26 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Cambiano le rotte, ma cambiano anche le politiche di accoglienza. Cambiano le modalità di sfruttamento e cambiano pure le vittime della tratta costrette a prostituirsi. Chi sono le nuove schiave della prostituzione coatta? Da dove vengono? Dove e come sono forzate a vendere il loro corpo?
Nel mondo sono oltre 40 milioni le vittime di tratta. Tra queste, il 72% sono donne, mentre il 23% sono minori. Fra le principali finalità della tratta vi sono lo sfruttamento sessuale (quasi 60%) e il lavoro forzato (34%). In questi ultimi anni il fenomeno della tratta è cambiato anche in Italia, specialmente per quanto riguarda la prostituzione coatta. Sono diminuite infatti le donne nigeriane – i cui sbarchi sono calati drasticamente, ma il cui sfruttamento è diventato ancora più brutale in Libia – e sono aumentare le donne di altre nazionalità così come le persone transessuali. Il fenomeno, inoltre – anche a causa del Coronavirus – si è ulteriormente spostato dalla strada all’indoor (e all’online), rendendo le vittime ancora più invisibili, inavvicinabili e vulnerabili.
Anche quest’anno, in vista della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta voluta da Papa Francesco (che si celebra l’8 febbraio, festa di Santa Bakhita), il Centro Pime di Milano, Mani Tese e Caritas Ambrosiana propongono, in collaborazione con Ucsi Lombardia, un’occasione preziosa di confronto e approfondimento su un fenomeno in continua e drammatica evoluzione.
Sabato 6 febbario dalle ore 10.00 alle ore 12.00 in diretta streaming si terrà il convegno “Tratta, prostituzione e schiavitù. Nuove frontiere e nuove sfide” che ospiterà anche un focus sulla tragedia che coinvolge proprio in queste settimane migliaia di migranti lungo la rotta balcanica, dove sono vittime di gravissime violazioni dei diritti umani.
GLI INTERVENTI
LAURENCE HART, direttore Ufficio OIM per il Mediterraneo
Le rotte della tratta
Video testimonianza di Joy (Nigeria-Italia)
CINZIA BRAGAGNOLO, coordinatrice Numero Verde Antitratta
Lo sfruttamento in Italia
MANUELA DE MARCO, Ufficio politiche migratorie e protezione internazionale di Caritas Italiana
Le risposte possibili (e necessarie)
Conclusione: Focus Balcani
NELLO SCAVO, giornalista di Avvenire, esperto di migrazioni
La gelida vergogna
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26 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Ivana Di Martino, runner non professionista che dal 2013 corre a scopo benefico, sostiene “Stringhe: piccoli numeri in movimento”, progetto nazionale promosso dalla Fondazione Mission Bambini, selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Si tratta del primo progetto in Italia che unisce educativa digitale e motoria ed è rivolto a bambini dai 5 agli 11 anni che vivono in contesti di fragilità: realizzato principalmente all’interno e in collaborazione con il sistema scolastico, prevede l’introduzione di attività che si basano sull’uso combinato del coding e della robotica con la psicomotricità e l’attività sportiva.
Giovedì 28 gennaio Ivana darà il via ufficiale al progetto con una corsa solidale: alle ore 14.30 partirà dalla sede di Mission Bambini (via Ronchi 17) e, dopo un percorso di 9,3 km attraverso la periferia milanese, raggiungerà l’Istituto Comprensivo Statale “Trilussa” (via Arturo Graf 74). Durante la corsa porterà con sé un testimone da consegnare al traguardo al Dirigente Scolastico che, simbolicamente, rappresenta tutte le scuole e tutti i bambini beneficiari del progetto.
Il percorso che Ivana Di Martino correrà non è casuale ma è il risultato di un primo laboratorio digitale di coding applicato all’attività sportiva, che ha coinvolto 7 bambini che frequentano la quarta elementare. Ai bambini è stata fornita una mappa di Milano su cui hanno potuto studiare il percorso più veloce da sottoporre a Ivana per raggiungere il traguardo. Una volta terminata la parte teorica, hanno testato il percorso grazie all’utilizzo di MatataLab, un piccolo robot specificatamente pensato per l’apprendimento e la messa in pratica del coding: MatataLab ha simulato sulla mappa il percorso di Ivana permettendo così ai bambini di verificare e perfezionare il lavoro svolto.
