Fondazione con il Sud: primo Bando per le Comunità Energetiche e Sociali

La Fondazione CON IL SUD lancia il “Bando per le comunità energetiche e sociali al Sud” mettendo a disposizione 1,5 milioni di euro per favorire la nascita di “comunità energetiche” nelle regioni meridionali, con l’obiettivo di favorire processi partecipati di transizione ecologica dal basso e ridurre la povertà energetica in cui vivono le famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà economica e sociale. L’iniziativa scade il 21 settembre 2022.

Il Bando per le comunità energetiche al Sud, che scade il 21 settembre, prevede due fasi: nel corso della prima saranno presentate proposte che dovranno delineare le caratteristiche principali della comunità energetica rinnovabile e degli impianti di produzione di energia rinnovabile da installare su immobili gestiti da enti del terzo settore, nonché i benefici ambientali, economici e sociali attesi.

Con questo bando, la Fondazione CON IL SUD introduce la valutazione di impatto dei progetti che saranno selezionati, ovvero una valutazione complessiva dell’efficacia delle azioni realizzate.

I partenariati di progetto dovranno essere composti da almeno tre organizzazioni, di cui una di Terzo settore come “soggetto responsabile”. Necessaria anche la presenza di un partner tecnico, in grado di supportare e gestire la futura comunità energetica in tutte le fasi di progettazione, installazione, funzionamento.  Inoltre, dovrà essere coinvolto almeno un altro ente di terzo settore. Gli altri eventuali partner possono appartenere al mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca. Il partenariato coinvolgerà, inoltre, tutti gli enti che metteranno a disposizione un immobile per l’installazione di un impianto di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Le proposte ritenute più valide e capaci di generare valore sociale ed economico sul territorio saranno selezionate e accompagnate nella seconda fase di progettazione esecutiva.

Le proposte dovranno essere presentate online, attraverso la piattaforma Chàiros>> www.chairos.it

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“Tutti inclusi”: nuovo bando a sostegno dei minori con disabilità e BES

Tutti inclusi” è il nuovo bando di Con i Bambini promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che si propone di garantire la piena partecipazione alla vita sociale e scolastica dei minori con disabilità in condizioni di povertà educativa. Il bando intende sostenere interventi innovativi e sperimentali che rimuovano o riducano le barriere, sia fisiche che culturali, nell’accesso a opportunità educative e ludiche, garantendo la piena inclusione dei minori in povertà che rientrino nella categoria della disabilità vera e propria (sensoriale, motoria, psichica ex L.104/92) o che presentino importanti disturbi evolutivi specifici.

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 15 milioni di euro, in funzione della qualità dei progetti ricevuti. I minori con disabilità certificata nell’anno scolastico 2018/2019 erano circa 284.000, ossia il 3,3 per cento del totale degli iscritti. L’1,5 per cento di loro presentava una disabilità di tipo visivo, il 2,1 per cento di tipo uditivo, il 96,4 per cento di tipo psicofisico, che comprende molte e diverse fragilità riconosciute.

Pur promuovendo da decenni il principio del mainstreaming e della ‘scuola per tutti’, in Italia le barriere architettoniche e la mancanza di ausili specifici limitano di fatto l’accessibilità agli ambienti dell’apprendimento: basti pensare che solo il 2 per cento delle scuole dispone di tutti gli ausili senso-percettivi per gli alunni con disabilità sensoriali (il 18 per cento dispone di almeno un ausilio). La situazione è particolarmente complessa nel Mezzogiorno, dove il 49,9 per cento delle scuole è risultato non accessibile per la presenza di barriere fisiche, contro il 43,6 per cento nel nord, 45,8 per cento nel centro. Come confermano anche i dati dell’Osservatorio #Conibambini, l’attivazione della didattica a distanza per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, ha aggravato la problematica: tra aprile e giugno 2020 oltre il 23 per cento degli alunni con disabilità (circa 70 mila) non ha preso parte alle lezioni.

“La disabilità non riguarda soltanto i bambini e ragazzi che purtroppo ne sono affetti – spiega Marco Rossi-Doria presidente di Con i Bambini – ma riguarda l’intera famiglia di appartenenza. Le famiglie spesso non hanno le risorse per sostenere percorsi di sostegno al minore e allo stesso tempo garantire cure adeguate anche ai fratelli. Il progressivo aggravamento delle condizioni di disabilità, inoltre, rischia di far entrare il minore e i suoi familiari in una spirale che ne connoterà, in negativo, l’intero arco della vita. Grazie al nostro nuovo bando ci si propone di dare aiuto anche alle famiglie e consentire di superare una condizione inaccettabile di doppio svantaggio, quella della disabilità e quella della povertà”.

