Fiera dei Beni Comuni, bilancio positivo: “Punto di riferimento per il volontariato e il Terzo settore”

Decisamente positivo il bilancio della Fiera dei Beni Comuni, organizzata come ogni anno dal CSV Napoli. Giunta alla decima edizione, la Fiera si è svolta nell’Istituto Martuscelli di Napoli, restituito per due giorni alla fruizione pubblica: tantissimi, infatti, i partecipanti, provenienti in prevalenza dal mondo del volontariato e del terzo settore. La Fiera si è confermata un punto di riferimento per il volontariato di Napoli e provincia e si è rivelata ricca di interventi e contributi importanti, esposti nel corso dei tanti seminari e convegni: dalle istituzioni al mondo accademico, passando per la società civile. Tra gli interventi, segnaliamo quelli del vicesindaco di Napoli Enrico Panini, degli assessori Carmine Piscopo, Alessandra Clemente, Roberta Gaeta, dell’economista Leonardo Becchetti, del commissario dell’istituto Martuscelli Vincenzo Mormile, del presbitero e missionario padre Alex Zanotelli, della vicepresidente del CSVnet Chiara Tommasini.

Non sono mancati i momenti di aggregazione e quelli ludici. “Siamo soddisfatti perché ancora una volta siamo riusciti a mettere al centro del dibattito il volontariato e il suo futuro, in un periodo in cui c’è sempre più bisogno di confronto e condivisione ma anche di sintesi e proposte”, spiega il presidente del Csv Napoli, Nicola Caprio.

Tumore del seno: aperta la call per progetti di cura e sostegno

Le Associazioni che operano in tutta Italia nella lotta ai tumori del seno fino al 5 gennaio 2019, potranno fare domanda per concorrere all’assegnazione di finanziamenti per programmi di prevenzione, cura e sostegno alle donne. I fondi da destinare a tali progetti vengono raccolti grazie alle varie edizioni territoriali della Race for the Cure.

In 19 anni, è stato possibile sostenere 436 progetti di altre Associazioni, per un totale di oltre 4 milioni di euro. Grazie ai fondi raccolti con le Race di Roma, Bari, Bologna e Brescia nel 2018, Komen Italia individuerà progetti da sostenere in tutto il territorio nazionale.

In particolare, i fondi raccolti con la Race di Bari, Bologna e Brescia vengono destinati a programmi da svolgere rispettivamente nella Regione Puglia, nella Regione Emilia Romagna e nella Regione Lombardia, mentre i fondi raccolti con la Race di Roma vengono destinati a progetti da svolgersi sul resto del territorio nazionale.
Possono presentare domanda di contributo Associazioni italiane che operano senza finalità di lucro interessate a svolgere programmi educativi, di diagnosi, terapia, supporto o riabilitazione nel campo dei tumori del seno.

Le domande di contributo saranno valutate da Commissioni composte da operatori sanitari, volontari e donne che si sono confrontate con il tumore del seno. Tali Commissioni sono nominate dal Consiglio Direttivo di Komen Italia e dai suoi Comitati Regionali.

I progetti finanziati si collocano nei seguenti ambiti di azione:

Servizi per donne operate al seno:
terapie riabilitative dell’arto superiore
laboratori multidisciplinari per promuovere il benessere psicofisico: attività ludico-ricreative e artistiche, yoga, teatro-terapia, danza-terapia, ginnastica dolce e posturale, training autogeno, cucina macrobiotica, fisioterapia, etc.
materiale e sportelli informativi per i malati e le loro famiglie
gruppi di auto-aiuto e di sostegno psicologico guidato
servizi di tipo sociale: trasporto ai centri di terapia, donazione di medicinali, sostegno dopo la cura (reinserimento a lavoro, maternità, etc.)
Formazione ed aggiornamento continuo di operatori della sanità e volontari per assicurare prestazioni ottimali nel campo della prevenzione, diagnosi e cura
Attività di sensibilizzazione ed educazione alla prevenzione rivolta a donne sane e popolazione studentesca
Servizi di prevenzione offerti in particolare a categorie di donne svantaggiate (immigrate, prostitute, detenute, donne residenti in zone non servite da centri adeguatamente attrezzati)
Acquisto di apparecchiature per la diagnosi e cura dei tumori del seno.

Clicca qui per conoscere le modalità di accesso ai contributi

Approvato il decreto fiscale: ecco cosa cambia per il Terzo settore

Nella giornata di ieri, 13 dicembre 2018, la Camera dei Deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge di conversione del c.d. decreto-legge “fiscale”, 23 ottobre 2018, n. 119.

Il testo presenta un articolo (il 24-ter) di specifico interesse per il terzo settore, poiché modifica alcune disposizioni del relativo Codice, cioè del d.lgs. 117/2017. Per comodità dei lettori, riportiamo integralmente il citato art. 24-ter del decreto fiscale.