Questa corsa solidale rappresenta una nuova piccola-grande sfida per Ivana, che da anni è nota per le sue imprese a scopo benefico: una donna che ha dedicato la propria vita alla corsa e alla solidarietà. “Ho sposato con grande entusiasmo l’iniziativa di Mission Bambini proprio perché si occupa nel concreto di aiutare le famiglie più in difficoltà. Per questo l’idea mi è piaciuta subito e ho voluto dare il mio contributo – le parole di Ivana Di Martino – Quando c’è da correre per aiutare un progetto che fa sorridere i bambini, sono sempre la prima a mettermi in gioco. La corsa è la mia vita e utilizzarla per fare del bene mi riempie di gioia e orgoglio, e anche stavolta sarà così“.
Il progetto Stringhe, di durata quadriennale, ha come beneficiari ogni anno circa 2600 bambini di età 5-11 anni, 200 famiglie e 200 operatori fra educatori ed insegnanti di 10 scuole dell’infanzia e primarie in periferie con conclamate fragilità: Quarto Oggiaro, Bruzzano e Niguarda a Milano; Scampia e Secondigliano a Napoli; Librino a Catania.
L’obiettivo è mettere a punto una nuova metodologia educativa, replicabile ed economicamente sostenibile, che sia capace di integrare attività motoria e attività digitale per favorire l’acquisizione di una serie di soft skill e competenze cognitive e relazionali fondamentali per i bambini ma che spesso sono difficili da far raggiungere a tutti gli alunni, specie nei contesti caratterizzati da povertà educativa diffusa.
In questi 4 anni nelle scuole coinvolte saranno realizzate nuove attività curriculari ed extra-curriculari, come ad esempio laboratori di attività motoria e laboratori di robotica educativa. Al termine sarà predisposto un vero e proprio toolkit che permetterà anche ad altre scuole di introdurre questa metodologia nei propri programmi didattici. Le stesse attività si svolgeranno anche presso le Smart Gym, luoghi di aggregazione già presenti sul territorio e aperti a bambini che non frequentano le scuole aderenti al progetto ma che in questo modo hanno l’opportunità di beneficiare del progetto.
“Iniziamo questo nuovo anno di attività con dieci mesi molto complessi alle spalle, durante i quali la pandemia ha colpito tutta la popolazione e in maniera più forte le famiglie già fragili” – commenta Sara Modena, Direttore Generale di Fondazione Mission Bambini. “Con i nostri educatori non abbiamo fatto mancare la nostra presenza e la nostra azione, ma ora è giunto il momento di guardare avanti e investire sul domani. E proprio a questo serve Stringhe: un progetto che abbiamo scelto di realizzare all’interno delle scuole, per dare la possibilità a tutti i bambini di accedere a strumenti didattici innovativi, necessari a delineare le loro competenze e il loro futuro“.
É possibile seguire in diretta la corsa di Ivana Di Martino collegandosi a partire dalle 14.30 sulla piattaforma Zoom. Durante la corsa, in collegamento da Milano, Napoli e Catania, interverranno diversi ospiti per raccontare il progetto Stringhe.
Per iscriversi gratuitamente e per il programma completo dell’evento online: https://www.missionbambini.org/connettiti/informati/evento-stringhe
25 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Il 29 gennaio 2021 sarà una giornata importante che avrà l’obiettivo di informare gratuitamente sul tema del testamento e anche sull’importanza dei lasciti solidali per garantire all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, alla sua Fondazione e alle sue 98 Sezioni Provinciali il sostegno a tutte le persone che in Italia lottano quotidianamente contro la sclerosi multipla soprattutto in un momento così difficile determinato dalla pandemia da Covid-19.
Per questo, in collaborazione e con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato, si terrà un evento virtuale di informazione e di sensibilizzazione durante il quale AISM e i notai daranno informazioni per spiegare e approfondire cosa prevede la legge italiana in materia di diritto successorio.
L’evento sarà moderato da Eleonora Daniele, giornalista e conduttrice televisiva e parteciperanno come relatori:
• Prof. Mario Alberto Battaglia, Presidente FISM
• Prof.ssa Angela Martino, Past President AISM
• Notaio Gianluca Abbate, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Terzo Settore e al Sociale
• Notaio Rosaria Bono, Componente della Commissione Terzo Settore e Sociale del Consiglio Nazionale del Notariato
Chiunque sia interessato a partecipare gratuitamente potrà iscriversi al link aism.it/eventolasciti.
