24 Mar, 2020 | Appelli e raccolte fondi
Anche l’ospedale Rizzoli dell’Isola d’Ischia si trova a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Il presidio ospedaliero ha bisogno di dispositivi di protezione individuale e di adeguare sempre di più i locali per l’emergenza, acquistare macchinari come hanno già fatto altri ospedali. E’ il momento di aiutare questo ospedale, i medici e tutto il personale sanitario.
Chi vuole può donare attraverso la piattaforma gofundme. I fondi raccolti verranno utilizzati per l’acquisto di dispositivi sanitari di cui necessita l’ospedale (tute covid 19 – mascherine chirurgiche e mascherine ffp2 e ffp3 – calzari- visiere – guanti – ventilatori ecc.).
A sostenere questa raccolta anche tanti artisti che in modo amatoriale hanno creato un video cantando la cover Essere Umani di Marco Mengoni. Guarda il video…clicca qui
24 Mar, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dal Csv
300 pasti al giorno, assistenza medico sanitaria, cambio indumenti e servizio docce. Queste le attività di sostegno ai senza dimora che la Mensa del Carmine a Napoli porta avanti da oltre 30 anni ma che oggi a causa dell’emergenza Coronavirus diventano sempre più difficili da gestire.
Lancia un appello Padre Francesco e cerca volontari e volontarie che, nel rispetto pieno delle norme di sicurezza, di igiene, e di profilassi antivirale, diano una mano a preparare i pasti.
I senza dimora purtroppo sono soggetti altamente a rischio sia perché non hanno una casa in cui rimanere sia perché sono più fragili e suscettibili alla possibilità di fare assembramenti nei rari momenti collettivi, quando, per esempio, si accalcano all’ingresso della mensa perché bisognosi di ricevere un piatto caldo.
C’è bisogno della collaborazione di tutti per preparare pasti d’asporto e garantire il rispetto delle distanze di sicurezza nella fase di distribuzione. Nessuno deve chiudere gli occhi e abbandonare, soprattutto oggi, chi è più fragile.
Attiva anche una raccolta fondi sulla piattaforma gofundme.com per sostenere con un contributo le attività della Mensa e garantire l’aiuto necessario anche a chi vive in strada.
Per maggiori informazioni e per aiutare:
Mensa del Carmine
Basilica del Carmine Maggiore – Piazza del Carmine 2
081 563 5785
23 Mar, 2020 | Appelli e raccolte fondi, News dalle odv
L’emergenza Covid-19 non è solo sanitaria, ma sta assumendo e assumerà risvolti sociali molto pesanti di cui già si avvertono le avvisaglie. I servizi sociali dei comuni, gli enti in primissima linea nel fronteggiare le molteplici criticità di questa emergenza, sono ormai invasi da richieste di ogni genere, soprattutto da parte di chi, vivendo già una condizione di lavoro precaria, rischia oggi problemi di vera e propria sopravvivenza.
Per questo motivo il Comune di Casoria, grazie alla collaborazione di tutti i supermercati del territorio e ai volontari della protezione civile “La Folgore” e “Le Aquile” della sezione casoriana, ha lanciato l’iniziativa per la spesa solidale “Dona con il cuore”: un carrello posto all’ingresso dei market in cui, chi vuole, può lasciare generi alimentari non deperibili che verranno donati, insieme alle derrate alimentari offerte da alcune aziende del territorio, alle famiglie indigenti.
23 Mar, 2020 | Appelli e raccolte fondi
Nel contesto della grave crisi sanitaria che stanno affrontando i Paesi europei e a fronte della chiusura di asili e scuole, Yoopies partecipa agli sforzi per supportare il personale ospedaliero lanciando una piattaforma attiva nei Paesi europei più colpiti che permette di trovare facilmente volontari che offrono gratuitamente servizi di babysitting. Yoopies Francia ha già registrato più di 10.000 iscrizioni e centinaia di volontari babysitter si stanno iscrivendo sulle piattaforme di Spagna, Italia e Regno Unito.
Per questo motivo, in seguito ad uno slancio di solidarietà nato proprio dalla sua community internazionale, Yoopies lancia un appello a studenti e professionisti dell’infanzia dei maggiori Paesi europei fra cui Francia, Gran Bretagna, Italia, Spagna e Portogallo per contribuire alla cura a domicilio dei figli del personale sanitario in forma gratuita. Uno slancio solidale che può fare la differenza, permettendo a medici, infermieri, personale amministrativo di continuare ad occuparsi dei malati.
Tutti gli educatori che hanno dovuto interrompere la loro attività lavorativa e in generale tutti coloro che vorranno offrire gratuitamente il loro aiuto e supportare le famiglie dei lavoratori nell’ambito del servizio sanitario potranno iscriversi sulla piattaforma. Ogni nuovo iscritto che si registra sul sito web potrà selezionare l’opzione “COVID-19 volontari nel campo dell’assistenza all’infanzia” che permetterà di indicare sul proprio profilo la disponibilità ad offrire volontariamente servizi di cura e assistenza all’infanzia per le famiglie dei professionisti sanitari.
Data la natura dell’iniziativa, Yoopies si impegna a fornire la piattaforma gratuitamente per tutti gli utilizzatori, sia famiglie che candidati e per tutta la durata della crisi sanitaria, affinché chiunque ne abbia bisogno possa accedervi facilmente e rapidamente.
19 Mar, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dal Csv
Sono tante le persone che nell’ambito dell’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia da virus Covid-19, si sono fatte avanti per offrire sostegno a chi è più fragile. E’ proprio per valorizzare la generosità di tutti nonché mettere a sistema questi preziosi gesti di umanità che il Comune di Napoli ha attivato un form dove possono registrarsi tutti quelli che vogliono offrire assistenza.
Enti del terzo settore, associazioni di volontariato, cooperative, aziende, parrocchie, farmacie o supermercati possono utilizzare il seguente link per entrare a far parte della rete di solidarietà che sta fronteggiando l’emergenza coronavirus http://www.comune.napoli.it/coronavirus-aiuto.
19 Mar, 2020 | Appelli e raccolte fondi, In evidenza, News dalle odv
L’emergenza per il Coronavirus ha generato un cambiamento senza precedenti. I rischi per la salute e i relativi decreti hanno bloccato il Paese. A tutti è stato rivolto l’appello #iorestoacasa. Su questa pur indispensabile esigenza, che rischia di diventare però anche una retorica, si pongono alcune domande per chi vive in territori di periferia come Scampia, della provincia, dei quartieri popolari del centro storico: cosa accade a chi una casa non ce l’ha? E per chi la casa è un luogo di sofferenza per la presenza di nuclei familiari numerosi in pochi metri quadrati o per la presenza di persone fragili, disabili o non autosufficienti? E se la casa rappresenta un rischio per le donne e i bambini vittime di violenza di genere? Questa crisi rischia di creare nuove disuguaglianze e far crescere isolamento, depressione e rabbia nelle persone, come ha denunciato tra gli altri il Forum Disuguaglianze Diversità. A queste domande bisogna fornire una risposta. Oltre alla questione abitativa c’è il dramma del reddito. In un quartiere come Scampia (ma certamente ce ne sono tantissimi) con il 40% del tasso di disoccupazione ci sono intere famiglie che basano il proprio reddito su lavori informali, saltuari e a nero, di ogni tipo: ambulanti, garzoni, pulizie a domicilio. Come faranno queste fasce popolari? E ancora la questione istruzione. Le scuole si attrezzano con lezioni on line. Come faranno quelle famiglie più vulnerabili e fragili che non hanno un pc o in quelle aree dove non arriva la copertura del WI-FI come un campo rom? Tutti quelli che non riescono ad accedere al sistema di istruzione a distanza saranno tagliati fuori? «Come associazione Chi rom e…chi no e Centro Chikù – dichiarano Barbara Pierro, Biagio Di Bennardo ed Emma Ferulano – in relazione da sempre con le fasce più precarie della popolazione, in particolare le comunità rom residenti nei campi e in case della città metropolitana, vittime di sistematiche discriminazioni e violazioni dei diritti umani, e comunità italiane residenti nei rioni popolari, specialmente bambini, giovani e donne, colpiti da una cronica disoccupazione e normalmente esclusi dai circuiti lavorativi e sociali, denunciamo quanto con i nostri occhi e orecchie sentiamo, vediamo e raccontiamo accadere sulla pelle di tanti, troppi, sempre gli stessi esclusi e, contemporaneamente insieme alle realtà con cui da sempre ci confrontiamo e operiamo, facciamo un richiamo alla responsabilità collettiva e istituzionale per allargare sempre di più e consolidare in questo momento di particolare crisi, una rete di solidarietà per sostenere chi vive ai margini, in baracca, in luoghi remoti e fuori dall’orbita di azione delle amministrazioni, soprattutto durante un’emergenza mai vista prima, che esaspera isolamento e povertà». «Come cittadini e attivisti – aggiungono – richiamiamo l’attenzione in primis della politica affinché si faccia carico di chi vive forme di esclusione sociale e le sensibilità di tutti, di ciascuno e ciascuna per sostenere in questo momento preciso quanti vivono sulla soglia della sopravvivenza e rischiano di non farcela. È giunto il momento, ora più che mai, di sovvertire, piantare semi di solidarietà per essere più forti e pretendere maggiore uguaglianza e giustizia sociale nel futuro». A Scampia un’ampia comunità si sta organizzando per fornire le prime risposte resilienti. «Abbiamo lanciato un crowdfunding su buonacausa.org insieme a tutta le rete sociale e i fondi verranno usati per l’acquisto di beni di prima necessità per garantire la sopravvivenza di almeno un mese per le comunità del territorio metropolitano a partire dai rom ma senza escludere nessuno, almeno 800 persone, con una altissima percentuale di minori e giovani. Servono risposte immediate e universali, noi vogliamo attivare forme di organizzazioni dal basso, ma è necessaria la risposta delle istituzioni a ogni livello. Nessuno deve essere lasciato solo».