Art. 24-ter. – (Modifiche al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117)

1. All’articolo 33, comma 3, del codice del Terzo settore, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, dopo le parole: “delle spese effettivamente sostenute e documentate” sono aggiunte le seguenti: “, salvo che tale attività sia svolta quale attività secondaria e strumentale nei limiti di cui all’articolo 6”.

2. All’articolo 77 del citato decreto legislativo n. 117 del 2017 sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, le parole: “non commerciali di cui all’articolo 79, comma 5,” sono soppresse;

b) al comma 5, le parole: “di cui al comma 1” sono sostituite dalle seguenti: “non commerciali di cui all’articolo 79, comma 5”;

c) al comma 6 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: “Le somme raccolte con l’emissione dei titoli e non impiegate a favore degli enti del Terzo settore entro dodici mesi dal loro collocamento sono utilizzate per la sottoscrizione o per l’acquisto di titoli di Stato italiani aventi durata pari a quella originaria dei relativi titoli”;

d) il comma 15 è abrogato.

3. All’articolo 79 del citato decreto legislativo n. 117 del 2017, dopo il comma 2 è inserito il seguente:

“2-bis. Le attività di cui al comma 2 si considerano non commerciali qualora i ricavi non superino di oltre il 5 per cento i relativi costi per ciascun periodo d’imposta e per non oltre due periodi d’imposta consecutivi”.

4. All’articolo 83, comma 1, del citato decreto legislativo n. 117 del 2017, al secondo periodo, le parole: “in denaro” sono soppresse.

5. All’articolo 101, comma 10, del citato decreto legislativo n. 117 del 2017, le parole: “articoli 77, comma 10” sono sostituite dalle seguenti: “articoli 77, 79, comma 2-bis”.

1) La prima novità di rilievo – che ha anche rilevante natura sostanziale – riguarda le organizzazioni di volontariato (ODV), che nella nuova sistematica del Codice costituiscono una particolare tipologia di ente del terzo settore (accanto a quelle delle associazioni di promozione sociale, degli enti filantropici, delle società di mutuo soccorso, delle imprese sociali e delle reti associative), cui infatti corrisponde una specifica sezione del Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS).

Con l’introduzione all’art. 33, comma 3, delle parole “salvo che tale attività sia svolta quale attività secondaria e strumentale nei limiti di cui all’articolo 6”, si fa definitiva chiarezza su un punto: alle ODV è consentito svolgere attività di interesse generale anche dietro versamento di corrispettivi che superano le spese effettivamente sostenute e documentate per la realizzazione di tale attività, a condizione, però, che tale eventuale esercizio remunerativo di attività di interesse generale rimanga “secondario e strumentale” rispetto all’esercizio delle medesime attività verso il solo rimborso spese.

In buona sostanza, le ODV saranno adesso tenute a svolgere le loro attività di interesse generale almeno in via principale verso rimborso spese e sono ammesse a svolgerle verso il pagamento di corrispettivi superiori alle spese soltanto “in via secondaria e strumentale”, cioè nei limiti di cui all’articolo 6 del Codice. Attività secondarie e strumentali delle ODV, pertanto, potranno essere le medesime attività di interesse generale qualora svolte verso il pagamento di corrispettivi superiori alle spese.

Le ODV potranno così autofinanziarsi non solo svolgendo attività “diverse” da quelle di interesse generale, ma anche svolgendo con metodo lucrativo (cioè ottenendo ricavi superiori ai costi) le medesime attività di interesse generale che ne costituiscono l’attività tipica. Ciò non vuol dire, naturalmente, che le ODV perderanno la loro specificità all’interno del terzo settore e finiranno per omologarsi alle imprese sociali. L’attività verso corrispettivi superiori alle spese, infatti, sarà consentita solo ove “secondaria e strumentale” rispetto a quella condotta a rimborso spese.

L’attività verso pagamento di corrispettivi superiori alle spese dovrà essere, dalle ODV che la svolgono (ribadiamo infatti che non è un obbligo bensì una possibilità), adeguatamente tenuta distinta da quella a rimborso spese, tant’è che il loro organo di amministrazione dovrà documentarne il carattere secondario e strumentale nella relazione di missione o in un’annotazione in calce al rendiconto per cassa o nella nota integrativa al bilancio, a seconda della forma che avrà il loro rendiconto economico ala luce di quanto disposto dall’art. 13 del Codice.

