22 Lug, 2020 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dalle odv
Save the Children Italia Onlus ha lanciato la settima edizione del TuttoMondo Contest, un concorso artistico a tema per audiovisivi, fotografia e scrittura.
Possono concorrere opere realizzate da giovani fino ai 21 anni e prodotte nei più svariati contesti sociali: scuole, centri di aggregazione, associazioni, gruppi informali, ma anche da singoli autori. I minori possono partecipare a condizione che sia stata espressa autorizzazione da parte del genitore o legale rappresentante.
l tema di questa edizione è: “Il mondo con occhi di ragazza”. In Italia violenza e stereotipi di genere impediscono a donne e ragazze di prendere decisioni libere in merito alla propria vita. Le donne continuano a lavorare di più degli uomini, guadagnano meno, hanno meno possibilità di scelta e subiscono violenza a casa e negli spazi pubblici.
Tutto Mondo Contest si divide in 3 categorie:
– Audio – visivo (cortometraggio o audio documentario della durata max di 15 minuti)
– Fotografia (reportage fotografico, max 3 scatti)
– Narrazione (max 2 cartelle)
I partecipanti potranno concorrere per più categorie.
PREMI
– Premio Generazione Alpha – Bambini Scuole (fino ai 12 anni)
Categoria Controcampi
– Premio “Adolescenti Scuole” (dai 13 ai 21 anni)
– Premio “Adolescenti gruppi informali e singoli” (dai 13 ai 21 anni)
Categoria Il mondo oltre i selfie
– Premio “Adolescenti Scuole” (dai 13 ai 21 anni)
– Premio “Adolescenti gruppi informali e singoli” (dai 13 ai 21 anni)
Categoria Scrivo quindi so(g)no
– Premio “Adolescenti Scuole” (dai 13 ai 21 anni)
– Premio “Adolescenti gruppi informali e singoli” (dai 13 ai 21 anni)
Verranno inoltre assegnate:
-Menzione speciale Save the Children
-Menzione speciale SottoSopra
Le opere dei 7 vincitori saranno premiate dalla Giuria durante l’evento finale.
Ai vincitori verranno assegnate delle gift card del valore di 500 € ciascuna per l’acquisto di attrezzatura audiovisiva, fotografica e/o la frequenza a corsi di specializzazione.
Come partecipare
Compila la scheda di iscrizione
Invia la tua opera entro il 4 settembre 2020 via mail a: tuttomondo@savethechildren.org
Oppure a mezzo posta su cd o dvd all’indirizzo:
Save the Children Italia
Piazza San Francesco di Paola,9 – 00184 Roma
Sulla busta deve essere riportata la dicitura “TuttoMondo Contest 2020”
Per maggiori informazioni leggi e scarica il Bando e il Regolamento
21 Lug, 2020 | In evidenza, News dalle odv
Rafforzare le competenze degli operatori che sono a diretto contatto con cittadini stranieri e favorire l’innovazione dei processi organizzativi in termini di accoglienza ed integrazione sono gli obiettivi prioritari del progetto dal titolo “Community Building City”, finanziato a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020 e che vede capofila il Comune di Giugliano in Campania (NA) e partner operativo la Shannara Cooperativa Sociale di Portici (NA).
Il progetto verrà presentato in videoconferenza il 23 luglio 2020 alle ore 10.30, con i saluti istituzionali del Commissario prefettizio Umberto Cimmino, e di Anna Schettini, presidente della Shannara Cooperativa Sociale. Seguiranno gli interventi di approfondimento tecnico a cura di Salvatore Petirro, Dirigente del settore servizi sociali, istruzione, sport e cultura per l’amministrazione comunale e di Angela Visconti Coordinatrice di progetto per il partner di progetto.
Il progetto è finalizzato a migliorare la qualità dei servizi pubblici, attraverso la creazione di un sistema coordinato e strutturato per la presa in carico e l’invio ai differenti servizi territoriali dei cittadini dei paesi terzi, mediante un’azione di riqualificazione delle competenze dell’amministrazione pubblica in tema di programmazione, gestione ed erogazione dei servizi, utilizzando un approccio multilivello e di formazione esperienziale.
