16 Set, 2025 | In evidenza
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 15 settembre 2025, il Decreto 7 agosto 2025, con la definizione di forme, contenuti, termini e modalità per l’esercizio delle funzioni di vigilanza, controllo e monitoraggio sugli enti del terzo settore.
Secondo il decreto, i controlli sono a carico degli Uffici Runts e, se richiesto e autorizzati, dei centri di servizio per il volontariato (CSV) e delle reti associative nazionali (Ran). È importante specificare che questi ultimi due sono liberi di scegliere se diventare o meno “soggetti autorizzati” a svolgere i controlli nei confronti dei propri aderenti. È anche prevista la possibilità di stipulare una convenzione tra Ran e CSV con altre reti reti o CSV che non hanno chiesto la autorizzazione.
Le organizzazioni che possono essere sottoposte al regime di controllo sono tutti gli enti del Terzo settore ad esclusione delle cooperative sociali, delle imprese sociali e delle società di mutuo soccorso.
La tipologia di controlli
I controlli previsti dal decreto sono finalizzati ad accertare:
- La sussistenza dei requisiti per rimanere iscritti nel Runts;
- Il perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale;
- L’adempimento degli obblighi derivanti dall’iscrizione nel Runts.
È importante specificare che i CSV e le Ran potranno svolgere – se accreditati – solo i controlli ordinari agli enti del Terzo settore, e quindi la revisione triennale programmata. I controlli straordinari (svolti con accertamenti a campione o per esigenze di approfondimento emerse dagli esiti dei controlli ordinari) possono essere svolti solo dagli Uffici del Runts.
Il primo triennio decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo all’iscrizione: entro il 31 marzo ciascun “ente responsabile” (Uffici Runts, CSV e Ran autorizzate) dovrà caricare sul Registro Unico Nazionale del Terzo Settore il programma triennale con l’elenco degli enti sottoposti al controllo.
Per gli enti con entrate uguali o inferiori a 60mila euro l’anno, le operazioni di controllo saranno semplificate.
Chi potrà effettuare i controlli
Il decreto prevede anche una serie di accortezze per proteggere il delicato rapporto di fiducia tra i centri di servizio per il volontariato e le reti associative nazionali con i propri enti aderenti. I soggetti autorizzati, quindi, individuano una serie di “soggetti incaricati” che provvederanno alla concreta operazione di controllo e che potranno essere dipendenti, collaboratori o professionisti dei soggetti autorizzati (CSV e Ran), a condizione che non si trovino nella condizione prevista dall’art. 2399 del Codice Civile e quindi che non abbiano un rapporto specifico con l’ente da controllare (ad esempio, un rapporto di consulenza o di prestazione d’opera retribuita).
I soggetti incaricati, inoltre, saranno presenti in un elenco costantemente aggiornato e pubblico, dovranno avere comprovata esperienza in materia, e saranno debitamente formati e aggiornati. La responsabilità per l’attività di controllo rimane comunque sempre in carico ai soggetti responsabili.
Alle Ran o CSV autorizzato è previsto un contributo diversificato a seconda della dimensione di ogni ente controllato, pari a:
- 50 euro per enti con entrate fino a 60.000 euro
- 100 euro per enti con entrate da 60.000 a 300.000 euro
- 250 euro per enti con entrate da 300.000 a 1.000.000 euro
- 500 euro per enti con entrate oltre 1.000.000 euro
Tali importi potranno essere ridotti se sarà superato il “tetto” dell’importo complessivo stanziato a copertura di tali attività.
Come si svolgeranno i controlli
I soggetti autorizzati si accerteranno del corretto rispetto degli adempimenti previsti dalla riforma del Terzo settore, comunicando con gli enti sottoposti al controllo tramite PEC, per la richiesta di accertamenti documentali e, se necessari, con visite e ispezioni in loco. Gli enti avranno tempo da 30 a 90 giorni per regolarizzare la propria posizione.