La modifica all’art. 33, comma 3, del Codice, rende ancora più manifesta l’urgenza di emanare il decreto interministeriale di cui all’articolo 6 del Codice, quel decreto, cioè, che definisca “criteri e limiti” alla stregua dei quali le attività di cui all’articolo 6 devono considerarsi “secondarie e strumentali”. Unitamente al Registro unico e alle autorizzazioni comunitarie sulle misure fiscali, questo decreto costituisce un passo fondamentale verso la completa attuazione della riforma del 2017. La speranza è dunque che, anche sull’onda di queste ulteriori novità legislative, si possa procedere speditamente alla sua emanazione.

2) Varie modifiche riguardano l’art. 77 del Codice sui “titoli di solidarietà”. Per effetto della soppressione al primo comma delle parole “non commerciali di cui all’articolo 79, comma 5”, tali titoli diventano uno strumento generale, non più limitato ai soli enti non commerciali del terzo settore (ma comprensivo degli enti commerciali, così come di imprese sociali e di cooperative sociali), di promozione e sostegno degli enti del terzo settore e delle loro attività di interesse generale. Si ampliano così, espressamente, i margini operativi della nuova “finanza sociale”, non sussistendo alcune ragione per cui tali titoli dovessero essere limitati agli enti non commerciali del terzo settore. L’abrogazione del comma 15, e pertanto della necessità di un decreto ministeriale che stabilisca le modalità attuative dell’art. 77, elimina un (prevedibile) ostacolo all’operatività della norma (anche se rimane il problema dell’autorizzazione comunitaria). L’aggiunta al comma 6 colma un vuoto di previsione con riguardo all’ipotesi in cui le somme raccolte non fossero per qualsiasi ragione impiegate in favore degli enti del terzo settore dagli istituti emittenti i titoli di solidarietà entro dodici mesi dal loro collocamento: in tal caso esse dovranno sono utilizzate per la sottoscrizione o per l’acquisto di titoli di Stato italiani aventi durata pari a quella originaria dei relativi titoli.

3) Il nuovo comma 2-bis introdotto all’art. 79 rende più elastico il confine tra attività (considerate) commerciali ed attività (considerate) non commerciali, che, com’è noto, serve a tracciare, a fini fiscali, la distinzione tra enti commerciali ed enti non commerciali del terzo settore. Se, prima, lo sforamento (anche di un solo punto percentuale) del rapporto di cui all’art. 79, comma 2, determinava infatti l’immediata perdita della qualifica di non commercialità, adesso, per effetto del nuovo comma 2-bis, i ricavi possono, in un periodo d’imposta, financo superare, entro però il limite del 5%, i costi dell’attività, senza che ciò determini la perdita della qualifica di non commercialità. Inoltre, lo sforamento entro il 5% può avvenire, senza conseguenze per l’ente del terzo settore, anche nel successivo periodo d’imposta, ma non oltre tale periodo, perché alla terza occasione consecutiva di sforamento – questa volta sì – l’attività sarebbe considerata commerciale, così come l’ente del terzo settore che la ponga in essere.

Per effetto della modifica realizzata all’art. 101, comma 10, questa misura è sottoposta all’autorizzazione della Commissione europea, cui pertanto ne è subordinata l’efficacia.

4) Nel secondo periodo dell’articolo 83, comma 1, del Codice sono state soppresse le parole “in denaro”, ciò significa che la misura di favore ivi prevista (cioè la detrazione del 35% per erogazioni liberali in favore di ODV) riguarda le erogazioni liberali di qualsiasi specie, non solo quelle in denaro ma anche quelle in natura, coerentemente, del resto, con quanto previsto nel primo periodo del medesimo articolo 83, comma 1, con riguardo a tutti gli altri enti non commerciali del terzo settore, che a tal fine non distingue tra erogazioni in denaro e in natura.

Il “cantiere” della Riforma rimane “in movimento”, e le novità di cui al decreto fiscale appena approvato rappresentano un ulteriore tassello del processo di perfezionamento del quadro legislativo degli enti del terzo settore avviato nel 2017. Sicuramente non saranno le ultime, ma di certo quelle qui brevemente presentate sono modifiche importanti nel segno della promozione e dello sviluppo di enti fondamentali per le persone e le comunità. L’auspicio è che il “cantiere” continui ad avanzare ancora più rapidamente e che si raggiungano, ancorché in ritardo, le tappe programmate nel 2017.

Corpo europeo di solidarietà, tutte le scadenze 2019

La Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione le nuove date per presentare le proposte a valere sul Corpo europeo di solidarietà nel 2019. Dopo la prima data una tantum dello scorso ottobre, per il prossimo anno sono previste diverse scadenze e un budget complessivo di 96 milioni di euro. Si comincia il 5 febbraio con i progetti di volontariato, i progetti di tirocinio o lavoro e i progetti di solidarietà. Ecco tutte le date da segnare sul calendario:

progetti di volontariato: 5 febbraio, 30 aprile, 1 ottobre
partenariati di volontariato: 20 aprile
gruppi di volontariato in settori ad alta priorità: 18 febbraio, 28 settembre
tirocini e lavori: 5 febbraio, 30 aprile, 1 ottobre
progetti di solidarietà: 5 febbraio, 30 aprile, 1 ottobre
Rimane aperta tutto l’anno la possibilità di inoltrare la richiesta per l’ottenimento del Quality label, l’accreditamento necessario per presentare progetti nell’ambito del Corpo europeo su tutte le azioni, salvo i progetti di solidarietà per i quali non è richiesto.

Il Corpo Europeo offre la possibilità ai giovani residenti in Europa e in alcuni paesi limitrofi di impegnarsi in attività di volontariato, tirocinio o lavoro che abbiano come obiettivo la solidarietà. Nato dalla volontà del presidente della Commissione Jean Claude Junker, il Corpo acquisisce la ventennale esperienza del Servizio volontario europeo e, attraverso un rinnovato sistema di strumenti e di azioni, mira a migliorare l’impatto e l’inclusività del volontariato e del lavoro nella solidarietà dei giovani in Europa.

Da quando è stato presentato nell’autunno del 2016, il Corpo europeo ha vissuto una prima fase nella quale sono stati attivati dei progetti pilota e delle opportunità di volontariato in seno ai principali programmi europei. Ad agosto del 2018 con la pubblicazione della guida ha preso il via una seconda importante fase, più strutturata, con azioni specifiche e regole valide per il triennio 2018-2020. Il primo bando è scaduto il 16 ottobre e i risultati sono attesi nei prossimi mesi.

CSVnet e il mondo dei Centri di servizio per il volontariato hanno seguito da vicino l’evolversi della nuova iniziativa. Alla prima scadenza alcuni Csv hanno presentato proposte per accogliere o inviare volontari, tra questi i centri di Belluno, Insubria e Modena. I progetti dei Csv, come richiesto dal bando, vertono tutti sul tema della solidarietà ma si declinano su diversi contesti specifici come il supporto relazionale a persone disabili, la lotta alla dispersione di cibo, lotta alla povertà e all’esclusione sociale, la promozione della difesa dei diritti degli animali e le nuove pratiche di solidarietà. La rete dei Csv è anche impegnata a livello territoriale nella promozione e formazione di volontari e associazioni sul Corpo europeo: sono già stati organizzati eventi a L’Aquila, Milano e Torino e altri verranno annunciati presto.

La grande sfida del Corpo Europeo è quella di non far rimpiangere il Servizio volontario europeo e di promuovere opportunità di volontariato e di impegno, anche remunerato, in azioni e progetti solidali. Nell’attesa dei primi progetti, che dovrebbero iniziare la prossima primavera, possiamo affermare che l’iniziativa ha già prodotto un primo risultato, ovvero di porre l’attenzione a livello europeo su due importanti temi come la solidarietà e il volontariato.

Non va BENE. On line il nuovo numero di Comunicare il Sociale

Sarà distribuito nel corso della decima edizione della Fiera dei Beni Comuni, il 14 e il 15 dicembre presso l’Istituto Martuscelli a Napoli dalle 9 alle 20, il numero di dicembre di Comunicare il Sociale, il mensile del CSV Napoli. Nel numero viene dedicato ampio spazio proprio ai beni comuni, con due interviste esclusive: il presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena e il climatologo Luca Mercalli. Presenti, inoltre, articoli e reportage sulla genitorialità, la dipendenza dal web, l’integrazione, la disabilità.

Da lunedì 17, Comunicare il Sociale sarà distribuito alle associazioni di volontariato di Napoli e provincia che lo hanno richiesto, per un totale di oltre 3000 copie. Il mensile è inoltre disponibile presso la sede del CSV Napoli (Centro Direzionale Isola E 1, primo piano) e in formato pdf a questo link

http://www.comunicareilsociale.com/wp-content/uploads/2018/12/NUMERO_17_WEB.pdf

Chiusura straordinaria uffici CSV Napoli

Informiamo i nostri utenti che venerdì 14 dicembre gli uffici del CSV Napoli resteranno chiusi in quanto tutti gli operatori saranno impegnati con la Fiera dei Beni Comuni.

L’evento, di cui quest’anno celebreremo il decennale, si terrà all’Istituto Martuscelli di Napoli e proseguirà anche sabato 15 dicembre per offrire alla cittadinanza e alle associazioni della città metropolitana una grande occasione di partecipazione e confronto sui temi dell’amministrazione condivisa, della finanza etica, della responsabilità sociale d’impresa, dell’economia circolare, della sovranità alimentare.

Per maggiori informazioni e per conoscere il programma dettagliato della due giorni…clicca qui