05 Ott, 2022 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
Rail Interiors Service S.r.l. è un’azienda di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, leader nella lavorazione dei tessuti.
Per evitare inutili sprechi e contribuire a sostenere l’operatività dei volontari, l’azienda regalerà sfridi di lavorazione dei materiali per supportare le attività delle associazioni impegnate anche nella realizzazione di manufatti artigianali.
Per fare richiesta delle stoffe è necessario compilare l‘apposito form online attraverso l’area riservata del sito csvnapoli.it, entro venerdì 20 ottobre 2022.
A seguito della richiesta, le associazioni saranno contattate per concordare le modalità di ritiro del materiale.
04 Ott, 2022 | In evidenza, News dal Csv
L’effetto long covid si abbatte sul dono dei cittadini in Italia: se nel 2020 l’emergere della pandemia aveva provocato una reazione solidale delle persone su tutte le dimensioni della donazione, il 2021 mostra segni di difficoltà sia sul fronte dell’impegno economico per le buone cause, sia su quello del volontariato e in parte anche nelle dimensioni della donazione biologica.
Il Rapporto annuale “Noi doniamo”, curato dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) in occasione del Giorno del Dono del 4 ottobre, indaga lo stato dell’arte delle tre principali tipologie di dono: la donazione di capacità e tempo (volontariato), la donazione economica (denaro) e quella biologica (sangue, organi etc.). Per ciascuno di tali ambiti il Rapporto misura le pratiche e la propensione al dono degli italiani con dati generali accompagnati da approfondimenti svolti da diversi punti di vista. E la fotografia che emerge è di un generalizzato impatto negativo sulla propensione al dono dei cittadini.
“Un effetto che ci aspettavamo” – commenta il presidente dell’IID Stefano Tabò. “Va sottolineato però che le organizzazioni del terzo settore dimostrano una sostanziale tenuta. Questo fa ben sperare e dimostra la loro capacità di reagire e di praticare anche nuove strade per non far mancare il loro apporto alle comunità di riferimento”
Donazioni economiche: la bolla emergenziale colpisce il non profit
Secondo i dati Istat relativi al 2021, la quota di persone che dichiaravano di aver donato risorse economiche alle associazioni ha registrato un netto un calo di 2,3 punti percentuali, arrivando a toccare quota 12% dopo il lieve aumento (dal 13,4% al 14,3%) del 2020.
Buone notizie invece dalla sfera delle donazioni informali: il denaro che non transita dalle organizzazioni non profit, secondo i dati rilevati da DOXA, ha invertito la tendenza per le principali tipologie. Aumenta di tre punti percentuali la quota di coloro che hanno effettuato almeno una donazione di questo tipo (che cresce dal 33 al 36%). Questa inversione potrebbe essere causata da una ripresa della socialità dopo i mesi del lockdown, ma è ancora lontana dalla quota del 41% che veniva registrata nel 2019. Sempre secondo i dati DOXA, diminuisce di tre punti percentuali (dal 64% al 61%) la quota di coloro che dichiarano di non avere fatto alcun tipo di donazione con un incremento speculare (dal 15% al 18%) di coloro che hanno effettuato una donazione soltanto informale, mentre rimangono stabili gli altri due sotto-insiemi, quello dei donatori sia a ONP che informali (al 18%) e quello dei donatori soltanto a ONP (al 3%).
Se la quota di persone che donano è ancora lontana dai livelli pre-pandemici, segnali positivi arrivano invece dalle organizzazioni non profit: l’indagine 2022 curata dall’Istituto Italiano della Donazione sull’andamento delle raccolte fondi registra un incremento del 12% rispetto al 2020 delle ONP che migliorano arrivando al 33% a fronte di una diminuzione del 13% rispetto all’anno precedente di ONP che peggiorano arrivando al 39%. Risultati ancora più positivi per le entrate da raccolta fondi, in questo caso le ONP che migliorano fanno un balzo di 21 punti percentuali passando dal 25% del 2020 al 46% del 2021.
“Un dato da sottolineare – commenta il segretario generale IID Cinzia Di Stasio – è legato all’aumento delle ONP che migliorano la propria raccolta fondi con l’incremento delle entrate dalle aziende: le ONP che hanno raccolto di più dalle aziende passano dal 6% del 2020 al 26% del 2021, testimoniando come il profit sia sempre di più una fonte importante di sostegno e collaborazione”.
Il volontariato in difficoltà
Era rimasta quasi stabile nel corso dell’emergenza Covid nel 2020, ma nel 2021 ha subito un contraccolpo inedito. La pratica volontaria dei cittadini ha visto infatti nel 2021 un trend particolarmente negativo. La contrazione dell’attività di volontariato misurata dall’Istat, e già riportata ad aprile con la pubblicazione dei dati più rilevanti all’interno del Rapporto Bes 2021, è stata di 2,5 punti percentuali rispetto al 2020. Se nel 2019 era stata del 9,8% la quota di persone che avevano svolto volontariato, calata al 9,2% nel 2020, il 2021 ha registrato un crollo di quasi due punti percentuali, assestandosi al 7,3%.
Anche l’attività gratuita non in associazioni di volontariato ha registrato una battuta d’arresto nel 2021, passando al 2,1% dal 3% del 2020. Il calo riguarda tutte le aree geografiche, ma è più accentuato al Nord dove peraltro erano e rimangono più alti i livelli di impegno volontario delle persone. Trasversale la diminuzione anche per genere ed età, anche se è più accentuata tra le femmine e tra i giovani di 14-19 anni (-4,6 punti percentuali) e 60-64enni (-3,5 punti percentuali).
“Il volontariato vive una stagione difficile: – commenta la presidente di CSVnet Chiara Tommasini – esce da una pandemia che lo ha messo alla prova; ha affrontato la crisi ucraina con intelligenza e generosità, ma la fatica c’è e si nota anche nelle statistiche ufficiali”. “Dal nostro osservatorio dei Csv – continua – registriamo come la generosità dei volontari non stia venendo meno, ma credo che occorra in questo momento focalizzare bene le problematiche che stiamo vedendo sui territori. Il volontariato non può essere lasciato solo ed è cruciale che le istituzioni a tutti i livelli lo sostengano e ne riconoscano l’imprescindibilità nel sistema di welfare italiano”.
L’impatto sulle donazioni biologiche
È in particolare sulla donazione di sangue che si fanno sentire gli effetti di lunga durata della pandemia. Secondo le elaborazioni del Centro Nazionale Sangue, nel 2021 i donatori di sangue e plasma in Italia sono stati 1.653.268, cifra che rappresenta un calo dell’1,8% in confronto al 2019. Nonostante una lieve ripresa rispetto al 2020, i livelli di donazione di sangue, plasma e altri componenti non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemici.
Positivi invece i trend relativi all’attività di donazione e trapianto in Italia per quanto riguarda organi, tessuti, cellule staminali emopoietiche, gameti, attività ispettiva e gestione del rischio clinico. Secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti c’è stata una ripresa dell’attività di donazione (+12%) e trapianto (+9%), sostanzialmente tornata ai livelli pre-Covid, con una crescita registrata in quasi tutte le tipologie di intervento. Infine è salito anche il numero dei donatori disponibili alla selezione per il trapianto di midollo osseo: al 31 dicembre 2021 è salito a 469.650 secondo i numeri del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo.
Il Rapporto completo, disponibile qui, è stato presentato oggi, lunedì 3 ottobre a Roma al CNEL nell’ambito degli eventi organizzati in occasione del Giorno del Dono 2022 previsto per legge il 4 ottobre di ogni anno. Oltre ai curatori e contributori dello studio, hanno partecipato il presidente dell’Istituto Italiano della Donazione Stefano Tabò, la presidente di CSVnet Chiara Tommasini, la portavoce Forum Nazionale Terzo Settore Vanessa Pallucchi e Roberto Natale, direttore Rai per la Sostenibilità – ESG.
Il Rapporto conta sulla collaborazione di diversi enti ed esperti sul tema. Gli approfondimenti tematici sono stati curati da Valeria Reda per BVA Doxa, Paolo Anselmi per WaldenLab, Chiara Meoli per Cantiere Terzo Settore, Stefania Della Queva e Manuela Nicosia per Istat, Nicola Bedogni e Davide Moro per ASSIF Associazione Italiana Fundraiser, Giovanni Musso per Fidas, Flavia Petrin per AIDO, Massimo Coen Cagli per Scuola di Fundraising di Roma, Silvia Superbi per EUconsult Italia, Giovanni Sarani per Osservatorio di Pavia; Atlantis Company.
Tutte le informazioni su #DonoDay2022 sono disponibili su www.giornodeldono.org e www.istitutoitalianodonazione.it.
30 Set, 2022 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
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Sono le parole dell’Assessore alle pari opportunità Emanuela Ferrante che ha lanciato l’Avviso di manifestazione di interesse da parte di Enti del Terzo settore a collaborare con il Comune di Napoli nella coprogettazione di n. 5 centri antiviolenza annualità 2022-2023 finalizzato a sviluppare e consolidare forme di collaborazione che, partendo dalle esperienze degli organismi non profit siano in grado di soddisfare i bisogni del territorio in cui essi operano.
L’ Avviso è rivolto ai soggetti del Terzo settore di cui all’articolo 4 del Decreto legislativo n. 117 del 3 luglio 2017 e all’articolo 13 della legge regionale n. 11 del 2017 già costituiti alla data di pubblicazione dello stesso.
È ammesso anche il partenariato, quale forma di collaborazione/compartecipazione di più soggetti: in tal caso, questi devono aggregarsi in associazioni temporanee di imprese (ATI), o in altre forme contrattuali in uso nello Stato italiano; tutti i soggetti aggregati devono rispettare le caratteristiche di soggetto del Terzo settore, come sopra specificato.
Per partecipare c’è tempo fino al 17 ottobre 2022.
Consulta l’avviso e scarica la modulistica…clicca qui
30 Set, 2022 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
Il Ministero della Transizione Ecologica promuove la cultura della sostenibilità con un contributo alla spesa da 30.000 a 50.000 euro. È quanto prevede l’Avviso pubblico per iniziative a supporto dell’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile – Vettore “Cultura della Sostenibilità”.
L’obiettivo dell’avviso è raccogliere proposte progettuali per la realizzazione di iniziative tese a promuovere l’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile.
Ciascuna proposta dovrà contenere interventi ricadenti in almeno due delle seguenti categorie di intervento, e relative spese finanziabili:
a) programmazione e realizzazione di rassegne ed eventi dedicati ai temi dello sviluppo sostenibile;
b) pubblicazioni;
c) piattaforme, osservatori e spazi di interazione multi-attoriale.
Potranno concorrere alla ripartizione della dote di 480.000 euro messa a disposizione dal Mite (esercizio finanziario 2022, residui di stanziamento 2020) enti e organizzazioni no profit, con sede in Italia e costituiti in forma di associazioni, fondazioni, università ed enti di ricerca, che non svolgano attività economica a fini di lucro in via prevalente e le cui attività siano dedicate in via prioritaria ai temi connessi allo sviluppo sostenibile.
I beneficiari devono possedere almeno due dei seguenti requisiti:
1) aver organizzato negli ultimi 3 anni con continuità eventi pubblici di livello almeno nazionale (almeno un evento all’anno) dedicati ai temi dell’Agenda 2030 e della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile;
2) aver realizzato studi, analisi e pubblicazioni in materia di sviluppo sostenibile;
3) aver promosso, nell’ambito delle proprie iniziative, la partecipazione e il confronto multi-attoriale tra istituzioni, società civile, imprese e ricerca.
Le proposte selezionate con la presentazione della manifestazione d’interesse potranno avere durata massima di 12 mesi e dovranno realizzarsi entro e non oltre il 31 ottobre 2023.
Domande da inviare al sito internet del ministero della transizione ecologica entro il 27 ottobre 2022.
Leggi l’avviso e scarica la documentazione…clicca qui
29 Set, 2022 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
Recuperare e valorizzare terreni incolti o abbandonati, o non adeguatamente utilizzati nelle regioni meridionali, per dar vita a produzioni agricole sostenibili dal punto di vista sociale, economico e ambientale, capaci di creare prodotti di qualità, di rivitalizzare le tradizioni legate all’agricoltura e all’allevamento, di promuovere percorsi di inclusione sociale e lavorativa per persone in difficoltà, sviluppando filiere corte in grado di rispondere alle attuali difficoltà di accesso ai prodotti agricoli di prima necessità, garantendo adeguati canali di commercializzazione.
Sono questi gli obiettivi del bando “Terre colte”, giunto alla seconda edizione e promosso dalla Fondazione CON IL SUD che mette a dispone 2 milioni di euro. Il bando è rivolto alle organizzazioni di terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.
L’agricoltura ha caratterizzato storicamente il Mezzogiorno. Nel 2001, mentre al Nord i lavoratori impegnati in agricoltura rappresentavano il 3,9% del totale, al Sud questo dato era proporzionalmente più del doppio (9,2%). Nel corso degli ultimi decenni, però, molti terreni agricoli sono stati abbandonati o non valorizzati a pieno. Le cause sono molteplici, a partire dal difficile, e pressoché assente, ricambio generazionale della classe agricola. Dai dati presenti sul sito web dell’Ismea, ad oggi nelle sei regioni del Sud sono presenti ben 645 terreni incolti. Un dato che non rappresenta la totalità dei fondi agricoli abbandonati presenti nel meridione, ma che contribuisce a dare la misura del fenomeno.
“I progetti sostenuti con il primo bando hanno rappresentato un percorso molto soddisfacente, che ci ha spinti a insistere in questo ambito” ha commentato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD. “La valorizzazione dei terreni abbandonati o non utilizzati, che sono davvero tanti nel nostro Sud, è uno degli strumenti da percorrere per creare occasioni di lavoro e di inclusione sociale, per generare economia, per valorizzare le ricchezze che la natura ci mette a disposizione e, soprattutto, per creare opportunità per le comunità e per chi vive situazioni difficili”.
Due le fasi del bando: nel corso della prima, sarà richiesta l’individuazione e presentazione dei risultati attesi e la chiara definizione degli obiettivi e delle attività, mentre nel corso della seconda fase i proponenti saranno invitati a chiarire ed eventualmente ridefinire il progetto.
Per accedere al bando è necessario che i proprietari dei terreni diano in concessione le terre a una o più organizzazioni del partenariato che propone il progetto per una durata minima di 10 anni, di cui i primi 5 a titolo gratuito o simbolicamente oneroso. I terreni potranno essere messi a disposizione anche da proprietari di fondi agricoli incolti o abbandonati che si sono trasferiti in altre regioni d’Italia o all’estero e che decidano in questo modo di metterli a disposizione della comunità locale.
Le partnership di progetto dovranno essere composte da almeno tre organizzazioni, di cui due di Terzo settore compreso l’ente responsabile del partenariato. Potranno inoltre essere coinvolti il mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca.
Le proposte potranno prevedere, oltre alle attività di coltivazione e/o di allevamento, iniziative di tipo commerciale, sociale, turistico-ricettivo, artigianale, ecc., purché strettamente connesse e accessorie a quelle di carattere agricolo. Il contributo per singola proposta è di massimo 400.000 euro.
Le proposte dovranno essere presentate online entro il 14 dicembre, attraverso la piattaforma Chàiros >> www.chairos.it
Scarica il bando…clicca qui
29 Set, 2022 | In evidenza, News dal Csv
E’ stato emanato l’ Avviso di manifestazione di interesse per l’acquisizione delle istanze di iscrizione alla Consulta delle Associazione e degli Enti del Terzo Settore della Prima Municipalità del Comune di Napoli (Chiaia Posillipo San Ferdinando).
La Consulta è costituita da tutte le associazioni, le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali, gli enti religiosi e dagli altri enti del Terzo Settore previsti dall’art.4 del d.lgs 3 luglio 2017 n. 117, operanti sul territorio della Municipalità 1 che svolgono le seguenti attività senza scopo di lucro:
- promozione culturale, artistica e paesaggistica;
- ricreative di interesse sociale, sportive e di tempo libero;
- turistiche di interesse sociale, culturale o religioso;
- tutela dell’ambiente, del territorio, delle strade, dei parchi, delle aiuole, del mare, delle spiagge e della natura in generale;
- protezione civile;
- riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata;
- promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata;
- servizi sociali, alloggi sociali, servizi alla persona;
- accoglienza e integrazione dei migranti;
- adozione internazionale;
- inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro;
- tutela degli animali, contro l’abbandono e il randagismo;
- tutela della salute, interventi e prestazioni sanitarie e/o sociosanitarie e/o socio-assistenziali;
- educazione, istruzione e formazione extrascolastica, professionale, universitaria e postuniversitaria;
- ricerca scientifica di particolare interesse sociale;
- agricoltura sociale;
- sensibilizzazione contro tutte le discriminazioni;
- sensibilizzazione contro la violenza sulle donne;
- sensibilizzazione contro l’uso di droghe, alcool e fumo;
- sensibilizzazione del commercio equo e solidale;
- ogni altro tipo di attività prevista dall’art.5 del d.lgs 3 luglio 2017, n. 117.
I soggetti interessati dovranno presentare domanda di iscrizione firmata dal legale rappresentante ed indirizzata al Presidente della Municipalità 1 entro il 15 ottobre 2022, fermo restando che è possibile iscriversi alla Consulta anche successivamente al termine di presentazione inserito nella presente manifestazione d’interesse di iscrizione e per tutta la durata della consiliatura.
Dopo la valutazione delle istanze da parte della Commissione di Valutazione, la Consulta verrà in ogni caso costituita con Decreto del Presidente della Municipalità 1 sulla scorta delle istanze pervenute.
La domanda dovrà essere presentata a mano al protocollo della Presidenza o in alternativa al seguente indirizzo PEC: presidente.municipalita1.mazzone@pec.comune.napoli.it
Leggi l’Avviso…clicca qui