05 Giu, 2025 | Bandi e opportunità, In evidenza
Comune di Napoli e Con i Bambini, nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile, attraverso una partnership paritaria intendono sostenere, mediante il presente bando, un intervento sperimentale finalizzato ad agire precocemente per individuare i fattori di rischio e mettere in campo azioni di supporto multidimensionale, fin dai primi anni di ingresso nel sistema scolastico, nei confronti dei bambini che provengono da contesti caratterizzati da povertà e deprivazione sociale, relazionale e educativa.
Beneficiari saranno bambini e bambine residenti nel territorio del comune di Napoli, di età compresa tra 4 e 7 anni, frequentanti la scuola dell’infanzia e le prime classi delle scuole primarie del Comune di Napoli, in particolare il plesso “San Francesco” dell’istituto comprensivo “L. R. Radice – R. Sanzio” (Rione Amicizia) e il plesso “Baracca” dell’istituto comprensivo “E. De Amicis – F. Baracca” (Quartieri spagnoli).
I bacini di utenza di riferimento saranno quindi rispettivamente quelli della Municipalità 3 e delle Municipalità 1 e 2 del Comune di Napoli. Tali aree cittadine sono state individuate perché le scuole e i diversi attori educativi del settore pubblico e del terzo settore sono attualmente coinvolti in un percorso di accompagnamento metodologico incentrato sulla costruzione di alleanze educative efficaci, sotto il coordinamento del Comune di Napoli.
A disposizione un ammontare complessivo di 800 mila euro. I progetti devono essere presentati esclusivamente on line, tramite la piattaforma Chàiros, entro le ore 13:00 del 4 luglio 2025.
05 Giu, 2025 | Bandi e opportunità, In evidenza
Fondazione TIM presenta il Bando Inclusione 2025, il nuovo bando nell’ambito dell’area di intervento Inclusione sociale, con l’obiettivo di rafforzare concretamente i percorsi di uscita dalla violenza per le donne che hanno subito abusi. Il bando intende sostenere la rete delle “case di seconda accoglienza”, strutture fondamentali per accompagnare le donne e i loro figli verso una nuova fase della vita, fondata sull’autonomia abitativa, lavorativa, psicologica e genitoriale.
L’obiettivo di questo bando di Fondazione TIM è rafforzare la rete delle “case di seconda accoglienza” e delle loro attività.
Il contributo della Fondazione sarà finalizzato a potenziare i servizi offerti da queste realtà, migliorando l’accoglienza, la qualità abitativa, l’assistenza psicologica e legale, e sostenendo azioni per il reinserimento socio-lavorativo. I piani di intervento possono riguardare, ad esempio, soluzioni che:
- supportino l’ampliamento e il miglioramento delle strutture abitative;
- favoriscano l’autonomia delle donne vittime di violenza per il graduale consolidamento della posizione lavorativa ed il loro rafforzamento nell’eventuale ruolo genitoriale;
- garantiscano servizi di ascolto e accoglienza, assistenza psicologica e legale.
A chi è rivolto il Bando INCLUSIONE 2025
Il bando si rivolge a tutti gli enti del Terzo Settore, organizzazioni No Profit, onlus iscritte all’anagrafe unica di cui al d.lgs. 460/97, organizzazioni di volontariato iscritte ai registri di cui alla Legge 266/91, associazioni di promozione sociale iscritte ai registri di cui alla Legge 383/2000, associazioni riconosciute e Ets, cooperative e imprese sociali senza scopo di lucro, enti religiosi, fondazioni che gestiscono case di “seconda accoglienza” per donne vittime di violenza. I soggetti dovranno avere una comprovata esperienza nella gestione di servizi dedicati alla protezione, al supporto e al recupero dell’autonomia delle donne in uscita da situazioni di violenza.
Fondazione TIM invita a presentare proposte dettagliate, evidenziando la loro idoneità a realizzare progetti che rispondano agli obiettivi sopra indicati e con le modalità indicate nel bando di gara (v. Materiali utili).
Le proposte di progetto, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online, entro la data di scadenza, e non oltre le ore 12:00 del 10 luglio 2025 attraverso il sito di Fondazione TIM.
Per partecipare al bando…clicca qui
05 Giu, 2025 | In evidenza
Nel mese di giugno il calendario dell’Alveare Csv Formazione di Gluo si arricchisce di nuove tematiche di interesse per i volontari e le volontarie di tutta Italia, che potranno accedere ai corsi in programma gratuitamente e on line.
Con il Csv di Vicenza si parlerà di come coltivare la relazione con i propri donatori nel tempo. Inoltre, è già in programma il secondo appuntamento del ciclo “Formazione di Comunità” promosso dal Csv Lombardia Sud.
- 03/10/17/24 giugno – Comunicare, conversare, emozionare: come costruire solide relazioni con i donatori. Un corso di Csv Vicenza pensato per aiutare piccole e medie organizzazioni e associazioni del terzo settore a sviluppare tecniche e strategie di comunicazione capaci di favorire un legame duraturo con i propri donatori.
- 19 giugno – Empori solidali: l’aiuto che emancipa. Secondo appuntamento del ciclo di “Formazione di Comunità 2025”, promosso dal Csv Lombardia Sud e Metodi. In questo incontro si parlerà, appunto, degli empori che rappresentano un’importante risorsa contro la povertà, favorendo la dignità e l’inclusione.
L’Alveare Csv Formazione è il catalogo nazionale che raccoglie corsi e seminari formativi on line e gratuiti organizzati dai Centri di servizio sulla base delle esigenze formative del volontariato. Il calendario è disponibile e in costante aggiornamento su Gluo la piattaforma collaborativa per il volontariato, promossa da CSVnet.
05 Giu, 2025 | In evidenza
L’Istituto Italiano della Donazione lancia la XXIII edizione dell’indagine sull’andamento delle Raccolte Fondi: le Organizzazioni Non Profit sono invitate a partecipare entro il 21 luglio 2025 compilando il questionario che IID propone per indagare l’attuale andamento delle raccolte fondi.
La XXIII edizione dell’Indagine IID sull’andamento della Raccolta fondi è inserita nel progetto più ampio dell’Osservatorio sul Dono (qui il Report 2024) che, in occasione del Giorno del Dono di ogni anno, si pone l’obiettivo di tracciare le tendenze sulla propensione al dono degli italiani.
Contribuiranno al Report 2025 dell’Osservatorio sul dono anche ASSIF, BVA Doxa, Caritas Italiana, Eumetra, Fidas, Istat, Scuola di Fundraising di Roma, SDA Bocconi, Walden Lab.
COMPILA IL QUESTIONARIO CLICCANDO QUI
Dalle risposte al questionario verrà elaborata la consueta ricerca che da oltre 10 anni restituisce al non profit stesso tutte le tendenze rispetto alle dinamiche delle raccolte fondi.
I dati trattati dal questionario, la cui compilazione richiede non più di 10 minuti, verranno analizzati in forma aggregata ed anonima nel rispetto del GDPR, Regolamento Generale sulla protezione dei dati 2016/679. I risultati del questionario saranno resi noti il prima possibile e inviati a tutti coloro che avranno partecipato.
Per qualsiasi necessità o chiarimento è possibile contattare l’IID via mail all’indirizzo comunicazione@istitutoitalianodonazione.it o telefonicamente al numero 02/2421780.
Per maggiori informazioni sulle passate edizioni visitate il sito www.osservatoriodono.it
L’Istituto Italiano della Donazione invita tutti gli enti non profit interessati e che parteciperanno al questionario ad iscriversi anche al Giorno del Dono sulla piattaforma dedicata
29 Mag, 2025 | In evidenza
Riproponiamo l’articolo di Daniele Erler per Cantiere Terzo Settore relativo alle imminenti scadenze e agli adempimenti che riguardano il Terzo settore.
Si avvicina la fine di giugno, la quale rappresenta un periodo fondamentale soprattutto per gli enti del Terzo settore o per molti di essi, chiamati a porre in essere in modo ordinario alcune misure di trasparenza previste dal codice del Terzo settore.
In questo articolo proviamo a fare il punto rispetto a quali siano nello specifico tali obblighi e scadenze previsti per gli Ets, e a come gli enti vi possano adempiere.
Il deposito dei bilanci
Il codice del Terzo settore dispone che gli Ets debbano depositare presso il registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) alcuni fondamentali documenti, fra cui:
- il bilancio di esercizio, la cui redazione e deposito presso il Runts sono obbligatori per tutti gli enti del Terzo settore, indipendentemente dalla loro dimensione economica. Gli Ets devono redigere il bilancio di esercizio secondo gli schemi previsti dal decreto ministeriale n. 39 del 2020, e si ricorda che la legge n. 104 del 2024 ha innalzato i parametri dimensionali al fine di poter utilizzare il semplice rendiconto per cassa (Modello D): per un approfondimento sul tema si rinvia all’articolo “Rendicontazione nel Terzo settore, le novità del pacchetto Semplificazioni”;
- i rendiconti delle raccolte pubbliche occasionali di fondi, disciplinate ancora oggi dal dpr n. 917 del 1986 (Tuir, all’art. 143, comma 3, lettera a), qualora tali raccolte siano state realizzate nell’esercizio precedente dagli Ets non commerciali. I rendiconti (uno per ogni raccolta effettuata) devono essere redatti su apposito modello ministeriale e depositati al Runts (possono essere allegati al bilancio di esercizio ma si consiglia di tenerli distinti);
- il bilancio sociale, la cui redazione, pubblicazione sul sito internet dell’ente e deposito al Runts riguarda i soli Ets che nell’esercizio precedente abbiano avuto entrate superiori ad 1 milione di euro. Si ricorda che il bilancio sociale degli Ets deve essere redatto secondo le linee guida ministeriali disposte con decreto del 4 luglio 2019. Si consiglia anche la lettura dell’articolo “Come prepararsi al primo bilancio sociale?“
Per depositare tali documenti è necessario effettuare sul Runts una pratica di “deposito bilancio”.
La menzionata legge n. 104 del 2024 ha introdotto una fondamentale modifica al termine per il deposito al Runts dei documenti appena illustrati, sostituendo la precedente scadenza (30 giugno) con un nuovo riferimento temporale, che per gli Ets non commerciali si sostanzia nei 180 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio finanziario. Le nuove regole si applicano nei confronti di tutti i bilanci approvati dopo la data del 3 agosto 2024.
Gli Ets (non commerciali) che hanno da statuto l’esercizio sociale coincidente con l’anno civile (1° gennaio-31 dicembre), i quali rappresentano sicuramente la casistica più frequente, hanno quindi come scadenza per depositare i bilanci quella del prossimo 29 giugno.
Per quanto riguarda invece gli Ets che svolgono attività commerciale in maniera esclusiva o prevalente (i quali, si ricorda, sono soggetti all’iscrizione non solo nel Runts ma anche al registro delle imprese), il termine per il deposito al registro imprese dei documenti menzionati in precedenza è quello dei 60 giorni successivi all’approvazione degli stessi.
Per completezza di informazione si ricorda che le cooperative sociali debbono depositare il bilancio d’esercizio e il bilancio sociale entro 30 giorni dalla approvazione.
Per ulteriori approfondimenti sul tema dei bilanci, si segnalano i seguenti documenti e guide presenti sul sito di Cantiere terzo settore:
L’aggiornamento del numero degli associati, volontari e lavoratori per Odv e Aps
Fra gli adempimenti in materia di trasparenza legati all’iscrizione al Runts ve ne è uno che riguarda nello specifico le organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps): tali enti sono tenuti ad aggiornare nel Runts il numero di associati, di volontari e di eventuali lavoratori, e lo devono fare entro il 30 giugno di ogni anno con riferimento al 31 dicembre dell’anno precedente.
Il termine che le Odv e le Aps devono rispettare per aggiornare tali informazioni è quindi quello del prossimo 30 giugno 2025, e il riferimento è rappresentato dai dati degli associati, dei volontari e degli eventuali lavoratori al 31 dicembre 2024.
Per comunicare tali dati, le Odv e le Aps devono effettuare sul Runts una pratica di “variazione” aggiornando le relative informazioni nella sezione “Dati principali”.
Si ricorda, infine, che tutti gli enti del Terzo settore sono tenuti ad aggiornare tutti gli altri dati segnalati in sede di iscrizione (art. 8 comma 6 del dm 106/2020).
Per maggiori approfondimenti sul tema si segnalano:
Le sanzioni previste per il mancato deposito dei documenti o aggiornamento delle informazioni al Runts
L’importanza di porre in essere in modo corretto e puntuale le misure di trasparenza legate al Runts è evidente anche in relazione al sistema di sanzioni che il codice del Terzo settore collega al mancato adempimento.
Qualora gli enti del Terzo settore non depositino i bilanci oppure, se si tratta di Odv o Aps, non aggiornino le informazioni in merito agli associati, volontari e lavoratori entro le scadenze evidenziate, gli uffici competenti del Runts possono far scattare la cosiddetta “diffida ad adempiere”. Tale meccanismo, previsto dall’art. 48, c. 4 del codice del Terzo settore, si sostanzia nell’assegnare all’ente un nuovo termine (non inferiore a 30 giorni ma non superiore a 180), questa volta perentorio: in caso di ulteriore mancato adempimento, l’ente sarà cancellato dal Runts. In aggiunta, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie per gli amministratori, i quali sono considerati responsabili del mancato deposito o aggiornamento.
La pubblicazione dei compensi erogati ad amministratori, dirigenti ed associati
Il codice del Terzo settore (art.14, comma 2) prevede la pubblicazione annuale degli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi attribuiti a qualsiasi titolo dagli enti del Terzo settore ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati: tale adempimento si applica però non a tutti gli Ets ma solamente a quelli che nell’esercizio precedente abbiano avuto entrate superiori a 100.000 euro.
Tale pubblicazione deve essere effettuata dall’ente sul proprio sito internet o sul sito internet della rete associativa cui l’ente aderisce.
Pur non fissando il codice del Terzo settore un termine specifico entro cui pubblicare sul sito tali informazioni, si ritiene ragionevole prendere come riferimento quello per il deposito dei bilanci al Runts: nel caso di Ets con esercizio sociale coincidente con l’anno civile, il consiglio è quindi quello di procedere alla pubblicazione entro il 29 giugno prossimo.
La nota ministeriale n. 293 del 12 gennaio 2021 ha fornito alcune precisazioni sulla disposizione in esame, stabilendo che le informazioni sui compensi possano avvenire anche in forma anonima, ogniqualvolta sia possibile diffondere un’informativa valida per tutti i soggetti appartenenti ad una determinata categoria. È invece da ritenersi insufficiente la pubblicazione di un dato aggregato, in quanto all’interno di esso potrebbero rinvenirsi posizioni differenziate che non verrebbero messe a fuoco da quanti fossero interessati all’informazione.
Nel caso in cui un Ets con entrate annuali superiori a 100.000 euro, non abbia erogato nell’annualità di riferimento somme a titolo di emolumenti, compensi o corrispettivi nei termini sopra indicati, è comunque opportuno proceda alla pubblicazione con apposita dichiarazione.
Per maggiori approfondimenti sul tema si segnalano:
La pubblicazione dei contributi pubblici erogati ad enti non profit
Il prossimo 30 giugno è, infine, il termine relativo alla pubblicazione dei contributi pubblici ricevuti nell’esercizio precedente dagli enti non profit in generale, qualora tali contributi siano pari o superiori a 10.000 euro.
Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo “Pubblicazione contributi pubblici al non profit entro il 30 giugno”.
Il quadro degli adempimenti
Nella tabella sottostante si riepilogano le misure di trasparenza descritte nel presente articolo.
TIPOLOGIA DI ENTE |
ADEMPIMENTO |
SCADENZA |
Ets non commerciali con esercizio sociale dal 1° gennaio al 31 dicembre |
Deposito del bilancio di esercizio al Runts |
Entro il 29 giugno 2025 |
Ets non commerciali, con esercizio sociale dal 1° gennaio al 31 dicembre, che nel 2024 hanno realizzato raccolte pubbliche di fondi |
Deposito al Runts dei rendiconti di tali raccolte |
Entro il 29 giugno 2025 |
Ets con esercizio sociale dal 1° gennaio al 31 dicembre, che nel 2024 hanno avuto entrate superiori ad 1 milione di euro |
Deposito al Runts del bilancio sociale e pubblicazione sul sito internet dell’ente |
Entro il 29 giugno 2025 |
Ets commerciali |
Deposito al registro imprese del bilancio di esercizio |
Entro 60 giorni dall’approvazione |
Ets commerciali, che nel 2024 hanno avuto entrate superiori ad 1 milione di euro |
Deposito al registro imprese del bilancio sociale e pubblicazione sul sito internet dell’ente |
Entro 60 giorni dall’approvazione |
Cooperative sociali |
Deposito al registro imprese del bilancio di esercizio e del bilancio sociale |
Entro 30 giorni dall’approvazione |
Odv e Aps |
Aggiornamento al Runts del numero di associati, volontari e di eventuali lavoratori |
Entro il 30 giugno 2025 con riferimento al 31 dicembre 2024 |
Ets che nel 2024 hanno avuto entrate superiori a 100.000 euro |
Pubblicazione sul sito internet dell’ente (o sul sito della rete associativa cui l’ente aderisce) dei compensi ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti e agli associati |
Non prevista in modo specifico |
Enti non profit che nel 2024 abbiano ricevuto contributi pubblici in misura pari o superiore a 10.000 euro |
Pubblicazione dei contributi pubblici sul sito internet dell’ente o su analogo portale digitale |
Entro il 30 giugno 2025 |
28 Mag, 2025 | In evidenza
CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) in collaborazione con l’associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e in partenariato con Forum terzo settore e Caritas italiana – hanno lanciato il bando per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana del volontariato 2026, un riconoscimento annuale che punta a valorizzare la cultura e il ruolo del volontariato nel rafforzare il tessuto sociale delle comunità. Le candidature sono aperte fino al 30 giugno 2025.
Il bando è rivolto a città metropolitane, capoluoghi di regione o provincia, ma anche a comuni aggregati con più di 35mila abitanti complessivi, favorendo così anche le aree interne e i territori meno centrali. Le candidature devono essere presentate congiuntamente dal Comune interessato e dal Centro di servizio per il volontariato (Csv) territorialmente competente.
L’iniziativa, ispirata alla versione europea del titolo, nasce nel 2020 con l’obiettivo di promuovere la cultura del dono, valorizzare le esperienze virtuose di collaborazione tra enti, associazioni e cittadini, e riconoscere il contributo del volontariato allo sviluppo locale e al benessere collettivo.
Tra i criteri di valutazione: la qualità del programma e l’innovazione delle attività proposte, il coinvolgimento delle scuole e delle realtà economiche locali, la capacità di attivare partnership significative e una sostenibilità economico-finanziaria credibile. I comuni delle aree interne avranno un bonus di 4 punti in fase di valutazione.
Dopo Bergamo, che ha inaugurato il titolo nel 2022, la Capitale italiana del volontariato è stata Cosenza nel 2023. Nel 2024 è toccato a Trento, che ha ricoperto un doppio ruolo, ricevendo anche il titolo europeo. Palermo, attualmente in carica, passerà idealmente il testimone alla prossima città scelta il prossimo 5 dicembre 2025, nella Giornata internazionale del volontariato.
Il testo del bando e tutte le informazioni utili per presentare la domanda sono disponibili sul sito di CSVnet a questo link
di Clara Capponi