulla comprensione dei comportamenti degli utenti, dei loro bisogni e delle aspettative, coniugando tre concetti fondamentali: desiderabilità, fattibilità e praticabilità. Il progetto prevede dei focus group sulla rappresentazione dei contesti, delle problematiche presenti sul territorio e delle competenze disponibili, per creare un dialogo tra l’equipe di progetto, i funzionari del Comune di Napoli e delle Asl e degli operatori privati.

Dal seminario sarà redatto un Rapporto di presentazione della ricerca qualitativa, delle testimonianze, delle ipotesi organizzative emerse con l’obiettivo di proporre prassi operative da sperimentare, in collaborazione con il Comune di Napoli.

L’iniziativa rientra nell’ambito di Impact Campania, il progetto che ha lo scopo di favorire l’integrazione dei cittadini stranieri sul territorio regionale finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione. Ad Impact Campania partecipano la Regione Campania, in qualità di capofila, e un ampio partenariato di enti istituzionali e del terzo settore (Anci Campania, Cantiere Giovani Cooperativa Sociale, CIDIS Onlus, Consorzio La Rada, Cooperativa Sociale Credito Senza Confini, Dedalus Cooperativa Sociale, Less Impresa Sociale, LTM – Gruppo Laici Terzo Mondo, Per Aspera ad Astra Cooperatia Sociale Onlus, Tertium Millennium Società Cooperativa Sociale, Traparentesi Onlus).

Scuola e Volontariato 2021: ecco i vincitori del premio “Visioni di Valori”

Volge al termine la quattordicesima edizione di Scuola e Volontariato, il progetto di CSV Napoli che offre ai giovani la possibilità di conoscere il mondo del volontariato e alle associazioni l’opportunità di fare rete con tutti gli altri soggetti coinvolti nella crescita civile e responsabile dei nostri territori.

Il progetto è, ormai, una buona prassi consolidata nella città metropolitana di Napoli che ci permette ogni anno di sensibilizzare centinaia di giovani alla solidarietà e promuovere il volontariato come agenzia educativa, luogo privilegiato per l’acquisizione di competenze, occasione di condivisione, crescita e conoscenza.

Un’altra edizione, insieme a quella del 2020, realizzata quasi interamente online a causa della pandemia ma ripensata per consentire comunque agli studenti di comprendere il valore dell’impegno volontario attraverso il racconto di chi, ogni giorno, è impegnato per aiutare chi è in difficoltà e per facilitare i processi di coesione e inclusione sociale.

17 le associazioni di volontariato che hanno aderito quest’anno, mentre 18 sono gli Istituti Scolastici di Napoli e provincia. Di questi, 3 si sono aggiudicati il premio Visioni di Valori: al primo posto l’IMS Virgilio di Pozzuoli, al secondo posto il Liceo Q. Orazio Flacco di Portici e al terzo posto il Liceo Salvatore Di Giacomo di San Sebastiano al Vesuvio. Il premio ha inteso valorizzare l’impegno degli studenti protagonisti del progetto che hanno dimostrato di aver compreso il valore della cittadinanza attiva e della solidarietà, raccontando con creatività e originalità, attraverso le immagini, la propria personale esperienza nel mondo del volontariato.

Guarda il video dell’edizione 2020-2021 di Scuola e Volontariato

Volontariato di prossimità: tante proposte di campi estivi per tutelare l’ambiente a due passi da casa

Dal supporto alla rinascita dei territori colpiti dal sisma del centro Italia come il Comune di Muccia (MC), al recupero di uliveti e antiche radici e tradizioni per combattere l’abbandono di aree rurali dotate di un fascino senza tempo come quelle del Pollino Calabrese, fino alla salvaguardia delle tartarughe Caretta caretta in un contesto unico per pregio naturalistico e paesaggistico come la spiaggia dei Conigli sull’isola di Lampedusa. Ma anche operazioni di mappatura e ripristino di sentieri escursionistici, attività di protezione antincendio dentro a parchi e aree protette ed esperienze di citizen science, tra monitoraggi sulle illegalità ambientali e analisi delle acque di laghi, fiumi e mari, dal Nord al Sud della Penisola. E ancora, campi all’estero per tutelare beni archeologici e culturali o partecipare a progetti sull’agricoltura biologica e alla realizzazione di giardini e orti urbani.

Da giugno a settembre 2021 tornano le esperienze di volontariato con Legambiente, nella formula più classica dei campi estivi residenziali e in quella più nuova e flessibile del “volontariato di prossimità”, pensata per venire incontro alle esigenze del periodo e consentire a chiunque, anche per pochi giorni, di cimentarsi in attività a tutela dell’ambiente senza allontanarsi troppo da casa.

Veste nuova anche per il sito dedicato al volontariato del cigno verde, dotato di un motore di ricerca che consente di trovare il progetto più adatto alle proprie necessità e ai propri interessi. Come sempre, ce n’è per tutte le età: dai campi di volontariato riservati ai maggiorenni a quelli per i più giovani, fino alle attività pensate per le famiglie con bambine e bambini al seguito.

Tornano, inoltre, i progetti di volontariato all’estero, organizzati nell’ambito dell’Alliance of European Voluntary Service Organization, tra le più grandi reti internazionali di volontariato cui Legambiente aderisce, per vivere esperienze di confronto e arricchimento in contesti fortemente eterogenei e inclusivi. Il tutto, naturalmente, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza anti-Covid.

