La cura dei disordini alimentari deve rimanere alla portata di tutti. Questo l’appello lanciato insieme ad una raccolta di firme per evitare la chiusura del centro dei Disturbi del comportamento alimentare di Viale Adriano 16 nel quartiere Soccavo a Napoli.

A partire dal 1 dicembre, data prevista per l’interruzione di ogni attività, si annullerebbe, così, un polo di eccellenza nella diagnosi e trattamento di questo tipo di psicopatologie. La continuità terapeutica è fondamentale per chiunque voglia intraprendere un percorso di trasformazione profonda della propria vita, non solo mettere un cerotto su un’operazione a cuore aperto: in base alle “migliorie” della delibera, la continuità verrà rotta e con essa tutti gli equilibri faticosamente guadagnati tra sangue, sudore e lacrime dei pazienti e dei familiari che si struggono ogni giorno nel vedere i propri cari soffrire di un male così oscuro e profondo.

In questo periodo di emergenza sanitaria le persone affette da DCA sono notevolmente aumentate e la decisione di modificare il funzionamento di una struttura che reca sostegno a diverse persone che sono affette da questo disturbo, potrebbe produrre risultati gravi e irreversibili, la cui colpa ricadrebbe sui responsabili della decisione di attuare le modifiche al trattamento dei DCA.

In aggiunta, sostenere una spesa che includa nutrizionista, psicologo, psichiatra ed eventuali farmaci non è alla portata di tutti i pazienti che hanno trovato finora rifugio in un servizio statale: ragion per cui molti pazienti sarebbero lasciati a loro stessi.

Per fermare la chiusura c’è bisogno anche del tuo aiuto. I disturbi del comportamento alimentare sono la psicopatologia con il triste primato del più alto tasso di mortalità, con la tua firma  puoi permettere alle persone affette da tali disturbi di continuare a provare a vivere una vita degna di essere vissuta.

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