Una task force di psicologi e sociologi per far fronte alle difficoltà derivanti da questo periodo di emergenza. Ad attivarla l’associazione Aima Napoli Onlus per offrire sostegno alle famiglie che stanno combattendo non solo contro la diffusione del nuovo coronavirus, ma anche contro il terribile spettro dell’Alzheimer.

Purtroppo le stringenti misure adottate dal governo per contrastare il contagio hanno delle tragiche ripercussioni sullo stato cognitivo ed emozionale di persone affette da demenza che, dapprima in trattamento presso sedi Aima, centri diurni o cliniche, sono stati privati di interventi di stimolazione cognitiva; causando con ciò non poche fratture nel delicato equilibrio di salute che i tanti professionisti quotidianamente si impegnano a preservare. Di conseguenza molte famiglie si sono ritrovate a dover accudire i propri cari senza il sostegno di un reddito, per coloro che hanno dovuto fermare o ridimensionare le loro attività lavorative, senza poter fornire loro l’adeguato trattamento terapeutico, se non quello farmacologico; altri sono stati costretti a trasferirsi a casa dei propri genitori, privi oggi anche dell’apporto assistenziale di operatori/badanti, lasciando soli, per settimane, figli e coniugi. In altri casi, vi sono pazienti privi di rete familiare, incapaci di comprendere lo stato di emergenza e di provvedere alla propria sussistenza; spesso escono di casa, rischiando di contagiare se stessi e gli altri.

Per questi motivi l’Aima, nonostante l’attuale carenza di risorse a disposizione, ha deciso di non abbandonare le famiglie lasciando aperte alcune delle proprie sedi (in particolare Napoli e Battipaglia) e la linea di Centro Ascolto Regionale, attiva dalle 9.00 alle 18.00 per offrire informazioni sulle nuove direttive di governo, consigli, ascolto e orientamento al territorio. Numero Verde 800 098546.

Inoltre, si è deciso di offrire gratuitamente anche sedute di stimolazione cognitiva a distanza per pazienti in trattamento e supporto psicologico per familiari in stato di necessità e di attivare un nucleo di ricerca per effettuare l’analisi dei bisogni della cittadinanza e dello stress percepito in questa situazione di emergenza: attraverso interviste telefoniche semi-strutturate si è avviato uno screening dei bisogni, raccolti su un campione di 200 famiglie del territorio campano. I risultati aiuteranno non solo, in itinere, il lavoro degli psicologi impiegati ma saranno utili anche agli enti locali che potranno prepararsi strategicamente al carico di lavoro che si prevede giungerà presso le aziende ospedaliere anche al termine dell’emergenza covid-19.