Dopo la pausa della scorsa stagione legata alla crisi pandemica, il volontariato di Legambiente riparte dunque con una variegata proposta di campi estivi incentrati su temi cruciali per l’associazione: dalla mitigazione degli effetti della crisi climatica alla salvaguardia delle acque e della biodiversità, passando per i progetti focalizzati su periferie e disuguaglianze, inclusione e accoglienza e sulle pratiche di economia circolare e civile. Gran parte dei campi di volontariato in programma quest’anno, in particolare, riguarda la riqualificazione di spazi comuni e mira alla trasmissione di competenze teoriche e pratiche grazie alle attività di citizen science, da sempre valore aggiunto delle iniziative organizzate da Legambiente. La formula più flessibile del “volontariato di prossimità” consentirà in più di attivarsi vicino al proprio territorio anche nello spazio di un weekend, con campi in continuo aggiornamento.

Per avere maggiori informazioni e iscriversi ai campi è possibile consultare le varie sezioni del nuovo sito del volontariato di Legambiente, suddiviso per categorie. Per aderire ai campi organizzati dall’associazione ambientalista sono previste una quota di partecipazione (comprensiva di vitto e alloggio), che serve a coprire le spese del settore Volontariato, e la sottoscrizione della tessera soci di Legambiente che dà diritto anche alla copertura assicurativa. Il numero di partecipanti previsti per ciascun campo è limitato e l’iscrizione è possibile fino a esaurimento posti.

Qui l’elenco completo dei campi di volontariato residenziali in Italia

Qui l’elenco completo delle attività di volontariato di prossimità

Qui l’elenco dei campi di volontariato all’estero

 

Organo di controllo nel Terzo settore, ecco come fare i verbali

Riproponiamo l’articolo di Lara Esposito per Cantiere Terzo Settore relativo agli strumenti utili all’organo di controllo degli Enti di Terzo settore

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cncec) mette a disposizione un vero e proprio kit di strumenti utili all’organo di controllo degli enti del Terzo settore. Si tratta di format di verbali e procedure da adattare e contestualizzare alle specifiche esigenze degli enti e degli organi stessi e che rispondono a una maggiore uniformità e disciplina di alcuni aspetti che prima della riforma del Terzo settore erano demandati alle indicazioni statutarie.

A disposizione non solo i verbali dell’organo di controllo, ma anche un format di verbale della sua nomina, delibera che solitamente compete all’assemblea degli associati.

I verbali presentati nel documento comprendono:

  • Verbale dell’adunanza di assemblea (o dell’organo deputato nelle fondazioni) per la nomina dell’organo di controllo (libro degli associati o aderenti);
  • Verbale di insediamento dell’organo di controllo (libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’organo di controllo) contenente tra l’altro:
  • la Dichiarazione di insussistenza di ragioni di incompatibilità o ineleggibilità per la nomina di componente effettivo dell’organo di controllo;
  • la Dichiarazione di accettazione della nomina di componente dell’organo di controllo;
  • la Valutazione delle cause di ineleggibilità e dell’indipendenza;
  • Verbale di pianificazione dell’attività di vigilanza dell’organo di controllo (libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’organo di controllo).

Come si legge nella comunicazione ufficiale, i verbali dovranno essere letti nella logica di complessità organizzativa, amministrativa e contabile in cui si trova ad operare l’ente, spesso proporzionale alla dimensione economica e agli interessi mossi dall’attività. In molti casi, infatti, potrebbero non risultare presenti o pertinenti alcune tematiche in realtà necessarie al caso del singolo ente del Terzo settore. In questo caso sarà lo stesso professionista ad adeguare i formati esistenti alla situazione in modo da definire le indicazioni che meglio rappresentano l’organizzazione.

I format arrivano in una fase di numerose nomine per molti enti del Terzo settore. Numerosi enti, infatti, hanno già provveduto ad adeguarsi alla normativa e l’organo di controllo inizia ad essere una realtà diffusa. In particolare, in vista degli adeguamenti statutari semplificati per organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus la cui scadenza è stata recentemente prorogata di un altro anno, al 31 maggio 2022, molti enti hanno provveduto a nominare un organo di controllo e, se necessario, di revisione.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali aveva già stabilito in una nota del novembre 2020 che gli enti del Terzo settore obbligati a nominare l’organo di controllo e il revisore legale dei conti (artt. 30 e 31 del dlgs 117/2017) dovranno farlo da subito, al di là dell’istituzione del registro unico nazionale (per saperne di più ecco l’articolo “Terzo settore, l’organo di controllo è obbligatorio fin dal 2020”) e quindi per l’approvazione del bilancio di esercizio 2019.

Nel caso in cui le nomine non siano state effettuate con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2019, sarebbero dovute avvenire con la prima assemblea utile, che potrebbe anche coincidere con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2020, convocabile quest’anno entro il 29 giugno 2021. Una volta che diverrà operativo, le nomine dovranno essere oggetto di pubblicità nel registro unico nazionale del Terzo settore.

Sul tema dei controlli, il consiglio nazionale dei commercialisti lavora da tempo, organizzando una serie di eventi e pubblicando diversi documenti utili ai professionisti investiti da questo incarico ma anche agli enti. Tra questi, le “Norme di comportamento dell’Organo di controllo degli enti del Terzo settore”. I verbali successivi servono a rendere ancor più operative le norme tecniche contenute nelle norme di comportamento fornendo esemplificazioni applicative delle stesse. L’intendimento dei verbali, allineati anche, se compatibili, con le recenti versioni degli analoghi verbali del collegio sindacale delle società non quotate, è quello di concentrarsi sulla “fase iniziale” degli incarichi.