Il decreto specifica, inoltre, che entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore saranno approvati i modelli di verbale dei controlli ordinari e straordinari.
Avvio dei controlli
La decorrenza dei controlli sarà fissata con apposito decreto dell’ufficio di livello dirigenziale generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla base dello stadio di attivazione dell’apposita sezione del sistema informativo dedicato ai controlli.
Chiara Tommasini presidente di CSVnet, ha commentato:
“Con questo decreto si completa una parte fondamentale della riforma del Terzo settore, frutto di un percorso di ascolto e confronto che ha visto anche protagonisti i Centri di servizio per il volontariato insieme alle reti associative nazionali”.
“Per i Csv – aggiunge – rappresenta un passaggio importante: il provvedimento da concretezza all’art. 93 del Codice del terzo settore che consente a reti e Csv di svolgere l’autocontrollo sui propri enti aderenti”.
“È un risultato ottenuto con un lavoro di dialogo e collaborazione portato avanti in questi anni tutti insieme, Ministero del lavoro, Conferenza Stato Regioni ed il terzo settore e che segna una tappa decisiva verso un sistema di regolazione condiviso. Ora serve uno sforzo unitario e globale di tutto il terzo settore affinché il decreto e l’intero processo possano trovare piena attuazione. Per l’intero sistema dei Csv – dice Tommasini – si apre una nuova fase: dopo il grande impegno per l’accompagnamento degli enti al Runts, ci sarà da riflettere bene su come agire questa funzione di controllo e autocontrollo, dal livello locale a quello regionale, a quello nazionale”.
16 Set, 2025 | Terza di Copertina
Giovedì 9 ottobre, dalle ore 16.00, la sala consiliare del Comune di Sant’Antonio abate, in Piazza Don Mosé Mascolo, ospiterà l’evento dal titolo “Happy Hour del Volontariato”.
Un momento di condivisione e confronto con le organizzazioni del territorio per presentare i servizi di CSV Napoli e approfondire insieme temi fondamentali per la vita associativa.
Il focus della serata sarà prevalentemente l’adeguamento degli statuti al Runts e verrà offerta la possibilità ai partecipanti di ricevere consulenza personalizzata e supporto pratico sui principali adempimenti gestionali e amministrativi, necessari per essere in regola.
Interverranno all’evento:
Umberto Cristadoro, presidente di CSV Napoli
Catello Di Risi, assessore alle politiche sociali del Comune di Sant’Antonio Abate
Maurizio Grosso e Maria Michela Acampora, aria consulenza di CSV NAPOLI
Saranno presenti, inoltre, rappresentanti della pubblica amministrazione e del Terzo settore. L’iniziativa rappresenta, quindi, un’occasione informale per incontrarsi, fare networking e chiarire i dubbi, con un piacevole aperitivo solidale.
Per partecipare è necessario registrarsi al seguente link: https://gestionale.csvnapoli.it/Frontend/Questionario/Questionario.aspx?ID=-1&IDQ=2336&IDR=34065&IDRT=21
Scarica la locandina
09 Set, 2025 | In evidenza
Formazione Quadri Terzo Settore è un progetto di formazione per i dirigenti delle organizzazioni del Terzo settore meridionali promosso da Forum Terzo Settore, CSVnet e realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD. Il percorso formativo FQTS rappresenta un investimento strategico per il rafforzamento del Terzo settore e delle sue competenze.
Guidano il progetto FQTS i valori della partecipazione, inclusione e coesione sociale, responsabilità, democrazia, condivisione dei saperi e accessibilità della cultura, solidarietà e prossimità reale. Il modello formativo si fonda sul concetto di “apprendimento circolare”, rifiutando così la tradizionale relazione gerarchica docente-partecipante e sostituendola con la “comunità di apprendimento”.
