Foundamenta, la call per accellerare l’impatto sociale

Rinascimenti Sociali, primo Acceleratore di conoscenza e imprenditorialità a impatto sociale in Italia, lancia la sua prima call esclusivamente dedicata a nuove idee imprenditoriali e start-up a impatto sociale.

Nuove e originali business idea o start-up potranno, partecipando alla call “Foundamenta”, essere parte di quello sforzo collettivo necessario per:
– migliorare la vita delle persone;
– rendere le persone partecipi ai processi di sviluppo;
– generare valore economico dal valore sociale

Obiettivo della call è la selezione di 12 proposte tra business idea e start-up per le quali co-progettare un programma di accelerazione “su misura”, affinché da un’idea possa nascere impresa, sostenibilità e ricadute positive per la società.
Saranno selezionate le migliori proposte che rispondano a importanti sfide sociali del nostro paese generando nuova economia. Questi i settori di intervento: Istruzione e Apprendimento, Cibo e Alimentazione, Salute e Benessere, Housing, Patrimonio culturale e artistico, Cittadinanza attiva, Migrazione.

La call si rivolge a imprese/soggetti costituiti, team di progetto, di qualsiasi nazionalità, con una chiara vocazione sociale, ossia la cui “value proposition” sia una potenziale risposta ad una sfida sociale o la generazione di valore economico condiviso e comunitario.

Per partecipare c’è tempo fino al 5 dicembre 2015.

Per saperne di più consulta il bando…clicca qui

Giovani creativi e solidali cercasi: si aprono le iscrizioni per TEO131

Teo131 è un concorso artistico gratuito per gruppi di ragazzi tra i 13 e i 29 anni, pronti a sfidare le proprie doti creative su temi attinenti alla realtà in cui vivono, promosso dal Comitato TEO131. Il tema 2015-2016 è: “Quanti bambini devono morire di fame perché io possa permettermi…? Si accettano scommesse. Riflessioni, gesti, azioni per “globalizzare la solidarietà”.

Al concorso è ammessa qualunque forma d’arte e di espressione creativa (musica, fotografia, video, fumetto, poesia, teatro, danza, pittura, design, grafica, ecc.) da presentare con tecniche e modalità completamente libere. L’opera presentata deve essere però inedita e aderente al tema.

Per partecipare c’è tempo fino al 30 giugno 2016.

Per maggiori informazioni consulta il bando di concorso…clicca qui

Stazioni alle associazioni di volontariato, riparte l’intesa tra Eav e Csv Napoli

Parte il progetto per il riutilizzo sociale del patrimonio ferroviario dell’EAV attualmente non utilizzato. Le stazioni non saranno più considerate solo luoghi di arrivo e partenza dei viaggiatori ma diventeranno luogo di incontro, di sosta e di relazione tra i cittadini. Le stazioni si apriranno al territorio servito, e saranno sottratte al degrado, alla vandalizzazione e alla presenza di varie forme di disagio sociale.
L’EAV affiderà 22 stazioni ferroviarie, attualmente non presenziate, al CSV Napoli. Si procederà con il Centro a verificare la loro utilizzabilità. CSV Napoli si impegna ad individuare associazioni di volontariato alle quali verrà assegnata la gestione della stazione. Esse corrisponderanno un canone per ogni stazione e forniranno servizi fra cui: il presidio, la vigilanza, la pulizia nonché l’assistenza agli utenti. L’intesa resterà in vigore sino al 31/12/2016.

Soddisfatto il presidente del CSV Napoli Nicola Caprio: “Nei prossimi giorni provvederemo ad effettuare una serie di sopralluoghi alle stazioni individuate con l’Eav. Si tratta di un progetto molto importante, nel quale crediamo molto

Nasce l’app che può sconfiggere la fame nel mondo

Da oggi chi possiede uno smartphone potrà aiutare a sfamare i bambini rifugiati siriani. Questa è l’idea di ShareTheMeal, un’applicazione per smartphone sviluppata in collaborazione con il World Food Programm, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, e presentata oggi in tutto il mondo.

L’obiettivo è ambizioso: con un click dal proprio dispositivo mobile, si possono donare 40 centesimi di euro sufficienti ad assicurare un pasto a un bambino bisognoso. Numeri alla mano, se i due miliardi di possessori di smartphone donassero un pasto, i 100 milioni di bambini che soffrono la fame mangerebbero per 20 giorni. Troppo difficile da realizzare? Non proprio, visto che 40 centesimi nei paesi occidentali non bastano a comprare nemmeno un caffè. Altrove sono sufficienti ad assicurare un pasto.

Nel 2016 vogliamo ancora migliorare ShareTheMeal“, ha affermato il portavoce Massimiliano Costa. “L’obiettivo è far sì che diventi lo strumento con cui milioni di persone ogni giorno possano facilmente contribuire a eliminare la fame nel mondo“.

ShareTheMeal verrà usata per “condividere” i pasti con i bambini rifugiati siriani in Giordania. “La speranza – prosegueCosta – è quella di avere entro Natale abbastanza pasti “condivisi” per riuscire a dar da mangiare a questi bambini per un anno

Il meccanismo per donare è semplice: basta scaricare l’app da uno degli store per Apple o Android, registrarsi e inviare uno o più pasti, il tutto con due tocchi sullo schermo. All’inizio i fondi raccolti verranno destinati ai bambini siriani rifugiati nel campo di Zaatari in Giordania.

Il progetto di test lanciato in Austria, Germania e Svizzera a giugno di quest’anno ha avuto risultati sorprendenti: oltre 100 mila utenti attivi e più di 1,7 milioni di pasti donati, in quel caso ai bambini bisognosi nel Lesotho, in Africa. Non poco se si considera che nel mondo una persona su nove è denutrita (quasi 800 milioni) e che la fame uccide più che Aids, malaria e tubercolosi messe insieme.

Il volontariato sempre più protagonista nelle scelte strategiche e nella governance dei Centri Servizio

Si è chiusa la Conferenza annuale di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato. Una conferenza realizzata in collaborazione con i CSV della Campania e vissuta all’insegna del confronto ampio e partecipato, grazie agli oltre 270 partecipanti di 60 CSV presenti (i CSV soci sono 69 su 72 attivi in Italia) a cui si sono uniti importanti interlocutori del sistema dei Centri di Servizio. Otto gruppi di lavoro tematici hanno animato il dibattito, uno dei quali ha ospitato rappresentanti delle reti nazionali che si sono rese disponibili a riflettere insieme sulle attuali sfide della promozione del volontariato con l’obiettivo comune di coinvolgere una fascia sempre più ampia di popolazione, ed in particolare i giovani, in una esperienza di fattiva solidarietà. In Conferenza presenti esponenti di Anfass, Anpas, Anteas, CDO Opere sociali, Lega Ambiente, Libera, Mo.Vi., Touring Club oltre a ConVol.
Significativo è stato poi il confronto con le istituzioni, in particolare con i relatori della Riforma del Terzo Settore. Molti sono gli aspetti ancora da chiarire e permangono motivi di forte preoccupazione sull’impianto della riforma ma non mancano punti di convergenza. CSVnet si è riconosciuto in sintonia con le argomentazioni avanzate dai relatori – on. Donata Lenzi e sen. Stefano Lepri – convinti della necessità che i CSV del “dopo Riforma” assicurino, nella propria governance, pieno coinvolgimento ed ampia partecipazione del volontariato locale.
Il principio della “porta aperta” – dichiara Stefano Tabò, presidente di CSVnet – è già contenuto nelle nostre linee guida elaborate nel 2011. In base a tale impostazione, si tratta di assicurare regole e strumenti per consentire alle organizzazioni di volontariato presenti in un dato territorio di concorrere alle scelte strategiche del proprio CSV, ivi compresa l’elezione dei suoi organi sociali. È il momento di convenire sul fatto che questa sia condizione necessaria alla gestione di tutti i CSV”. CSVnet, non a caso, ha da subito accolto l’idea di una riforma normativa inerente alla gestione e al controllo dell’attività dei CSV, auspicando pubblicamente criteri e procedure comuni a tutte le regioni del nostro Paese.
Il principio della “porta aperta”, dunque, non è il solo che si può e che si deve prendere in considerazione: c’è in gioco un progetto complessivo destinato ad assicurare coerenza e qualità nella promozione del volontariato italiano. Risulta tuttavia evidente che occorre dare concretezza e fattibilità ad ognuna delle affermazioni teoriche del futuro dettato normativo. CSVnet, pertanto, si impegna da subito ad evidenziare e mettere a disposizione le diverse soluzioni contenute negli statuti con le quali numerosi CSV hanno fin qui concretamente declinato il principio della “porta aperta” nella propria governance. Portare a fattor comune le buone prassi esistenti è uno dei compiti di CSVnet ma è anche uno degli obiettivi della Riforma”.
Sul sito di CSVnet sono disponibili le interviste ai protagonisti, le immagini il racconto su Twitter e molto altro.