I partenariati devono essere composti da almeno due organizzazioni di Terzo settore, di cui una con ruolo di “soggetto responsabile”. Gli altri partner possono appartenere anche al mondo della scuola, a quello delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese.

Come nei precedenti bandi, è prevista la valutazione di impatto degli interventi che saranno selezionati, per valutarne l’efficacia e i cambiamenti generati sia sui destinatari sia sulle comunità di riferimento.

I progetti devono essere presentati esclusivamente on line, tramite la piattaforma Chàiros entro il 30 settembre 2022.

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Infinity LAB e “Mediaset ha a cuore il futuro” lanciano la call “Documentari per la salvaguardia dei mari”

“Documentari per la salvaguardia dei mari”: questo è il titolo della call for ideas lanciata da Infinity LAB – il laboratorio permanente creato da Infinity+ – in collaborazione con il progetto istituzionale “Mediaset ha a cuore il futuro” e WMF, il più grande festival sull’innovazione digitale, attiva su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, per finanziare in crowdfunding progetti video dedicati alla salvaguardia dei mari e degli oceani.

C’è tempo fino al 9 luglio 2022 per candidare la propria idea; i progetti selezionati – documentari, inchieste, reportage – se raggiungeranno il 50% del goal economico previsto, saranno co-finanziati per il restante 50% da Infinity+, che, oltre a co-produrli, distribuirà i progetti sul proprio channel.

In un momento storico in cui una crescente coscienza ambientale, unitamente alla necessità di prenderci cura del pianeta che ci ospita, è sempre più diffusa, il tema della salvaguardia degli oceani è estremamente attuale. A causa delle attività antropiche, infatti, molti ecosistemi, in tutto il mondo, si trovano in pericolo. Da pratiche come la pesca a strascico fino allo sversamento di tonnellate di plastica, mari e oceani si trovano oggi in una condizione di grande fragilità e tocca a noi salvarli, non solo per ripristinarne la biodiversità, ma anche per lasciare in eredità alle generazioni future un ambiente meno inquinato, dove specie diverse, animali e vegetali, possono coesistere secondo il delicato equilibrio della natura.

La call for ideas “Documentari per la salvaguardia dei mari” nasce proprio allo scopo di sensibilizzare le persone, attraverso il linguaggio diretto e immediato delle immagini, sul tema della salvaguardia degli ecosistemi marini. 

I progetti candidati verranno valutati da un’apposita commissione, in base a criteri come originalità, coerenza con gli obiettivi del bando, presenza di una community di sostenitori, che può rivelarsi un valido aiuto nella fase di crowdfunding. 

Scopo della call è premiare documentari, inchieste e reportage che raccontino, in modo inedito e originale, il mondo dei mari e degli oceani: storie legate alla loro salvaguardia e alla biodiversità che ospitano, magari strizzando l’occhio ai social.

Ogni progetto candidato deve essere descritto nei minimi particolari, dalla sinossi alla durata complessiva, fino al supporto tecnologico utilizzato, che può essere professionale oppure trattarsi semplicemente di una vecchia videocamera o di uno smartphone. 

Per maggiori informazioni: https://www.produzionidalbasso.com/network/di/infinity-lab#infinity-initiative

IdeeRete, la nuova edizione del bando di Assimoco

Torna ideeRete, il bando di Assimoco per promuovere progetti e idee che immettono nuova vita nei nostri territori e nelle nostre comunità.

La seconda edizione del bando ha l’obiettivo di compartecipare a sostenere un percorso verso una società generativa e antifragile, che abbia piena consapevolezza dei rischi attuali e prospettici di tipo economico, ambientale e sociale, ma che allo stesso tempo sia in grado di prendersene cura, immettendo nuova vita. Si punta a sostenere ed attivare un’azione capacitante, socialmente orientata, che tragga origine dalla grave situazione di emergenza economica, climatica e sociale amplificata dalla pandemia e dall’evoluzione dei conflitti internazionali, per offrire stimoli al ripensamento profondo delle diverse forme di agire umano, finalizzate alla rigenerazione dei territori e delle comunità.

Il bando 2022 intende sostenere, con un budget di 700 mila euro, progetti finalizzati a realizzare uno o più interventi nei seguenti ambiti:

  1. Far fiorire il lavoro: sostenere la transizione verso un’economia della conoscenza e dello sviluppo sostenibile; attivare e favorire lo sviluppo delle capacità imprenditoriali; facilitare l’incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro.
  2. Generare benessere: prendersi cura del ben-essere delle fasce più fragili della comunità; occuparsi dell’accoglienza e dell’inclusione di rifugiati e immigrati.
  3. Coltivare il verde: immettere nuova vita nelle comunità, anche grazie alle piante; curare lo sviluppo di un’agricoltura innovativa.

