31 Mar, 2025 | In evidenza, Senza categoria
La trasformazione digitale e l’adeguamento alle norme introdotte dalla riforma del Terzo settore sono tra le grandi sfide del Terzo settore italiano, soprattutto per quanto riguarda le piccole organizzazioni, che spesso faticano ad adattarsi alle nuove regole e adempimenti. Per dare una risposta alle esigenze di queste organizzazioni, il cui impegno è fondamentale per la tenuta delle nostre comunità, CSVnet – l’associazione nazionale che riunisce i 49 Centri di servizio per il volontariato (Csv) attivi in Italia e Terzo settore digitale, in collaborazione con il Forum Terzo Settore e la media partnership di Cantiere terzo settore hanno lanciato il progetto VERIF!CO Freemium, una soluzione digitale a libero accesso per il Terzo settore.
Nata dall’esperienza VERIF!CO, Freemium è la versione del software gestionale appositamente progettata per le esigenze degli enti di piccole dimensioni, è utilizzabile gratuitamente e a tempo indeterminato.
Con VERIF!CO Freemium è possibile gestire integralmente la propria organizzazione, mantenendo sempre una visione chiara e organica di tutti gli aspetti burocratici e amministrativi fondamentali come anagrafiche, associati, volontari, organi sociali, contabilità, bilancio, raccolte fondi e 5 per mille.
Il gestionale è progettato appositamente in forma semplificata per un’utenza non specializzata e prevede l’inserimento fino a un massimo di 20 anagrafiche e 5000 euro/anno di entrate. Secondo una stima, potrebbero essere circa 40mila le organizzazioni interessate a uno strumento con queste funzionalità, aderendo così a una vera e propria campagna nazionale di promozione della transizione digitale e capacitazione gestionale del Terzo settore. Una trasformazione culturale che non interessa solo gli strumenti da utilizzare, ma promuove una gestione autonoma, globale e sicura del proprio ente, permettendo alle organizzazioni di liberare la propria energia ed esprimere al massimo il proprio potenziale. In questo modo, si promuove la messa in sicurezza di una componente fondamentale del non profit italiano, e la mantiene fuori dal mercato dei software e dei professionisti, il cui costo può risultare insostenibile.
Grazie a Freemium, inoltre, adottare VERIF!CO diventa una scelta che genera valore sociale. La sostenibilità economica del progetto è possibile grazie alle organizzazioni che pagano un abbonamento Mini, Premium o Maxi (il cui costo rimane invariato), dando la possibilità alle piccole organizzazioni di utilizzare uno strumento importante per la propria gestione ed esistenza. Un meccanismo di solidarietà e mutuo-aiuto attivato da una comunità di persone e organizzazioni che insieme producono valore sociale.
A sostegno dell’utilizzo di VERIF!CO Freemium, è attiva anche la Community peer-to-peer VERIF!CO, uno spazio virtuale dove gli utenti possono condividere esperienze e soluzioni.
Per attivare VERIF!CO Freemium basta registrare il proprio ente nell’Area Clienti di VERIF!CO a questo link. Per aderire alla campagna “Amici di VERIF!CO Freemium” e ricevere i materiali per sostenere la sua diffusione è possibile inviare una mail a info@verifico.org.
Maggiori info qui
Qui il link per attivare VERIF!CO Freemium
31 Mar, 2025 | In evidenza
Fondazione CDP, ente non-profit fondato da Cassa Depositi e Prestiti, lancia il bando “Per l’Italia del futuro”. Grazie a risorse per circa cinque milioni di euro, l’iniziativa mira a finanziare progetti in tre ambiti strategici per la crescita sostenibile del Paese: promozione e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale, inclusione sociale e sostegno alla ricerca scientifica.
Il Bando, che prende il via nell’ambito delle diverse iniziative collegate alla celebrazione dei 100 anni dei Buoni Fruttiferi Postali, intende sostenere progetti di portata nazionale che rispondano in modo rigoroso e mirato ad una delle tre tematiche individuate, garantendo un approccio innovativo, sostenibile e capace di generare effetti significativi per il Paese.