Ecco tutte le attività in partenza a settembre:
1. Introduzione al fundraising per la cultura
Webinar: 16 settembre, ore 16:30-19:00 | 24 Settembre 2025, ore 16:30-19:30
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2. Responsabile Finanziario di Reti del Terzo settore
Formazione online: Formazione in presenza:
8-15 settembre 2025, ore 16:30-19:00 Roma, 25-26 settembre 2025
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3. Abilitarsi all’amministrazione condivisa
Formazione online: 29 settembre 2025, ore 16:30-19:00
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4. La dimensione politica del Terzo settore
Formazione on line: 22 settembre, ore 17:30-19:00
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5. La gratuità e il valore dell’azione volontariato
Webinar: 26 settembre, ore 17:00-19:00
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6. Tecnico della comunicazione
Formazione on line: 11-12-13 Settembre 2025, ore 9-14
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7. UC Public Speaking
Formazione on line: 11-12-13 Settembre 2025, ore 9:00-13:00
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8. Design dei servizi di comunità
Formazione on line: 29 Settembre 2025, ore 16:00-18:00
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9. Corsi ‘Federica web Learning’
- Approcci alla valutazione di impatto sociale
- Economia aziendale per l’impresa sociale e fundraising
- Strumenti e metodologie per la progettazione partecipata
- Social Business Innovation: modelli e pratiche emergenti
- Transformative Open Innovation: approcci sistemici e intersettoriali
Per informazioni sui corsi: Catalogo della formazione
Per iscrizioni: www.federica.eu
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09 Set, 2025 | In evidenza
Insieme a 66 organizzazioni fra le più rappresentative del Terzo settore italiano, VITA lancia una campagna e un appello affinché il Governo, a partire dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e il Parlamento si adoperino per togliere il tetto al 5 per mille, oggi fissato a 525 milioni di euro.
Nell’ultima annualità (2024 su redditi 2023), i contribuenti italiani attraverso il 5 per mille hanno destinato la cifra di 603,9 milioni di euro, ma alle organizzazioni sociali scelte dai cittadini arriveranno solo 525 milioni, ovvero 79 milioni in meno rispetto alla volontà di quasi 18 milioni di contribuenti che hanno aderito alla misura. Questo proprio per via del tetto. Di fatto oggi il 5 per mille è ridotto a un 4,3 per mille. A scapito dello spirito della legge, della volontà dei contribuenti, degli enti del Terzo settore (e non solo) e dei beneficiari dei progetti sostenuti col 5 per mille.
Da queste considerazioni nasce una mobilitazione collettiva per l’eliminazione del tetto che abbiamo chiamato “5 per mille, ma per davvero”. Una campagna che non è contro qualcuno, ma che, come è scritto nell’appello, «mira a costruire un’alleanza responsabile per il bene comune fra le istituzioni, la politica, il Terzo settore e i singoli cittadini. Il Parlamento e il Governo hanno oggi l’opportunità di rafforzare questa alleanza, facendo una scelta semplice, giusta e condivisa».
Per saperne di più visita il sito della campagna
09 Set, 2025 | In evidenza
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato l’atto di indirizzo per l’anno 2025 e la programmazione 2025–2027 delle risorse destinate agli enti del Terzo settore ai sensi degli artt. 72 e 73 del Codice del Terzo settore. La dotazione complessiva del triennio è pari a circa 141,3 milioni di euro. L’atto è stato reso disponibile dal Ministero il 4 settembre 2025. (Decreto Ministeriale n. 124)
La nuova programmazione si inserisce nel solco già tracciato dalle precedenti programmazioni triennali, ribadendo la promozione del Terzo settore quale strategia di creazione di valore pubblico per la collettività, assicurato dalle regole di trasparenza ad esso applicabile e misurabile attraverso idonei sistemi di valutazione. Viene confermato l’ancoraggio agli obiettivi dell’Agenda 2030, mentre viene richiamata la misurazione e gestione dell’impatto sociale in coerenza con le Linee guida del 23 luglio 2019, un aspetto che sarà oggetto di valutazione in sede di assegnazione delle risorse.
Il sostegno alle attività di interesse generale di rilievo nazionale, come negli anni passati, dovrà essere promosso da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni iscritte nel registro unico nazionale del Terzo settore, singole o in partenariato tra loro, anche attraverso le reti associative di cui all’articolo 41 del codice del Terzo settore. Possono essere legittimamente considerati quali soggetti beneficiari anche le fondazioni di cui all’articolo 10 del dlgs 4 dicembre 1997, n. 460, iscritte nell’apposita anagrafe delle Onlus presso l’Agenzia delle Entrate. Le attività dovranno prevedere lo svolgimento in almeno 10 Regioni e dovranno essere di importo non inferiore a 250.000 euro e non inferiore a 500.000 euro: la quota di finanziamento ministeriale non potrà superare l’80% del costo totale (50% nel caso di progetto presentato da una fondazione). In questo contesto, molta attenzione viene riservata ai progetti riguardanti l’area prioritaria di intervento dell’intelligenza artificiale dove, per il 2025, le risorse vengono incrementate.
La programmazione ha provveduto anche a ripartire le risorse da destinare alle Regioni per le iniziative e progetti di rilevanza locale applicando i seguenti criteri:
- 30% assegnato a titolo di quota fissa;
- 20% sulla base della popolazione residente al 1° gennaio 2025, come da rilevazione ISTAT;
- 50% sulla base del numero degli enti del Terzo settore iscritti al RUNTS alla data del 1° gennaio 2025:
Nr |
Regione |
2025 |
2026 |
2027 |
Totale |
1 |
Abruzzo |
661.602 € |
783.892 € |
866.484 € |
2.311.978 € |
2 |
Basilicata |
453.621 € |
537.467 € |
594.096 € |
1.585.184 € |
3 |
Calabria |
752.977 € |
892.157 € |
986.156 € |
2.631.290 € |
4 |
Campania |
1.365.743 € |
1.618.186 € |
1.788.680 € |
4.772.609 € |
5 |
Emilia-Romagna |
1.536.815 € |
1.820.881 € |
2.012.728 € |
5.370.424 € |
6 |
Friuli-Venezia Giulia |
655.799 € |
777.017 € |
858.884 € |
2.291.700 € |
7 |
Lazio |
1.735.698 € |
2.056.525 € |
2.273.200 € |
6.065.423 € |
8 |
Liguria |
658.475 € |
780.188 € |
862.388 € |
2.301.051 € |
9 |
Lombardia |
2.413.115 € |
2.859.155 € |
3.160.396 € |
8.432.666 € |
10 |
Marche |
737.397 € |
873.697 € |
965.750 € |
2.576.844 € |
11 |
Molise |
392.848 € |
465.462 € |
514.502€ |
1.372.812 € |
12 |
Piemonte |
1.413.687 € |
1.674.993 € |
1.851.470 € |
4.940.150 € |
13 |
Puglia |
1.148.439 € |
1.360.717 € |
1.504.082 € |
4.013.238 € |
14 |
Sardegna |
636.892 € |
754.615 € |
834.122 € |
2.225.629 € |
15 |
Sicilia |
1.240.103 € |
1.469.324 € |
1.624.132 € |
4.333.559 € |
16 |
Toscana |
1.493.205 € |
1.769.209 € |
1.955.612 € |
5.218.026 € |
17 |
Umbria |
585.210 € |
693.381 € |
766.436 € |
2.045.027 € |
18 |
Valle d’Aosta |
344.048 € |
407.642 € |
450.592€ |
1.202.282 € |
19 |
Veneto |
1.429.778 € |
1.694.059 € |
1.872.544 € |
4.996.381 € |
|
TOTALE |
19.655.452 € |
23.288.567 € |
25.742.254 € |
68.686.273 € |
Sulla base del quadro finanziario 2025–2027, sono attese le procedure per l’individuazione degli interventi nazionali 2025 e gli avvisi regionali a valere sulle quote locali assegnate nel triennio.