03 Gen, 2023 | In evidenza, News dalle odv
La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunge alla sua ventottesima edizione: un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un percorso di continuo cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi, nel segno di Libera. La Giornata è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017. Da allora molta strada è stata fatta. Innumerevoli sono state le iniziative, i percorsi di cambiamento proposti e realizzati: beni confiscati, memoria, educazione alla corresponsabilità, campi di formazione e impegno, accompagnamento delle vittime e di coloro che hanno scelto di allontanarsi dal contesto mafioso, formazione scolastica e universitaria, sono solo alcuni degli snodi più importanti dell’impegno collettivo di questo quarto di secolo. In questi anni anche le mafie hanno modificato il loro modo di agire, rendendosi in alcuni casi più nascoste ma più invasive e pericolose per le nostre comunità e la nostra economia. Dunque l’azione contro le mafie e la corruzione è un’azione che deve innovarsi, essendo capace di leggere la complessità del presente, guardando le radici della storia ma con lo sguardo rivolto al futuro libero che vogliamo costruire.
Libera ha scelto nel 2023 di proporre la manifestazione a Milano in una città del Nord (dopo Padova, nel 2019) e di organizzare nuovamente, superati i limiti imposti dalla pandemia, un corteo nazionale. Appuntamento, dunque, in Lombardia da ogni parte d’Italia, per catalizzare le energie di quanti vogliano impegnarsi per la costruzione di orizzonti di giustizia sociale, avverso le mafie e la corruzione. L’obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale, con collegamenti internazionali con Europa, Africa, America Latina, grazie alla collaborazione con esponenti delle istituzioni e della società civile. I momenti centrali si svolgeranno il 20 e il 21 marzo. Il lunedì 20, con il raccoglimento accanto ai familiari delle vittime innocenti delle mafie e la veglia in suffragio. Il martedì 21, con il corteo nazionale e le iniziative conseguenti. Nei prossimi mesi saranno precisate le modalità di partecipazione e il percorso di avvicinamento per le scuole di ogni ordine e grado, anche grazie all’impegno degli oltre 400 presidi di Libera.
Per maggiori informazioni www.libera.it
03 Gen, 2023 | In evidenza, News dalle odv
In Italia nel 2022 aumentano del +55% gli eventi meteo-idrogeologici rispetto allo scorso anno. Registrati 310 fenomeni meteorologici che hanno provocato danni e 29 morti. Siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni quelli con l’incremento maggiore.
Il bilancio dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente.
Il nord del Paese l’area più colpita, seguita dal sud e dal centro. Lombardia, Lazio e Sicilia le regioni più ferite. La provincia di Roma è la più coinvolta, seguita da quelle di Salerno e Trapani.
Legambiente: “Al governo Meloni chiediamo cinque azioni urgenti: approvazione e risorse adeguate per il Piano di adattamento climatico; aggiornamento del PNIEC; nuove semplificazioni per le rinnovabili; linee guida aggiornate per le Sovrintendenze; potenziamento degli uffici regionali che rilasciano le autorizzazioni”.
Il 2022 è stato un anno nero per il clima, segnato da un’accelerazione degli eventi meteo che hanno provocato tanti danni e vittime. Alluvioni, ondate di caldo anomalo e di gelo intenso, frane, mareggiate, siccità, grandinate non risparmiano ormai nessun Paese sul Pianeta. E a pagarne lo scotto è anche l’Italia, segnata quest’anno da più caldo e siccità, come ben raccontano i dati di bilancio dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il gruppo Unipol, e sintetizzati nella mappa del rischio climatico.
