DiscoverEU: 12000 biglietti per scoprire gratis l’Europa

Visto il successo del primo ciclo di DiscoverEU, l’iniziativa promossa dal Parlamento europeo per permettere ai giovani europei di viaggiare in treno gratuitamente alla scoperta dell’Europa, il 29 novembre 2018 la Commissione europea lancerà un secondo concorso per l’aggiudicazione di titoli di viaggio gratuiti.

Tutti i diciottenni dell’UE avranno tempo fino all’11 dicembre 2018 per presentare la domanda per un titolo di viaggio gratuito che darebbe loro l’opportunità di viaggiare attraverso l’Europa tra il 15 aprile e il 31 ottobre 2019 per un periodo fino a 30 giorni. Il primo ciclo di DiscoverEU ha coinvolto migliaia di giovani, che hanno dato vita a una vera comunità diffusa in tutta Europa.

Per partecipare occorre avere 18 anni e presentare la propria candidatura attraverso il Portale europeo per i giovani. Un comitato di valutazione esaminerà le candidature e selezionerà i vincitori, che saranno informati dei risultati della selezione attorno alla metà di gennaio del 2019.

Considerato il grande interesse suscitato da DiscoverEU e l’opportunità che tale iniziativa offre ai giovani in tutta l’UE, la Commissione europea ha proposto di destinare ad essa 700 milioni di euro nell’ambito del futuro programma Erasmus nel prossimo bilancio a lungo termine dell’UE dopo il 2020. Se il Parlamento europeo e il Consiglio approveranno la proposta, un altro milione e mezzo di diciottenni potrà mettersi in viaggio tra il 2021 e il 2027.

L’iniziativa DiscoverEU è stata varata lo scorso giugno con una dotazione di 12 milioni di euro nel 2018. Sono stati finora oltre 15 000 i giovani che hanno avuto la possibilità di viaggiare attraverso l’Europa grazie ad essa.

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8×1000 Chiesa Valdese, al via le richieste di finanziamento

La Chiesa Evangelica Valdese concorre, come altre confessioni religiose, alla ripartizione dei fondi Otto per Mille IRPEF e ha scelto di destinare tutti i contributi ad essa spettanti esclusivamente al sostegno di interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, sia in Italia che all’estero. A tal fine, ogni anno, viene offerta la possibilità alle organizzazioni senza finalità di lucro di presentare delle proposte progettuali per ottenere un contributo economico.

Le richieste di finanziamento possono essere presentate sia per interventi da realizzare sul territorio italiano (Progetti Italia) sia per progetti da implementare all’estero (Progetti Internazionali). I progetti devono essere ricompresi in una delle seguenti categorie di intervento:

Progetti Italia

Interventi sanitari e di tutela della salute: azioni per integrare i servizi offerti dal sistema sanitario nazionale;
Promozione del benessere e della crescita di bambini e ragazzi: contrasto a dispersione e abbandono scolastico, bullismo e altre forme di disagio;
Attività culturali: produzioni artistico-creative su tematiche di rilevanza sociale, etica e culturale;
Miglioramento delle condizioni di vita di soggetti affetti da disabilità: autonomia, socializzazione, partecipazione; supporto alle famiglie;
Accoglienza e inclusione di rifugiati e migranti: prima e seconda accoglienza; sostegno al confronto interculturale e all’inclusione;
Contrasto alla povertà, al disagio sociale e alla precarietà lavorativa: contrasto a povertà, nuove marginalità, precarietà socio-economica e lavorativa;
Anziani: attività presso strutture e a domicilio; ricreative, di formazione e sportive;
Educazione alla Cittadinanza: contrasto all’odio e all’intolleranza; educazione inclusiva; legalità;
Prevenzione e contrasto della violenza di genere: attività a favore delle donne vittime di violenza e rivolte a uomini maltrattanti;
Recupero e inclusione di detenuti ed ex detenuti dentro e fuori gli istituti di pena.

