09 Dic, 2021 | Attivi e informati, In evidenza, News dal Csv
Riproponiamo l’articolo di Lara Esposito per Cantiere Terzo settore relativo ai chiarimenti pubblicati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, sulle modalità di accesso al Fondo straordinario di 210 milioni di euro a sostegno degli enti vista l’emergenza sociale ed economica.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha aggiornato le Faq sull’accesso ai “Ristori Enti Terzo Settore” previsti dal Fondo straordinario per il sostegno al Terzo settore per supportare le organizzazioni in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica in corso e della conseguente crisi sociale ed economica. Si ricorda che sono a disposizione risorse fino a 210 milioni di euro già individuate con il dl 137 del 2020 (cosiddetto “Ristori”) e finalmente accessibili grazie al decreto direttoriale n. 614 che ha adottato l’Avviso 2/2021. Gli enti hanno tempo fino all’intera di giornata di sabato 11 dicembre 2021 per presentare la domanda.
Le Faq sono state aggiornate con due risposte relative a quale codice Ateco inserire nell’istanza e alla data entro cui gli enti che vogliono accedere al beneficio debbano risultare iscritti ai relativi registri.
I chiarimenti sono complessivamente 8 e riguardano diversi casi.
Tra questi, ad esempio, quello in cui a richiedere il contributo sia un’associazione di promozione sociale (Aps) iscritta al registro nazionale delle Aps come articolazione territoriale/circolo affiliato di un’Aps nazionale e contemporaneamente iscritta ad un registro regionale/provinciale, e il caso in cui sia iscritta solamente al registro nazionale delle Aps.
Il Ministero si esprime anche sulla possibilità che a presentare l’istanza non sia il legale rappresentante, sulle voci di bilancio da considerare come “entrate comunque denominate”, sulla possibilità che una cooperativa sociale possa accedere al fondo ma anche chiarimenti più tecnici sulla compilazione, tra cui cosa inserire nella dicitura “provvedimento di iscrizione”.
Si ricorda che possono accedere ai fondi del Decreto Ristori le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus iscritte nei rispettivi registri alla data di presentazione dell’istanza di contributo e la cui iscrizione in essi risulti antecedente al 25 dicembre 2020. Tali enti devono aver cessato o ridotto, nel corso del 2020, l’esercizio delle proprie attività statutarie di interesse generale in conseguenza delle misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Ulteriore requisito è quello di non aver percepito altri contributi previsti dal Decreto Ristori, e nello specifico il contributo a fondo perduto (art. 1) e il fondo per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche (art. 3).
Maggiori informazioni a questo link.
07 Dic, 2021 | Comunicare il sociale, In evidenza, News dal Csv
Nuova veste grafica e nuove pagine per Comunicare il Sociale.
Il numero di dicembre è dedicato al dono, come atto che apre le porte alle relazioni e contribuisce a rendere il mondo un posto migliore per tutti.
E’ possibile consultare la versione in pdf cliccando a questo link
La rivista viene consegnata agli enti del Terzo settore di tutta la Campania, che si impegnano a diventare punti di distribuzione sul territorio, per un totale di oltre 3000 copie.
Per richiedere di ricevere le copie presso la tua sede, invece,
clicca qui
01 Dic, 2021 | In evidenza, News dal Csv
Riproponiamo l’articolo di Lara Esposito per Cantiere Terzo Settore relativo ai contributi del Fondo straordinario previsto per sostenere le organizzazioni in crisi per l’emergenza Covid19.
È online dal 29 novembre e fino alle 23:59:59 di sabato 11 dicembre 2021 la nuova piattaforma elettronica per chiedere i “Ristori Enti Terzo Settore”. A disposizione 210 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno al terzo settore, inizialmente di 70 milioni di euro e nel tempo incrementato, per supportare le organizzazioni in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica in corso e della conseguente crisi sociale ed economica.
Le risorse già individuate con il dl 137 del 2020 (cosiddetto “Ristori”), sono finalmente accessibili grazie al decreto direttoriale n. 614 che ha adottato l’Avviso 2/2021, il quale disciplina i termini e le modalità di presentazione delle istanze di contributo.
Possono accedere ai fondi del Decreto Ristori le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus iscritte nei rispettivi registri alla data di presentazione dell’istanza di contributo e la cui iscrizione in essi risulti antecedente al 25 dicembre 2020. Tali enti devono aver cessato o ridotto, nel corso del 2020, l’esercizio delle proprie attività statutarie di interesse generale in conseguenza delle misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19: per poter richiedere e ottenere il contributo le attività in parola devono essere ricomprese nell’elenco dei codici Ateco allegati all’Avviso.
I soggetti iscritti nel registro nazionale delle Aps devono presentare le istanze anche in nome e per conto delle proprie articolazioni territoriali e dei circoli affiliati iscritti al medesimo registro.
È ammessa da parte di ciascun ente la presentazione di una sola istanza di contributo indipendentemente dall’iscrizione in diversi registri.
Per accedere al sostegno, è infine necessario non avere percepito altri contributi previsti dal Decreto Ristori, e nello specifico il contributo a fondo perduto (art. 1) e il fondo per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche (art. 3): ne avevamo parlato nell’articolo “Coronavirus, i ristori anche per il non profit”.
Il contributo assegnato a ciascun ente sarà determinato in base alla relazione tra il totale delle risorse disponibili e il numero di domande ammesse. Agli enti che hanno dichiarato un ammontare complessivo delle entrate, comunque denominate, superiore a 100 mila euro, la misura del contributo assegnato è incrementata del 30 per cento. In ogni caso, il contributo massimo assegnabile a ciascun ente non potrà superare l’importo di 5 mila euro.
Modalità di accesso e tempi di presentazione della domanda
Come già indicato, la domanda di accesso al contributo può essere inoltrata a partire dal 29 novembre e fino alle 23:59:59 di sabato 11 dicembre 2021 esclusivamente attraverso la piattaforma elettronica Portale Servizi Lavoro.
Ecco il link al manuale utente per l’istanza Ristori.
30 Nov, 2021 | In evidenza, News dal Csv
La loro azione ha raggiunto, nell’anno in cui è esplosa la pandemia, 226mila persone; tra di loro 62.600 volontari già operanti in enti del terzo settore, altri 12.200 “aspiranti”, 16.248 attivisti individuali e 134.877 cittadini sensibilizzati durante le iniziative pubbliche di promozione del volontariato.
È quanto emerge dai numeri del Report sulle attività realizzate nel 2020 dai Centri di servizio per il volontariato (Csv), appena pubblicato da CSVnet alla vigilia della 36° Giornata internazionale del volontariato.
Nonostante l’impatto dell’emergenza sanitaria, il sistema dei Csv ha erogato più di 177mila servizi a oltre 48.400 realtà, fra queste oltre 46mila e 700 enti non profit, 1.270 soggetti pubblici e 352 imprese. Grazie alle attività di promozione fra i giovani nelle scuole, hanno sensibilizzato al volontariato più di 49mila studenti.
Con il sostegno delle Fondazioni di origine bancaria e della fiscalità pubblica, attraverso la Fondazione Onc, i Centri di servizio per il volontariato sono ogni giorno al fianco delle associazioni e delle comunità, ne migliorano l’azione fornendo servizi di promozione, consulenza, formazione, comunicazione, orientamento ai volontari, contribuendo a mantenere in vita il terzo settore.