Nel 2022 la Penisola ha registrato un incremento del +55% di casi rispetto al 2021, parliamo di 310 fenomeni meteo-idrogeologici che quest’anno hanno provocato impatti e danni da nord a sud e causato ben 29 morti. Nello specifico si sono verificati 104 casi di allagamenti e alluvioni da piogge intense, 81 casi di danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 29 da grandinate, 28 da siccità prolungata, 18 da mareggiate, 14 eventi con l’interessamento di infrastrutture, 13 esondazioni fluviali, 11 casi di frane causate da piogge intense, 8 casi di temperature estreme in città e 4 eventi con impatti sul patrimonio storico. Molti gli eventi che riguardano due o più categorie, ad esempio casi in cui esondazioni fluviali o allagamenti da piogge intense provocano danni anche alle infrastrutture. Nel 2022 sono aumentati, rispetto allo scorso anno, i danni da siccità, che passano da 6 nel 2021 a 28 nel 2022 (+367%), quelli provocati da grandinate da 14 nel 2021 a 29 nel 2022 (+107%), i danni da trombe d’aria e raffiche di vento, che passano da 46 nel 2021 a 81 nel 2022 (+76%), e allagamenti e alluvioni, da 88 nel 2021 a 104 nel 2022 (+19%).
A livello territoriale, quest’anno il nord della Penisola è stata l’area più colpita, seguita dal sud e dal centro. A livello regionale, la Lombardia è la regione che registra più casi, ben 37, seguita dal Lazio e dalla Sicilia, con rispettivamente 33 e 31. Rilevanti anche i casi registrati in Toscana, 25, Campania, 23, Emilia-Romagna, 22, e Piemonte, 20, Veneto, 19, Puglia, 18. Tra le province, quella di Roma risulta quella più colpita con 23 eventi meteo-idro, seguita da Salerno con 11, Trapani con 9, Trento, Venezia, Genova e Messina con 8 casi. Tra le città, Roma (13) e Palermo (4).
Per Legambiente i dati del bilancio dell’Osservatorio CittàClima indicano ancora una volta l’urgenza per l’Italia di un deciso cambio di passo nella lotta alla crisi climatica attraverso politiche climatiche più ambiziose e interventi concreti non più rimandabili. A tal riguardo l’associazione ambientalista, tra le azioni urgenti da mettere in campo, chiede l’approvazione in tempi rapidi del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici aggiornato e pubblicato ieri sul sito del Mase, e che ora dovrà essere oggetto di consultazione pubblica secondo quanto previsto dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica.
“La fotografia scattata dal nostro Osservatorio CittàClima – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – ci restituisce un quadro preoccupante di un anno difficilissimo, concluso con le notizie sulle temperature primaverili di fine dicembre in Italia, sulla tempesta artica che ha colpito il Nord America, causando decine di morti, e sull’ ondata di freddo in Giappone. Nella lotta alla crisi climatica il nostro Paese è ancora in grave ritardo, rincorre le emergenze senza una strategia di prevenzione, che farebbe risparmiare il 75% delle risorse spese per riparare i danni. Al Governo Meloni, al posto di nuovi investimenti sul gas, chiediamo cinque azioni urgenti da mettere al centro dell’agenda dei primi mesi del 2023 ad una veloce approvazione del Piano nazionale di adattamento climatico, devono seguire lo stanziamento di adeguate risorse economiche per attuarlo, non previste dalla legge di bilancio approvata; l’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) agli obiettivi europei di riduzione dei gas climalteranti del REPowerEU, dimenticato dal governo Draghi; nuove semplificazioni per tutti gli impianti a fonti rinnovabili, a partire dal repowering per gli impianti eolici esistenti; la velocizzazione degli iter autorizzativi con nuove linee guida del Ministero della Cultura per le Sovrintendenze e una forte azione di sostegno e sollecitazione alle Regioni per potenziare gli uffici che autorizzano gli impianti”.
Tutti i dati dell’Osservatorio Città Clima sono raccolti nella mappa online del rischio climatico, aggiornata nel layout e nella grafica e con un focus sul progetto europeo LIFE+ AGreeNet che ha l’obiettivo di rendere le città della costa del Medio Adriatico più resilienti al cambiamento climatico attraverso vari interventi.
Focus siccità
In questo 2022 “anno nero per il clima” l’Italia, soprattutto il centro nord, è stata colpita da un lungo periodo di siccità. Secondo i dati di Isac-Cnr, nei primi sette mesi dell’anno le piogge sono diminuite del 46% rispetto alla media degli ultimi trent’anni. Cruciale la prima parte dell’anno con cinque mesi consecutivi gravemente siccitosi, e un’anomalia, da gennaio a giugno, pari a – 44% di piogge, equivalente a circa 35 miliardi di metri cubi di acqua in meno del normale. In crescente difficoltà i fiumi, come il Po che al Ponte della Becca (PV) risultava con un livello idrometrico di -3 metri, e i grandi laghi con percentuali di riempimento dal 15% dell’Iseo, al 18% di quello di Como fino al 24% del Maggiore.