Grazie ai proventi da lasciti solidali raccolti negli ultimi anni e rendicontati con trasparenza all’interno dei suoi Bilanci Sociali, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha potuto finanziare e garantire continuità a numerosi progetti di ricerca, che hanno consentito di fornire risposte tempestive e concrete alle reali esigenze dei pazienti e delle loro famiglie. In particolare, nel solo 2019, AISM e la sua Fondazione è stata beneficiaria di 25 lasciti per un totale raccolto di quasi 2 milioni di euro, che hanno consentito di sostenere le attività di assistenza e ricerca scientifica promosse dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione FISM.
In occasione della Giornata Nazionale AISM dei Lasciti il numero verde AISM 800-094464 è disponibile per fornire tutte le informazioni necessarie in materia di lascito solidale. Allo stesso numero si potrà anche richiedere gratuitamente la guida ai lasciti testamentari. Realizzata da AISM in collaborazione e con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato con un linguaggio semplice e chiaro, la Guida aiuta a districarsi in una materia tanto complessa, come quella delle successioni, aiutando le persone interessate a fare scelte consapevoli.
Su www.aism.it/eventolasciti e sul sito del Notariato www.notariato.it saranno presenti tutte le informazioni inerenti alla giornata nazionale dei lasciti testamentari AISMe sarà possibile richiedere la guida dei lasciti testamentari AISM.
21 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Nel corso degli ultimi mesi, la morte è stato un argomento costante, per via della pandemia da COVID-19 che ci ha portato a riflettere sulla nostra consapevolezza e le nostre paure riguardo a essa.
Telefono Azzurro continua a prestare il suo supporto ai minori anche all’interno della piattaforma Apart of Me, un gioco nato per aiutare i più giovani ad elaborare il lutto.
Si stima che più di 1 milione di bambini e giovani in tutto il mondo, di cui quasi 194.000 in Italia, stia elaborando un lutto a causa della pandemia. In un periodo di funerali su Zoom, di distanziamento sociale e impossibilità a riunirsi, i modi tradizionali per trovare conforto e superare il lutto non sono più attuabili.
E’ qui che Apart of Me cerca di colmare il vuoto. Il gioco per dispositivi mobili pluripremiato, creato da esperti in psicologia infantile, aiuta i giovani a elaborare il proprio lutto. Il gioco è stato lanciato in italiano, grazie a un team composto da più di 100 volontari, molti dei quali sono professionisti altamente qualificati che hanno potuto dedicare del tempo al progetto durante la pandemia.
Gli utenti del gioco potranno usufruire dell’ascolto e dell’aiuto di Telefono Azzurro mentre esplorano l’isola, seguendo le parole incoraggianti di una guida. Essi saranno così invitati a visitare il sito di Telefono Azzurro se lo desiderano e in questo modo a contattare gli operatori tramite chat o chiamata sulla linea 19696.
La missione del team è quella di impedire una pandemia di dolore nascosta. Gli esperti affermano che il COVID-19 sta aumentando il rischio che i giovani in lutto sviluppino il cosiddetto lutto complicato, che può avere effetti devastanti. Nel Regno Unito, il 25% dei giovani con meno di 20 anni che si è tolto la vita ha vissuto un lutto infantile, mentre il 41% di coloro che hanno vissuto un lutto finisce per commettere crimini in gioventù. Uno dei fattori spesso sottovalutati è che i giovani provenienti da ambienti ostili hanno maggiori probabilità di perdere prematuramente un genitore e minori probabilità di accedere alle tradizionali terapie psicologiche.
Apart of Me è strutturato come un’isola virtuale sicura in cui sei supportato da un Oracolo che funge da guida saggia sull’isola. C’è una grotta magica dove catturi le lucciole e impari a conoscere le diverse emozioni associate al lutto, nonché comprovate strategie per affrontarle. Puoi anche ascoltare le storie di altri giovani in lutto da tutto il mondo. C’è una cascata dove puoi trovare un po’ di pace, ascoltando meditazioni di mindfulness create su misura per i giovani in lutto. E ci sono bottiglie trascinate a riva sull’isola con missioni al loro interno: ogni missione ti incoraggia a creare una scatola dei ricordi digitale sulla persona a te cara (una variante digitale di una classica tecnica di terapia per il lutto).
Attualmente non esiste niente di simile in nessuna parte del mondo. Non esistono strumenti digitali interattivi che utilizzano la tecnologia dei videogiochi riuscendo a tradurre le migliori tecniche terapeutiche per l’elaborazione lutto in uno spazio virtuale sicuro. La narrativa del gioco è basata sul viaggio dell’eroe. Il tuo personaggio nel gioco (come te nella vita reale) sta vivendo un evento tragico, e il modo migliore per crescere è apprendere certe abilità (l’Oracolo te le insegna) che ti permetteranno di trasformare la tua sofferenza in saggezza che poi potrai condividere con gli altri.
Scarica il gioco qui.
21 Gen, 2021 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
“Un piatto caldo, sano e buono, donato come gesto di cura e attenzione è il modo più diretto, sincero e accogliente per entrare in contatto con una persona, per suggerirle fiducia e cominciare a instaurare un dialogo. E questo è il primo passo verso una presa in carico più strutturata della persona fragile, avviandola poi a un recupero della sua vita”.
Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca, racconta così il grande impegno degli operatori e dei volontari della Onlus che lungo tutto l’anno di pandemia, e in particolare nei mesi più freddi, si sono messi a disposizione delle persone vulnerabili e senza dimora portando un aiuto concreto: un pasto completo e caldo in strada per far fronte alla fame e alla disperazione, aumentate in questi mesi di emergenza.
L’attività procede incessante anche con l’inizio del 2021: le Unità di strada di Progetto Arca sono presenti e attive a Milano, Roma e Napoli per consegnare cibo alle persone senza dimora. A Milano, dove si registra il numero maggiore di senzatetto (2.000 persone, di cui 500 che dormono in strada), è inoltre in funzione il nuovo servizio di Cucina Mobile: un foodtruck dotato di fornelli, forno e bollitori che accompagna le Unità di strada 5 sere a settimana per distribuire ogni sera 120 pasti caldi in diverse zone della città.
Per poter continuare in questa necessaria attività, e per riuscire a intensificarla in vista di un inverno ancora incerto sotto tanti punti di vista, Progetto Arca lancia la campagna di sostegno “L’altra strada sei tu. Si muore di freddo, non essere freddo”, a cui si può aderire donando da 2 a 10 euro al numero solidale 45584 con un messaggio o una telefonata fino al 7 febbraio. I fondi raccolti saranno utilizzati per potenziare le Unità di strada a livello nazionale e aumentare il numero di pasti distribuiti.
Insieme al pasto caldo serale – sempre offerto con proposte diversificate per un apporto nutrizionale adeguato in termini di quantità e qualità – i volontari di Progetto Arca organizzati nelle Unità di strada consegnano un sacchetto contenente cibi confezionati per gli altri due pasti (colazione e pranzo) del giorno dopo, e anche kit igienico-sanitari, indumenti caldi e coperte. Un primo aiuto concreto prima di mettersi in ascolto e fornire informazioni utili per dormire al riparo a chiunque incontrino in difficoltà: un soccorso importante anche per tenere costantemente monitorata la situazione in strada.
Per maggiori informazioni:
www.progettoarca.org
emergenza.progettoarca.org
21 Gen, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Il coronavirus ha cambiato le nostre vite. Si è introdotto in modo silenzioso nel nostro quotidiano stravolgendolo, producendo incertezza, fragilità e soprattutto preoccupazione. Nello stesso tempo però ha fatto uscire fuori la forza di volontà e il forte senso di resilienza del nostro Paese.
L’associazione socio culturale L’incrocio delle Idee, in collaborazione con la casa editrice Utòpia edizioni, lancia in contest letterario “E’ andato tutto bene? Parliamone”. Un modo per raccontare quello che stiamo vivendo, ciò che di buono c’è stato, nonostante tutto, e per esprimere le emozioni e provare ad esorcizzare le paure legate a questo periodo.
E’ possibile partecipare al contest scrivendo un racconto, una riflessione di massimo 3 cartelle (ogni cartella è 2000 battute spazi inclusi) e inviarla al seguente indirizzo mail: incrociodelleidee@libero.it
I racconti verranno valutati e giudicati da una apposita commissione. Quelli meritevoli e inerenti al tema saranno inseriti in un libro.
Il termine ultimo per inviare gli elaborati è il 28 febbraio 2021.
Per informazioni contattare 08119291541 – 3200294518 — 3471279677