5 per mille 2023, le indicazioni per accedere al beneficio

Riproponiamo l’articolo di Daniele Erler per Cantiere Terzo settore relativo all’accesso al beneficio del 5 per mille 2023

Nei giorni scorsi è stata aperta la possibilità di presentare domanda per l’iscrizione al 5 per mille 2023 per le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche (Asd) non presenti nei rispetti elenchi permanenti.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha precisato sul proprio sito come gli enti che sono stati coinvolti nel processo di “trasmigrazione” al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), e che sono già inclusi nell’elenco permanente di cui all’art. 8 del dpcm 23 luglio 2020, saranno considerati accreditati al beneficio anche per l’anno 2023 a prescindere dalla data in cui ottengano il provvedimento di iscrizione nel registro unico.

In questo contributo, dopo aver ricordato le caratteristiche e le categorie beneficiarie del 5 per mille, si analizzerà in particolare la situazione relativa all’iscrizione al beneficio per il 2023 per gli enti del Terzo settore (Ets), le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche.

Cos’è e chi può accedere al 5 per mille

Si ricorda anzitutto che il 5 per mille è un meccanismo che permette ai contribuenti (persone fisiche) di destinare, a favore di determinati soggetti giuridici (beneficiari), una parte delle imposte, comunque dovute, sui redditi prodotti nell’anno precedente. Non si tratta di una vera e propria donazione, visto che i contribuenti sono comunque obbligati dalla legge a destinare il 5 per

mille della loro imposta Irpef; qualora non venga indicata alcuna scelta, le somme in questione vanno allo Stato.

Il dpcm 23 luglio 2020 ha ridefinito le modalità e i termini per l’accesso al riparto del 5 per mille, elencando come beneficiari del contributo i seguenti soggetti:

  1. gli enti del Terzo settore (Ets), comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società;
  2. gli enti della ricerca scientifica e dell’università;
  3. gli enti della ricerca sanitaria;
  4. il Comune di residenza del contribuente;
  5. le associazioni sportive dilettantistiche, riconosciute ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano a norma di legge, che svolgono una rilevante attività di interesse sociale.

Resta inoltre possibile la destinazione del contributo anche per il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (disciplinato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016) e per il sostegno agli enti gestori delle aree protette (la cui disciplina è contenuta nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2019).

L’accreditamento, in presenza dei requisiti prescritti, può essere effettuato anche in più categorie.

Per l’iscrizione degli enti della ricerca scientifica e dell’università e degli enti della ricerca sanitaria si rimanda alle indicazioni contenute nel vademecum “5 per mille, istruzioni per l’uso”.

Gli enti del Terzo settore

Gli enti che sono già ad oggi iscritti al Runts e che sono inclusi nell’elenco permanente degli enti beneficiari (quello del 2023 sarà pubblicato entro il 31 marzo prossimo sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali; qui il link all’elenco 2022) sono considerati accreditati al 5 per mille 2023 senza necessità di alcun ulteriore adempimento, anche qualora nell’elenco degli enti iscritti al registro unico nella colonna “5×1000” compaia la scritta “NO”.

Il consiglio per tali enti è comunque quello di entrare nella piattaforma del Runts, barrare ugualmente il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserire l’Iban, di modo da poter ricevere le somme sul conto corrente.

Gli enti che sono già ad oggi iscritti al Runts, qualora non siano invece già inclusi nell’elenco permanente menzionato in precedenza, se vogliono accreditarsi al 5 per mille 2023 lo fanno direttamente nella piattaforma del Runts, tramite il menu “Cinque per mille”, barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo obbligatoriamente il codice Iban del conto corrente intestato all’ente sul quale poter ricevere il versamento del beneficio. Il termine per effettuare tale accreditamento è quello del prossimo 11 aprile 2023. Potranno comunque partecipare al riparto delle quote del 5 per mille 2023 anche gli enti che non abbiano effettuato tempestivamente l’iscrizione al contributo entro il predetto termine, purché presentino l’istanza di accreditamento entro il 2 ottobre 2023, versando una sanzione pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115).