Il progetto intende anche ampliare la rete degli stakeholder territoriali per generare una sinergia tra i Servizi Pubblici e gli altri Enti del Terzo Settore, e dunque gli operatori che lavorano nei differenti settori di riferimento a favore dell’utenza straniera, al fine di migliorare le metodologie di intervento e semplificare la comunicazione istituzionale per facilitare l’accesso ai servizi, favorendo la comunicazione tra i diversi attori presenti sul territorio.
Tra le attività da implementare nel corso dei prossimi 24 mesi vi sono la qualificazione delle competenze del personale della PA attraverso cicli di formazione specifica, l’implementazione della Porta Unica di Accesso, sviluppare una rete istituzionale che pianifichi e monitori gli interventi in materia di integrazione, attivare un servizio di mediazione linguistico-culturale anche decentrato dal centro cittadino, tutoring domiciliare educativo, azioni di vicinato solidale per rafforzare il senso di comunità locale, promuovere un sistema di comunicazione multilingue e favorire il coinvolgimento delle persone immigrate nei processi organizzativi e decisionali che li riguardano.
Per seguire la videoconferenza di presentazione:
partecipa da pc, tablet o smartphone cliccando al seguente link:
link://https://global.gotomeeting.com/join/911617037
Codice accesso: 911-617-037
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15 Lug, 2020 | In evidenza, News dalle odv
Si terrà dal 27 luglio al 5 agosto 2020 a Portici (Na) il campo estivo per minori stranieri non accompagnati (MSNA) organizzato e gestito dalla Shannara Cooperativa Sociale.
Si tratta di un campo estivo a carattere residenziale di 10 giorni (9 notti) che permette a ragazzi e ragazze, giovani ed adulti di confrontarsi con punti di vista “altri”, nuovi, per intraprendere un percorso di crescita divertendosi e sperimentandosi in prime forme di autonomia.
Shannara Cooperativa Sociale organizza il Campo come momento di incontro e scambio per minori stranieri non accompagnati dove, attraverso modalità ludiche e laboratoriali, si sperimenta e si condivide il metodo educativo non formale. In un contesto diverso da quello quotidiano, questa esperienza rappresenta la possibilità di vivere aspetti ludici legati all’infanzia spesso negata e/o mancata degli MSNA e una sintesi delle attività annuali in relazione alle aspirazioni future dei minori stessi.
Le attività organizzate nel campo prevedono giochi, laboratori, escursioni e giornate al mare presso stabilimenti balneari. Saranno gestite dallo staff educativo, composto da educatori/mediatori con esperienza pluriennale nel lavoro con i minori stranieri non accompagnati, presenti in turnazione h24 con il supporto e la presenza del legale rappresentante di Shannara Cooperativa Sociale per qualsiasi necessità.
Il campo è organizzato per la partecipazione di n. 24 minori stranieri non accompagnati e sarà possibile iscriversi sino al raggiungimento del numero massimo previsto.
La partecipazione è gratuita e per iscriversi è necessario compilare e inviare, entro e non oltre il 20 luglio 2020, la modulistica che segue:
Per maggiori informazioni scarica la scheda informativa oppure rivolgiti ai seguenti recapiti:
info@cooperativashannara.it
+393312559485
http://www.cooperativashannara.it
L’iniziativa rientra nell’ambito di Giovani Campani, un progetto finanziato dal FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione) dell’Unione Europea con capofila la Regione Campania. Con destinatari i minori stranieri non accompagnati, per favorire il loro processo di crescita e di inclusione, offre tutela legale e opportunità di percorsi di formazione finanziati, con lo scopo di promuovere la loro autonomia sociale e economica.del progetto
14 Lug, 2020 | In evidenza, News dalle odv
Rifiuti a ogni passo: 654 quelli rinvenuti, in media, ogni cento metri percorsi lungo le spiagge monitorate da Legambiente. È il bilancio tutt’altro che incoraggiante dell’indagine Beach Litter 2020. I Circoli di Legambiente che hanno condotto il censimento hanno trovato dagli intramontabili mozziconi di sigaretta a contenitori per bevande e alimenti e stoviglie in plastica usa e getta, dal materiale da costruzione ai “nuovi arrivati” come guanti e mascherine.
