09 Gen, 2024 | Consulenza, In evidenza
Riproponiamo l’articolo di Chiara Meoli per Cantiere Terzo Settore relativo alle misure per ETS contenute nella nuova legge di bilancio
Il 29 dicembre 2023 è stata definitivamente approvata la legge di bilancio 2024 (legge 30 dicembre 2023, n. 213) per circa 28 miliardi di euro, gran parte dei quali risultano rivolti al taglio del cuneo fiscale e contributivo per determinate categorie di soggetti e al finanziamento di misure a sostegno del lavoro e delle famiglie.
Pur nell’assenza di previsioni specifiche rivolte al Terzo settore e al sostegno degli enti del Terzo settore, per quanto di stretto interesse si segnala:
- il rifinanziamento per l’anno 2024 del Fondo destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, di carburanti e abbonamenti a mezzi di trasporto pubblico (cosiddetta Carta “Dedicata a te”) per 600 milioni di euro (art. 1, comma 1);
- il rifinanziamento per 50 milioni di euro del Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti (art. 1, comma 6);
- interventi per il personale della Croce Rossa relativi al trattamento economico di alcune tipologie di personale ai fini della riorganizzazione dell’Associazione italiana Cri (art. 1, comma 26);
- una specifica norma relativa alle assunzioni a tempo indeterminato presso Regioni e Province autonome negli uffici del registro unico nazionale del Terzo settore da destinare al potenziamento degli uffici regionali e provinciali del Runts (art. 1, comma 37);
- una norma interpretativa in materia di esenzione Imu per gli immobili destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive o attività di religione o di culto con riguardo alle attività svolte da enti pubblici e privati diversi dalle società, trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale, organismi di investimento collettivo del risparmio residenti nel territorio dello Stato (art. 1, comma 71);
- come sostegno all’infanzia, un incremento del buono per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici e privati, e per forme di supporto domiciliare per bambini aventi meno di tre anni di età e affetti da gravi patologie croniche (art. 1, commi 177- 178);
- nell’ambito delle misure per la lotta alla droga, l’istituzione del Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026: l’importo è comprensivo delle risorse per il finanziamento dei progetti per la prevenzione e il recupero dalle tossicodipendenze (art. 1, comma 186);
- un finanziamento permanente, a decorrere dal 2024, nella misura di 6 milioni di euro, in favore del cosiddetto reddito di libertà per le donne vittime di violenza e il sostegno delle donne in condizione di maggiore vulnerabilità, nonché alla promozione, attraverso l’indipendenza economica, di percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà (art. 1, commi 187-189);
- specifiche disposizioni per l’attuazione dei livelli delle prestazioni sociali (Leps) per la non autosufficienza (art. 1, commi 198-200);
- una nuova integrativa alla norma che prevede le funzioni di monitoraggio, ricerca e controllo sulle imprese sociali, di cui all’art. 15 dlgs n. 112/2017.
- In particolare, al comma 4 del citato art. 15 – ove si dispone che con decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali sono definiti le forme, i contenuti e le modalità dell’attività ispettiva sulle imprese sociali, nonché il contributo per l’attività ispettiva da porre a loro carico – viene integrata la previsione disponendo che il decreto stabilisca anche la relativa destinazione di tale attività ispettiva.
- È inoltre aggiunto il comma 4-bis al richiamato art. 15, prevedendosi che le somme dovute a titolo di contributo per l’attività ispettiva a carico delle imprese sociali, non aderenti ad alcuna associazione di cui al comma 3 dello stesso art. 15, siano versate all’entrata del bilancio dello Stato, per essere riassegnate, con decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze, al pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ai fini del successivo trasferimento all’ispettorato Nazionale del lavoro e agli altri enti eventualmente legittimati (art. 1, comma 201);
- l’istituzione di un Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità, con una dotazione pari a 177.454 euro per l’anno 2024 e a 231.807.485 euro annui a decorrere dal 2025: l’importo corrisponde alle risorse complessive di Fondi preesistenti che vengono conseguentemente abrogati, quali il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, il Fondo per l’assistenza all’autonomia ed alla comunicazione degli alunni con disabilità, il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare ed il Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia.
- Viene inoltre incrementato di 85 milioni di euro annui, a decorrere dal 2026, il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità, destinato alla copertura finanziaria degli oneri derivanti da futuri interventi legislativi in materia di disabilità (art. 1, commi 210-216);
- di vincolare una quota pari a 50 milioni di euro per l’anno 2024 e una quota pari a 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025 per consentire l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) (art. 1, comma 235).
03 Gen, 2024 | Consulenza, In evidenza
Il decreto legge 21 ottobre 2021 n. 146 (art. 5, comma 15-quinquies), prevede che alle organizzazioni di volontariato (Odv) e alle associazioni di promozione (Aps) che abbiano conseguito nell’anno precedente ricavi non superiori a 65.000 euro si applica, dal 1° gennaio 2024 e ai soli fini dell’Iva, il cosiddetto regime forfettario dei contribuenti minimi (legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1, commi da 58 a 63).
Tale disposizione è probabilmente legata alla tempistica relativa all’entrata in vigore delle novità in materia fiscale per il Terzo settore che non si è allineata alle aspettative (il cambio di regime Iva da “esente” a “escluso”, che però è stato prorogato dal 1° gennaio al 1° luglio 2024), e si presta a diversi dubbi interpretativi.
Quello che appare pacifico è che le Odv e le Aps, laddove svolgano attività di tipo commerciale, anche dopo il 1° gennaio possano comunque continuare ad utilizzare il regime Iva per cui hanno optato fino ad ora (ad esempio il regime di cui alla legge 398/91, che è quello utilizzato dalla stragrande maggioranza degli enti di tipo associativo), e non siano quindi obbligate ad optare per il menzionato regime fiscale previsto dalla legge 190/2014 (art. 1, commi da 58 a 63).
Nella tabella sottostante si raffigura graficamente la situazione appena descritta.
Tipologia di organizzazione |
Cosa cambia dal 1° gennaio 2024 |
Odv e Aps che non svolgono alcun tipo di attività commerciale |
Nulla, continuano ad operare come oggi |
Odv e Aps che svolgono attività commerciale (avvalendosi del regime L.398/91 o di altro regime Iva) |
Nulla, continuano ad utilizzare il regime Iva per cui hanno optato (anche qualora avessero avuto ricavi commerciali nell’anno precedente non superiori a 65.000 euro) |
Occorre inoltre chiarire come la disposizione menzionata non anticipa in alcun modo la modifica al regime Iva e il conseguente passaggio da esclusione a esenzione per alcune fondamentali attività svolte dagli enti associativi, la cui operatività è prevista per il 1° luglio 2024 (il tema è stato trattato nell’articolo “Terzo settore, il cambio del regime Iva slitta al 1° luglio 2024”), sempre che non intervengano ulteriori proroghe.
di Daniele Erler per Cantiere Terzo Settore
02 Gen, 2024 | In evidenza
L’Agenzia per la Coesione Territoriale, in collaborazione con il Forum Terzo Settore, ha avviato la ricerca “Terzo Settore e Pubblica Amministrazione: analisi quali-quantitativa del rapporto tra privato sociale ed enti pubblici”. L’obiettivo è quello di acquisire informazioni utili sulle relazioni tra Pubbliche Amministrazioni ed Enti del Terzo Settore, per il miglioramento e l’implementazione delle esperienze di co-programmazione e co-progettazione.
Gli ETS possono partecipare all’indagine online, in modalità anonima ed entro il 15 gennaio 2024, seguendo 4 percorsi, a seconda se abbiano o meno rapporti con le PPAA, se abbiano solo rapporti di co-programmazione, solo di co-progettazione o entrambi. Al termine della compilazione del questionario, inoltre, si potrà dare la disponibilità per un’intervista per ulteriori approfondimenti.
Il Codice del Terzo Settore ha aperto le porte all’amministrazione condivisa, introducendo con l’articolo 55 importanti evoluzioni nel rapporto tra ETS ed Enti Pubblici: questo ha consentito un maggiore protagonismo del Terzo settore nell’ideazione e realizzazione delle politiche pubbliche a favore delle comunità.
Una prima indagine stima che ad oggi sono oltre 1000 le esperienze di amministrazione condivisa, che si sommano agli storici rapporti degli scorsi anni, come le convenzioni o i piani di zona, tra ETS e Pubbliche Amministrazioni.
Attraverso un’acquisizione sistematica ed estesa a tutta l’Italia di informazioni utili, l’Agenzia per la Coesione Territoriale e il Forum Terzo Settore puntano a far compiere un ulteriore passo in avanti alla pratica dell’amministrazione condivisa, avvalendosi del fondamentale contributo di tutte le realtà di Terzo settore e dando rilievo alle loro esperienze.
02 Gen, 2024 | Bandi e opportunità, Consulenza, In evidenza
È stato pubblicato il bando per la selezione di 52.236 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero.
In particolare 51.132 operatori volontari saranno avviati in servizio in 2.023 progetti, afferenti a 328 programmi di intervento, da realizzarsi in Italia e 1.104 operatori volontari saranno avviati in servizio in 160 progetti, afferenti a 30 programmi di intervento, da realizzarsi all’estero
I progetti hanno una durata tra 8 e 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore per i progetti di 8 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana.
Gli operatori volontari selezionati dovranno sottoscrivere con il Dipartimento un contratto che fissa, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in euro 507,30 salvo incremento sulla base della variazione, accertata dall’ISTAT.
Per poter partecipare alla selezione occorre individuare il progetto di SCU su cui essere impegnati. Per accedere all’elenco dei progetti di SCU in Italia e all’estero occorre utilizzare il motore di ricerca “Scegli il tuo progetto in Italia” e “Scegli il tuo progetto all’estero”.
Gli aspiranti operatori volontari, ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni, dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on line (DOL). C’è tempo fino alle ore 14.00 del 15 febbraio 2024 per candidarsi ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2024 e il 2025 su tutto il territorio nazionale e all’estero
Per maggiori informazioni clicca qui
02 Gen, 2024 | Terza di Copertina
Il calendario formativo nazionale dell’Alveare Csv Formazione continua ad arricchirsi anche per il mese di febbraio. Oltre ai due cicli di appuntamenti del Csv di Genova dedicati agli aspetti contabili e amministrativi di un’associazione, sono in programma il nuovo incontro del Csv Palermo sugli strumenti digitali più utili al volontariato e il corso proposto dal Csv di Catania su due temi di grande attualità, vale a dire la parità di genere e la crisi climatica.
Scopri su Gluo, la piattaforma collaborativa del volontariato, queste e altre occasioni di formazione gratuita e on line, rivolte a volontari e volontarie di tutta Italia.
1-6-15-20 febbraio – 5 marzo. Il rendiconto per cassa. Il Csv di Genova propone un webinar per supportate nella redazione del rendiconto per cassa gli ETS con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate inferiori a € 220.00. Nel corso dell’incontro verranno analizzate le sezioni del rendiconto di cassa.
1, 6, 15, 20, 29 febbraio – Il bilancio per gli Ets con entrate superiori a € 220.000. Sempre dal Csv Genova un appuntamento dedicato agli Ets con entrate complessive superiori a € 220.00 nella redazione del bilancio di esercizio. Nel corso del webinar, verrà analizzato lo schema di bilancio con particolare attenzione alle sezioni del rendiconto gestionale.
9 febbraio – #Volontaridigitali – Graphic & design. Un incontro del Csv Palermo che segue quello dedicato alla brand Identity, per lavorare alla propria brand identity partendo dalla grafica e dal design del logo, del materiale stampa, dal design dei contenuti digitali.
13-15-20 febbraio – Cosa dice l’Agenda 2030 sulla parità di genere e sull’emergenza climatica in corso? Una proposta formativa dal Csv Catania che offrirà una panoramica dell’Agenda e dei pilastri sui quali è costituita, un approfondimento su 2 SDGs e un collegamento con il report annuale dell’ASVIS, insieme ad alcuni strumenti di approfondimento utili.
14 febbraio – Raccogliere e analizzare dati con gli strumenti google. Durante il corso del Csv Genova verranno presentati, anche tramite dimostrazioni ed esercitazioni pratiche, gli strumenti gratuiti di Google Moduli e le funzionalità di Google Fogli, utili all’analisi e alla presentazione dei dati raccolti.
19, 26 febbraio – La comunità come luogo ristorativo: buone pratiche a confronto. L’incontro proposto dal Csv Verona si pone come obiettivi principali quelli di: far conoscere la giustizia ripartiva, comprendere quale possa essere il ruolo della comunità, presentare delle esperienze realizzate nell’attivazione della comunità.
L’Alveare è disponibile su Gluo, la piattaforma collaborativa per volontari, cittadini, enti profit e non profit, per proporre o usufruire di occasioni formative, scambiare o condividere strumenti, spazi e consigli.