E’ ormai entrato in vigore il Dpcm del 26 aprile 2020 con le indicazioni per la “cauta ripartenza” di diverse attività, dopo il lockdown dovuto dall’emergenza coronavirus. Per gli enti non profit vengono allentate in parte le restrizioni finora previste, ma rimane il principio predominante della prudenza. Per l’occasione CSVnet inaugura Question time, nuova video rubrica in cui gli esperti rispondono ai dubbi più stringenti sulla normativa per il terzo settore.

Si tratta di brevi video di approfondimento per sciogliere alcuni dubbi sull’applicazione della normativa di settore, con l’obiettivo di chiarire punti oscuri e offrire un’interpretazione condivisa dei nodi più complicati. Saranno coinvolti esperti in ambito giuridico, fiscale, amministrativo e non solo. Uno strumento in più che si va ad aggiungere ai focus e gli articoli dedicati al tema per offrire un’informazione di servizio non solo ai Csv ma a tutte le organizzazioni non profit.

La prima uscita è su come fare attività di volontariato in questa fase 2 dal 4 al 18 maggio per la gestione dell’emergenza coronavirus. Per l’occasione risponde alle domande Raffaele Mozzanica, avvocato esperto di enti del terzo settore e docente di diritto amministrativo dei servizi sociali presso l’Università Bicocca di Milano.

Quali sono gli ambiti in cui è possibile fare volontariato? Chi può farlo? Quali documenti deve avere con sé un volontario nei suoi spostamenti? Quali regole deve seguire? Come si devono coordinare le organizzazioni non profit e gli enti locali?

Queste le domande rivolte a Mozzanica dello Studio legale Luca Degani di Milano che ha curato per CSVnet “Prime indicazioni sull’attività e la mobilità dei volontari” un primo parere sul volontariato durante la prima fase di emergenza.