Gli elementi qualificanti che dovranno essere presenti, in tutto o in parte, nella progettazione degli interventi sono la digitalizzazione, l’uguaglianza di genere ed empowerment femminile, l’inclusione e coesione.

I progetti dovranno essere realizzati all’interno del territorio italiano e avere una durata compresa tra i 18 e i 24 mesi.

A titolo esemplificativo ma non esaustivo, possono partecipare enti aventi la seguente forma giuridica:

  • cooperative, comprese le cooperative sociali;
  • imprese sociali;
  • società benefit e società con con certificazione B Corp in corso di validità;
  • fondazioni e associazioni;
  • organizzazioni di volontariato;
  • organizzazioni non governative;
  • associazioni di promozione sociale;
  • altre forme giuridiche di cui al D. Lgs. 117/17 (Codice del Terzo Settore);
  • nuove imprese ad alto valore tecnologico: start-up innovative, fra cui in particolare le start-up innovative a vocazione sociale (SIAVS);
  • enti profit che evidenzino il perseguimento di un agire responsabile dell’attività d’impresa.

Sono ammessi anche enti non ancora costituiti, purchè si costituiscano in società prima di ricevere il contributo in caso di selezione.

È possibile presentare una richiesta in partenariato qualora vi sia convergenza rispetto agli obiettivi perseguiti dal progetto, si ravvisi una potenziale ottimizzazione dei costi e un miglioramento dell’impatto generato complessivamente dall’iniziativa.

Le richieste di contributo devono essere formalizzate esclusivamente on-line fino alle ore 17.00 del 29 luglio 2022 attraverso il sistema informatico messo a disposizione da Assimoco a questo link.

Volontariato, arriva la carica dei giovani che cambiano il mondo

Basta avere tra i 18 e i 30 anni, un’esperienza forte di partecipazione civica all’attivo e candidarsi online per essere tra i 500 protagonisti di “Io dono così – Giovani che cambiano il mondo” la manifestazione in programma a Bergamo il prossimo 8 e 9 ottobre e che radunerà ragazze e ragazzi da tutta Italia per condividere e raccontare le loro storie di impegno, comporre una sorta di “catalogo delle esperienze di dono” e scrivere dieci lettere all’Europa.

L’iniziativa è una delle più importanti dell’anno di Bergamo Capitale Italiana del Volontariato, il riconoscimento che CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato, ha assegnato con il patrocinio di Anci alla città lombarda per il grande impegno dei volontari nel corso della pandemia.

Obiettivo della manifestazione, promossa da CSVnet, Csv Bergamo e i numerosi partner della Capitale Italiana del volontariato, è quello di dare voce alle tante esperienze di dono e volontariato che i giovani realizzano in tutta Italia contribuendo a cambiare le realtà in cui abitano. Non a caso l’iniziativa rientra nel calendario di proposte che l’Istituto Italiano della Donazione sta allestendo per il Giorno del Dono del 4 ottobre.

Sono dieci sono i temi su cui si confronteranno: ambiente e vita sulla terra, giustizia e legalità, parità e identità di genere, pace e geopolitica, salute e benessere, investire sul territorio, cultura, cittadinanza e partecipazione, scelte e opportunità, esperienza del dono.

I giovani avranno l’opportunità di trasformare ciò che avranno raccontato nella loro scheda d’iscrizione in mini – sceneggiature da 2-3 minuti l’una che saranno la base dalla quale i partecipanti realizzeranno selfie-video per raccontare la propria storia di volontariato. I video saranno caricati su una playlist di YouTube dedicata. Ma non è finita qui: ad ottobre Bergamo si trasformerà in un grande teatro dove i/le giovani daranno voce al movimento delle “cose che capitano”, al futuro che già stanno costruendo insieme attraverso momenti collettivi fatti di incontri, dialoghi, laboratori, convegni, prodotti artistico-culturali realizzati in forma partecipativa. Previsto anche un convegno finale aperto nel corso del quale i giovani presenteranno le 10 lettere all’Europa.

Per candidarsi è necessario compilare la form online entro il 30 giugno e i costi di vitto, alloggio e viaggio di ognuno saranno sostenuti dall’organizzazione di Bergamo Capitale.

“Strumenti per crescere”: Con i bambini lancia un nuovo bando sulle STEAM

Lanciato il nuovo bando “Strumenti per crescere” per rafforzare le competenze in campo digitale e sulle discipline STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti, Matematica) degli studenti tra gli 11 e i 17 anni in Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia

Investire sulla formazione delle nuove generazioni e sul capitale umano, contribuire a colmare il divario digitale tra Nord e Sud e generare un positivo impatto economico e sociale sul territorio. Sono questi i principali obiettivi del bando “Strumenti per crescere” del valore di 3 milioni di euro promosso da Fondazione CDP e dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, per sostenere lo sviluppo delle competenze scientifiche e tecnologiche dei giovani nel Mezzogiorno.

L’estrazione sociale, il contesto familiare e il territorio in cui si vive influiscono ancora molto sul livello di istruzione e, di conseguenza, sull’inserimento nel mondo del lavoro. Senza le adeguate competenze, i percorsi formativi dei giovani potrebbero risultare limitati, oppure interrompersi, accentuando le differenze in termini di inclusione sociale tra Nord, Centro e Sud Italia. Così, per contribuire a ridurre questo gap, Fondazione CDP e Con i Bambini hanno deciso di investire sulla formazione dei minori nei contesti più isolati del Mezzogiorno.

Il bando, infatti, intende sostenere i progetti realizzati nei comuni non capoluogo di provincia di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, con una maggiore attenzione alle fasce più vulnerabili dal punto di vista economico, sociale e culturale.

Nello specifico, le iniziative previste avranno l’obiettivo di sviluppare le competenze degli studenti tra gli 11 e i 17 anni in ambito digitale e nelle discipline STEAM (dall’acronimo inglese: Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica). Si dovranno, inoltre, sperimentare modelli educativi e didattici innovativi attraverso strumenti digitali (gamification, digital learning, coding), per stimolare la creatività e trasmettere competenze utili anche in un futuro percorso professionale. Infine, potranno essere proposte attività per sensibilizzare i giovani sui valori della legalità, della sostenibilità e della cittadinanza attiva.

I progetti dovranno essere presentati da partnership formate da almeno una scuola e due enti del terzo settore e potranno coinvolgere anche universitàenti privati e pubblici. Ogni proposta dovrà avere una durata minima di 36 mesi e massima di 48 e potrà ricevere un contributo dai 200.000 fino ai 500.000 euro.

È prevista anche la selezione di un ente incaricato di effettuare la valutazione di impatto per valutare l’efficacia dei progetti finanziati dal bando e i cambiamenti generati sia sui destinatari sia sulle comunità di riferimento.

Giovanni Gorno Tempini, Presidente della Fondazione CDP, ha affermato: “Di fronte alle molteplici sfide del presente, temi come la formazione, l’innovazione tecnologica e l’inclusione sociale sono di importanza cruciale per l’Italia. In tale contesto rientra il bando che annunciamo oggi insieme all’impresa sociale Con i Bambini, con cui condividiamo gli stessi obiettivi di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica nel Sud Italia. A testimonianza del nostro impegno per favorire lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale e territoriale, abbiamo scelto di rafforzare gli interventi nel Mezzogiorno, area cui nel 2022 dedicheremo almeno il 40% delle risorse, fino a raggiungere nel successivo triennio l’obiettivo del 50%, per iniziative anche in collaborazione con altre Fondazioni e attori istituzionali. Fondazione CDP intende continuare a investire sulle nuove generazioni e sulla formazione del capitale umano, per contribuire ad un processo di sviluppo che sia volano di crescita sostenibile per l’intero Paese”.

Marco Rossi-Doria, Presidente di Con i Bambini, ha dichiarato: “Il divario tra Nord e Sud si ripercuote soprattutto nei confronti di bambini e ragazzi.  Potenziare le competenze di base dei minori promuovendo le discipline STEAM nei contesti provinciali delle regioni del Mezzogiorno è un primo passo per cercare di superare questo divario. La famiglia di provenienza, il territorio in cui si vive influiscono ancora troppo sul livello di istruzione e di competenze che i minori riescono a raggiungere. Secondo gli ultimi dati Istat, tra iscritti al secondo anno delle scuole superiori di secondo grado nell’anno scolastico 2018-19, il 30 per cento non ha raggiunto un livello sufficiente nelle competenze alfabetiche. Nelle regioni del Mezzogiorno la percentuale di minori che non hanno competenze matematiche sufficienti è pari al 53%, la disponibilità di un pc e di una connessione internet è, in media, meno del 60% e la quota di persone con competenze digitali adeguate scende al 17%. Invertire questa rotta è un dovere civile come dice l’art. 3 della Costituzione e una spinta alla coesione e allo sviluppo sostenibile, che è fondato sulla conoscenza diffusa”.

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