Progetti estero:

Lotta alla malnutrizione: autosufficienza alimentare, igiene alimentare, programmi di distribuzione;
Promozione del ruolo delle donne e uguaglianza di genere: prevenzione di ogni forma di violenza; salute; riduzione della discriminazione;
Accesso all’acqua e igiene: disponibilità e gestione sostenibile; approvvigionamento idrico; educazione;
Partecipazione, dialogo, Governance e diritti umani: sviluppo partecipativo; pace; tutela delle minoranze; capacity building; libera informazione e interventi a favore di gruppi sottoposti a discriminazione;
Protezione dell’infanzia: formazione per operatori; recupero e reintegrazione sociale; lotta a lavoro minorile, sfruttamento sessuale, etc; minori con disabilità;
Educazione: educazione primaria e secondaria formale e non formale per minori e giovani; formazione per insegnanti; aggregazione;
Formazione professionale e attività generatrici di reddito: formazione professionale e sul lavoro; tirocini e borse di studio;
Tutela dell’ambiente: cambiamento climatico, biodiversità; gestione rifiuti e promozione uso energie rinnovabili;
Sviluppo Rurale e Sicurezza Alimentare: coinvolgimento comunità locali; miglioramento qualità produzioni alimentari;
Interventi sanitari e di tutela della salute: dotazione medicine e vaccini; acquisto attrezzature, costruzione strutture; programmi di screening e cura; assistenza per anziani e soggetti con disabilità;
Aiuto umanitario in contesti di emergenza: progetti in favore delle popolazioni vittime; iniziative di primo soccorso e ricostruzione; assistenza psicologica, servizi sanitari di base.

Possono essere destinatari dei contributi:

Enti facenti parte dell’ordinamento metodista e valdese;
Organismi Associativi italiani o stranieri (es. Associazioni, Comitati, ONG e Cooperative Sociali di tipo A/B purché il finanziamento richiesto sia usato per finalità assistenziali, umanitarie e culturali e comunque non per attività lucrative);
Organismi ecumenici italiani o stranieri.

I progetti 2019 verranno finanziati con la quota di destinazione relativa alla dichiarazione dei redditi 2016. Nell’edizione del 2018 tale quota si è attestata attorno ai 32 milioni di euro (relativi alla ripartizione 2015) con la quale la Chiesa Valdese ha finanziato 1127 progetti (454 all’estero e 673 in Italia). L’elenco dei progetti finanziati nel 2018 e negli anni precedenti (con indicazione dell’ammontare dei contributi) è consultabile nella sezione “progetti finanziati” del sito web.

Da quest’anno tutte le richieste di finanziamento devono essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica Juno che prevede lo svolgimento dei seguenti tre passaggi:

Accreditamento utente e registrazione dell’ente sulla piattaforma
Compilazione dell’Anagrafica Ente
Compilazione di una Richiesta di Finanziamento (RDF).
Le domande potranno essere presentate sia in italiano che in inglese entro il 21 dicembre 2018.

Vai alla sezione “presentare un progetto” del sito web www.ottopermillevaldese.org

Terzo settore: 23milioni a disposizione per i progetti nazionali

Con atto di indirizzo del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, adottato in data 26 ottobre 2018, sono stati individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili attraverso il fondo di cui all’art. 72 del codice del Terzo settore, per l’annualità 2018.

Le iniziative e i progetti a valenza nazionale per l’annualità 2018 dovranno riguardare gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività indicati nell’allegato 1 dell’atto di indirizzo, in coerenza con gli obiettivi individuati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, così da concorrere al raggiungimento di uno o più dei seguenti obiettivi generali:

  • Porre fine ad ogni forma di povertà
  • Promuovere un’agricoltura sostenibile
  • Assicurare salute e benessere per tutte le età
  • Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, opportunità di apprendimento permanente per tutti
  • Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze
  • Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
  • Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
  • Ridurre le ineguaglianze
  • Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
  • Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
  • Promuovere azioni, a tutti i livelli per combattere gli effetti del cambiamento climatico.

Le iniziative e i progetti dovranno prevedere lo svolgimento di attività progettuali in almeno 10 regioni (sono equiparate alle regioni, ai fini della presente tipologia, le province autonome di Trento e Bolzano). La durata minima delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a 12 mesi, mentre la durata massima non potrà eccedere i 18 mesi.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Le iniziative e i progetti di rilevanza nazionale devono essere presentati, pena l’esclusione, in forma singola o in partenariato tra loro, da: organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore iscritte nel Registro unico del Terzo settore, anche attraverso le reti associative di cui all’art. 41 del Codice del Terzo settore.

Anche per l’anno 2018 il requisito dell’iscrizione al Registro unico nazionale del terzo settore deve intendersi soddisfatto da parte degli enti attraverso la loro iscrizione ad uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore, ovvero i registri delle associazioni di promozione sociale nazionale, regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano e i registri delle organizzazioni di volontariato delle regioni e delle province autonome; per le fondazioni del terzo settore il requisito si intende soddisfatto attraverso l’iscrizione all’anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale.

