CERCHI NUOVI VOLONTARI? Parte il percorso di consulenza collettiva promosso dal Csv di Caserta

Parte a maggio il nuovo percorso di consulenza collettiva promosso dal CSV ASSO.VO.CE. ETS “Cerchi nuovi volontari? Attiva il Peopleraising e i suoi strumenti finalizzato a consentire ai partecipanti di acquisire gli strumenti necessari per attivare e pianificare campagne di peopleraising.

Il percorso vedrà la partecipazione in qualità di consulente di Letizia Bucalo Vita, fundraiser e comunicatrice sociale e avrà l’obiettivo di supportare lo sviluppo di azioni di reclutamento nuovi volontari e di gestione del tempo donato dai volontari. Si prevede l’approfondimento di aspetti teorici e pratici, l’applicazione di strumenti di people raising, l’analisi di case history, il supporto alla realizzazione di project work e campagne realizzate dagli stessi volontari.

Negli enti partecipanti e nei volontari, si mira a rafforzare la capacità di:

1) osservarsi, mettersi in discussione, valorizzare i propri obiettivi (strategici e operativi) facendo sintesi sul bisogno dell’ente. Quali azioni potrebbe costruire l’associazione grazie al supporto di nuovi volontari?
2) accogliere nuove risorse volontarie e destinarle ad un impiego di tempo che sia di qualità. Un tempo in grado di restituire valore al volontariato e che definisca quali risorse e impegno dedicare al peopleraising. Un tempo pianificato, in cui azioni specifiche andranno comprese, realizzate e ancor prima ideate: campagne; attività (es: eventi)
3) comunicare. Scegliere immagini e parole “giuste”: quelle che accudiscono; quelle che legano; quelle che raccontano; quelle che chiariscono.

Il percorso prevede n.5 incontri online:

  • 2 webinar – 14 e 21 maggio dalle 15:30 alle 18:30
  • 3 moduli laboratoriali online – 28 maggio, 4 e 11 giugno dalle 16:00 alle 18:00

I laboratori di consulenza collettiva saranno di supporto nella eventuale realizzazione di una campagna di Peopleraising.

Il percorso si inserisce nell’ambito dell’offerta di consulenze collettive in-formative promosse in collaborazione con gli altri CSV della Campania, pertanto è destinato ai volontari e agli ETS di tutta la Campania.

La partecipazione è gratuita previa iscrizione – entro il 13 maggio – compilando il seguente form: https://forms.gle/fKaMQzHjhHSfRyEy8

“Advocacy, identità e servizio” presentazione della ricerca di Fondazione Terzjus

Si intitola “Advocacy, identità e servizio. Una ricerca sul ruolo e le prospettive dei Centri di Servizio per il Volontariato e delle Reti Associative del Terzo settore”, il report che Fondazione Terzjus in collaborazione con Unioncamere  presenterà Giovedì 8 maggio a partire dalle 10.30  presso la Sala degli Specchi di Unioncamere in piazza Sallustio 21 a Roma.

A fare gli onori di casa, ci sarà il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli  che aprirà i lavori del seminario. Toccherà poi a Cristiano Caltabiano, curatore del report e ricercatore di Terzjus, presentare i risultati del lavoro che ha visto il coinvolgimento di 15 grandi Reti Associative e esaminato  i cambiamenti avvenuti dopo la riforma nel mondo dei CSV anche attraverso cinque studi di caso di CSV territoriali. Il prof. Antonio Fici, direttore scientifico di Terzjus, autore anche di due dei contributi presenti nel volume,, offrirà poi uno sguardo d’insieme alla nuova regolazione sia delle Reti associative, sia dei CSV cosi come è stata delineata dal Codice del Terzo settore e dai successivi provvedimenti del MLPS.

Del report discuteranno  i protagonisti di questa fase di intensa innovazione: Chiara Tommasini, presidente di CSVnet e Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum nazionale del terzo settore. Con loro, anche il contributo del Capo Dipartimento del MLPS, Alessandro Lombardi, che, in quanto Direttore generale del Terzo settore, ha seguito l’implementazione delle norme e la messa in opera gli strumenti di promozione. E poi l’intervento di Massimo Giusti, Segretario generale della Fondazione ONC.

Seguiranno gli interventi di esponenti delle Reti associative e responsabili dei Csv territoriali. Toccherà infine al Presidente della Fondazione Terzjus, Luigi Bobba tirare le fila in modo far emergere  il ruolo, pur con compiti chiaramente distinti, dei CSV e delle RA come catalizzatori e promotori di un mondo – quello degli ETS – alquanto plurale e differenziato, ma fortemente radicato nelle nostre comunità.

