06 Feb, 2019 | News dalle odv, Senza categoria
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, investito della questione circa la natura giuridica dell’Associazione Croce Rossa Italiana e dei suoi Comitati alla luce del Codice del Terzo Settore, ha confermato che l’iscrizione al Registro Unico Nazionale Terzo Settore e la qualificazione dell’Associazione e dei suoi Comitati come organizzazione di volontariato discende “direttamente dalla legge speciale che disciplina l’Associazione e le attribuisce la qualificazione di ODV” e cioè dall’art. 1 del D.Lgs. n.178/2012.
Tanto vale anche, nelle more dell’entrata in vigore del RUNTS, rispetto ai registri medio tempore operanti e, dunque, il registro regionale delle ODV.
Il Ministero ha precisato che le istanze di iscrizione nei registri del volontariato di riferimento di ciascun Comitato devono essere accolte dalle Amministrazioni deputate alla tenuta dei registri, non residuando margini di discrezionalità o valutazione in capo alle stesse.
Inoltre, il Ministero ha ribadito che “la norma di riferimento non si limita a qualificare l’Associazione e i suoi Comitati come odv di diritto, ma prevede, sempre di diritto, che tali enti siano effettivamente iscritti, anche in deroga ad eventuali previsioni recate dalle normative attuative della legge n. 266/1991 nelle parti in cui le stesse sono state mantenute vigenti per effetto del regime transitorio.
Pertanto, in considerazione della qualificazione ex lege dell’Associazione e dei Comitati quali organizzazioni di volontariato e al fine di riallineare la situazione di fatto con quella di diritto, il Ministero ha invitato ciascuna Regione e Provincia Autonoma interessata a provvedere all’iscrizione dei Comitati CRI che ne facciano richiesta, anche avvalendosi del supporto del rispettivo Comitato regionale, nei rispettivi registri ODV regionali medio tempore operanti e alla contestuale cancellazione dei predetti enti dai rispettivi registri APS, ove dovessero risultare ivi iscritti.
06 Feb, 2019 | News dalle odv
Libera ha scelto Padova per stare vicino a chi, nel Nordest, non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi di potere, ma per valorizzare l’opera di tante realtà, laiche e cattoliche, istituzionali e associative, impegnate in quella terra difficile ma generosa per il bene comune, per la dignità e la libertà delle persone.
Il prossimo 21 marzo, la XXIV edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico, si svolgerà a Padova, scelta come piazza principale ma coinvolgerà il Veneto, Friuli Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano.
Il passaggio a Nord Est di Libera è un’occasione di riflessione e rilancio per questo territorio: si tratta di cogliere la strutturazione locale degli scambi commerciali, culturali e sociali esistenti, che hanno prodotto ricchezza e prosperità, ma che in parte hanno anche permesso a mafie e corruzione di diventare soggetti riconosciuti e strumenti riconoscibili in un così vasto territorio. Libera vuole porre la lente di ingrandimento sui territori del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia per analizzare come si sia posto in essere un piano di sviluppo locale, a partire da un importante patrimonio naturale, e quali siano stati gli effetti dell’incontro delle organizzazioni mafiose con il contesto imprenditoriale e politico triveneto.
“Il primo obiettivo – ricorda il presidente e fondatore don Luigi Ciotti – è la vicinanza alle famiglie di chi ha perso la vita. Non si tratta di una celebrazione, ma di memoria viva che si traduce in impegno e responsabilità concreta». Perchè nel Nordest – e le tante inchieste giudiziarie lo stanno a dimostrare – la criminalità organizzata ha attecchito e prosperato con lo spaccio di droga, ma pure nel più recente traffico di rifiuti, nelle finanze, nel riciclaggio di denaro sporco con l’acquisto di immobili, fino alle redditizie sale scommesse”.
In Campania la XXIV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti avrà luogo, sotto forma di manifestazione regionale, ad Avellino, per aprire nuovi orizzonti di giustizia sociale, per sottolineare il fatto che un’intera regione è impegnata nei processi di contrasto alle camorre e per accendere i riflettori in una città in cui troppo spesso ci si sente immuni dai fenomeni camorristici e di corruzione.
La manifestazione si muoverà dal Piazzale Stadio di Avellino per promuovere un percorso di memoria che si sviluppa dentro la città.
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06 Feb, 2019 | News dal Csv
Informiamo i nostri utenti che lo Sportello Costiera situato nella Casa Comunale di Piano di Sorrento (Piazza Cota) sarà aperto al pubblico il MARTEDI’ e non più di giovedì. Restano invariati invece gli orari:
dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 .
Per maggiori informazioni o per prenotare un appuntamento:
Sportello Costiera
0815344411 int.44
3270399184
sportellocostiera@csvnapoli.it
06 Feb, 2019 | News dalle odv
Una crisi globale come quella della plastica ha bisogno di una risposta globale ma al momento non esiste alcun trattato internazionale che affronti questo problema al livello mondiale e transfrontaliero. Per questo è partita una Petizione promossa dal WWF in tutti i paesi dove è presente l’Associazione: l’invito è rivolto ai cittadini del mondo perché chiedano ai capi di stato di stipulare un Global Deal giuridicamente vincolante fra Paesi delle Nazioni Unite per fermare la dispersione di plastica in natura entro il 2030. E’ il primo passo di una campagna globale del WWF e in Italia sono in programma nel 2019 numerosi appuntamenti di sensibilizzazione, tutti sotto il segno di una Natura #PLASTICFREE.
Senza provvedimenti, entro il 2050, nei mari del mondo ci sarà più plastica che pesce e il Mediterraneo rappresenta un’area trappola con livelli record di inquinamento da microplastiche che minacciano la vita marina e la salute umana.
Ecco alcuni numeri dell’emergenza: 95%, è la percentuale di plastica contenuta nei rifiuti del Mar Mediterraneo che soffoca habitat e specie; 1,25 milioni di frammenti per km2 è la concentrazione record di microplastiche nel Mediterraneo, quasi 4 volte superiori a quelle registrate nell’isola di plastica del Pacifico settentrionale; oltre il 90% dei danni provocati dai nostri rifiuti alla fauna selvatica è dovuto alla plastica; 134, sono le specie vittime di ingestione da plastica nel Mediterraneo (tra cui tutte le specie di tartaruga marina, che scambiano i sacchetti di plastica per prede); l’Europa è il secondo produttore di plastica al mondo; 2,1 sono i milioni di tonnellate di imballaggi di plastica consumati ogni anno dagli italiani.
Per il WWF l’Accordo globale dovrà definire obiettivi stringenti, per ogni singolo Paese, di riduzione dell’inquinamento da plastica e soprattutto vincolare i singoli paesi alla creazione di Piani d’azione nazionali per raggiungere gli obiettivi stabiliti.
L’Italia ha già fatto molto contro l’inquinamento da plastica: ha vietato l’utilizzo di shopper di plastica per la spesa dal 1° gennaio 2011, dall’inizio del 2018 ha vietato l’uso di sacchetti di plastica ultraleggeri per gli alimenti, dal 1° gennaio 2019 è vietato l’uso di bastoncini cotonati non biodegradabili e dal 1° gennaio 2020 l’uso di microplastiche nei cosmetici. Ma oggi il nostro Paese ha un’ulteriore occasione per mantenere e rafforzare la sua leadership su scala europea, sposando le richieste della petizione globale.
Chiediamo un ACCORDO GLOBALE contro l’inquinamento da plastica!
Firma ora…clicca qui
06 Feb, 2019 | News dalle odv
L’Azienda Cruciani C ha ideato per AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma ONLUS), in occasione di San Valentino, un elegante bracciale in pizzo macramè con un cuore color lampone, al centro, e venti nodini della solidarietà.
La collaborazione tra Cruciani e AIL, attiva dal Natale 2012, è tra le iniziative di raccolta fondi con aziende più significative per l’Associazione.
Dal 2012 a oggi sono stati distribuiti oltre 200 mila bracciali, tutti i fondi raccolti si sono trasformati direttamente in servizi di assistenza da parte delle 81 Sezioni provinciali per i malati in tutta Italia, e in terapie innovative e meno tossiche per migliorare la qualità di vita dei pazienti ematologici.
In seguito a questa partnership, per l’AIL è stato possibile finanziare progetti importanti di ricerca e assistenza ai malati e, allo stesso tempo l’iniziativa ha aumentato la visibilità dell’azienda tra le persone sensibili alle tematiche solidali, permettendo all’Associazione di acquisire nuovi donatori.
Il bracciale ha un costo di 10 euro ed è acquistabile online su shop.ail.it