Webinar “Il piano di gestione delle emergenze negli eventi”. Iscrizioni aperte per tutti gli ETS della Campania

Il CSV Irpinia Sannio ETS nell’ambito della sua proposta formativa organizza webinar “Il  piano di gestione delle emergenze negli eventi”. Agli Ets saranno fornite le conoscenze necessarie per garantire l’organizzazione logistica e di emergenza durante gli eventi al fine di migliorare la sicurezza dei volontari e dei beneficiari, ridurre i rischi legali e operativi, e promuovere una cultura all’interno dell’organizzazione. Il webinar è promosso dal  CSV di Avellino-Benevento con il coinvolgimento dei CSV di  Caserta, Napoli, Salerno ed è aperto a tutti i volontari degli Ets .
Obiettivo del percorso è di formare i discenti sulla necessità di un piano di gestione delle emergenze per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti, lo staff e gli organizzatori di un evento.Verranno illustrati gli elementi fondamentali per una gestione efficace delle emergenze, comprese le misure di prevenzione, l’identificazione dei rischi e i piani di risposta.

Il corso è suddiviso in quattro moduli:
Modulo 1. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI INTERESSE
L’identificazione delle aree di interesse è cruciale per pianificare un evento sicuro e ben organizzato. In questa fase, impareremo ad analizzare il contesto dell’evento per valutare i potenziali rischi e le aree da monitorare.
1.1 Mappare l’area dell’evento:
un’area chiusa o all’aperto e identificare i punti critici, come ingressi, uscite, aree di evacuazione e punti di raccolta.
1.2 Identificare le aree ad alta densità di persone:
palchi, punti ristoro e bagni

Modulo 2.  DESCRIZIONE EVENTO
La descrizione dell’evento è fondamentale per comprendere il tipo di piano di emergenza da adottare.
2.1 Tipo di evento:
Definire se si tratta di un concerto, una conferenza, una fiera, ecc.
2.3 Numero di Partecipanti:
Maggiore o minore di 200 persone

Modulo 3. PIANO DI ORGANIZZAZIONE LOGISTICA
Un piano di organizzazione logistica ben strutturato garantisce la sicurezza e l’efficacia della risposta in caso di emergenza.
3.1 Disposizione degli Spazi e della Segnaletica:
Creare una mappa dettagliata che indichi le aree di emergenza, i percorsi di evacuazione, le uscite di sicurezza, i punti di raccolta.
3.2 Gestione degli Accessi e Controllo delle Aree Riservate:
Implementare sistemi di controllo accessi per limitare l’entrata nelle aree riservate e garantire che solo il personale autorizzato possa accedere a determinati spazi
Predisporre percorsi separati per il pubblico e per i soccorritori, con varchi dedicati per i veicoli di emergenza.
3.3 Piano per la Gestione del Flusso di Persone:
Definire percorsi di ingresso e uscita per evitare assembramenti, soprattutto in punti strategici come le uscite.
Assicurati che i percorsi siano sufficientemente ampi e liberi da ostacoli, con il supporto del personale di sicurezza che indirizzi i flussi durante la sera.
3.4 Risorse per la Sicurezza e Personale di Supporto:
Assegnare un team di addetti alla sicurezza con compiti specifici per monitorare le varie aree.
Designare membri del personale come “controllori di emergenza” che sappiano come intervenire e comunicare con il pubblico in caso di evacuazione o altra necessità.
3.5 Comunicazione e Tecnologie di Supporto:
Utilizzare walkie-talkie, app di comunicazione o altri strumenti per assicurare una comunicazione efficiente tra il team di sicurezza, il personale sanitario e le forze dell’ordine.
Predisporre un sistema di allerta pubblico, come altoparlanti o display luminosi, per trasmettere messaggi urgenti o aggiornamenti sull’evento.

