Trasporto ferroviario e mobilità sostenibile. Ecco il Rapporto Pendolaria 2021.

Fino all’8 marzo 2020, data di inizio del lockdown, i segnali per il trasporto ferroviario erano positivi ovunque, con numeri in crescita dalle metro all’alta velocità. Ma con la pandemia, la riduzione degli spostamenti e le limitazioni al riempimento massimo per garantire il distanziamento, a pagare i disagi maggiori sono i pendolari delle linee peggiori d’Italia che, purtroppo, si confermano senza miglioramenti.

Il Next Generation EU potrebbe rappresentare la svolta per un trasporto su ferro sostenibile, se le risorse europee disponibili fossero accompagnate da una chiara e puntuale visione di obiettivi, riforme e investimenti che da qui al 2030 guardino in primo luogo agli spostamenti nelle aree urbane e alla rete ferroviaria del Sud. Una visione che finora è mancata, come evidenzia il rapporto Pendolaria 2021. Un studio che guarda al futuro.

Pendolaria è la storica campagna di denuncia di Legambiente dedicata ai treni regionali e locali, al pendolarismo ed alla mobilità urbana, nata per contribuire a creare un trasporto ferroviario regionale e locale moderno, per città meno inquinate e più vivibili.

Obiettivo Terra, al via il contest fotografico che vuole valorizzare il patrimonio ambientale

In occasione della Giornata Mondiale della Terra che si terrà il 22 Aprile 2021, La Fondazione UniVerde e la Società Geografica Italiana Onlus promuovono la XII edizione del concorso fotografico ‘Obiettivo Terra‘. Il contest è mirato a tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale  nei parchi nazionali e regionali italiani e a manifestare la solidarietà nei confronti delle aree protette, per promuovere il turismo sostenibile e responsabile e per conservare le tradizioni locali agricole, enogastronomiche, artigianali e storico culturali.

Il concorso consiste nel rappresentare in un’immagine un Parco Nazionale, Interregionale o Regionale italiano oppure un’Area Marina protetta, una Riserva Statale o Regionale.

Sono ammesse al concorso solo foto ‘originali’ ottenute da un unico scatto; in formato digitale, a colori, di risoluzione minima 1600×1200 in formato orizzontale o verticale che non superino i 15 Mb. La fotografia presentata non deve essere già stata premiata in concorsi italiani o esteri.

Per partecipare è necessario essere cittadini italiani maggiorenni o stranieri residenti o domiciliati in Italia.

Premi
-primo premio del valore di € 1.000
-targa, ricordo dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana
-esposizione foto su una maxi-affissione a Roma

Menzioni speciali
Saranno inoltre selezionate tra le foto pervenute le vincitrici delle menzioni speciali per ognuna delle seguenti categorie: alberi e foreste; animali; area costiera; fiumi e laghi; paesaggio agricolo; turismo sostenibile. Per l’anno 2021 sono istituite le menzioni speciali: borghi; obiettivo mare; obiettivo Roma; parchi dal cielo.

Premio Parco Inclusivo 2021
Premio all’area protetta che si è distinta per aver favorito l’accessibilità a la fruibilità alle persone con disabilità e a mobilità ridotta, in collaborazione con FIABA ONLUS.

La partecipazione al concorso è gratuita.

Per inviare gli scatti c’è tempo fino al 21 marzo 2021.

Per maggiori informazioni Vai al sito 

Migranti, accoglienza e riferimenti normativi: aperte le iscrizioni ai workshop di Anci Campania

Migranti, accoglienza e riferimenti normativi” è questo il titolo dei due workshop, organizzati da Anci Campania e rivolti agli operatori pubblici e a operatori del privato sociale della regione Campania nell’ambito del progetto Impact. Gli incontri intendono migliorare l’approccio dei dipendenti pubblici alle differenze culturali e ampliare le conoscenze degli operatori sulla normativa vigente nel settore migrazione.

I due appuntamenti si terranno in modalità on line lunedì 22 febbraio e martedì 23 febbraio dalle ore 14.30 alle ore 18.30. Modalità e organizzazione dell’accoglienza, i sistemi di accoglienza, il lavoro di equipe all’interno dei progetti SAI/Siproimi, l’integrazione dei migranti nella comunità ospitante sono alcuni dei temi che saranno affrontati dagli esperti del settore coinvolti nei worshop.

Per informazioni è possibile inviare una email all’indirizzo impact.ancicampania@gmail.com. Per iscriversi è, invece, necessario compilare il modulo di iscrizione entro lunedì 21 febbraio. Il modulo è disponibile al seguente link https://forms.gle/MiGZCwm48V7QZpuD9

IMPACT CAMPANIA ha lo scopo di favorire l’integrazione dei cittadini stranieri sul territorio regionale. Il progetto è finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione ed è realizzato dalla Regione Campania, capofila, e da un ampio partenariato di enti istituzionali e del terzo settore (Anci Campania, Cantiere Giovani Cooperativa Sociale, CIDIS Onlus, Consorzio La Rada, Cooperativa Sociale Credito Senza Confini, Dedalus Cooperativa Sociale, Less Impresa Sociale, LTM – Gruppo Laici Terzo Mondo, Tertium Millennium Società Cooperativa Sociale, Traparentesi Onlus).

“Vaccinare i volontari prima possibile”. Cresce la pressione delle associazioni

Riproponiamo l’articolo di CSVnet relativo agli ultimi appelli dei Centri di Servizio al Volontariato per inserire i volontari attivi nel terzo settore nelle liste prioritarie dopo il personale sanitario e le categorie a rischio.

Vaccinare prima possibile tutti i volontari, non solo quelli impegnati nel settore socio-sanitario d’urgenza, sulle ambulanze, a diretto contatto con i malati, ma anche chi è coinvolto in attività di solidarietà più trasversali e sta facendo da mesi la propria parte per contrastare gli effetti della pandemia.

La richiesta è stata avanzata da Francesco Riondino, presidente del coordinamento dei centri di servizio per il volontariato pugliesi – BariFoggiaTaranto e Brindisi-Lecce – che insieme a Davide Giove, portavoce del Forum terzo settore regionale, hanno scritto al presidente Michele Emiliano e all’assessore regionale alla sanità Luigi Lopalco, per far inserire “tra le categorie che devono ricevere il vaccino dopo il personale sanitario, parasanitario e le categorie a rischio anche i volontari degli enti di terzo settore”.

Secondo le organizzazioni si tratta di una possibilità già prevista a livello nazionale nel “Piano strategico Vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19” che prevede di inserire “altre categorie di popolazioni, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali… qualora venissero identificate particolari categorie a rischio”.

“Naturalmente” – spiegano i due rappresentanti regionali – tale misura di profilassi dovrebbe essere adottata in via prioritaria ai volontari che svolgono attività che li espongono al contagio e, inoltre, nelle quali possono diventare loro stessi, se positivi asintomatici, portatori del Covid-19”.

La questione sollevata dalla Puglia è solo l’ultimo tassello di un confronto acceso in diverse regioni tra organizzazioni ed enti locali per accelerare le vaccinazioni dei volontari.

Ad esempio, in occasione della presentazione del nuovo Csv Belluno Treviso il neo presidente Alberto Franceschini ha rilanciato l’appello che aveva fatto i primi di gennaio per dare priorità nel piano vaccinale veneto “alle associazioni che si dedicano non solo ai trasporti sociali o alla consegna di generi di prima necessità, ma a chi si prende cura degli anziani e delle persone con disabilità, e sostiene le persone affette da patologie”. In Lombardia il coordinamento regionale dei Csv e il Forum terzo settore stanno facendo ugualmente pressioni sulla Regione per inserire gli enti di terzo settore nelle vaccinazioni: una riunione in merito è prevista per venerdì prossimo.

Anche il Csv di Venezia ha affrontato la questione, chiedendo all’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin di immunizzare i volontari in maniera prioritaria insieme al personale sanitario. Quotidianamente queste persone si occupano di “trasportare i nostri concittadini a fare una visita o aiutarli nelle tante incombenze quotidiane legate all’erogazione delle prestazioni sanitarie” sottolinea nell’appello il presidente del Csv Mario Morandi “svolgendo, con abnegazione e coraggio, un servizio particolarmente rischioso in termini di contagio”.

L’emergenza sanitaria non ha fermato nemmeno i volontari del Molise, dove il Csv regionale si è recentemente adoperato per continuare a supportare il loro impegno fornendo kit igenizzanti, mascherine e 3mila test sieroglogici (in collaborazione con Avis) per i centri trasfusionali e 6 comuni del territorio. “I volontari non si fermano, ma hanno paura – commenta la direttrice del Csv Lorena Minotti -. Temono il contagio e ‘sperano’ nel vaccino che permetta loro di operare con maggiore serenità e sicurezza” spiega la direttrice, specificando che al momento i volontari della regione non riesntrano nelle liste per le vaccinazioni e non hanno ricevuto comunicazioni in merito.

L’appello è stato rilanciano anche in Campania dal Csv Irpinia Sannio “Vogliamo che venga riconosciuto e tutelato il ruolo ed il lavoro di quei volontari che in questi mesi di pandemia non hanno mai fatto mancare il loro contributo” commenta nella nota il presidente Raffaele Amore.

Come detto, se molti volontari attivi in organizzazioni come la Croce rossa, Misericordie e Anpas sono stati già vaccinati, tutti gli altri sono esclusi dalle prime fasi del piano. Si tratta di una “zona grigia” di attività che pur non essendo prettamente socio sanitarie sconfinano in questo ambito, come spiega in Fabrizio Pregliasco, virologo e presidente Anpas.