“ll 2020 non è stato un anno facile – commenta Chiara Tommasini, presidente di CSVnet -, ma i Centri hanno sostenuto in modo decisivo l’azione del volontariato, potenziando il suo impegno. Si sono confermati infrastrutture sociali imprescindibili per le comunità, favorendo anche la collaborazione fra associazioni ed enti pubblici nel gestire l’emergenza sociale e quella sanitaria. Questo lavoro è stato fatto in una delicata fase per i Csv, i quali, a seguito della riforma del terzo settore, sono diventati un sistema nazionale integrato e radicato in tutta Italia. La riorganizzazione territoriale è completata – oggi i Csv sono 49 secondo quanto previsto dall’organismo nazionale di controllo dei Csv – e CSVnet ha svolto un ruolo cruciale per fare in modo che ogni tappa del percorso di riforma trovasse da una parte i Centri di servizio pronti ad accogliere le nuove sfide e dall’altra il legislatore consapevole e rispettoso della loro natura e identità”.
“Adesso – conclude Tommasini – la vera sfida è continuare a sostenere il volontariato nella sua azione per la comunità con una adeguata programmazione per il 2022, 2023 e 2024,\ e proiettare in modo sempre più deciso il sistema dei Centri di servizio a contribuire agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
Rispetto alle varie tipologie di attività si segnalano oltre 1400 percorsi di formazione, molti dei quali riadattati online, per oltre 7mila ore di lezione rivolte a più di 35.200 partecipanti; sono stati quasi 100mila i servizi di consulenza erogati a 37mila e 500 utenti (in aumento rispetto all’anno precedente), 16.700 le attività di supporto logistico.
Nonostante le limitazioni legate al Covid-19 e per l’accesso alle sedi dei Csv, sono oltre 11.900 le persone che hanno usufruito di percorsi e attività di orientamento e accompagnamento al volontariato – realizzati in collaborazione con 690 enti partner; oltre 3mila destinatari, soprattutto ragazzi, hanno avuto informazioni sul servizio civile e sul corpo europeo di solidarietà.
Con oltre 3mila 250 attività di analisi e raccolta dati, anche a supporto degli enti non profit, il sistema dei Centri ha dato un contributo importante anche per la lettura dello stato di salute degli enti di terzo settore durate il periodo dell’emergenza, mentre i 4700 servizi di supporto alla comunicazione ed i 7,8 milioni di accessi ai 54 siti web dei Csv nel corso del 2020, dimostrano la capacità strategica del sistema di intercettare l’interesse e far circolare notizie e opportunità sul volontariato, soprattutto nella fase più delicata della crisi sociale e sanitaria.
I Centri di servizio per il volontariato attivi e operanti in Italia sono partecipati da 10.182 soci che li gestiscono attraverso le assemblee. Le persone retribuite sono complessivamente 825 e quasi sette su dieci sono donne. Gli uffici possono contare anche sull’apporto di 140 giovani volontari di servizio civile, mentre sono soltanto 12 su 42 le donne che ricoprono la carica di presidente di Csv. Istituiti dalla ex Legge quadro sul volontariato del 1991, i Csv sono oggi regolati dal Codice del Terzo settore. I primi sono stati fondati nel 1997, 27 di loro hanno raggiunto o superato i 20 anni di attività.
26 Nov, 2021 | In evidenza, News dal Csv
C’è tempo fino al prossimo 6 dicembre per partecipare alla selezione di 80 Allievi che prenderanno parte al Corso di Formazione gratuito per “Tutori Volontari per Minori Stranieri Non Accompagnati” volto all’integrazione dell’elenco presso i Tribunali per i Minorenni della Regione Campania.
Il tutore volontario, in qualità di persona motivata e sensibile al superiore interesse del minore: a) svolge il compito di rappresentanza legale assegnato agli esercenti la responsabilità genitoriale; b) persegue il riconoscimento dei diritti della persona minore di età senza alcuna discriminazione; c) promuove il benessere psico-fisico della persona di minore età; d) vigila sui percorsi di educazione ed integrazione tenendo conto delle sue capacità, inclinazioni naturali ed aspirazioni; e) vigila sulle sue condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione; f) amministra l’eventuale patrimonio della persona di minore età.
Il Corso di Formazione della durata di 40 ore, sarà svolto in streaming presso le sedi del Consiglio e della Giunta della Regione Campania, con inizio il 13 Dicembre 2021.
La nomina a Tutore di un Minore non dà diritto a titoli né a compensi di sorta, così come disposto all’art. 379, comma 1, del Codice Civile.
Per eventuali informazioni o precisazioni è possibile contattare l’Ufficio del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Campania, all’indirizzo di posta elettronica: – garante.infanzia@cr.campania.it.
Scarica il bando
24 Nov, 2021 | In evidenza, News dal Csv
Si chiama “Con il Sud Gioosto” ed è la campagna natalizia ideata e promossa dalla Fondazione CON IL SUD in collaborazione con Gioosto (www.gioosto.com ), l’ecommerce etico e sostenibile, per promuovere l’acquisto dei prodotti realizzati dalle organizzazioni di Terzo settore coinvolte dai progetti sostenuti dalla Fondazione.
L’obiettivo esplicito è quello di facilitare e favorire la vendita online di prodotti “buoni manco a dirlo” e con un grande valore aggiunto: ognuno, infatti, racchiude storie di resilienza che interessano persone e comunità, che ogni giorno si adoperano per una società più inclusiva e sostenibile. In una parola, una società più giusta.
Ma vi è anche un altro obiettivo implicito, come sottolinea Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD: “Vogliamo rendere partecipe e responsabile anche il cittadino-consumatore che, attraverso l’acquisto dei prodotti, decide di premiare il ‘cambiamento’ promosso dalle organizzazioni non profit al Sud, contribuendo a non farlo arrestare. Un processo che si basa sulla promozione della coesione sociale, è orientato alla ‘sostenibilità sociale’ e incide sullo sviluppo”.
Attraverso l’acquisto di questi prodotti si sceglie di aiutare direttamente le organizzazioni, giovani, donne e uomini, che hanno avuto il coraggio di non mollare e di guardare con fiducia al futuro, impegnandosi con la comunità attraverso la promozione della legalità e il riuso dei beni confiscati alle mafie, il recupero e la valorizzazione di terreni incolti o abbandonati, avviando percorsi di inclusione che interessano persone con disabilità, donne vittima di violenza, persone detenute, giovani italiani e stranieri, ragazzi a rischio.
Quelli disponibili sul portale Gioosto.com/conilsud sono prodotti realizzati con amore per la terra e rispetto per le persone. Vini, olio, sughi e salse, legumi, friarielli e cime di rapa, confetture e dolciumi, mascherine, borse e accessori, fino ad arrivare ai cosmetici alla manna, preziosa sostanza “che non cade dal cielo” ma che viene estratta con sapienza e pazienza dai frassini di Castelbuono.
Sono il dato tangibile del processo di cambiamento che è in atto nelle regioni del Sud Italia, messo in moto da una rete di oltre 6.700 organizzazioni attraverso più di 1.300 progetti sostenuti dalla Fondazione CON IL SUD.
Hanno già aderito alla campagna: Consorzio Manna Madonita, Consorzio NCO – Nuova Cooperazione Organizzata, Consorzio Sale della Terra, Cooperativa sociale Al di là dei sogni, Cooperativa sociale Altereco, Cooperativa sociale E.V.A, Cooperativa sociale Etnos, Cooperativa sociale Filodolio e Utilità marginale, Cooperativa sociale L’Arcolaio, Cooperativa sociale Lazzarelle, Cooperativa sociale Litografi Vesuviani, Cooperativa sociale Pietra di scarto, Cooperativa sociale Stalker, Cooperativa sociale Verbumcaudo, Cotti in fragranza, GOEL Bio, Made in carcere.
Per saperne di più sui progetti che hanno realizzato i prodotti disponibili, è possibile visitare il sito www.fondazioneconilsud.it, www.esperienzeconilsud.it, www.conmagazine.it.