Gli enti che stanno presentando o hanno intenzione di presentare nei prossimi giorni l’istanza di iscrizione al registro unico, e che intendono accreditarsi al 5 per mille 2023, lo devono fare direttamente in sede di iscrizione al registro unico, sempre barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo obbligatoriamente il codice Iban o, in alternativa e per gli enti che non dispongano ancora di conto corrente intestato, la Provincia della Tesoreria dello Stato.

Anche per essi, il termine per accreditarsi al 5 per mille 2023 è quello del prossimo 11 aprile.

Ci si può accreditare anche in data successiva purché entro il 2 ottobre 2023, e si potrà rientrare fra i beneficiari del contributo versando la predetta sanzione di 250 euro.

Per quanto riguarda invece le organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps) nei cui confronti il procedimento di “trasmigrazione” non si è ancora concluso (e che compaiono oggi nell’elenco degli enti a cui sono state richieste integrazioni o rettifiche da parte degli uffici Runts), il Ministero ha precisato come tali organizzazioni, qualora  fossero già incluse in precedenza nell’elenco permanente dei beneficiari del 5 per mille, sono considerate accreditate in automatico anche per il 2023 a prescindere dalla data in cui ottengano il provvedimento di iscrizione nel Runts.  Tali enti sono comunque invitati, non appena ottengano il provvedimento di iscrizione al registro unico, ad entrare in piattaforma e compilare l’apposito menu “Cinque per mille” barrando il campo “accreditamento del 5/1000” e inserendo l’Iban dell’organizzazione per l’accredito del beneficio. Questo, lo si ripete, non ai fini dell’accreditamento al 5 per mille, ma per la regolare percezione del contributo e il corretto “popolamento” del Runts con tutte le informazioni riferite a ciascun ente.

Nella tabella sottostante si riepilogano in forma schematica le casistiche descritte sin qui.  

TIPOLOGIA DI ENTE SE GIÀ ISCRITTO ALL’ELENCO PERMANENTE SE NON ISCRITTO ALL’ELENCO PERMANENTE DI RIFERIMENTO
ENTE DEL TERZO SETTORE
(ISCRITTO AL RUNTS)
È automaticamente accreditato al 5 per mille 2023.
È comunque opportuno entrare in piattaforma, barrare il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserire l’Iban
Si accredita in piattaforma tramite il menu “Cinque per mille”, barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo il codice Iban.
Il termine è quello dell’11 aprile 2023.
Ci si può accreditare anche dopo l’11 aprile, ma entro il 2 ottobre 2023, versando la sanzione di 250 euro
ENTE IN FASE
DI NUOVA ISCRIZIONE AL RUNTS
Non può essere iscritto all’elenco permanente Si accredita in fase di iscrizione barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo il codice Iban o la Provincia di Tesoreria.
Il termine è quello dell’11 aprile 2023.
Ci si può accreditare anche dopo l’11 aprile, ma entro il 2 ottobre 2023, versando la sanzione di 250 euro
ODV E APS
ANCORA IN “TRASMIGRAZIONE”
È automaticamente accreditato al 5 per mille 2023.
È comunque opportuno entrare in piattaforma, barrare il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserire l’Iban
Si accredita, una volta iscritto al Runts, in piattaforma tramite il menu “Cinque per mille”, barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo il codice Iban.
Il termine è quello dell’11 aprile 2023.
Ci si può accreditare anche dopo l’11 aprile, ma entro il 2 ottobre 2023, versando la sanzione di 250 euro

Le Onlus

Il decreto legge n. 198 del 2022 (cosiddetto “Milleproroghe”) ha previsto che anche per l’anno 2023 le Onlus iscritte all’Anagrafe unica continuano ad essere destinatarie del 5 per mille con le modalità previste per gli “enti del volontariato” dal dpcm 23 luglio 2020. Per esse resta quindi ferma la competenza dell’Agenzia delle entrate ai fini dell’accreditamento, della verifica dei requisiti di accesso e della pubblicazione dei relativi elenchi.

È importante anzitutto sottolineare che le Onlus che sono presenti nell’elenco permanente degli iscritti 2023, pubblicato sul sito dell’Agenzia delle entrate, non devono presentare istanza di accreditamento e sono automaticamente iscritte anche per il 2023.

Le Onlus che devono accreditarsi sono quindi solo quelle non iscritte nell’elenco permanente, le quali presentano l’istanza all’Agenzia delle entrate.

La domanda deve essere presentata entro l’11 aprile 2023esclusivamente in via telematica, direttamente dagli interessati (qualora abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate) oppure da intermediari abilitati (quali Caf o commercialisti) utilizzando l’apposito modello. Nella sezione “Autocertificazione” è richiesto di indicare il numero e la data di iscrizione all’Anagrafe unica delle Onlus: non essendovi però un numero di riferimento di iscrizione all’Anagrafe è possibile lasciare bianco quello spazio (che non costituisce un campo obbligatorio del modello), mentre la data di iscrizione deve essere indicata (si tratterà di quella in cui l’ente ha presentato la domanda di iscrizione nel caso in cui esso sia stato iscritto a seguito di comunicazione della Direzione regionale competente o tramite il meccanismo del silenzio-assenso).

L’elenco provvisorio degli enti iscritti è pubblicato dall’Agenzia delle entrate entro il 20 aprile. Le correzioni di eventuali errori rilevati nell’elenco possono essere richieste (utilizzando i modelli AA5/6 o AA7/10), non oltre il 2 maggio, dal legale rappresentante del soggetto richiedente, ovvero da un suo incaricato munito di delega formale, alla Direzione regionale dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente. L’elenco aggiornato dei soggetti iscritti, depurato degli errori segnalati, è pubblicato dall’Agenzia delle entrate, entro il 10 maggio.

Si ricorda che, rispetto alla disciplina precedente, non è più obbligatorio inviare entro il 30 giugno una nuova dichiarazione sostitutiva in caso di variazione del legale rappresentante.

Qualora una Onlus non abbia effettuato l’iscrizione entro l’11 aprile potrà comunque partecipare al riparto delle quote del 5 per mille 2023, presentando la domanda di iscrizione entro il 2 ottobre 2023 e versando una sanzione pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115).

Per maggiori informazioni e chiarimenti sull’iscrizione al 5 per mille 2023 delle Onlus è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle entrate.

Enti iscritti al Runts ma che sono presenti nell’elenco permanente delle Onlus accreditate al 5 per mille

Un caso particolare riguarda quello di enti iscritti ad oggi al Runts ma che non compaiono nell’elenco pubblicato sul sito del Ministero del lavoro bensì in quello delle Onlus accreditate al 5 per mille.

La ragione di ciò è data dal fatto che tali enti erano in possesso della qualifica di Onlus ed hanno effettuato il passaggio al Runts: risultano però ancora iscritti anche all’Anagrafe unica delle Onlus e da qui l’iscrizione all’elenco permanente delle Onlus.

Si tratta anzitutto di una situazione non corretta da un punto di vista normativo: l’art. 34, c. 13 del decreto ministeriale 106 del 2020 prescrive infatti che qualora un ente venga iscritto al registro unico debba essere cancellato dall’Anagrafe unica. Qualora non lo faccia l’Agenzia delle entrate, sarà l’ente a dover richiedere la cancellazione alla competente Direzione regionale: tale cancellazione non pregiudica ovviamente in alcun modo l’iscrizione dell’ente al 5 per mille 2022.

Per quanto riguarda invece l’iscrizione al 5 per mille 2023, l’ente dovrà necessariamente effettuare l’accreditamento al beneficio sulla piattaforma del Runts tramite il menu “Cinque per mille”: come già detto in precedenza, il termine è quello del prossimo 11 aprile 2023 (oppure anche in data successiva, ma comunque entro il 2 ottobre 2023, e pagando la sanzione di 250 euro).

Le associazioni sportive dilettantistiche

Per quanto riguarda le associazioni sportive dilettantistiche (Asd), iscritte al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (tenuto dal Dipartimento per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri), possono accreditarsi al 5 per mille qualora nell’organizzazione sia presente il settore giovanile e venga svolta in via prevalente una delle seguenti attività:

  • avviamento e formazione allo sport dei giovani di età inferiore a 18 anni;
  • avviamento alla pratica sportiva in favore di persone di età non inferiore a 60 anni;
  • avviamento alla pratica sportiva nei confronti di soggetti svantaggiati in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari.

Per l’accreditamento al 5 per mille delle Asd è competente il Coni, che ha però stipulato apposita convenzione con l’Agenzia delle entrate per la gestione della procedura di iscrizione, secondo quanto previsto dall’art. 6, c. 1, del dpcm 23 luglio 2020.

È importante sottolineare che le Asd che sono presenti nell’elenco permanente 2023 pubblicato sul sito del Coni non devono presentare istanza di accreditamento e sono automaticamente iscritte anche per il 2023.

Le Asd che devono accreditarsi sono quindi solo quelle non iscritte nel menzionato elenco, le quali presentano l’istanza all’Agenzia delle entrate.

La domanda deve essere presentata entro l’11 aprile 2023esclusivamente in via telematica, direttamente dagli interessati (qualora abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate) oppure da intermediari abilitati (quali Caf o commercialisti) utilizzando l’apposito modello.

L’elenco degli enti iscritti è pubblicato dal Coni entro il 20 aprile sul proprio sito. Le correzioni di eventuali errori rilevati nell’elenco possono essere richieste (utilizzando i modelli AA5/6 o AA7/10), non oltre il 2 maggio, dal legale rappresentante del soggetto richiedente, ovvero da un suo incaricato munito di formale delega, all’ufficio del Coni territorialmente competente. L’elenco aggiornato dei soggetti iscritti, depurato degli errori segnalati, è pubblicato dal Coni sul proprio sito entro il 10 maggio.

Si ricorda anche qui che, rispetto alla disciplina precedente, non è più obbligatorio inviare entro il 30 giugno una nuova dichiarazione sostitutiva in caso di variazione del legale rappresentante.

Qualora una Asd non abbia effettuato l’iscrizione entro l’11 aprile potrà comunque partecipare al riparto delle quote del 5 per mille 2023, presentando la domanda di iscrizione entro il 2 ottobre 2023 e versando una sanzione pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115). Potranno però regolarizzare la propria posizione solamente gli enti già in possesso dei requisiti per l’iscrizione alla data dell’11 aprile.

Per maggiori informazioni e chiarimenti sull’iscrizione al 5 per mille 2023 delle Asd è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle entrate.

Nella tabella sottostante si riepiloga in forma schematica la situazione relativa all’iscrizione al 5 per mille 2023 delle Onlus e delle associazioni sportive dilettantistiche.  

TIPOLOGIA DI ENTE SE GIÀ ISCRITTO ALL’ELENCO PERMANENTE SE NON ISCRITTO ALL’ELENCO PERMANENTE DI RIFERIMENTO
ONLUS Non deve fare nulla ed è automaticamente accreditato al 5 per mille 2023 Si accredita presentando in via telematica l’apposito modello all’Agenzia delle entrate entro l’11 aprile 2023. Ci si può accreditare anche dopo l’11 aprile, ma entro il 2 ottobre 2023, versando la sanzione di 250 euro
 ASD Non deve fare nulla ed è automaticamente accreditato al 5 per mille 2023 Si accredita presentando in via telematica l’apposito modello all’Agenzia delle entrate entro l’11 aprile 2023. Ci si può accreditare anche dopo l’11 aprile, ma entro il 2 ottobre 2023, versando la sanzione di 250 euro

Contro il razzismo anti-nero, mettendoci la faccia

“Facciamoci avanti contro il razzismo anti-nero” è il contest lanciato in questi giorni dall’associazione Le Réseau, per raccontare attraverso le parole, un video o un’immagine il proprio punto di vista sulle discriminazioni rivolte alle persone afrodiscendenti e sulle azioni concrete da mettere in atto per contrastarlo.

“Di fronte al razzismo anti-nero è giunto il momento metterci la faccia e di dire NO. NO alla de-umanizzazione e all’esclusione delle persone africane e afrodiscendenti. NO a ogni forma di razzismo, dagli atti di violenza ai discorsi razzisti alimentati da stereotipi negativi e basati su ingiustizie storiche”. Nasce da qui l’idea del concorso, che rientra nell’ambito del progetto Champs, (Champions of human rights and community model countering afro-phobia and stereotypes) che punta ad analizzare e decostruire, in Italia, gli atteggiamenti e i linguaggi discriminatori verso le persone di origine africana.

Insieme a CSVnet e Csv Marche, i partner del progetto, finanziato dal programma Rights, Equality and Citizenship (REC) dell’Unione Europea, sono Amref (capofila), Divercity Aps, Le Réseau, Osservatorio di Pavia, Razzismo brutta storia.

Le proposte (testi, fotografie o video) dovranno rappresentare un punto di vista personale rispetto al tema delle discriminazioni contro afro-discendenti, ma anche ciò che si può concretamente fare per contrastare il razzismo anti-nero. I/le partecipanti/e potranno esprimere la propria opinione, dare il proprio suggerimento o proporre possibili strade da percorrere nella lotta all’afrofobia.

Il contest, rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni e a cui è possibile candidarsi fino al 22 maggio, mette in palio un viaggio a Bruxelles con il team Champs, in programma nel mese di giugno.

Tutte le informazioni sul concorso e sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito del progetto.

CSV Napoli, cresce la compagine sociale

Si arricchisce di nuove realtà di Terzo settore la compagine sociale di CSV Napoli che con l’ultimo Consiglio Direttivo del 21 marzo, in risposta al principio della porta aperta sancito dal nuovo Codice, ha accolto le richieste di iscrizione a socio da parte di consolidate reti a carattere nazionale e regionale.

L’associazione CSV Napoli ETS diviene, dunque, ancora più rappresentativa delle istanze del volontariato e dei bisogni dei cittadini e delle comunità della città metropolitana di Napoli, terza città metropolitana italiana per numero di abitanti, dove risiede la maggioranza assoluta della popolazione regionale.

Contribuiranno a far crescere il volontariato organizzato dei nostri territori, orientando gli indirizzi strategici e operativi di CSV Napoli, anche il Centro Sportivo Italiano (CSI) – Comitato Regionale Campania, un’organizzazione principalmente fondata sul volontariato che promuove lo sport come momento di educazione, crescita, impegno e aggregazione sociale e che raggruppa, in Campania, 482 enti iscritti tra ETS e ASD; l’A.N.P.A.S. Comitato Regionale Campania ODV, una rete nazionale di associazioni di volontariato laiche nate per sviluppare la cultura della solidarietà e dei diritti, promuove la crescita civile e l’educazione alla cittadinanza attiva; l’associazione Noi Napoli APS, una rete nazionale di ispirazione cattolica che raccoglie, solo nel territorio partenopeo, 54 ETS e che punta sul volontariato intergenerazionale allo scopo di promuovere la solidarietà e la partecipazione attiva alla vita della comunità. Infine, tra i nuovi soci c’è I Fuoriclasse APS, una rete eterogenea di 15 associazioni dell’area metropolitana di Napoli che intende valorizzare la partecipazione e i talenti dei giovani attraverso il volontariato.

Il CSV Napoli continua, quindi, a investire sui territori, con e per i volontari, rafforzando il lavoro e l’impegno nell’offrire servizi di qualità, cura e attenzione alle comunità locali.

Premio Mutualità, l’iniziativa che sostiene i progetti a favore dei territori e delle comunità

Nasce per iniziativa delle due Compagnie assicurative ITAS Mutua e Reale Mutua il primo “Premio Mutualità“, un bando nazionale rivolto a Fondazioni, Mutue, Associazioni, Cooperative e Imprese sociali che mette a disposizione un sostegno economico di 100 mila euro per la realizzazione di un progetto di natura mutualistica.

Il Premio Mutualità nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’efficacia della Mutualità come modello economicamente e socialmente sostenibile, valorizzando l’operato delle organizzazioni attive sul territorio italiano, la capacità di innovare e generare valore di un settore che, in Italia, coinvolge oltre 360 mila realtà, con circa 870 mila dipendenti (dati ISTAT).

La mutualità risponde ai bisogni assicurativi delle persone creando e redistribuendo valore alle comunità. Vero e proprio driver di sostenibilità, la mutualità è uno dei pilastri dell’economia sociale, costituita da tutte quelle organizzazioni che operano sul mercato con finalità diverse dal mero profitto, mettendo al centro del proprio operato i bisogni dei loro Soci e delle comunità in cui sono inserite. Un premio nazionale dedicato alle organizzazioni che, in pieno spirito di mutualità, contribuiscono ad uno sviluppo economico più equilibrato e sostenibile grazie alla loro partecipazione attiva all’interno della vita dei territori.

C’è tempo fino al 30 aprile 2023 per presentare le candidature sul sito www.premiomutualità.it.

I progetti verranno valutati da un comitato di esperti. La cerimonia di consegna del Premio si terrà a Roma il 30 maggio 2023.

 

Yourban2030 e Myllennium Award chiamano a raccolta gli artisti digitali under 30 nel segno della mobilità sostenibile

Camminare, pedalare, usare i mezzi pubblici e il car sharingl’M Factor è uno dei fattori fondamentali delle smart city del futuro e, per sensibilizzare ancora una volta i giovani alle tematiche di sostenibilità, cittadinanza attiva, partecipazione e tutela del territorio, la no profit Yourban2030 con Myllennium Award chiama a raccolta i nuovi artisti digitali under 30 con M-Factor: Move Forward, un premio speciale che vede per la prima volta la no profit fondata da Veronica De Angelis confrontarsi con l’arte digitale come riflessione e momento di incontro intergenerazionale.

Il Myllennium Award è un laboratorio permanente per la valorizzazione concreta del talento. Il premio, giunto alla nona edizione, offre ai giovani under 30 strumenti concreti per sviluppare a pieno le proprie attitudini e competenze e li rende protagonisti del processo di innovazione del Paese.

Dopo aver coinvolto tra Italia e Stati Uniti oltre 2500 ragazzi negli eco-murales, Yourban2030 torna così a parlare e coinvolgere direttamente le nuove generazioni, sempre fedele alla sua mission: far incontrare la sensibilizzazione sull’ambiente e sulle tematiche ambientali con le nuove frontiere dell’arte digitale, facendo appello proprio quelle generazioni nelle cui mani sono riposti futuro e cambiamento.

Articolo 11 (città e comunità sostenibili), articolo 13 (lotta contro il cambiamento climatico), articolo 9 (imprese innovazione e infrastrutture): sono questi i tre articoli dell’Agenda 2030 su cui sono chiamati a riflettere e mettersi in gioco i ragazzi con M-Factor: Move Forward, immaginando la città del futuro in un’ottica di mobilità sostenibile.

I giovani artisti, per aggiudicarsi il premio speciale Yourban 2030 a tema l’M-Factor: Move Forward, dovranno elaborare un’opera digitale che abbia come obiettivo quello di immaginare la città del futuro, con un focus sul concetto di mobilità sostenibile, per indicare un modo di muoversi legato indissolubilmente al concetto di sostenibilità territoriale e orientato, quindi, verso la riduzione dei rischi di inquinamento e del potere inquinante, la salvaguardia della salute e dello spazio pubblico come bene comune, il risparmio energetico.

Entro il 2030, l’Agenda della sostenibilità, chiede infatti di garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani.

Obiettivo della mobilità sostenibile, secondo la definizione riportata nella strategia europea in materia di sviluppo sostenibile approvata nel 2006 dal Consiglio Europeo, è garantire che i sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative sull’economia, la società e l’ambiente. Spostarsi in bicicletta o in monopattino (e, se possibile, a piedi), preferire l’auto ibrida o elettrica a quella a benzina, utilizzare il trasporto pubblico, ricorrere alla condivisione di veicoli (bici, scooter, autovetture) ma anche poter usare in modo integrato vari mezzi per il percorso quotidiano in un percorso fluido, conveniente e senza ostacoli di sorta: sono alcuni dei comportamenti che caratterizzano la mobilità sostenibile nelle città, un concetto di cui si è cominciato a parlare negli anni Novanta e che sta diventando di estrema attualità negli ultimi anni.

L’opera di arte digitale dovrà avere una lunghezza massima tra i 15 e i 60 secondi, e deve essere spedita in formato Mp4 in alta risoluzione. L’opera può anche avere un audio originale. L’opera vincitrice riceverà un premio in denaro di 2000 euro, verrà trasformata in un NFTs e inserita sulla piattaforma di REASONED ART, startup italiana dedicata alla Crypto Arte, ovvero arte digitale certificata tramite tecnologia NFT e scambiata sulla blockchain.

Tutti i dettagli su: myllenniumaward.org/premio/mycity