N.B. La realizzazione di iniziative e di progetti potrà prevedere l’attivazione di collaborazioni con enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (ivi compresi anche i soggetti non appartenenti al Terzo settore, come le imprese). Tali collaborazioni devono essere a titolo gratuito: gli enti che collaborano non possono essere destinatari di quote di finanziamento, ma possono cofinanziare attraverso un apporto monetario.

RISORSE DISPONIBILI ED ENTITÀ DEI CONTRIBUTI

Le risorse messe a disposizione per l’anno 2018 ammontano complessivamente a € 23.630.000,00. Il finanziamento ministeriale complessivo di ciascuna iniziativa o progetto, a pena di esclusione, non potrà essere inferiore a € 250.000 né superare l’importo di € 900.000.
La quota di finanziamento ministeriale:
non potrà superare l’80% del costo totale del progetto se presentato da associazioni di promozione sociale o da organizzazioni di volontariato anche in partenariato tra loro;
non più del 50% del totale se presentata da fondazioni del terzo settore o che prevedano un regime di partenariato sia di fondazioni che di associazioni di promozione sociale/organizzazioni di volontariato (indipendentemente dal numero di fondazioni coinvolte e dal ruolo assicurato da esse all’interno de progetto).
Il cofinanziamento deve consistere in un apporto monetario a carico dei proponenti o degli eventuali terzi, mentre non è considerato cofinanziamento la valorizzazione delle attività svolte dai volontari o di altro tipo di risorse a carattere non finanziario o figurativo.

MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI

Per la presentazione dei progetti, pena l’esclusione, dovrà essere utilizzata la modulistica allegata all’Avviso e disponibile a questa pagina del sito istituzionale del Ministero. La documentazione, da prodursi in duplice copia cartacea (accompagnata da una copia su supporto digitale) dovrà essere recapitata a mano, ovvero tramite raccomandata con avviso di ricevimento, oppure a mezzo corriere e pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 10 dicembre 2018 al seguente indirizzo: Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese – Via Flavia n. 6 – 001987 – Roma – I piano, stanza n. 42. I plichi pervenuti oltre il termine di scadenza non verranno aperti (NON fa fede il timbro postale).

Vai alla pagina web dedicata all’Avviso sul sito del Ministero

Scarica il testo integrale dell’Avviso

Avviso agli enti per la presentazione progetti di servizio civile universale per l’anno 2019

Disponibile sul sito del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale l’avviso per la presentazione di progetti di servizio civile universale per l’anno 2019.

Nella fase transitoria della riforma del servizio civile universale, come previsto nelle disposizioni già adottate nel corso del 2017 e del 2018, si garantisce a tutti gli enti la possibilità di partecipare al servizio civile universale; pertanto in questa fase possono presentare progetti sia gli enti iscritti all’albo di servizio civile universale sia gli enti iscritti ai previgenti albi di servizio civile nazionale.

L’avviso recepisce le novità introdotte dal decreto legislativo n.40 del 2017 con riferimento all’articolazione dell’orario e alla durata del servizio che può essere compresa tra gli 8 e i 12 mesi.Inoltre tutti i progetti devono prevedere il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze dei volontari.

Gli enti possono altresì prevedere, nell’ambito dei progetti presentati, le misure aggiuntive introdotte dal richiamato d.lgs. n.40 del 2017. In particolare tali misure consistono nel favorire la partecipazione ai progetti rivolti ai giovani con minori opportunità e limitatamente ai progetti da realizzarsi in Italia, nella possibilità di svolgere un periodo di servizio, della durata massima di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea o in alternativa, di usufruire, per lo stesso periodo, di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro.

I progetti possono essere presentati fino alle ore 14.00 del giorno 11 gennaio 2019.

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Bando per le organizzazioni del terzo settore: Biblioteche per l’inclusione 2018

Il Centro per il libro e la lettura del MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo – lancia il bando Biblioteche per l’inclusione 2018 – allo scopo di favorire l’inclusione e la coesione sociale, promuovendo progetti capaci di integrare l’offerta tradizionale e i servizi delle biblioteche di pubblica lettura.