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In arrivo risorse per l’assistenza ai bambini oncologici

È stato pubblicato il Decreto direttoriale n. 39 del 7 aprile 2025 e l’allegato “Avviso 1/2025” con il quale, in attuazione dell’art. 8, comma 1, del Decreto ministeriale 175/2019, sono individuati i termini e le modalità di presentazione delle domande di finanziamento concernenti lo svolgimento di attività di assistenza psicologica, psicosociologica o sanitaria in tutte le forme a favore dei bambini affetti da malattia oncologica e delle loro famiglie ai sensi dall’articolo 1, comma 338, della Legge n. 2025 del 27 dicembre 2017.

La compilazione della domanda di finanziamento dovrà essere caricata nell’apposita piattaforma dalle 9:00 del 17 aprile 2025 e sino alle 16:00 del 21 maggio 2025.

Link utili:

Formatore e Facilitatore dei Processi di Apprendimento, aperte le iscrizioni al corso di formazione di FQTS

Al via il nuovo percorso formativo “Formatore e Facilitatore dei Processi di Apprendimento”, promosso nell’ambito del progetto FQTS  e pensato per quadri, dirigenti e futuri dirigenti del Terzo Settore. Il corso intende formare figure capaci di progettare, attivare e condurre processi di apprendimento in contesti educativi, organizzativi e territoriali, con un’attenzione particolare alle trasformazioni sociali e ai bisogni delle comunità.

La figura del formatore facilitatore è oggi sempre più centrale nei processi di innovazione educativa e organizzativa. Per questo, il corso punta a sviluppare competenze trasversali e strategiche: dalla lettura del contesto alla progettazione per competenze, dalla facilitazione di gruppi e comunità alla gestione di ambienti di apprendimento digitali. I partecipanti saranno accompagnati nella costruzione di un proprio stile professionale, capace di integrare conoscenze pedagogiche, competenze relazionali e capacità organizzative.

Il corpo docente è composto da esperti di primo piano nel campo della formazione, della pedagogia, della sociologia e dell’organizzazione del Terzo Settore. Tra loro: Alessio Ceccherelli, Andrea Volterrani, Stefano Porcu, Patrizia Bertoni, Mauro Giannelli, Maria Meduri, Giovanni Serra e Silvio Cilento, sotto il coordinamento scientifico di Paolo Di Rienzo (Università Roma Tre).

Il programma, della durata complessiva di 328 ore, si articola in 108 ore online, 128 ore in presenza a Roma e 100 ore di tirocinio, alternando momenti teorici e pratici, esercitazioni, workshop e simulazioni. Le lezioni si svolgeranno in modalità sincrona tramite Zoom e in presenza nei mesi di maggio, giugno e luglio 2025, secondo un calendario intensivo che favorisce la partecipazione anche di chi è attivo professionalmente.

Il percorso si conclude con un esame finale per il rilascio della qualifica professionale di livello EQF 6, riconosciuta dalla Regione Lazio.

Il corso è riservato a un massimo di 20 partecipanti, per garantire un apprendimento personalizzato e un accompagnamento efficace da parte dei docenti e tutor.

L’accesso al corso è riservato a chi possiede un titolo o esperienze equivalenti a tale livello, con comprovata esperienza nella gestione dell’aula o nella progettazione formativa.

Per  le iscrizioni è possibile compilare il form online al link: https://forms.gle/ndsLNSwR9YiXnvZ96 per informazioni scrivere a: segreteria@fqts.org

Bando ACT – Aspirare. Coinvolgere. Trasformare. 400mila euro per sostenere i più fragili

In linea con il nuovo piano triennale 2024-26, Fondazione Unipolis promuove la seconda edizione del Bando ACT – Aspirare. Coinvolgere. Trasformare. per contribuire a realizzare nel Paese una società maggiormente solidale, equa e coesa, sostenendo le persone più fragili nell’accesso alle opportunità, all’autonomia e ai diritti. Un contesto all’interno del quale gli individui possano conseguire una cittadinanza piena e raggiungere autonomia, i giovani possano diventare protagonisti del futuro, quanti provengono da percorsi migratori possano sentirsi parte attiva di una nuova collettività, le donne possano vedere realizzato un orizzonte di reale parità, concorrendo così a una trasformazione positiva della società per tutte e tutti.

La Fondazione mira al raggiungimento di queste finalità a partire da un impegno nelle tre proprie aree di attività, che corrispondono alle categorie in cui è articolato il bando: disuguaglianze, mobilità, welfare. Ogni organizzazione, sia come capofila sia come partner, può presentare esclusivamente un progetto (fanno eccezione le organizzazioni di natura pubblica, che possono essere partner di più progetti), esplicitando la categoria all’interno della quale candida la proposta, attraverso il formulario disponibile online.

Le attività oggetto del progetto devon​o essere coerenti con finalità e contenuti del bando. Inoltre, devono essere realizzate nel territorio italiano a partire da ottobre 2025 ed avere una durata massima di 24 mesi.

I progetti possono essere presentati dai seguenti soggetti in qualità di organizzazione proponente: associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, altri Enti del Terzo Settore, cooperative sociali e/o loro consorzi, imprese sociali. Possono essere partner anche altre tipologie di soggetti giuridici non rientranti nelle categorie sopra elencate, come istituzioni pubbliche (Comuni, Regioni, Università, etc.) e imprese private.

Prima di decidere se applicare al bando si consiglia di leggere con attenzione il regolamento e valutare l’ammissibilità del proprio progetto. Le candidature possono essere presentate dal 9 aprile 2025 fino alle ore 13 del 5 giugno 2025, attraverso l’apposito formulario online (a questo link è disponibile un suo fac-simile), rispondendo alle diverse domande e caricando i documenti richiesti, utilizzando i modelli forniti in questa sezione da Fondazione Unipolis: budgetquadro logico, eventuale accordo di partenar​iato firmato dal legale rappresentante di tutte le organizzazioni coinvolte (quest’ultimo solo ed esclusivamente nel caso di progetti presentati in partnership), lo Statuto dell’organizzazione proponente (in caso di progetti presentati in partenariato è sufficiente quello dell’organizzazione capofila; in caso di progetti presentati da ATS è necessario inviare lo Statuto di tutte le organizzazioni, preferibilmente in un un’unica cartella zippata).

Non verranno accettati e valutati ulteriori documenti non previsti fra quelli in elenco.

Per partecipare il referente di progetto deve registrarsi a questo link: inserendo nome, cognome, e-mail. A seguire verrà reindirizzato alla pagina del formulario online e riceverà lo stesso link al formulario anche via mail. Po​trà usare lo stesso link per accedere anche successivamente al formulario, che può essere compilato in momenti diversi e salvato in bozza. Una volta terminata la compilazione, cliccando sul tasto invio e presa visione dell’informativa Privacy, il progetto verrà mandato e non sarà più possibile modificarlo.

Per eventuali chiarimenti scrivi alla mail bandoact@fondazioneunipolis.org.

La disponibilità complessiva per il presente bando è pari a 400.000 euro.

La richiesta di contributo non potrà essere superiore a 100.000 euro. Inoltre, il contributo richiesto non potrà essere superiore al 75% dei costi totali e non inferiore ad almeno il 20% del budget complessivo.

In caso di selezione, il sostegno economico sarà erogato in due o tre tranche, in base alla durata del progetto: una iniziale dopo la comunicazione della selezione nel mese di ottobre 2025; una tranche intermedia se il progetto ha durata superiore ai 12 mesi; una finale alla chiusura del progetto e alla presentazione della relativa rendicontazione. I tempi e le modalità di erogazione saranno oggetto di uno specifico accordo tra Unipolis e organizzazione proponente.

Con il bando “Dritti al Punto”: 5 milioni per l’alfabetizzazione digitale

Si chiama “Dritti al Punto” e vuole sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura del PNRR “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, al fine di potenziarne l’offerta formativa.

Si tratta del nuovo bando promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale per migliorare le competenze digitali dei cittadini su tutto il territorio nazionale e mette a disposizione un totale di 5 milioni di euro.

Per colmare il ritardo che l’Italia registra rispetto agli altri paesi UE dal punto di vista della digitalizzazione, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni.

In particolare, attraverso questo bando saranno selezionati progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali.

Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.

Ogni progetto può essere sostenuto con un minimo di 150 mila e un massimo di 500 mila euro. C’è tempo fino al 30 maggio 2025 per partecipare al bando attraverso la piattaforma Re@dy.

Per promuovere e far conoscere meglio il bando, il Fondo per la Repubblica Digitale ha organizzato due webinar gratuiti aperti a tutti, in programma il 23 aprile, alle ore 14:30 (Iscriviti qui) e il 30 aprile, alle ore 11:30 (Iscriviti qui).

Per Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale: “La trasformazione digitale, per essere davvero efficace e giusta, deve mettere al centro le persone. Perché l’innovazione possa rispondere ai bisogni della società, è fondamentale partire dalla formazione, offrendo a ogni cittadino la possibilità di comprendere, utilizzare e governare la tecnologia in modo consapevole“.

Per Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica: “Il potenziamento delle competenze digitali rappresenta un fattore essenziale per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza nell’era digitale. Acquisire padronanza e consapevolezza nell’uso degli strumenti tecnologici significa, infatti, non solo saperli utilizzare in modo autonomo e responsabile, ma anche comprenderne i vantaggi concreti: dalla possibilità di accedere ai servizi pubblici online, alla partecipazione attiva alla vita democratica”.

Per Giovanni Azzone, Presidente di Acri l’accesso alle competenze digitali “non è ancora uguale per tutti: per alcune fasce della popolazione c’è il rischio concreto che le disuguaglianze esistenti si aggravino e che ne emergano di nuove. Coerentemente con gli obiettivi del Fondo per la Repubblica Digitale, il nuovo bando ‘Dritti al Punto’ potrà contribuire a contrastare questi divari, rafforzando l’accessibilità alle competenze digitali di base”.