Le iniziative dovranno essere avviate entro il mese di settembre 2025 ed avere una durata compresa tra i 12 e i 24 mesi, sia attraverso proposte che prevedano lo sviluppo di nuove progettualità sia mediante il potenziamento di iniziative già in corso.
Il Bando è rivolto esclusivamente a enti del Terzo Settore (ETS) iscritti al Registro Unico Nazionale Terzi Settore e ONLUS con specifiche caratteristiche che spaziano da una comprovata esperienza nella gestione di progetti di rilievo nazionale con budget superiori a 2 milioni di euro fino a una riconosciuta e documentata expertise negli ambiti indicati.
Aperto fino al 28 aprile 2025, sosterrà iniziative che potranno ricevere per ciascun ambito un contributo di 1,6 milioni di euro, valore che potrà essere incrementato al verificarsi di ulteriori disponibilità di budget
In particolare, le proposte che insisteranno sul tema culturale, dovranno puntare alla valorizzazione di beni storici e artistici, attraverso strategie innovative che ne favoriscano la fruizione, la digitalizzazione e la creazione di esperienze interattive, puntando sul coinvolgimento diretto della cittadinanza, con particolare riferimento alle nuove generazioni.
Per quanto riguarda le iniziative di inclusione sociale, i progetti potranno spaziare dalla tutela dei minori al contrasto alla violenza di genere, anche promuovendo azioni di sensibilizzazione, formazione e educazione.
Infine, nell’ambito della ricerca, le proposte dovranno riguardare progetti innovativi nel campo della salute come, ad esempio, lo sviluppo di nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche, con particolare attenzione a malattie gravi per le quali non esistono ancora cure risolutive, o programmi di ricerca che sfruttino tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e la medicina personalizzata, per rendere le cure più efficaci e accessibili.
Il Presidente di Fondazione CDP, Giovanni Gorno Tempini ha dichiarato: “Con questa iniziativa Fondazione CDP introduce il bando dall’importo più significativo lanciato finora, con risorse destinate alla crescita culturale, sociale e scientifica del Paese. Un impegno che si rafforza anno dopo anno, in un percorso di sostegno ancora più strategico e legato allo sviluppo sostenibile del nostro Paese, costantemente al fianco del terzo settore, pilastro fondamentale della nostra economia. Il Bando Per l’Italia del Futuro conferma la piena sinergia di Fondazione CDP con la missione di Cassa Depositi e Prestiti, che da oltre 170 anni opera per generare valore e innovazione nel tessuto economico e sociale nazionale”.
Per maggiori informazioni:
Sito
Regolamento
31 Mar, 2025 | In evidenza
Il CSV Irpinia Sannio ETS nell’ambito della sua proposta formativa organizza un webinar intitolato “La sicurezza alimentare –Reg.852/04”.
Agli Ets saranno fornite le conoscenze necessarie per garantire conoscenze di base sui requisiti e le pratiche di sicurezza e igiene alimentare previsti dal sistema HACCP, necessari per rispettare la normativa vigente.
Il webinar è promosso dal CSV di Avellino-Benevento con la collaborazione dei CSV di Caserta, Napoli, Salerno ed è aperto a tutti i volontari degli Ets della Campania.
Obiettivo dell’iniziativa è di consentire ai discenti di acquisire le conoscenze di base necessarie per garantire la sicurezza alimentare nelle attività di manipolazione, trasformazione e somministrazione di alimenti e bevande che possono realizzarsi, ad esempio, durante lo svolgimento di sagre. Avranno così una maggiore consapevolezza nella gestione degli alimenti serviti al pubblico, riuscendo a identificare e prevenire i principali rischi alimentari, come contaminazioni chimiche, biologiche e fisiche. Il corso fornisce ai volontari una buona base sugli argomenti che è necessario conoscere per il conseguimento dell’attestato HACCP, obbligatorio per poter lavorare nel settore.
Il corso toccherà principalmente 4 argomenti:
- Introduzione all’HACCP e alla Sicurezza Alimentare-Presentazione del sistema HACCP, della definizione, degli obiettivi e delle normative di riferimento
- Buone Pratiche di Lavorazione e Igiene Alimentare-Linee guida sulle buone pratiche di igiene che aiutano nella prevenzione delle contaminazioni
- I 7 principi del metodo HACCP-Una panoramica sulle procedure e le basi del metodo
- Gestione degli Allergeni-Quali sono i principali allergeni e come gestire il rischio di contaminazioni crociate.
Data e modalità di partecipazione
Il corso di formazione si svolgerà in modalità videoconferenza tramite piattaforma TEAMS il giorno Mercoledì’ 9 aprile 2025 dalle ore 16.30 alle ore 18.30
Il webinar sarà tenuto dalla dottoressa De Stefano Carmela, biologa esperta in sicurezza alimentare e HACCP.
L’iscrizione al corso potrà essere effettuata entro le ore 18:00 di LUNEDI’ 7 APRILE 2025 mediante l’accesso al gestionale Open Csv.
Il singolo utente potrà accedere direttamente al form di registrazione al seguente link per inserire i dati personali.
Gli iscritti ammessi riceveranno link per poter partecipare all’incontro
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria tel. 0825 786108.
19 Mar, 2025 | In evidenza
Riproponiamo l’articolo di Daniele Erler per Cantiere Terzo Settore relativo all’iscrizione al 5×1000 2025. Un resoconto su come orientarsi, completo di mappe concettuali, vademecum e guide operative
Nei giorni scorsi è stata aperta la possibilità di presentare domanda per l’iscrizione al 5 per mille 2025 per le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche (Asd) non presenti nei rispetti elenchi permanenti.
In questo contributo, dopo aver ricordato le caratteristiche e le categorie beneficiarie del 5 per mille, si analizzerà in particolare la situazione relativa all’iscrizione al beneficio per il 2025 per gli enti del Terzo settore (Ets), le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche.
Per maggiori approfondimenti, inoltre, vi segnaliamo l’ultimo aggiornamento al vademecum “5 per mille, istruzioni per l’uso” e la pubblicazione di due mappe concettuali sul 5 per mille 2025.
Cos’è e chi può accedere al 5 per mille
Si ricorda anzitutto che il 5 per mille è un meccanismo di sussidiarietà fiscale che permette ai contribuenti (persone fisiche) di destinare, a favore di determinati soggetti giuridici (beneficiari), una parte delle imposte, comunque dovute, sui redditi prodotti nell’anno precedente. Non si tratta di una vera e propria donazione, visto che i contribuenti sono comunque obbligati dalla legge a destinare il 5 per mille della loro imposta Irpef; qualora non venga indicata alcuna scelta, le somme in questione vanno allo Stato.
Il dpcm 23 luglio 2020 ha ridefinito le modalità e i termini per l’accesso al riparto del 5 per mille, elencando come beneficiari del contributo i seguenti soggetti:
- gli enti del Terzo settore (Ets), comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società;
- gli enti della ricerca scientifica e dell’università;
- gli enti della ricerca sanitaria;
- il comune di residenza del contribuente;
- le associazioni sportive dilettantistiche (Asd), riconosciute ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), che svolgono una rilevante attività di interesse sociale.
Resta inoltre possibile la destinazione del contributo anche per il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (disciplinato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016) e per il sostegno agli enti gestori delle aree protette (la cui disciplina è contenuta nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2019).
Il decreto legge n. 202 del 2024 (cosiddetto “Milleproroghe”) ha previsto che anche per l’anno 2025 le Onlus continuano ad essere destinatarie del 5 per mille con le modalità previste per gli “enti del volontariato” dal dpcm 23 luglio 2020.
L’accreditamento, in presenza dei requisiti prescritti, può essere effettuato anche in più categorie.
Per l’iscrizione degli enti della ricerca scientifica e dell’università e degli enti della ricerca sanitaria si rimanda alle indicazioni contenute nel vademecum “5 per mille, istruzioni per l’uso”.
Gli enti del Terzo settore
Gli enti che sono già ad oggi iscritti al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), qualora non si siano mai accreditati al 5 per mille e quindi non compaiano nell’elenco permanente degli enti accreditati, se vogliono iscriversi per l’anno 2025 devono presentare un’istanza tramite la piattaforma del Runts, selezionando la pratica “Cinque per mille”, barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo nell’apposito campo il codice Iban del conto corrente intestato all’ente sul quale poter ricevere il versamento del beneficio, firmando digitalmente la distinta e procedendo all’invio della stessa.
Il termine per effettuare tale accreditamento è quello del prossimo 10 aprile 2025; potranno comunque partecipare al riparto delle quote del 5 per mille 2025 anche gli enti che non abbiano effettuato tempestivamente l’iscrizione al contributo entro il predetto termine, purché presentino l’istanza di accreditamento entro il 30 settembre 2025, versando un importo pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115).
Gli enti che sono già ad oggi iscritti al Runts e che sono invece inclusi nell’elenco permanente sono considerati accreditati in automatico al 5 per mille 2025, ma sono comunque chiamati ad inserire in piattaforma il codice Iban laddove questo non sia mai stato comunicato al Ministero. Per farlo occorre presentare un’apposita istanza tramite la piattaforma del Runts, procedendo con gli stessi passaggi descritti in precedenza.
Si ricorda che la comunicazione dell’Iban è fondamentale e necessaria affinché l’ente possa ricevere sul proprio conto corrente le somme del 5 per mille di cui risulterà eventualmente beneficiario. Si invitano tutti gli enti a verificare la correttezza dell’Iban riportato in piattaforma.
L’elenco permanente degli enti del Terzo settore accreditati al beneficio per l’anno 2025 sarà pubblicato, entro il prossimo 31 marzo, sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e conterrà appunto gli Ets regolarmente ammessi al beneficio nei precedenti esercizi: in attesa di tale pubblicazione, l’elenco di riferimento è quello emesso il 30 dicembre 2024, il quale comprende gli enti accreditati per la prima volta nel 2024 e quelli già accreditati negli esercizi precedenti.
Gli enti che vogliono iscriversi al Runts, se intendono accreditarsi al 5 per mille 2025 lo devono fare direttamente in sede di iscrizione al registro unico, sempre barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo obbligatoriamente il codice Iban o, in alternativa e per gli enti che non dispongano ancora di conto corrente intestato, la provincia della tesoreria dello Stato.
Anche per essi, il termine per accreditarsi al 5 per mille 2025 è quello del prossimo 10 aprile; entro il 20 aprile 2025 il Ministero pubblica sul proprio sito l’elenco degli enti che risultano iscritti entro la data del 10 aprile 2025. Ci si può accreditare anche in data successiva, purché entro il 30 settembre 2025, e si potrà rientrare fra i beneficiari del contributo versando contestualmente un importo di 250 euro.
Ai fini dell’accreditamento occorrerà che l’ente abbia espresso la volontà di accreditarsi entro le date indicate avendo altresì presentato, sempre entro le stesse, istanza di iscrizione al Runts alla quale faccia seguito il provvedimento di iscrizione al registro unico entro il 31 dicembre 2025. Il Ministero ha precisato che, laddove l’accreditamento al 5 per mille sia stato espresso dopo il 10 aprile ma entro il 30 settembre 2025, con contestuale versamento dell’importo di 250 euro (da effettuarsi sempre tramite modello F24 Elide con codice tributo 8115), ciò non potrà comunque assicurare all’ente di essere ammesso al 5 per mille 2025, essendo necessaria a tal fine anche l’iscrizione al Runts entro il 31 dicembre 2025.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblicherà sul proprio sito, entro il 31 dicembre 2025, l’elenco complessivo degli enti ammessi e quello degli enti esclusi, che includerà gli enti accreditati per la prima volta nel 2025 e quelli già accreditati negli esercizi finanziari precedenti.
Per maggiori informazioni e chiarimenti sull’iscrizione al 5 per mille 2025 degli Ets è possibile consultare la pagina dedicata sul sito del Ministero.
Un’utile guida su come presentare l’istanza del 5 per mille è presente sul sito di Cantiere Terzo Settore.
Nella tabella sottostante si riepiloga in forma schematica quanto descritto fino a qui.
TIPOLOGIA DI ENTE |
ISCRITTO ALL’ELENCO PERMANENTE |
NON ISCRITTO ALL’ELENCO PERMANENTE |
ETS
(ISCRITTO AL RUNTS) |
È automaticamente accreditato al 5 per mille 2025.
Se non lo si è già comunicato, per poter ricevere il contributo è necessario però entrare in piattaforma ed inserire l’Iban (presentando una pratica “Cinque per mille”) |
Si accredita in piattaforma presentando una pratica “Cinque per mille”, barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo il codice Iban.
Il termine è quello del 10 aprile 2025. Ci si può accreditare anche dopo tale data, ma entro il 30 settembre 2025, versando un importo di 250 euro |
ENTE IN FASE DI NUOVA ISCRIZIONE AL RUNTS |
Non può essere iscritto all’elenco permanente
|
Si accredita in fase di iscrizione barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo il codice Iban.
Il termine è quello del 10 aprile 2025. Ci si può accreditare anche dopo tale data, ma entro il 30 settembre 2025, versando un importo di 250 euro.
Per poter essere ammesso al beneficio, l’ente deve comunque risultare iscritto al Runts entro il 31 dicembre 2025. |
Le cooperative sociali e le imprese sociali
Possono accedere al beneficio del 5 per mille anche le cooperative sociali e le imprese sociali costituite in forma di associazione o di fondazione; non vi possono accedere le imprese sociali costituite in forma di società.
Le cooperative sociali e le imprese sociali già incluse nell’elenco permanente degli enti del Terzo settore accreditati al beneficio per l’anno 2025 (in attesa della prossima pubblicazione da parte del Ministero, l’elenco di riferimento è quello emesso il 30 dicembre 2024) sono considerate accreditate in automatico al 5 per mille 2025, ma sono comunque chiamate (pena l’impossibilità di ricevere il contributo) ad inserire in piattaforma il codice Iban laddove questo non sia mai stato comunicato al Ministero. Per farlo occorre presentare un’apposita istanza tramite la piattaforma del Runts.
Le cooperative sociali e le imprese sociali non costituite in forma di società, iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese (e, per effetto della stessa, iscritte in automatico nella sezione d) del Runts), che non siano già incluse nell’elenco permanente appena menzionato, se intendono accreditarsi al 5 per mille 2025 lo devono fare accedendo al Runts e valorizzando la voce “Accreditamento al 5×1000”. I termini per farlo sono gli stessi previsti per gli altri Ets, cioè il prossimo 10 aprile 2025, oppure entro il 30 settembre 2025 (con contestuale versamento dell’importo di 250 euro).
Il Ministero ha infine precisato che le cooperative sociali e le imprese sociali che non si rinvengano nell’elenco degli enti iscritti al Runts (che è aggiornato quotidianamente) possono rivolgersi alla Camera di commercio territorialmente competente per verificare se siano state iscritte alla sezione “imprese sociali” del registro imprese. La mancata iscrizione nella sezione “imprese sociali” non consente infatti la loro visualizzazione nel Runts.
Le Onlus
Il decreto legge n. 202 del 2024 (cosiddetto “Milleproroghe”) ha previsto che anche per l’anno 2025 le Onlus iscritte all’Anagrafe unica continuano ad essere destinatarie del 5 per mille con le modalità previste per gli “enti del volontariato” dal dpcm 23 luglio 2020. Per esse resta quindi ferma la competenza dell’Agenzia delle entrate ai fini dell’accreditamento, della verifica dei requisiti di accesso e della pubblicazione dei relativi elenchi.
È importante anzitutto sottolineare che le Onlus che sono presenti nell’elenco permanente delle Onlus accreditate per il 2025, pubblicato sul sito dell’Agenzia delle entrate, non devono presentare istanza di accreditamento e sono automaticamente iscritte al 5 per mille anche per il 2025.
Le Onlus che devono accreditarsi sono quindi solo quelle non iscritte nell’elenco permanente, le quali presentano l’istanza all’Agenzia delle entrate.
La domanda deve essere presentata entro il 10 aprile 2025, esclusivamente in via telematica, direttamente dagli interessati (qualora abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate) oppure da intermediari abilitati (quali Caf o commercialisti) utilizzando l’apposito modello (per la compilazione del quale è comunque possibile avvalersi delle relative istruzioni).
Nella sezione del modello rubricata “Autocertificazione” è richiesto di indicare il numero e la data di iscrizione all’Anagrafe unica delle Onlus: non essendovi però un numero di riferimento di iscrizione all’Anagrafe è possibile lasciare bianco quello spazio (che non costituisce un campo obbligatorio del modello), mentre la data di iscrizione deve essere indicata (si tratterà di quella in cui l’ente ha presentato la domanda di iscrizione nel caso in cui esso sia stato iscritto a seguito di comunicazione della Direzione regionale competente o tramite il meccanismo del silenzio-assenso).
L’elenco provvisorio degli enti iscritti è pubblicato dall’Agenzia delle entrate entro il 20 aprile 2025. Le correzioni di eventuali errori rilevati nell’elenco possono essere richieste (utilizzando i modelli AA5/6 o AA7/10), non oltre il 30 aprile 2025, dal legale rappresentante del soggetto richiedente, ovvero da un suo incaricato munito di delega formale, alla Direzione regionale dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente. L’elenco aggiornato dei soggetti iscritti, depurato degli errori segnalati, è pubblicato dall’Agenzia delle entrate entro il 10 maggio 2025.
Qualora una Onlus non abbia effettuato l’iscrizione entro il 10 aprile potrà comunque partecipare al riparto delle quote del 5 per mille 2025, presentando la domanda di iscrizione entro il 30 settembre 2025 con contestuale versamento di un importo pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115). Potranno però regolarizzare la propria posizione solamente gli enti già in possesso dei requisiti per l’iscrizione alla data del 10 aprile 2025.
Per maggiori informazioni e chiarimenti sull’iscrizione al 5 per mille 2025 delle Onlus è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Onlus accreditate al 5 per mille e transitate al Runts nel corso del 2024
Un caso specifico potrebbe riguardare le Onlus che, accreditate al 5 per mille e quindi presenti nel relativo elenco permanente, abbiano deciso di iscriversi al Runts nel corso del 2024 venendo di conseguenza cancellate dall’Anagrafe unica (sulla base di quanto previsto dall’art. 34, comma 13 del decreto ministeriale 106 del 2020).
Come già precisato negli anni scorsi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tali organizzazioni potrebbero risultare nell’elenco degli enti esclusi dal beneficio per l’anno 2024 pubblicato dallo stesso Ministero, ma essere comunque ammessi al beneficio in quanto ricompresi nell’elenco delle Onlus ammesse al 5 per mille 2024, pubblicato dall’Agenzia delle entrate.
Tali organizzazioni saranno comunque iscritte d’ufficio nell’elenco permanente degli enti accreditati per il 2025 il quale, come detto, sarà pubblicato dallo stesso Ministero entro il 31 marzo prossimo.
Nel momento in cui gli enti in esame saranno ricompresi nell’elenco permanente del Ministero, verranno considerati accreditati in automatico al 5 per mille 2025 ma, al fine di poter ricevere l’eventuale contributo di cui risulteranno beneficiari, dovranno comunque comunicare il codice Iban, presentando un’apposita istanza tramite la piattaforma del Runts. Come già evidenziato in precedenza, un’utile guida su come presentare l’istanza del 5 per mille è presente sul sito di Cantiere Terzo Settore.
Le associazioni sportive dilettantistiche
Per quanto riguarda le associazioni sportive dilettantistiche (Asd), iscritte al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (tenuto dal Dipartimento per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri), possono accreditarsi al 5 per mille qualora nell’organizzazione sia presente il settore giovanile e venga svolta in via prevalente una delle seguenti attività:
- avviamento e formazione allo sport dei giovani di età inferiore a 18 anni;
- avviamento alla pratica sportiva in favore di persone di età non inferiore a 60 anni;
- avviamento alla pratica sportiva nei confronti di soggetti svantaggiati in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari.
Per l’accreditamento al 5 per mille delle Asd è competente il Coni, che ha però stipulato apposita convenzione con l’Agenzia delle entrate per la gestione della procedura di iscrizione, secondo quanto previsto dal dpcm 23 luglio 2020 (art. 6, comma 1).
È importante sottolineare che le Asd che sono presenti nell’elenco permanente 2025, il quale è pubblicato nell’apposita sezione del sito del Coni, non devono presentare istanza di accreditamento e sono automaticamente iscritte anche per il 2025.
Le Asd che devono accreditarsi sono quindi solo quelle non iscritte nel menzionato elenco, le quali presentano l’istanza all’Agenzia delle entrate.
La domanda deve essere presentata entro il 10 aprile 2025, esclusivamente in via telematica, direttamente dagli interessati (qualora abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate) oppure da intermediari abilitati (quali Caf o commercialisti) utilizzando l’apposito modello (per la compilazione del quale è comunque possibile avvalersi delle relative istruzioni).
L’elenco degli enti iscritti è pubblicato dal Coni entro il 20 aprile 2025 sul proprio sito. Le correzioni di eventuali errori rilevati nell’elenco possono essere richieste (utilizzando i modelli AA5/6 o AA7/10), non oltre il 30 aprile 2025, dal legale rappresentante del soggetto richiedente, ovvero da un suo incaricato munito di formale delega, all’Ufficio del Coni territorialmente competente. L’elenco aggiornato dei soggetti iscritti, depurato degli errori segnalati, è pubblicato dal Coni sul proprio sito entro il 10 maggio 2025.
Qualora una Asd non abbia effettuato l’iscrizione entro il 10 aprile, potrà comunque partecipare al riparto delle quote del 5 per mille 2025, presentando la domanda di iscrizione entro il 30 settembre 2025 con contestuale versamento di un importo pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115). Potranno però regolarizzare la propria posizione solamente gli enti già in possesso dei requisiti per l’iscrizione alla data del 10 aprile 2025.
Per maggiori informazioni e chiarimenti sull’iscrizione al 5 per mille 2025 delle Asd è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Nella tabella sottostante si riepiloga in forma schematica la situazione relativa all’iscrizione al 5 per mille 2025 delle Onlus e delle associazioni sportive dilettantistiche.
TIPOLOGIA DI ENTE |
ISCRITTO ALL’ELENCO PERMANENTE DI RIFERIMENTO |
NON ISCRITTO ALL’ELENCO PERMANENTE DI RIFERIMENTO |
ONLUS |
Non deve fare nulla ed è automaticamente accreditato al 5 per mille 2025 |
Si accredita presentando in via telematica l’apposito modello all’Agenzia delle entrate entro il 10 aprile 2025.
Ci si può accreditare anche dopo il10 aprile, ma entro il 30 settembre 2025, versando un importo di 250 euro |
ASD |
Non deve fare nulla ed è automaticamente accreditato al 5 per mille 2025 |
Si accredita presentando in via telematica l’apposito modello all’Agenzia delle entrate entro il 10 aprile 2025.
Ci si può accreditare anche dopo il10 aprile, ma entro il 30 settembre 2025, versando un importo di 250 euro |
Per saperne di più: