CSV Napoli: come diventare socio della nostra associazione

Entra a far parte di CSV Napoli, diventa nostro socio. Partecipa, condividi e contribuisci a far crescere il volontariato organizzato dei nostri territori.

Possono associarsi a CSV Napoli ETS le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e gli altri Enti del Terzo settore, iscritti nei relativi Registri, esclusi quelli costituiti in una delle forme del libro V del codice civile, e con sede legale nella città metropolitana di Napoli.

Essere soci significa:
– partecipare attivamente alla vita dell’Associazione,
– partecipare attivamente all’approvazione delle linee programmatiche e dei piani annuali,
– contribuire ad identificare i bisogni del volontariato,
– contribuire a delineare gli indirizzi strategici,
– avere il diritto a partecipare all’elezione degli organi sociali e a candidarsi per farne parte.

Possono fare richiesta di iscrizione a socio le organizzazioni munite del seguente requisito previsto dall’articolo 4, comma 3 dello Statuto di CSV Napoli ETS :
a) Enti del Terzo settore che costituiscano un’articolazione territoriale così come definito dallo statuto di una rete associativa di cui all’art. 41 e ss. Del CTS, con almeno una sede legale ed operativa nell’area metropolitana di Napoli;

b) Enti del Terzo settore di secondo livello costituiti da almeno n. 4 ETS nell’area metropolitana di Napoli La base sociale di tali enti deve essere costituita da almeno quattro ETS e tutti non aderenti ad altra articolazione territoriale di rete associativa già aderente a “CSV Napoli ETS” ai sensi della lett. a)., che non appartengano ad altro ente del Terzo settore o rete associativa già aderente a “CSV Napoli ETS”.

Le domande di adesione possono essere inviate in qualsiasi momento dell’anno, attraverso l’apposita modulistica, all’indirizzo pec csvnapoli@pec.it, all’attenzione del consiglio direttivo che delibera al proposito.

Consulenza specialistica: prenota i servizi di assistenza legale e orientamento in materia di privacy e trasparenza

Rispondere ai bisogni dei territori con servizi di qualità che permettano alle associazioni di crescere e di operare con professionalità e autonomia. E’ questo l’obiettivo dei servizi di consulenza specialistica offerti gratuitamente dal CSV Napoli ai volontari e alle associazioni della città metropolitana di Napoli.

Assistenza in materia di privacy e trasparenzaè il nome del servizio che, come illustrato nel VIDEO ANIMATO, offre supporto legale rispetto a tematiche specifiche relative alla privacy, con analisi delle modalità di gestione e organizzazione adottate dall’associazione nonché orientamento all’applicazione del GDPR (Regolamento UE 2016/679).

Si chiama, invece, “Assistenza legale sulla normativa civilistica, amministrativa e giuslavorista” il servizio che, come si può vedere nel  VIDEO ANIMATO, offre consulenza legale, supporto all’attività di Advocacy e sostegno nello sviluppo di azioni di supporto alla stesura di convenzioni, ATS e atti con gli enti pubblici e privati.

E’ possibile prenotare le consulenze direttamente online attraverso l’area riservata del sito csvnapoli.it:

A questo link è disponibile il form per il servizio di Assistenza in materia di privacy

A questo link è disponibile il form per il servizio di Assistenza legale

Scuola, 5 mln per progetti in collaborazione con il Terzo settore

Il Ministero dell’Istruzione rafforza la collaborazione con il Terzo settore, per favorire il potenziamento degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti e per ampliare l’offerta formativa delle scuole su tutto il territorio nazionale. Lo fa con un avviso da 5 milioni di euro, finalizzato alla selezione di Enti del Terzo settore con cui far partire iniziative di co-progettazione ai sensi dell’art. 55, comma 3, del D.Lgs. n. 117/2017. Il Decreto dipartimentale di riferimento è il n. 66 del 27 luglio 2021. I progetti, destinati alle scuole, verteranno sui seguenti temi:

  • contrasto alle mafie e legalità;
  • inclusione (percorsi educativi finalizzati alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli studenti, per valorizzare al meglio il potenziale di apprendimento di ciascun alunno ed elaborare strategie a supporto degli allievi che si trovino in situazioni di svantaggio socio-culturale, anche con background migratorio, degli allievi che presentino difficoltà di apprendimento tali da comportare il rischio di insuccesso formativo e di abbandono, degli alunni con bisogni educativi speciali e degli alunni con disabilità);
  • sostenibilità e transizione ecologica (per sensibilizzare la comunità scolastica all’acquisizione di stili di vita sostenibili);
  • promozione dell’internazionalizzazione dei percorsi formativi;
  • promozione del libro e della lettura.

Il Ministero, una volta selezionati i migliori progetti, avvierà una co-progettazione con gli Enti selezionati. Il progetto finale, frutto di una elaborazione condivisa tra ETS/ATS e Ministero, sarà oggetto di una Convenzione che verrà stipulata tra ciascun soggetto selezionato e il Ministero, della durata di 12 mesi. Il Ministero pubblicherà un avviso rivolto alle scuole, che potranno candidarsi per realizzare, insieme agli Enti, le attività proposte: le risorse stanziate infatti non vanno direttamente all’Ente di Terzo settore ma saranno successivamente assegnate alle Istituzioni scolastiche, che saranno responsabili della realizzazione delle attività progettuali. A questo punto le scuole selezionate e beneficiarie del finanziamento stipuleranno apposita convenzione con ciascun ETS/ATS: in questa sede sarà possibile prevedere adeguamenti dei Progetti, sulla base delle caratteristiche e delle necessità specifiche e di contesto che si intendono soddisfare, in coerenza con il Piano triennale dell’Offerta formativa delle medesime Istituzioni scolastiche.

L’invio della candidatura da parte degli ETS o delle Associazioni Temporanee di Scopo sarà possibile fra il 30 luglio 2021 e le ore 12.00 del 31 agosto 2021.

Qui il decreto e la relativa modulistica.

 

 

 

L’organizzazione degli eventi in sicurezza: CSV Napoli lancia un nuovo corso di formazione

Le norme sulla sicurezza nei luoghi pubblici in caso di eventi sono diventate ormai molto stringenti e sono alla base dell’organizzazione di ogni manifestazione. Questo incide sull’operato delle associazioni che fanno di incontri, spettacoli e altri tipi di iniziative pubbliche una parte fondamentale della loro attività. Per consentire agli enti del Terzo Settore, e a tutti coloro che sono interessati a promuovere e organizzare eventi, di apprendere le novità introdotte negli ultimi anni, CSV Napoli realizza, in collaborazione con Stea Consulting, uno specifico progetto di informazione e formazione rivolto sia ai responsabili/quadri delle associazioni di volontariato che ai volontari che gestiscono operativamente gli eventi.

Tre i moduli proposti:

1. Organizzazione di eventi e manifestazioni (16 ore);
30 partecipanti previsti.
L’obiettivo del percorso formativo è quello di fornire ai responsabili delle associazioni indicazioni sulle modalità di organizzazione di eventi e manifestazioni. Il percorso di formazione prevede una prova finale. Gli incontri si terranno i giovedì dalle 14:00 alle 18:00 – il 16, 23, 30 settembre e 7 ottobre 2021.
Le iscrizioni a questo modulo sono aperte fino al 7 settembre 2021. Clicca qui per iscriverti.

2. L’addetto safety e security negli eventi e manifestazioni (8 ore);
30 partecipanti previsti.
Intendiamo formare gli operatori della sicurezza durante lo svolgimento degli eventi o manifestazioni sia organizzate dalla propria associazione che da altre organizzazioni che richiedono le specifiche competenze per le fasi di instradamento e monitoraggio dell’evento e la assistenza all’esodo in caso di emergenza. È prevista una prova finale.
Gli incontri si terranno i giovedì dalle 14:00 alle 18:00 – 21 e 28 ottobre 2021.
Le iscrizioni a questo modulo sono aperte fino all’ 11 ottobre 2021. Clicca qui per iscriverti.

3. La gestione degli alimenti negli eventi e manifestazioni (24 ore).
20 partecipanti previsti
Negli eventi e manifestazioni un particolare rilevo assume la gestione degli alimenti quando questi vengono prodotti e distribuiti al pubblico. I percorsi formativi predisposti hanno quali destinatari e durata:
– i Responsabili di industrie alimentari (è la figura ad esempio dell’organizzatore della manifestazione) la cui durata è di 12 ore;
– gli addetti di livello di rischio 1 (è la figura ad esempio del cameriere o di colui che distribuisce i pasti) la cui durata è di 4 ore;
– gli addetti di livello di rischio 2 (è la figura ad esempio del cuoco quando non coincide con il responsabile dell’industria alimentare) la cui durata è di 8 ore.
I singoli percorsi prevedono al termine oltre a delle verifiche interne anche una verifica finale dell’apprendimento da parte di una commissione costituita da funzionari dell’ASL che si terrà in presenza.
Gli incontri si terranno i giovedì dalle 14:00 alle 18:00  – 11, 18, 25 novembre, 02, 09, 16 dicembre 2021.
Le iscrizioni a questo modulo sono aperte fino all’ 1 novembre 2021. Clicca qui per iscriverti.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Per partecipare è necessario iscriversi ad ogni singolo modulo formativo. Gli incontri sono gratuiti e si svolgeranno on line. Sono ammesse assenze per massimo il 10% del monte ore di ogni corso. Le richieste, ricevute secondo l’ordine cronologico, saranno accettate sino ad esaurimento della disponibilità di posti.
Le attività sono rivolte ai volontari degli ETS della città metropolitana di Napoli. Ogni singolo corso sarà attivato a partire da un minimo di 15 iscritti.

Per maggiori informazioni scarica la locandina.

Progettiamo: dagli ideali agli strumenti operativi. Aperte le iscrizioni al corso di formazione

L’attività di progettazione sociale può rappresentare il momento in cui si esprimono i modelli valoriali di riferimento che sviluppano identificazioni e motivazioni, che si utilizzano per dare un senso al proprio impegno sociale. Così come può essere una pianificazione razionale, come lavoro d’impresa che difficilmente collima con i problemi delle persone e del territorio. Due approcci che sembrano rappresentare le organizzazioni di Terzo Settore ma pericolosi per le stesse in quanto rappresentazioni lontane dalla realtà e che immancabilmente portano ad elaborazioni progettuali insostenibili. Progettare per il cambiamento vuol dire avere la capacità di impiegare al meglio le risorse per attivare strategie funzionali e sostenibili e per fare questo occorre acquisire metodologie, competenze che favoriscano un approccio in grado di rispondere ai bisogni che emergono dal contesto sociale nel quale si opera.
Per questo CSV Napoli ripropone il corso di formazione “Progettiamo: dagli ideali agli strumenti operativi” allo scopo di introdurre le Organizzazioni di Terzo Settore al tema della progettazione sociale; chiarire gli obiettivi e il ruolo delle organizzazioni nelle logiche progettuali e fornire gli strumenti base utili alle attività connesse alla progettazione.

Il corso è destinato a volontari che pur non avendo esperienza nella tecnica della progettazione abbiano un’alfabetizzazione informatica di base e capacità di navigazione in rete e utilizzo di editor di testo e calcolo. L’attività prevede un week end residenziale, a carico CSV, dal venerdì alla domenica, durante il quale la presenza è obbligatoria.

Il corso partirà il 22 settembre. Per partecipare compilare l’apposito form online entro e non oltre il 13 settembre 2021. Le iscrizioni, ricevute secondo l’ordine cronologico, saranno accettate sino ad esaurimento della disponibilità di posti. Gli iscritti saranno contattati e riceveranno conferma dell’avvio del corso.

Per maggiori informazioni scarica la Locandina del corso.

Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri

La Fondazione CON IL SUD lancia il nuovo Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri, mettendo a disposizione 2 milioni di euro per sostenere progetti di contrasto e prevenzione di sfruttamento e caporalato in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. In particolare, il bando interessa i lavoratori stranieri nei settori agricolo, industriale (es. edilizia, comparto tessile) e terziario (es. consegne domiciliari, lavoro domestico, settore della ricettività, trasporti, logistica), promuovendo il lavoro regolare come strumento di integrazione sociale, anche con il coinvolgimento diretto delle aziende. Il Bando scade il 17 settembre.

É una fase critica, la pandemia ha colpito tutti, aziende e lavoratori, ma è anche l’occasione per rivedere il sistema di contrasto al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori stranieri, non possiamo tornare indietro a come era prima – ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD. Si riparte con le grandi produzioni agricole meridionali, che richiedono molta manodopera: dalla raccolta delle angurie a quella dei pomodori. Intervengono nuove esigenze legate al covid, dalle vaccinazioni ai trasporti per citarne alcune, per garantire la sicurezza dei lavoratori e delle comunità. Vogliamo affrontare davvero il fenomeno? Allora partiamo da politiche di ‘integrazione sociale’, che tengano conto delle varie esigenze, mettendo al centro la ‘persona’, con i suoi diritti e doveri, e la ‘comunità’ con le responsabilità collettive. Se non c’è una visione di insieme del fenomeno, volontà e pragmatismo nell’affrontarlo, non si va da nessuna parte, vale a livello nazionale o europeo, ma vale anche a livello territoriale”.

Nonostante il settore agricolo sia ancora quello in cui caporalato e sfruttamento dei lavoratori stranieri sono maggiormente diffusi, purtroppo il fenomeno si allarga anche ad altri settori (in particolare trasporti, costruzioni, logistica e servizi di cura) e coinvolge diverse categorie di immigrati: se in passato si trattava per lo più di persone prive di permesso di soggiorno e in condizioni di irregolarità, oggi ad essere maggiormente sfruttati sono gli immigrati provenienti dall’Europa dell’Est, i richiedenti asilo e i titolari di protezione.

Le proposte progettuali dovranno prevedere interventi dedicati ai lavoratori stranieri che vivono situazioni di difficoltà e sfruttamento lavorativo e, se presenti in Italia, delle loro famiglie, favorendone il protagonismo attivo, l’autonomia, l’inclusione sociale e la possibilità di trovare un lavoro che garantisca condizioni dignitose, offrendo protezione e assistenza. Sarà possibile prevedere percorsi formativi e di conoscenza dei diritti, di orientamento professionale, servizi di prima assistenza sanitaria e orientamento socio-legale, soluzioni abitative e condizioni di accesso e trasporto ai luoghi di lavoro dignitosi, occasioni di incontro e condivisione per favorire l’ integrazione tra culture e il legame con il territorio, attività di sensibilizzazione e orientamento al lavoro legale dedicate alle aziende, azioni di advocacy per incidere sulle politiche nazionali e locali di contrasto a caporalato e sfruttamento lavorativo.

Le partnership di progetto dovranno essere composte da almeno tre organizzazioni, di cui una organizzazione di terzo settore come soggetto responsabile. Oltre al mondo non profit potranno partecipare anche quello economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca.

Il bando si svilupperà in due fasi: la prima sarà finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, mentre la successiva, di rimodulazione, avrà l’obiettivo di ridefinire eventuali criticità rilevate nella fase di valutazione.

Le proposte dovranno essere presentate online, attraverso la piattaforma Chàiros.

SCARICA IL BANDO

Giovedì 1 luglio alle 10.30 ci sarà la presentazione tecnica del bando, aperta ai CSV e agli Enti di Terzo settore del Sud Italia interessati alla partecipazione. La presentazione si svolgerà in modalità online, per iscriversi è necessario compilare il seguente modulo >> https://forms.gle/EG1Tu3LwqBVeivPo6.