Modulo 4.  PIANO DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
4.1 Identificazione delle emergenze comuni negli eventi
incendi, disordini, emergenze sanitarie, eventi meteorologici estremi, ecc…
4.2 Elementi chiave di un piano di emergenza
valutazione del rischio, comunicazione, evacuazione, sicurezza dei partecipanti e del personale.
4.3 Discussione su casi reali
Esempi
4.4 Ruoli e responsabilità
Definire ruoli e responsabilità dei membri del team
4.5 Collaborazione con le autorità locali
contatti, permessi, coinvolgimento delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza.

Il corso di formazione si svolgerà in modalità videoconferenza tramite piattaforma TEAMS Venerdì 21 Marzo dalle ore 17.30 alle ore 19.00 

Il webinar sarà tenuto dall’Ing. Nicola Giuliano Ingegnere ed esperto sicurezza ed emergenze presso Mab Security Srl

Per partecipare è necessario iscriversi attraverso il seguente modulo Google: https://forms.gle/w82iGv1uPMSvu3u26

Il CSV Irpinia Sannio ETS provvederà a pubblicare sul sito istituzionale www.cesvolab.it  l’elenco degli ammessi ed ognuno riceverà un sms di conferma dalla segreteria sul contatto telefonico fornito in fase di iscrizione.

Gli iscritti ammessi riceveranno link per poter partecipare all’incontro

Un webinar per professionisti sulle prospettive della riforma del Terzo settore

La riforma del Terzo Settore volge verso una “piena attuazione”. La prossima autorizzazione della Commissione Europea in merito all’adozione delle disposizioni fiscali comporterà anche una rilettura di molte previsioni civilistiche in materia di scelta della qualifica giuridica e del sistema amministrativo e di rendicontazione. Le migliaia di Onlus che ancora non hanno attivato il processo di iscrizione al Runts, peraltro, dovranno effettuare delle scelte cruciali per il loro futuro. Ai professionisti è richiesto uno sforzo di applicazione operativa delle molteplici delicate novità al fine di poter guidare gli enti verso la soluzione che consenta agli stessi di perseguire, con serenità e nel miglior modo possibile, il proprio scopo ideale. Per rispondere a questa necessità, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, la Fondazione Nazionale di Formazione dei Commercialisti, CSVnet e il Forum Nazionale del Terzo Settore organizzano per giovedì 20 marzo 2025 dalle ore 14.30 alle 16.30 un webinar gratuito di formazione sul tema “La riforma del Terzo settore. La prassi operativa e le prospettive future”, rivolto ai commercialisti.

Il webinar, per la cui partecipazione è previsto il riconoscimento di 2 CFP, esaminerà alcune delle principali più recenti innovazioni e sarà occasione per presentare la seconda edizione del Master La gestione delle organizzazioni del terzo settore: profili giuridici, fiscali e contabili” promosso congiuntamente dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalla Fondazione Nazionale di Formazione dei Commercialisti, da CSVnet e dal Forum Nazionale del Terzo Settore, in programma dal 2 aprile al 17 dicembre 2025.

Dopo i saluti istituzionali di Elbano de Nuccio, Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dei Consiglieri delegati per l’area Terzo settore, Michele de Tavonatti e David MoroVanessa Pallucchi, Portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore e Chiara TommasiniPresidente di CSVnet, introdurrà i lavori Annalisa Francese, Presidente della Fondazione Nazionale di Formazione dei Commercialisti.

Il primo intervento sarà quello di Alessandro Lombardi, Capo Dipartimento per le politiche sociali, terzo settore e migratorie del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che offrirà un quadro generale su “Benefici e controlli nel Terzo settore”, seguito dalle relazioni di Antonio Fici, Professore associato di Diritto privato presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata su “La registrazione degli enti tra Runts e registro imprese”, di Gabriele Sepio, Coordinatore del Tavolo tecnico-fiscale per la riforma del terzo settore presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali su “Autorizzazione europea e novità Iva: la nuova fiscalità del Terzo settore” e di  Matteo Pozzoli dell’ufficio legislativo del CNDCEC e professore associato presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” su “Un sistema di rendicontazione multiuso”.

Media partner dell’iniziativa è Cantiere terzo settore, il portale di informazione e divulgazione della normativa per il non profit promosso da CSVnet e Forum Nazionale del Terzo Settore.

Iscrizioni aperte al webinar gratuito fino al data del 18 marzo 2025 sul sito www.fncformazione.it e attraverso questo link.

Autorizzate le norme fiscali UE, un passo avanti per terzo settore e volontariato

La recente autorizzazione da parte della Commissione Europea alle norme fiscali previste dal Codice del terzo settore rappresenta un traguardo fondamentale per il nostro Paese. Questo passo avanti fornisce finalmente agli enti del terzo settore (Ets) un quadro fiscale chiaro e stabile, riconoscendo il loro ruolo cruciale nella promozione del bene comune e nella coesione sociale. È sempre più vicino quindi il completamento della Riforma del terzo settore, avviata con la legge delega del 2016, che mira a sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini valorizzando il principio di sussidiarietà sancito dalla nostra Costituzione” dichiara Chiara Tommasini, presidente di CSVnet, l’associazione nazionale che riunisce i 49 Centri di servizio per il volontariato italiani (Csv).

Come sistema dei Csv esprimiamo profonda soddisfazione per l’autorizzazione delle norme fiscali del Codice del terzo settore da parte della Commissione Europea. Questo risultato è il frutto di un impegno condiviso con costanza tra Governo – a cui va il nostro sentito ringraziamento – istituzioni, volontariato e terzo settore che hanno permesso di garantire anche un ambiente normativo più certo e favorevole per gli enti che operano quotidianamente al servizio delle nostre comunità.
Con un quadro fiscale finalmente definito, gli Ets potranno pianificare con maggiore efficacia le proprie attività, continuando a contribuire in maniera determinante al bene comune e ai bisogni della collettività nel nostro Paese” conclude la presidente Tommasini.

CSVnet associa i 49 Csv attivi in Italia, che con 300 punti di servizio e l’aiuto fornito da oltre 700 addetti supportano quasi 50mila realtà soprattutto piccole e poco strutturate, circa 1.600 tra enti pubblici e altri soggetti e 135mila cittadini, raggiunti dalle attività di promozione del volontariato. www.csvnet.it

Ufficio stampa CSVnet
Clara Capponi

Avviso per manifestazione di interesse per l’istituzione, il potenziamento e/o il funzionamento di Centri per uomini autori di violenza domestica e di genere

La Direzione Generale per le Politiche Sociali e Socio Sanitarie ha pubblicato l’Avviso per manifestazione di interesse relativo all’ istituzione, il potenziamento e/o il funzionamento di Centri per uomini autori di violenza domestica (C.U.A.V) e di genere sul territorio della Regione Campania.

Il Decreto Dirigenziale n. 418 del 4 marzo 2025 prevede:

  • Istituzione e funzionamento di un nuovo C.U.A.V.;
  • Potenziamento di un centro già esistente.

Il presente Avviso dispone di una dotazione finanziaria complessiva pari ad € 804.860,00.

In considerazione dell’ammontare delle risorse, i proponenti potranno richiedere un contributo massimo di:

  • € 17.500,00 per l’istituzione di un nuovo centro di riabilitazione per uomini maltrattanti;
  • € 85.000,00 per il funzionamento del nuovo centro per almeno 18 mesi;
  • € 85.000,00 per il potenziamento del centro già esistente per almeno 18 mesi.

Sono ammessi a partecipare le seguenti categorie di soggetti:

  1. Ambiti Territoriali della Campania, come definiti dalla deliberazione di Giunta Regionale n. 320 del 3 luglio 2012 e da ultimo con DGR n.670 del 17/12/2019;
  2. Aziende Sanitarie Locali;
  3. Altri Enti locali;
  4.  Soggetti del Terzo Settore, ai sensi dell’art. 13, comma 1 della legge regionale n. 11/2007.

Nello specifico, l’ istanza di contributo dovrà essere presentata dagli Ambiti Territoriali, in forma singola o associata; dalle AA.SS.LL. e/o degli Enti del Terzo Settore esclusivamente in forma associata con gli Enti locali.

I beneficiari del finanziamento in forma associata dovranno costituirsi in ATS, nella quale sia presente obbligatoriamente un Ente locale.

Ciascuna ATS può presentare, a pena di esclusione, una sola proposta progettuale (Istituzione e funzionamento o potenziamento).

Le domande, sottoscritte con firma digitale, devono essere inoltrate esclusivamente tramite posta elettronica certificata al seguente indirizzo: dg.500500@pec.regione.campania.it a partire dalle ore 08:00 del 17.03.2025 alle ore 12:00 del 23.05.2025.

L’oggetto della PEC deve riportare la dicitura: “Richiesta di contributi per C.U.A.V. sul territorio della Regione Campania”.

 

Per info:
Responsabile del Procedimento:
Martina Di Maio

Telefono: 081 796.3606     e-mail: martina.dimaio@regione.campania.it

Premio Angelo Ferro, aperte le candidature 2025

Torna l’appuntamento con il Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale, giunto ormai alla nona edizione e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e la Fondazione Emanuela Zancan, con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Il Premio è dedicato alla memoria del Prof. Angelo Ferro, scomparso il 13 marzo 2016, un importante imprenditore, docente e filantropo padovano che ha ricoperto numerose cariche associative e ha promosso molte attività di interesse generale in campo sportivo, culturale e assistenziale. 

Il bando è rivolto a tutti gli enti senza scopo di lucro, che hanno tempo fino al 17 marzo per proporre la propria iniziativa. L’obiettivo è quello di valorizzare l’innovazione dell’economia sociale che, adottando la definizione OCSE, è articolata in termini di: soluzioni capaci di intercettare nuovi bisogni sociali; soluzioni che attivano risposte originali per tipo di intervento (prodotto o processo); soluzioni che attivano risposte originali per soggetti coinvolti e collaborazioni attivate.

Il Premio è aperto a tutti gli enti senza scopo di lucro, che abbiano la sede legale in Italia e che operino in uno o più dei settori di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. n. 117/2017). In via esemplificativa possono partecipare:

  • Enti del Terzo Settore di cui al D.Lgs. n. 117 del 2017, incluse le imprese sociali e le cooperative sociali, e i loro consorzi;
  • Onlus – organizzazioni non lucrative di utilità sociale (articolo 10 del D.Lgs. n. 460/1997);
  • Enti ecclesiastici delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato accordi e intese, che siano Onlus parziali ai sensi del comma 9 dell’art. 10 del D.Lgs. n. 460/1997 o che hanno costituito il ramo c.d. Terzo settore ai sensi dell’art. 4, comma 3 del D.Lgs. n. 117/2017;
  • Altre associazioni e fondazioni di diritto privato che operano nei settori di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo settore.

Il Premio sarà dato agli Enti che abbiano dato un contributo significativo allo sviluppo dell’economia sociale, in qualsiasi campo di attività, introducendo servizi o processi innovativi.
Entro il 23 maggio 2025 sarà formulata la decisione della Giuria del Premio, che indicherà i primi cinque selezionati. Il vincitore del Premio sarà proclamato nella cerimonia di premiazione, in programma mercoledì 11 giugno 2025 alle ore 17.00, a Padova, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Padova.

Per partecipare è necessario compilare l’apposito formulario online sul sito della Fondazione Zancan

Dal Fondo Repubblica Digitale 100 milioni per il biennio 2025-2026

Il Fondo per la Repubblica Digitale ha definito il Piano Strategico per il biennio 2025-2026, proseguendo nella sua mission che prevede interventi mirati per la crescita delle competenze digitali e l’inclusione su tutto il territorio nazionale. Il Comitato di indirizzo strategico (CIS) del Fondo, infatti, lo scorso 10 febbraio ha deliberato il Piano Strategico mettendo in campo risorse per 100 milioni di euro.

Le misure approvate durante l’incontro sono volte a garantire il consolidamento di attività già avviate con successo e confermare nuove iniziative che guideranno le azioni del Fondo nel corso del biennio 2025-2026, per affrontare le grandi sfide del futuro in linea con la mission del Fondo.

Le modalità di intervento del Fondo per la Repubblica Digitale sono state definite da un Protocollo di intesa siglato tra il Governo e l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio (Acri). L’obiettivo è sostenere progetti, selezionati attraverso bandi, rivolti alla formazione e all’inclusione digitale, per accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Attraverso la valutazione d’impatto dei progetti sostenuti, il Fondo mira, nell’arco del quinquennio 2022-2026, a selezionare i più efficaci per ampliarne l’azione sul territorio nazionale e raggiungere più persone, realizzando miglioramenti tangibili nelle competenze digitali. L’obiettivo strategico del Fondo è individuare le best practice in ambito di upskilling e reskilling digitale, così da poterle riportare al decisore pubblico perché possa utilizzarle nella definizione di future politiche nazionali.

Queste, nel dettaglio le azioni stabilite dal Piano Strategico 2025-2026, delineato dal Comitato di indirizzo strategico:

  • realizzare lo scale up di bandi già realizzati attraverso la pubblicazione di nuovi bandi aperti a tutti gli stakeholder. I progetti già sostenuti che avranno dimostrato maggiore impatto nella fase sperimentale riceveranno una premialità. L’obiettivo è finanziare un numero ridotto di progetti, di maggiori dimensioni sia in termini di risorse economiche assegnate, di beneficiari raggiunti e di raggruppamenti proponenti al fine di testare la tenuta di tali progetti su un raggio d’azione più ampio e consegnare al decisore pubblico le migliori pratiche in termini di efficacia e impatto generato.
    Con riferimento alla dotazione complessiva di 100 milioni di euro, a tal fine vengono stanziati in totale circa 85 milioni di euro per lo scale up dei bandi Futura, Onlife, Prospettive, Polaris e Digitale sociale.
  • incrementare il plafond del bando Fuoriclasse, volto al reinserimento sociale delle persone detenute attraverso la formazione digitale, da 5 milioni originariamente previsti a 10 milioni di euro, anche in considerazione dell’alto numero di proposte pervenute alla chiusura del bando, tenutasi lo scorso 10 febbraio
  • aprire una linea di cofinanziamento, con una dotazione di risorse pari a 5 milioni di euro, al fine di attrarre risorse private e portare avanti collaborazioni strategiche e sostenere progetti con un alto potenziale di efficacia, in linea con le iniziative realizzate nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale messe in campo anche con il sostegno di Google.org.
  • pubblicare un bando per il potenziamento dei Centri Facilitazione Digitale (5 milioni di euro), iniziativa proposta dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale al fine di fornire opportunità di alfabetizzazione digitale ai cittadini su tutto il territorio nazionale.

“Con il Piano Strategico ‘25-‘26 l’Impresa sociale continua a sostenere progetti e iniziative per la formazione e l’inclusione digitale, con un’attenzione particolare alle categorie più vulnerabili della popolazione. L’obiettivo è ampliare l’accesso al digitale, offrendo opportunità concrete di sviluppo delle competenze digitali e di inserimento lavorativo, grazie alla collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore. Pur tenendo conto della rimodulazione delle risorse disponibili, il nostro impegno per accompagnare il Paese nella transizione digitale resta saldo. Solo così possiamo garantire maggiore coesione sociale e un processo di trasformazione digitale equo ed efficace.”, afferma Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale.