Fondazione con il Sud lancia il “Bando Infanzia, prima”

Un nuovo bando nazionale della Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud e Fondazione Cariplo per sostenere partenariati territoriali e progetti innovativi nei servizi di educazione e cura per la prima infanzia.

Un milione di euro, tre fondazioni promotrici, numerosi partenariati territoriali impegnati a individuare e sperimentare risposte nuove all’investimento a favore dei bambini di 0-6 anni, in particolare di quelli in stato di povertà: questi i principali dati del nuovo bando nazionale Infanzia, Prima. Dopo tre anni di implementazione del Transatlantic Forum on Inclusive Early Years in Italia – forum volta a diffondere e stimolare l’investimento nella prima infanzia con un particolare focus sui bambini appartenenti a famiglie in situazione di rischio o in condizione di disagio e povertà – Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo e Fondazione con il Sud, con l’accompagnamento scientifico di Fondazione Zancan e in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, hanno deciso di inaugurare una nuova fase dell’iniziativa attraverso la promozione in modo congiunto e coordinato del bando nazionale Infanzia, Prima.

Infanzia, prima rappresenta un bell’esempio di come cinque diverse fondazioni italiane decidano di raccogliere risorse e competenze per sostenere innovatività su un tema fondamentale per il futuro del nostro Paese, come quello dell’infanzia in situazione di vulnerabilità; una sfida aperta che intendiamo lanciare ai territori e a tutte le istituzioni italiane: investire nell’infanzia è poter decidere il nostro domani”- dichiara Luca Remmert, Presidente della Compagnia di San Paolo.

La vera ‘questione’ del Mezzogiorno riguarda essenzialmente più il divario di diritti di cittadinanza, servizi e condizioni di vita che il divario di Pil, di reddito – sottolinea Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud. Siamo davanti a politiche e investimenti assenti o inadeguati. Il dato più grave, assurdo ed emblematico, è quello che interessa i minori e, dunque, il nostro futuro. In Calabria, ad esempio, quasi il 50% dei bambini è in povertà relativa. Soltanto il 2% da 0 a 2 anni è stato preso in carico dai servizi per l’infanzia, mentre in Emilia Romagna siamo al 27% e l’obiettivo UE di Lisbona è fissato al 33%.

La nostra attività filantropica è incardinata sulla attenzione ai più deboli – ha detto Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo – E chi sono i più deboli, se non i bambini, che rappresentano il nostro futuro; non ce ne rendiamo conto ma i bambini oggi in Italia sono a rischio, per l’avanzata delle nuove povertà; una povertà che non è solo economica, ma anche educativa, di fronte al dissesto e alle difficoltà delle famiglie. Per questo ci impegniamo in questa nuova iniziativa rivolta all’infanzia. Non sarà la sola, non sarà l’ultima”.

Il bando consente a partenariati territoriali e progetti esemplari sviluppati in diverse aree italiane di sperimentare soluzioni altamente innovative di investimento per la fascia di età da zero a sei anni, con la possibilità di mettere a punto servizi e offerte potenzialmente rimodulabili su altri territori, capaci di generare meccanismi di partecipazione attiva dei soggetti coinvolti e quindi di contribuire alla loro sostenibilità nel medio-lungo termine e con un impatto sociale effettivamente misurabile su bambini e famiglie dei territori interessati.

Gli obiettivi di Infanzia, Prima sono: ampliare e qualificare le possibilità di accesso ai servizi di educazione e cura da parte di bambini della fascia d’età 0-6 anni appartenenti a famiglie svantaggiate o di bambini di questa fascia d’età che vivono in territori disagiati e incrementare la fruizione dei servizi da parte di bambini della fascia d’età 0-6 anni e delle rispettive famiglie attraverso soluzioni innovative, modulari e flessibili.

In Italia le politiche, i servizi e l’investimento a favore dei bambini della fascia 0-6 anni e delle loro famiglie conoscono da anni condizioni di forte scarsità di risorse economiche, di frammentarietà nella gestione dei servizi, di discontinuità delle offerte, di mancanza di raccordo tra i soggetti coinvolti, di bassa innovazione, sperimentazione e diffusione di nuove pratiche. Tutto ciò in un contesto in cui i dati relativi alla povertà infantile, soprattutto in alcune zone del nostro Paese, continuano a dimostrare la necessità di un cambio di passo a tutti i livelli, nazionale e locale, di impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, di individuazione di nuovi percorsi in cui le famiglie e altri soggetti finora non implicati in questo settore possano essere attivamente coinvolti e responsabilizzati per la costruzione di territori a misura di bambino.

L’Istat stima che nel 2014 in Italia 4 milioni e 102 mila persone (il 6,8% dell’intera popolazione) erano in condizione di povertà assoluta. Di queste, 1 milione 45 mila erano minori, pari a 1 su 10 tra tutti i minorenni residenti. Per quanto riguarda la fruizione di servizi per bambini fino a 3 anni, l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi europei e dai valori di altri Paesi avanzati. In Italia l’accesso ai servizi tra i bambini di età 3-5 anni è piuttosto esteso, decisamente inferiore è invece la copertura dei servizi nella fascia di età più piccola, 0-2 anni.

Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud e Fondazione Cariplo vogliono con questo bando contribuire a diffondere la cultura dello zerosei, stimolando l’attenzione e l’interesse degli enti nazionali e locali verso le esigenze e le potenzialità dei bambini, con un focus specifico rivolto ai bambini appartenenti a famiglie in situazioni di svantaggio, attraverso la messa a disposizione di risorse che stimolino sperimentazioni innovative su diversi territori italiani e possano diventare esperienze di riferimento. Il bando mira infatti a stimolare e accompagnare sperimentazioni innovative nel campo della cura e dell’educazione dei bambini della fascia 0-6 anni. L’innovazione è intesa sia come lo sviluppo di nuove idee, servizi e modelli operativi, sia come la trasformazione di risposte esistenti. L’innovazione comporta “capacità inedite” nell’affrontare i problemi con migliori esiti per target definiti di popolazione e con previsioni di impatto sociale positivo.

Infanzia, Prima è rivolto a partenariati pubblico-privati rappresentativi dei territori di riferimento e composti da almeno tre soggetti pubblici e privati non profit che mettano a disposizione le proprie risorse, infrastrutture e competenze specifiche.

Le idee progettuali relative alle sperimentazioni nell’ambito del bando devono essere presentate via mail al seguente indirizzo: bandoinfanziaprima@compagniadisanpaolo.it.

In una prima fase le fondazioni promotrici raccoglieranno, idee relative a sperimentazioni innovative sui temi dell’educazione e della cura della prima infanzia, secondo le caratteristiche e i criteri indicati nel bando.

Seguirà una seconda fase che consentirà agli enti promotori delle idee selezionate di mettere a punto tutti i dettagli della sperimentazione che intendono proporre nell’ambito del bando.

Durante questa fase, verrà assicurata, ad opera di Fondazione Zancan, ai promotori di ciascuna idea progettuale un’adeguata attività di accompagnamento, formazione e assistenza, al fine di sostenerli nell’elaborazione di un dettagliato e completo progetto.

Strategie di coesione sociale a favore della Terza età. Al via il nuovo bando di Unicredit

Anche per il 2015 UniCredit Foundation promuove il Bando UniCredit Carta EStrategie di coesione sociale a favore della Terza età” che assegnerà fondi per un totale di 500.000 euro suddivisi tra le sette onlus che avranno presentato i migliori progetti in termini di sostegno alla Terza età.

Fino al 29 febbraio 2016 sarà possibile presentare i progetti per accedere ai fondi del Bando, messi a disposizione grazie a UniCreditCard Flexia Classic E, la carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, accantona il 2 per mille di ogni spesa effettuata per sostenere progetti di solidarietà.

Il Bando erogherà Sette contributi da 60.000 euro ciascuno per altrettante organizzazioni non profit distribuite sul territorio in corrispondenza della suddivisione geografica di UniCredit in Italia, che potranno ricevere ulteriori 80.000 euro, ripartiti in quota proporzionale, grazie all’iniziativa interna Your Choice, Your Project, che ancora una volta chiamerà i dipendenti di UniCredit a votare i progetti che ritengono più meritevoli tra quelli vincitori.

Come per le edizioni precedenti del Bando UniCredit Carta E, i progetti pervenuti verranno esaminati e selezionati dal Comitato Carta Etica, interno a UniCredit, in collaborazione con il Cergas dell’Università Bocconi di Milano. Dal 2011 a oggi il Bando UniCredit Carta E ha sostenuto con circa 2,5 milioni di Euro 26 progetti sul territorio nazionale riguardanti soprattutto due ambiti di intervento: il sostegno alle persone anziane in condizione di disagio economico, sociale o sanitario e il supporto all’imprenditorialità sociale e all’occupazione dei giovani.

Consulta il testo completo del bando…clicca qui

CON IL SUD CHE PARTECIPA: 2 mln di euro per valorizzare il Volontariato del meridione

In Italia sono più di 6 milioni le persone che dedicano il proprio tempo al volontariato, il 54,3% aderendo ad organizzazioni e associazioni, il 37,6% in maniera non organizzata, mentre l’8,1% fa volontariato in entrambi i modi. A livello territoriale, nel Nord – Est si registra il tasso di volontariato più elevato del nostro Paese (16%), seguono Nord – Ovest (13,9%) e Centro (13,4%). Al Sud si registrano livelli di partecipazione sensibilmente più bassi (8,6%), addirittura dimezzati rispetto a quelli del Nord-Est (Dati Istat 2014).

L’obiettivo dell’iniziativa “Con il Sud che partecipa”, promossa dalla Fondazione CON IL SUD e rivolta alle organizzazioni non profit di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, è proprio quello di sollecitare l’impegno dei cittadini in attività di volontariato al Sud, capaci di generare utilità sociale.

L’Iniziativa si articola in due fasi. Fino al 12 febbraio le organizzazioni di terzo settore e volontariato potranno presentare, esclusivamente online tramite il sito della Fondazione, idee per avvicinare i cittadini al volontariato, valorizzando il loro impegno per il bene comune e provocando effetti di profonda innovazione nei contesti in cui vivono: meccanismi duraturi ed efficaci di cittadinanza attiva, impatto in termini di visibilità e capacità di coinvolgimento.

Le idee proposte potranno prevedere interventi in diversi ambiti. A titolo esemplificativo: accoglienza degli immigrati, assistenza legale a categorie svantaggiate, assistenza ospedaliera (supporto malati oncologici, animazione in reparto, servizi alla persona, ecc.), contrasto delle dipendenze (alcol, droga, ludopatie, ecc.), emergenze (rifiuti, caldo, freddo, sangue, incendi, ecc.), accompagnamento turistico, mobilità sostenibile (pedibus, ciclofficine, bike sharing, ecc.), riqualificazione degli spazi (orti urbani o sociali, pulizia di spazi comuni, ecc.), sicurezza stradale, sistemazione di archivi storici, tutela ambientale, assistenza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati (anziani, disabili, detenuti, ecc.), sorveglianza di scuole, giardini comunali, beni comuni e luoghi di pubblico interesse (nonni vigili, volontariato di quartiere, ecc.), e altri ancora. Le proposte potranno riguardare situazioni di emergenza o problematiche territoriali persistenti.

Nel corso della seconda fase le idee selezionate dalla Fondazione saranno convertite in progetti esecutivi, attraverso una proposta di intervento più dettagliata e completa.

Le partnership progettuali dovranno essere composte da almeno 3 organizzazioni: oltre al terzo settore e al volontariato potranno essere coinvolte istituzioni, università, mondo economico e della ricerca.

Le idee saranno selezionate anche in base alla sostenibilità e alla capacità di promuovere in maniera efficace le iniziative proposte, per condividerle con la comunità locale e diffondere esperienze potenzialmente esemplari per altri territori.

La Fondazione mette a disposizione 2 milioni di euro.

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Natale all’insegna del sociale: CSV Napoli illustra alle associazioni il bando “Con il Sud che partecipa” e la Volontario Card

Il bando “Con il Sud che partecipa” e la Volontario Card saranno al centro dell’incontro che CSV Napoli ha organizzato per martedì prossimo, 15 dicembre, con le associazioni di volontariato. L’appuntamento è alle ore 16.00 nella sala Ginestra del centro congresso Holiday Inn di Napoli – Centro direzionale Isola E/6.

La Volontario Card è carta di credito, tessera associativa, strumento per ottenere sconti e per donare. Le associazioni che aderiscono potranno dare ai propri soci la Volontario Card personalizzata con il logo dell’associazione e la foto del volontario. Il volontario la potrà usare come carta di credito prepagata e per ogni acquisto o operazione che effettuerà l’associazione otterrà una donazione pari al 20% del ricavo di Ubi Banca sulla transizione. Inoltre, con la Volontario Card è possibile ottenere sconti dalle aziende convenzionate.

Sollecitare l’impegno dei cittadini in attività di volontariato al Sud, capaci di generare utilità sociale è, invece, l’obiettivo dell’iniziativa “Con il Sud che partecipa”, promossa dalla Fondazione CON IL SUD e rivolta alle organizzazioni non profit di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia. La Fondazione mette a disposizione per il bando due milioni di euro.

Saranno presenti il presidente del Csv Napoli Nicola Caprio e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli Roberta Gaeta. Nel corso del convegno, inoltre, il responsabile Retail di Ubi Banca, Riccardo Tramezzani, parlerà del ruolo di Ubi Banca come partner strategico delle organizzazioni di volontariato e, in generale, del terzo settore.

Al termine dell’incontro, le Odv sono invitate a brindare con il direttivo e lo staff del Csv Napoli per gli auguri di Natale. Alle associazioni sarà consegnato un gadget augurale.

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Giornata Nazionale per i diritti delle persone con disabilità

Il 3 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, istituita dall’ Onu dal 1992 per sensibilizzare e stimolare l’ inclusione delle persone con disabilità.

Nel mondo sono più di un miliardo le persone con disabilità che, per la gran parte, vivono in paesi in cerca di sviluppo. In questi paesi, senza alcun sostegno pubblico e spesso rari sostegni dei paesi donatori, le persone con disabilità rappresentano i più poveri tra i poveri e non hanno accesso ai servizi di salute, all’educazione, al lavoro.

In questa giornata verrà ribadito il diritto delle persone disabili alla propria tutela ed all’integrazione lavorativa e sociale, senza alcuna barriera fisica e culturale, in base anche ai principi della Convenzione internazionale per i diritti delle persone con disabilità.

Anche il tema scelto per il 2015, “Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone con tutte le abilità”, rinnova l’invito all’eliminazione di tutte le barriere fisiche e culturali che ne impediscono la normale vita lavorativa e sociale.

A Napoli, per celebrare la Giornata, la Biblioteca Nazionale ospiterà la mostra itinerante “Diritti accessibili : La partecipazione delle persone con disabilità per uno sviluppo inclusivo”, che restarà aperta fino all’11 dicembre (dal lunedì al venerdì dalla 10,00 alle 17,30). Ai visitatori viene offerto un viaggio per immagini, alla scoperta delle iniziative e azioni realizzate per favorire la promozione dei diritti e l’inclusione delle persone con disabilità in Italia e all’estero.

Il percorso espositivo, che presenta buone pratiche sulla tematica della disabilità nell’ambito della cooperazione internazionale, è suddiviso in tre moduli videofotografici :
1. MAECI: Mostra di fotografe relative ai progetti maggiormente rappresentativi realizzati da ONG, Organizzazioni Internazionali e Ministero Affari Esteri/Cooperazione Italiana–MAECI nel settore della disabilità, relativi al periodo 2009-2014.
2. Rete Rids: Mostra di fotografie relative alle pratiche appropriate della rete – Rids nel settore della disabilità o aventi una componente dedicata alla disabilità, sia in paesi partner sia in Italia, relativi al periodo 2009-2014.
3. Proiezione di materiali video di documentazione (cortometraggi, lungometraggi, report giornalistici), relativi a progetti e attività, che mettono in luce pratiche appropriate e innovative di lavoro sul campo a favore di persone con disabilità.
Il progetto espositivo , realizzato dalla Rete Italiana Disabilità e Sviluppo – Rids (network formato da AIFO, Educaid, DPI, FISH), si inserisce nelle iniziative indette del Ministero per i beni e le attività culturali e turismo in occasione della giornata mondiale delle persone con disabilità.

A chiusura della mostra il 9 dicembre alle 15,00 si terrà un Seminario regionale sulla cooperazione internazionale e le persone con disabilità nella sala d’accoglienza all’ingresso di Palazzo Reale.
La mostra, che dopo Napoli farà tappa in altre città italiane tra cui Roma, Bologna, Ostuni e Imperia, rientra in un più ampio programma co-finanziato dal Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – MAECI “Cooperare per includere”
L’Italia, tra i primi paesi nel mondo, ha approvato un Piano d’azione della Cooperazione italiana sulla disabilità che prevede varie azioni nazionali ed internazionali. La cooperazione internazionale può svolgere,infatti, un ruolo importante per garantire l’accesso ai diritti fondamentali ed i sostegni appropriati, come afferma la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite, ratificata dall’Italia e dalla Unione Europea.

Per maggiori informazioni www.beniculturali.it

A Napoli e Milano arriva la Volontariocard, la carta di credito che dà riconoscimento sociale all’attività di volontariato

Richiedi la card: www.volontariocard.it

È carta di credito, tessera associativa, strumento per ottenere sconti e per donare: è la Volontariocard. Per ora potranno usufruirne associazioni e volontari delle città metropolitane di Milano e Napoli. L’iniziativa è dei CSV dei due capoluoghi e di Ubi Banca. Le associazioni che aderiscono potranno dare ai propri soci la Volontariocard personalizzata con il logo dell’associazione e la foto del volontario. Il volontario la potrà usare come carta di credito prepagata e per ogni acquisto o operazione che effettuerà l’associazione otterrà una donazione pari al 20% del ricavo di Ubi Banca sulla transizione. Inoltre, con la Volontariocard è possibile ottenere sconti dalle aziende convenzionate (ad oggi sono 44 di cui 10 attive a livello nazionale, ma il loro numero è destinato ad aumentare). “È una grande opportunità per le associazioni -afferma Ivan Nissoli, presidente di Ciessevi Milano -. Hanno a disposizione uno strumento che offre un servizio ai loro volontari e che può rafforzare il senso di appartenenza alla loro organizzazione e al mondo del volontariato”.

La Volontariocard è rivolta solo alla organizzazioni di volontariato (iscritte o meno ai registri): a Milano sono oltre 2mila (con 45mila volontari) e a Napoli 1.315 (con 32mila volontari). Per le associazioni non ha nessun costo di attivazione, mentre per i volontari ci saranno solo i costi di gestione (50 centesimi al mese). “Ubi Banca inoltre per ogni carta attivata farà una liberalità di 2 euro all’associazione -sottolinea Riccardo Tramezzani, responsabile retail dell’Istituto-. Questo progetto rientra nelle iniziative di Ubi Comunità, modello di servizio dedicato al terzo settore, tra le quali ricordo l’emissione di 72 social bond, che hanno permesso di erogare 3,5 milioni di euro di liberalità a favore di realtà non profit”.
In futuro la Volontariocard potrà essere diffusa a livello nazionale. “Nasce per dare un riconoscimento sociale ai volontari e alle associazioni -spiega Nicola Caprio, presidente di CSV Napoli-. Ed è un’opportunità per creare ponti con il mondo profit e le imprese”.

La presentazione della Volontariocard alle associazioni si terrà a Milano il 3 dicembre (ore 17.15 al Teatro Filodrammatici) e a Napoli, sempre a dicembre (ora e luogo ancora da definire).
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