In autunno è peggiorata la situazione delle regioni del centro, soprattutto in Umbria e Lazio. Nel primo caso il deficit pluviometrico si è attestato sul 40%, il lago Trasimeno ha raggiunto un livello ben inferiore alla soglia critica, con -1,54 metri. Nel Lazio, il lago di Bracciano è sceso a -1,38 metri rispetto allo zero idrometrico. Gravi le conseguenze per l’agricoltura e per gli habitat naturali. L’11% delle aziende agricole si è ritrovata in una situazione talmente critica da portare alla cessazione dell’attività. In molte aree urbane si sono dovute imporre restrizioni all’uso dell’acqua. La siccità ha causato la perdita di produzione di energia, in particolare da idroelettrico. Nonostante i dati di Terna[1] relativi ad aprile abbiano evidenziato un record assoluto di energia prodotta da fonti rinnovabili, è mancato all’appello l’idroelettrico. La produzione di energia da questa fonte, infatti, segnava -41% per effetto delle scarse precipitazioni, che hanno portato per mesi i livelli di riempimento degli invasi prossimi ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni. A dicembre, il livello del Po è rimasto inferiore alla media degli ultimi 20 anni ed a preoccupare è soprattutto la situazione delle falde, con livelli tra il 35 ed il 50% in meno della media mensile.
Focus caldo e ondate di calore
Nel 2022 in Italia si sono registrate temperature eccezionali già da maggio con punte di 36,1°C a Firenze, 35,6°C a Grosseto, 34°C a Pisa e 32,8°C a Genova. Ma anche a Ustica con 33,4°C e Torino con 29,2°C. Il mese di giugno ha visto un’anomalia della temperatura media di +3,3°C se consideriamo l’Italia nel suo insieme, con punte di 41,2°C a Guidonia Montecelio (RM), 40°C a Prato, Firenze, Viterbo e Roma. A luglio record per le città lombarde: a Brescia e Cremona si sono registrati 39,5°C, a Pavia 38,9°C e a Milano 38,5°C. Ad agosto i termometri hanno segnato tra i 40 e i 45°C a Palermo, Catania e Reggio Calabria, mentre a Bari si è arrivati a 39°C. Questi livelli di caldo eccezionale, prolungati per settimane e mesi in gran parte del Paese, hanno portato a gravi conseguenze sulla salute umana. L’ondata di calore che ha impattato più duramente è stata quella della seconda metà di luglio, con un aumento di mortalità che ha raggiunto, stando ai dati di Ministero della Salute e Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, il 36% in tutte le aree del Paese, ma in particolare in alcune città del nord. Tra le città maggiormente colpite Torino che ha visto un eccesso di mortalità pari a +70%, a cui segue Campobasso (+69%), poi Bari (+60%), Bolzano (+59%), Milano e Genova (+49%), Viterbo (+48%), Firenze (+43%), Catania (+42%). Solo nel 2022 sono stati oltre 2.300 i decessi in Italia dovuti alle ondate di calore, secondo le analisi di Ministero della Salute e Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, in crescita rispetto ai 1.472 del 2021 e ai 685 del 2020[2].
I casi più rilevanti del 2022
In questo bilancio “clima 2022” Legambiente ricorda alcuni casi rilevanti: il 3 luglio il distacco di una grossa porzione dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, 11 le vittime e 8 i feriti. Tra il 27 e il 28 luglio in Val Camonica è caduta in poche ore la stessa quantità di pioggia caduta sulla provincia di Brescia nei sette mesi precedenti. Le intense piogge hanno provocato anche delle frane che hanno colpito la Val di Fassa, in Trentino, il 5 agosto. Ad agosto a Scilla (RC), il litorale è stato investito da un’imponente massa d’acqua che ha invaso le strade. Occorre, in questo caso, evidenziare il legame con la cementificazione avvenuta negli anni e al tombamento del torrente Liurni. Il 18 agosto raffiche di vento a oltre 110 km/h hanno colpito la provincia di Massa Carrara. Quattro persone sono rimaste ferite in un camping a Marina di Massa a causa della caduta di alberi e in tutto il territorio si sono contate fino a 7mila persone senza corrente. L’evento alluvionale che ha segnato il 2022 è quello che ha colpito il 15 e 16 settembre le Marche, 13 i morti. Tra fine settembre e inizio ottobre Trapani per tre volte è stata colpita da violenti temporali ed è finita sott’acqua. Tragedia a Ischia il 26 novembre, a Casamicciola Terme (NA) dove le piogge intense hanno provocato una frana ed un’alluvione, con 12 vittime registrate. Record di pioggia, con 126mm caduti in 6 ore. Il 22 novembre, una mareggiata di forte intensità ha colpito Jesolo (VE), mentre il 3 dicembre in provincia di Messina sono stati registrati diversi danni provocati da piogge intense e frane.
scarica Il Bilancio dell’Osservatorio CittàClima 2022
21 Dic, 2022 | In evidenza, News dalle odv
Negli ultimi anni la popolazione di api e di altri insetti impollinatori ha subito un calo. Le api non producono solo il miele, con la loro scomparsa verrebbe a mancare il cibo che mangiamo tutti i giorni come i frutti di bosco, le pesche, le castagne, le mele, le mandorle, ma anche le zucchine, i pomodori e tantissimi altri ortaggi. Lo stesso vale anche per i prodotti caseari come latte, yogurt, burro e formaggi freschi. Verrebbe a mancare il processo di impollinazione che è alla base della catena alimentare.
Le api sono minacciate dai cambiamenti climatici, da pesticidi, da perdita dell’habitat e malattie.Secondo la Fao, 75 delle 100 colture più importanti al mondo si riproducono grazie all’impollinazione. L’87 per cento delle coltivazioni destinate a nutrire l’uomo conta sul lavoro che questi insetti ci offrono gratuitamente.
Sulla piattaforma Crowdnet.it è possibile sostenere il progetto “Salviamo le api” e collaborando con gli apicoltori si potrà regalare una casa a un’ape e promuovere laboratori con le scuole piantando fiori attrattori delle api.
“Agiamo ora- dicono i volontari di LET’S DO IT! ITALY, promotori della raccolta fondi- regaliamo un fiore ed una casa alle API. Il miele potrà essere ritirato presso la Masseria Antonio Esposito Ferraioli e potrete scegliere tra il miele prodotto all’interno del bene confiscato alla camorra oppure il miele prodotto all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio”.
07 Dic, 2022 | In evidenza, News dalle odv
Non c’è Natale senza il Paniere delle Eccellenze ANT. Torna l’iniziativa pensata da Fondazione ANT per celebrare la tradizione enogastronomica del territorio e raccogliere donazioni per sostenere il progetto di assistenza medico-specialistica domiciliare ai malati di tumore, insieme alle visite di prevenzione oncologica che ANT offre gratuitamente in Campania dal 1990.
Il Paniere delle Eccellenze è il progetto grazie al quale ANT ha messo in rete il tessuto economico e sociale delle Campania, si tratta infatti di un contenitore di eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche locali – vino, pasta, taralli napoletani, crema di nocciole, pesto di friarielli, composta di pomodorini del piennolo – ma anche un paniere di esempi virtuosi di responsabilità etica e sociale verso i malati di tumore.
L’iniziativa, giunta alla sesta edizione, quest’anno gode anche del patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli ed è stata presentata nella Sala della Loggia del Maschio Angioino di Napoli martedì 6 dicembre
Il progetto del Paniere delle Eccellenze dimostra quanto sia importante, per il Terzo Settore, fare rete all’interno della comunità in cui opera. È un progetto all’apparenza semplice ma portatore di un grande valore solidale perché sancisce l’alleanza tra aziende, cittadini e non profit a favore di chi è in difficoltà. Inoltre, con il Paniere delle Eccellenze, ANT sceglie di promuovere e valorizzare il territorio campano e le produzioni di qualità ha commentato il delegato di ANT in Campania Antonio Imbrogno all’avvio della presentazione ufficiale.
A sottolineare il valore e l’importanza della collaborazione e del sostegno reciproco tra i diversi attori della società civile anche Lucia Fortini Assessore alle Politiche sociali Regione Campania intervenuta alla presentazione: “Costruire reti, promuovere progetti e condividere idee rappresenta la miglior strategia per il buon funzionamento della vita sociale del nostro territorio. Solo una sinergia tra Amministrazioni, Enti del Terzo Settore e volontari appassionati può creare una vera comunità forte e in grado di prendersi cura dei propri cittadini. I Campani non si sono mai tirati indietro dinanzi a iniziative sociali di grande umanità come questa promossa dalla Fondazione ANT, e la Regione Campania è e sarà sempre accanto a chi fa della solidarietà il proprio valore e principio di vita”.
L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese, pur non essendo presente per impegni istituzionali, ci ha tenuto a inviare un suo messaggio: “sostenere il progetto di ANT significa dare continuità al servizio di assistenza medico domiciliare ai malati oncologici, in particolare durante le feste natalizie nel calore della propria famiglia. Con l’iniziativa “Il Paniere delle Eccellenze” si sottolinea l’importanza e la forza che nasce dal lavoro in rete tra istituzioni, aziende e terzo settore, per questo ringrazio ANT, i suoi volontari ed anche le realtà sociali e le aziende che sostengono il progetto”.
Presente anche il Consigliere Gennaro Esposito della commissione Affari Sociali del Comune di Napoli che ha fortemente voluto e reso possibile la presentazione delle iniziative di ANT nella sede istituzionale della città partenopea: “sostenere i progetti di ANT in Campania significa innanzitutto contribuire al lavoro fondamentale che le équipe mediche svolgono ogni giorno a casa dei malati di tumore. I progetti del Paniere delle Eccellenze e del Dono Sospeso, inoltre, testimoniano anche quanto sia importante unire la solidarietà alla valorizzazione del territorio insieme alla necessità di collaborazione tra le diverse realtà del Terzo Settore che operano per il benessere della comunità”.
Il Paniere delle Eccellenze si inserisce all’interno di un ampio catalogo di “doni solidali” da mettere sotto l’albero per far felice le persone amiamo e, allo stesso tempo, per contribuire al bene comune, donando a migliaia di persone malate di tumore la possibilità di trascorrere le feste a casa, protetti e accuditi dai professionisti della Fondazione.
Anche per il Natale 2022 tutti i regali solidali ANT possono diventare “Doni sospesi” moltiplicando la solidarietà.
Riprendendo la tradizione partenopea del “caffè sospeso”, infatti, anche per Natale 2022 ANT sceglie di fare rete con i donatori e le tante realtà sociali dei territori in cui è operativa. Sarà dunque possibile scegliere uno o più doni tra panettoni, cioccolatini, marmellate o panieri che saranno consegnati a famiglie e persone in stato di bisogno, in collaborazione con uno degli enti caritatevoli più antichi della città partenopea, il Pio Monte della Misericordia che, fin dal 1602, assiste e sostiene famiglie e associazioni della città.
“Siamo contenti di potere prendere parte a questa speciale e lodevole iniziativa del “dono sospeso” organizzata dalla Fondazione ANT – ha commentato Fabrizia Paternò dei Duchi di San Nicola, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia – fare Rete in una società come la nostra è motivo di grande entusiasmo e ci permette di centrare l’obiettivo di aiutare le famiglie bisognose”.
Ogni dono, quindi, raddoppierà la dolcezza: sosterrà l’assistenza medico-specialistica ANT ai malati di tumore e al contempo regalerà un sorriso a persone svantaggiate della città partenopea.
I doni ANT, anche quelli sospesi, si trovano online nell’apposita sezione Natale Solidale (https://regalisolidali.ant.it/) e verranno consegnati gratuitamente a casa. Si possono ordinare contattando la delegazione Campania allo 081 6338318 oppure scrivendo a delegazione.napoli@ant.it.
07 Dic, 2022 | In evidenza, News dalle odv
Rigenerare gli spazi del quartiere Sanità attraverso l’arte e la cultura: è questo l’obiettivo di RigeneraTur, progetto vincitore dell’avviso pubblico “Creative Living Lab – IV edizione”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che partirà venerdì 9 dicembre. Nato dalla collaborazione tra Nuovo Teatro Sanità, Apogeo, Fondazione Eduardo De Filippo, Associazione Sanitansamble, Associazione AZTeCA e Idee Fuori Scena, RigeneraTur intende creare una comunità, in cui mediatori sociali e associazioni culturali lavoreranno insieme per la riconquista di spazi urbani, attraverso quattro laboratori creativi e la realizzazione di Tur de Vasc, spettacolo itinerante ambientato nei bassi del rione Sanità, prodotto dal Nuovo Teatro Sanità con il patrocinio e il sostegno della Fondazione Eduardo De Filippo.
Il Nuovo Teatro Sanità, nato in un quartiere caratterizzato da esclusione sociale, vuole offrirsi come volano di progresso, mettendo a disposizione della comunità i propri spazi rigenerati e trasformandoli in una grande officina creativa. Un luogo dinamico in cui professionisti e giovani artisti si riappropriano e reinterpretano il proprio territorio. I laboratori prevedono delle ore di attività con un mediatore esperto di rigenerazione che, con la tecnica Open Space Technology, guiderà i neo-artisti nel processo di riprogettazione degli spazi in base alle proprie visioni ed esigenze.
Fulcro dell’iniziativa, ma anche primo laboratorio a partire venerdì 9 dicembre, è il Social Theatre Lab di Carlo Geltrude, che mette in pratica il concetto di drammaturgia urbana. Il laboratorio utilizza il teatro come mezzo di conoscenza e trasformazione: la drammatizzazione favorisce lo scambio e la performance serve a creare connessioni tra attori, pubblico e abitanti del quartiere. Il percorso si concluderà con la partecipazione degli allievi attori a Tur de Vasc, spettacolo site-specific, che porterà alcune riscritture dei testi di Eduardo De Filippo tra i vicoli e nei bassi del quartiere.
A gennaio 2023 partirà invece Il Social Shot Art Lab, a cura di Ciro Battiloro, che utilizza la fotografia come mezzo per comunicare e indagare culture e comunità. Il laboratorio innesca atti di rigenerazione urbana raccontando il quartiere nei suoi aspetti umani e architettonici, ponendosi come strumento nuovo per una lettura cosciente dello spazio urbano, sviluppando creatività e senso critico. Dopo il corso sarà realizzata, nel foyer interno al Teatro, una mostra permanente che esibirà la Sanità attraverso gli occhi della comunità. Da marzo 2023 sarà la volta del Social Street Art LaB di Trisha Palma, laboratorio di street art che si pone come mezzo di “comunicazione urbana” attivando processi di trasformazione e riappropriazione degli spazi comuni attraverso interventi di abbellimento urbano. Da aprile 2023 diventa protagonista la musica con il Sound Art Experience Lab, laboratorio musicale di Maurizio Baratta, che vuole realizzare un percorso esperienziale di ricerca tra arte, suono e vocalità. La musica diventerà dispositivo di risanamento sociale e identitario; la sua valenza educativa e le metodologie adottate permetteranno di affrontare esperienze e tematiche che riguardano conoscenza di sé, relazione con gli altri e l’uso delle pratiche espressivo artistiche.
Il progetto si concluderà a maggio in una tre giorni di arte nel quartiere, che ospiterà il progetto Tur de Vasc. Il pubblico sarà coinvolto in un percorso che parte dalla mostra del Social Shot Art Lab, allestita nel foyer del Nuovo Teatro Sanità, per immergersi nel quartiere, incontrando sul suo percorso i punti di connessione musicale del Sound Art Experience Lab e le opere dello Social Street Art Lab, per poi concludere la visita culturale nelle stanze teatrali realizzate con la partecipazione dei ragazzi del Social Theatre Lab.