In particolare, il Bando si propone l’obiettivo di avviare processi che consentano:

– l’incremento e il miglioramento dell’accesso agli spazi (extra-orario, serale, nel fine settimana), al patrimonio (letterario, audiovisivo, musicale, multimediale ecc.) e ai servizi delle biblioteche di pubblica lettura;
– il coinvolgimento dei soggetti tradizionalmente esclusi dalla fruizione e produzione culturale nelle istituzioni bibliotecarie;
– l’uso delle istituzioni bibliotecarie come luoghi di confronto culturale da parte di gruppi e soggetti diversi, così da offrire occasioni di incontro alle comunità locali.

I progetti proposti dalle organizzazioni del terzo settore dovranno quindi essere condotti e realizzati in partenariato con le biblioteche comunali, che dovranno rappresentare il luogo di svolgimento delle attività.

Il Bando presuppone la creazione di partnership intese come accordi tra almeno tre o più soggetti (“Soggetti della partnership”) che vedano coinvolte:

1. un’organizzazione del terzo settore senza scopo di lucro come soggetto proponente (di seguito “Soggetto Responsabile”), costituita in una delle seguenti forme:
fondazione;
ente ecclesiastico;
associazione (riconosciuta o non riconosciuta);
cooperativa sociale o consorzio;
impresa sociale (nelle diverse forme previste dalla L. 106/2016);
2. una o più biblioteche di pubblica lettura (biblioteche comunali) di Comuni con la qualifica di “Città che legge” 2018-2019 (le biblioteche coinvolte possono anche appartenere a diversi Comuni, di cui però almeno uno in possesso della qualifica);

3. almeno un altro soggetto che potrà appartenere, oltre che al mondo del volontariato e del terzo settore, a quello della scuola, delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese (librerie, case editrici ecc.).

Il finanziamento ammissibile ammonta a un massimo di € 80.000,00 per ciascun progetto e per iniziative di durata pari a 24 mesi. Sulla base delle proposte presentate, il Centro individuerà n. 6 progetti meritevoli, pertanto, le risorse disponibili ammontano ad € 480.000,00.

Il formulario allegato al bando, compilato in ogni sua parte e con allegata la fotocopia della carta d’identità del legale rappresentante, deve essere trasmesso tramite PEC entro le ore 18:00 del 20 novembre 2018 all’indirizzo mbac-c-ll@mailcert.beniculturali.it e con la seguente dicitura nell’oggetto: “Bando Biblioteche per l’inclusione 2018 – Progetto … (titolo del progetto) … a cura di … (nome dell’Ente proponente)”.

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“Un passo avanti”, il nuovo bando promosso da Con i Bambini

Si tratta di una nuova linea di intervento pensata per il sostegno di progetti, dal contenuto particolarmente innovativo che, coerentemente con l’obiettivo del Fondo, siano rivolti al contrasto della povertà educativa minorile. Esistono certamente esperienze, ipotesi progettuali, programmi di intervento potenzialmente innovativi, in linea con la missione di contrasto alla povertà educativa minorile, ma non inquadrabili nei tre bandi già pubblicati. Al fine di promuovere tali opportunità, l’Impresa sociale ha destinato specifiche risorse da poter impiegare nella sperimentazione di interventi innovativi, che possano anche favorire una collaborazione tra Enti del Terzo Settore, altri enti erogatori, soggetti pubblici e privati, e i territori destinatari delle iniziative.

Per poter accedere ai contributi, occorre presentare all’Impresa sociale (attraverso il modello predisposto on line) una sintetica idea del progetto che si intende realizzare, in una o più regioni italiane. Con i bambini ha destinato al Bando fino a un massimo di 70 milioni di euro: le proposte dovranno arrivare entro, e non oltre, le ore 13:00 del 14 dicembre 2018.

La povertà educativa, insidiosa quanto e più di quella economica, priva bambini e adolescenti della possibilità di apprendere e sperimentare, di scoprire le proprie capacità, sviluppare le proprie competenze, coltivare i propri talenti ed allargare le proprie aspirazioni. Si creano così le condizioni per lo sfruttamento precoce nel mercato del lavoro, per l’abbandono e la dispersione scolastica (nelle loro diverse manifestazioni), per fenomeni di bullismo e di violenza nelle relazioni tra pari.

L’istituzione del Fondo costituisce un’importante sperimentazione per rendere operante una strategia complessiva nazionale, alimentata e ispirata dalle migliori esperienze territoriali, di lotta alla povertà educativa dei minori, con effetti di lungo periodo.

Il bando è disponibile sul sito dell’impresa sociale Con i Bambini al seguente link http://www.conibambini.org/bando-un-passo-avanti/.