Cumuli di spazzatura frutto d’incuria, maleducazione, mancata depurazione, cattiva gestione dei rifiuti sulla terraferma che, attraverso corsi d’acqua e scarichi, arrivano in mare e sui litorali.
43 le spiagge monitorate in 13 regioni italiane per un totale di 28.137 rifiuti censiti in un’area di 189 mila metri quadri. Su circa la metà delle spiagge campionate, la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti, mentre in una spiaggia su tre sono stati rinvenuti guanti, mascherine e altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria. Sebbene il numero di rifiuti rilevati sia in lieve calo rispetto allo scorso anno – complice il sostanziale stop di ogni attività durante il lockdown – il Covid-19 rischia di rendere meno efficaci i passi avanti fatti proprio nella riduzione della plastica e dell’usa e getta.
Iniziata nel 2014 sulle spiagge del Mediterraneo, l’indagine Beach Litter di Legambiente rappresenta una delle più grandi esperienze di citizen science a livello internazionale. Il protocollo utilizzato è sviluppato nell’ambito dell’iniziativa Marine Litter Watch dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, cui diverse associazioni comunicano i dati raccolti, con l’obiettivo di creare uno dei più ampi database sui rifiuti spiaggiati costruiti dai volontari a livello europeo.
Nel 2020 sono state monitorate una spiaggia in Basilicata; due spiagge in Calabria; dieci in Campania; due in Emilia-Romagna; due in Friuli Venezia Giulia; tre nel Lazio; una in Liguria; una nelle Marche; cinque in Puglia; otto in Sardegna; quattro in Sicilia; tre in Veneto; una in Umbria (sul lago Trasimeno).
Qui i dettagli dell’indagine 2020
09 Lug, 2020 | In evidenza, News dalle odv
Plastica liquida, semisolida o solubile tra gli ingredienti dei detersivi per bucato, superfici e stoviglie presenti sul mercato italiano che finisce nell’ambiente e nel mare: è il risultato dell’ultimo rapporto di Greenpeace “Plastica liquida: l’ultimo trucco per avvelenare il nostro mare”.
Dalla consultazione delle pagine web ufficiali delle principali aziende di detergenti in Italia, e dalle indagini di laboratorio effettuate per verificare la presenza di microplastiche, è emerso che su 1.819 prodotti controllati sul web 427 (23% del totale) contengono almeno un ingrediente in plastica e le aziende con una percentuale maggiore di prodotti con plastica sono:
- Procter & Gamble (53% con prodotti a marchio Dash, Lenor e Viakal),
- Colgate–Palmolive (48% con prodotti a marchio Fabuloso, Ajax e Soflan)
- Realchimica (41% con prodotti a marchio Chanteclair, Vert di Chanteclair e Quasar).
Le analisi di laboratorio, il cui scopo era verificare la presenza di particelle solide inferiori ai 5 millimetri, hanno evidenziato che dei 31 prodotti presi in esame solo in due erano presenti: Omino bianco detersivo lavatrice color + dell’azienda Bolton e Spuma di Sciampagna Bucato Classico Marsiglia dell’azienda Italsilva.
Ogni giorno insomma, attraverso l’uso di detergenti per il bucato, le superfici e le stoviglie rilasciamo materie plastiche nell’ambiente e nel mare e per gran parte di queste – le plastiche in forma liquida e semisolida e/o solubile- non conosciamo ancora gli impatti.
Dal 2018 l’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) sta lavorando a una proposta per vietare l’utilizzo di microplastiche aggiunte intenzionalmente in numerosi prodotti di uso comune tra cui cosmetici, detergenti, vernici e fertilizzanti. Se approvata, ridurrebbe il rilascio nell’ambiente di oltre 40 mila tonnellate di plastica ogni anno.
Il punto è che la proposta di regolamentazione dovrebbe interessare solo le particelle in plastica in forma solida ed escludere quelle in forma liquida, semisolida e/o solubile: in pratica le aziende hanno già trovato il modo per aggirare questa futura restrizione, rinunciando alle microplastiche solide e ricorrendo alla plastica liquida o semisolida, continuando così a fare profitti a scapito del Pianeta.
Proprio per questo Greenpeace ha lanciato una petizione per chiedere al ministro dell’Ambiente di sostenere la proposta dell’ECHA sulle microplastiche e migliorala inserendo un divieto anche per l’uso di plastiche liquide, semisolide e/o solubili applicando concretamente il principio di precauzione.
Marchi come Coop e Unilever hanno già espresso la volontà di eliminare questi ingredienti dai loro prodotti entro il 2020: una decisione che ci conferma che queste sostanze sono già facilmente sostituibili.
09 Lug, 2020 | In evidenza, News dalle odv
#Iolochiedo è la nuova campagna presentata da Amnesty International per chiedere al Ministro della Giustizia che legislazione italiana si adegui alle norme internazionali, stipulate con la convenzione di Istanbul del 2011, e che si modifichi l’articolo 609-bis del codice penale per considerare reato qualsiasi atto sessuale senza consenso.
Con questa campagna,si intende rafforzare la consapevolezza nelle giovani generazioni sul tema dello stupro, sugli stereotipi di genere da combattere e chiarire il concetto del consenso.
Per contrastare le violenze sessuali è necessario, infatti, anzitutto cambiare gli atteggiamenti sociali basati sulla discriminazione di genere e sulle relazioni di potere di genere e contrastare la cosiddetta cultura dello stupro, intesa come normalizzazione della violenza sessuale. Per questo, chiediamo che oltre alla modifica della norma del codice penale che regola la violenza sessuale siano messe in atto misure per promuovere una cultura del consenso come sinonimo di condivisione e rispetto.
Lo stupro e gli altri reati sessuali rappresentano una violazione dei diritti umani. Le vittime sono infatti violate nel loro diritto alla vita, alla salute fisica e mentale, all’uguaglianza all’interno della famiglia o di fronte alla legge e si trovano spesso ad affrontare molteplici ostacoli nell’accesso alla giustizia. Proprio per questo il diritto internazionale impone agli stati di attuare misure per proteggere le donne dalla violenza di genere, non solo con la tutela delle stesse, ma anche attraverso la condivisione di buone pratiche volte a trasformare leggi, politiche e atteggiamenti alla base dei crimini di violenza sessuale.
Secondo una rilevazione Istat del 2019 nel nostro paese persiste il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita per il modo di vestire (23,9% degli intervistati) o se sotto effetto di alcool e droghe (15,1%). Il 39,3% degli intervistati ritiene inoltre che una donna sia perfettamente sempre in grado di sottrarsi ad un rapporto sessuale se davvero non lo desidera.
La normativa italiana attualmente considera lo stupro un reato solamente nel caso in cui sussistano l’elemento della violenza, della minaccia, dell’inganno o dell’abuso di autorità e non nel caso di un “rapporto sessuale senza consenso”.
“L’Italia ha sottoscritto la Convenzione di Istanbul nel settembre del 2012, il Parlamento l’ha ratificata nel 2013 ma nonostante ciò la legislazione non è ancora stata modificata secondo le direttive del documento. A nostro avviso è importante completare questo passaggio perché il trattato di Istanbul rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne” commenta Tina Marinari, coordinatrice campagne di Amnesty International Italia.
In occasione del lancio della campagna, Amnesty ha stretto una partnership con Associazione Libere Sinergie per la diffusione sul territorio nazionale dell’esposizione della mostra “What Were You Wearing” (Com’eri vestita?). La mostra racconta, in cinque lingue, le storie di abusi poste accanto agli abiti che intendono riprodurre, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita: ci sono un abito da sera e una tuta da ginnastica, un pigiama e i jeans con un maglione collo alto, un vestito attillato e una gonnellina al ginocchio. L’idea alla base del lavoro è quella di smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti.
#Iolochiedo, firma la petizione.