09 Mar, 2020 | Attivi e informati, News dal Csv
Si segnala che nel nuovo Decreto del Presidente del Consiglio del 8 marzo 2020 (Ulteriori misure di contrasto al Coronavirus) – che sostituisce integralmente il DPCM precedente – sono previste alcune disposizioni valide sino al 03/04/2020 che riguardano anche gli enti del terzo settore.
Art 1 – Disposizioni per la Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia (comma 1)
a) Evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
d) Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati
e) Si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere (…) la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie
g) Sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi comprese quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblici, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, (…); nei predetti luoghi è sospesa ogni attività;
h) Sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia (…) e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado
l) Sono chiusi i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’art 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D Lgs 22/01/2004, n. 42;
n) Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalla 6.00 alle 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro di cui all’allegato 1 lettera d);
q) Sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto
s) Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;
Art 2 – Misure valide sull’intero territorio nazionale (comma 1)
b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato
c) sono sospese le attività di pub, scuole di ballo
d) è sospesa l’apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’art 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D Lgs 22/01/2004, n. 42;
e) svolgimento delle attività di ristorazione e bar, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale
g) Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. (…) Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d);
h) sono sospesi fino al 15 marzo 2020 i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado
r) la modalità di lavoro agile [smart working o lavoro a distanza] disciplinata dagli art da 18 a 23 della L 22/05/2017, n. 81, può essere applicata (…) dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato
s) qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie;
Si invita alla lettura dell’intero Decreto del Presidente del Consiglio del 8 marzo 2020
Si invita al massimo rispetto delle disposizioni e alla loro più ampia diffusione
Allegato 1 – Misure igienico-sanitarie:
- Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
- Evitare abbracci e strette di mano;
- Mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
- Igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
- Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
- Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
- Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Sempre a causa del coronavirus, il ministero delle Politiche sociali ha sospeso i termini di esecuzione dei progetti di interesse generale finanziati nel 2017/2018.
05 Mar, 2020 | In evidenza, News dal Csv
Tutto pronto per il primo European Diversity Month che si terrà a maggio 2020, contraddistinto dall’hashtag #EUDiversitymonth. Sarà un mese dedicato alla celebrazione e alla promozione della diversità nei luoghi di lavoro, ad accrescere la consapevolezza sui benefici della Diversity and Inclusion e a mostrare il grande lavoro che in molti stanno facendo attraverso la valorizzazione dell’unicità dei propri dipendenti. Tutti sono invitati a partecipare con un’attività riservata o pubblica durante il National Diversity Day che si terrà a Milano il 28 maggio o durante il Diversity Month (1-31 Maggio 2020).
Come partecipare attivamente?
Voi stessi potete farvi parte attiva, celebrare ed aumentare la consapevolezza nella vostra organizzazione, ideando un evento per o con i vostri dipendenti, clienti o fornitori. Potrete avviare diverse iniziative. Ecco qualche idea: comunicare le vostre azioni internamente alla vostra organizzazione per sensibilizzare i vostri dipendenti, progettare un seminario riservato ai vostri dipendenti sul tema della Diversity and Inclusion o organizzare un evento pubblico durante lo European Diversity Month.
Registrate online il vostro evento sulla pagina riservata della EU Platform of Diversity Charters page prima del 31 Marzo 2020 e ottenete la possibilità di partecipare a Bruxelles all’evento di lancio dello European Diversity Month con la nuova Commissaria Helena Dalli e con altre organizzazioni che come la vostra credono nella Diversity and Inclusion.
Inoltre, qualora non l’aveste ancora fatto, potete compilare il questionario di monitoraggio (al seguente link: https://it.surveymonkey.com/r/cartaPO) con il quale ci proponiamo di offrire una situazione aggiornata dello stato dell’arte dei temi D&I condivisibile a livello nazionale ed europeo.
Insieme possiamo fare la differenza!
04 Mar, 2020 | In evidenza, News dal Csv
Si intitola Volontari inattesi ed è la prima indagine nazionale sull’ “impegno sociale delle persone di origine immigrata”. Curata da Maurizio Ambrosini e Deborah Erminio per il centro studi Medì, è stata promossa da CSVnet e condotta sul campo nel 2019 con l’apporto determinante dei Centri di servizio per il volontariato. Anche CSV Napoli ha contribuito alla ricerca, raccogliendo gli esempi più significativi della partecipazione degli immigrati al volontariato nei territori dell’area metropolitana di Napoli.
I risultati che ne emergono – raccolti in un volume edito da Erickson (352 pagg.) che sarà presentato il 17 aprile prossimo a Roma – rovesciano una delle immagini più diffuse degli stranieri, rappresentati spesso dai media come beneficiari, se non profittatori, di aiuto da parte degli italiani: dimostrano invece che esiste un buon numero di immigrati che si impegnano in attività solidali gratuite, più o meno formali, anche o soprattutto a vantaggio della popolazione italiana. “È in un certo senso un’esplorazione dell’altra faccia della luna, – ha scritto Ambrosini nell’introduzione: – abbiamo voluto guardare alle persone di origine immigrata che passano metaforicamente dall’altra parte della linea rossa che distingue fornitori e percettori di aiuti”.
Integrati o marginali?
L’indagine non aveva ovviamente il solo scopo di “attrarre l’attenzione su un fenomeno emergente ma misconosciuto”. Si proponeva anche di comprendere con maggiore precisione chi fossero le persone coinvolte, e in particolare se la loro partecipazione attraverso il volontariato si accompagnasse “con un’integrazione sociale già avanzata su altri piani, come lo studio, il lavoro, l’accesso alla cittadinanza”, oppure se fosse praticata “soprattutto da soggetti marginali, in forme compensative di una mancata inclusione nella società dal punto di vista economico e culturale”.
In tal senso, i primi dati quantitativi presentati lo scorso ottobre alla conferenza di CSVnet a Trento avevano già delineato una “tipologia” di immigrati giovane, istruita e ben integrata. Un identikit che tuttavia risulta ora troppo limitativo per descrivere le innumerevoli sfumature messe in luce dal rapporto finale.
Un altro obiettivo della ricerca era “l’approfondimento delle motivazioni della partecipazione: quali spinte interiori o sollecitazioni esterne inducono a impegnarsi, quali benefici le persone perseguono, quali percorsi intraprendono”. Un ultimo obiettivo riguardava la dimensione associativa: quali contesti si rivelano più ricettivi, e in quali attività gli immigrati si inseriscono con maggiore facilità? E se per le organizzazioni l’ingresso di queste persone può essere senz’altro un’occasione di apertura culturale e di adeguamento operativo, in quali modi esso può anche suscitare resistenze e incomprensioni?
La “matrice” nazionale
Attraverso quasi 700 questionari e 110 interviste in profondità, raccolti in 163 città italiane, la ricerca fa dunque parlare i protagonisti, provenienti da 80 paesi diversi. Ma aggiunge anche il racconto dettagliato di 10 progetti di eccellenza attivi nella penisola, e riporta le esperienze e i dati di 5 grandi reti nazionali del terzo settore (Avis, Misericordie, Fai, Touring Club, Aido) che si avvalgono nelle loro attività del contributo volontario di cittadini di origine immigrata.
Dandosi però alcuni precisi criteri per identificare la platea da indagare. Anzitutto la definizione “di origine immigrata” è stata intesa in senso ampio, “comprendendo anche stranieri naturalizzati e seconde generazioni”. In secondo luogo, tra le attività di volontariato sono state incluse non solo quelle strutturate e promosse da associazioni formali, ma anche quelle più informali, in sintonia con le tendenze attuali verso un “volontariato post-moderno”.
Inoltre è stata focalizzata l’attenzione sulle situazioni in cui queste persone collaborano con italiani per discendenza e con associazioni autoctone, ossia sulle forme più tipiche dell’impegno volontario, non considerando quindi le associazioni “di immigrati per immigrati” (su cui esistono già diverse ricerche locali). Infine è restato a margine della ricerca il fenomeno del lavoro volontario dei richiedenti asilo, “un impegno, – si spiega nell’introduzione, – generalmente encomiabile, ma di natura spuria, in quanto previsto da norme di legge e organizzato dai soggetti gestori dell’accoglienza”, e dove “i richiedenti asilo partecipano, spesso volentieri, ma non hanno molti margini di scelta”. In sintesi, dunque, il lavoro riguarda “principalmente persone di origine immigrata che scelgono liberamente di dedicare tempo ed energie ad attività con finalità sociali, i n contesti organizzativi di matrice nazionale e collaborando con volontari italiani”.
Da sottolineare infine il ruolo della rete dei Centri di servizio per il volontariato, che si è fatta carico della diffusione e somministrazione del questionario, nonché della maggior parte delle interviste: “Si può parlare quindi di una ricerca partecipata, – ha sottolineato Ambrosini, – che ha valorizzato la presenza e il rapporto dei Csv con le associazioni dei territori e con il volontariato di origine immigrata, stimolando nello stesso tempo l’interesse per il fenomeno”.
Da oggi tutti gli articoli su “Volontari inattesi” sono raccolti in un focus sul sito di CSVnet, insieme alle storie di alcune delle persone di origine immigrata intervistate per la ricerca.
04 Mar, 2020 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
L’impresa sociale Con i Bambini, soggetto attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, intende selezionare alcune figure da inserire nell’area Attività Istituzionali.
Le persone selezionate entreranno a far parte del team delle attività istituzionali che collabora a:
– la gestione tecnico-operativa dei bandi pubblicati,
– la valutazione delle proposte progettuali,
– la predisposizione di materiali e report per gli organi direzionali e deliberanti,
– i processi di monitoraggio delle iniziative sostenute (verifica contabile dei documenti di rendicontazione; raccolta e sistematizzazione della reportistica; analisi stato avanzamento delle progettualità; sopralluoghi tecnici, etc.),
– l’attività di assistenza tecnica e di help desk per i richiedenti.
Ai fini della selezione delle candidature saranno valutati i seguenti requisiti:
1)titolo di studio e formazione specialistica (preferibilmente nelle aree delle scienze sociali ed economiche);
2)competenze professionali ed esperienze pregresse nell’ambito della valutazione di iniziative sociali;
3)competenze tecniche ed esperienze pregresse in attività di monitoraggio tecnico e finanziario (verifica della rendicontazione contabile nell’ambito di programmi pubblici di finanziamento);
4)conoscenza del ‘terzo settore’ e dell’economia sociale;
5)competenze ed esperienze pregresse nell’ambito della progettazione sociale.
Saranno inoltre valutati positivamente:
– l’attitudine al problem solving e la capacità di lavorare in gruppo e per obiettivi;
– pregresse esperienze in enti di erogazione, di valutazione o di monitoraggio;
– la disponibilità ad una frequente mobilità in ambito nazionale (per sopralluoghi periodici);
– una buona conoscenza della lingua inglese.
Ai candidati potrà essere richiesto di intervenire a diversi colloqui conoscitivi ed eventualmente di sottoporsi a test scritti per una verifica preliminare delle conoscenze tecniche.
L’inquadramento, la retribuzione e la tipologia contrattuale saranno determinati, per ogni profilo selezionato, in relazione alla esperienza e alle competenze maturate dai candidati.
La sede di lavoro è Roma.
Gli interessati a candidarsi alle posizioni aperte dovranno inviare entro e non oltre il 31 marzo 2020, il proprio curriculum vitae (non superiore a 3 pagine e comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati personali) al seguente indirizzo e-mail: affarigenerali@conibambini.org
inserendo nell’oggetto il codice posizione di riferimento (A.I. FEB.2020).
Sarà facoltà del candidato allegare anche una lettera di accompagnamento del proprio curriculum vitae (con la descrizione delle esperienze pregresse, non superiore ad una pagina) ed una lettera di presentazione motivazionale (non superiore ad una pagina).
Si precisa che saranno contattati solo i candidati ritenuti in linea con i profili ricercati.
I curriculum vitae pervenuti non saranno trattenuti dagli Uffici di Con i Bambini oltre la data di chiusura del processo di selezione in oggetto, che sarà resa nota con apposito annuncio pubblicato sul sito internet di Con i Bambini.
03 Mar, 2020 | In evidenza, News dal Csv
Alla sua quarta edizione, il Festival dello sviluppo sostenibile è la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), rete di organizzazioni della società civile italiana, il Festival è stato riconosciuto da UN SDG action campaign come un’iniziativa innovativa e un’esperienza unica a livello internazionale.
Convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari e molto altro ancora: centinaia di iniziative (sono state 1060 nel 2019) proposte a un pubblico variegato per coinvolgere, includere e dare voce alla società italiana. Il calendario comprende anche iniziative organizzate direttamente dal Segretariato dell’ASviS, eventi di rilevanza nazionale e numerose iniziative realizzate con il contributo delle amministrazioni cittadine e delle università.
Le centinaia di iniziative in calendario presentano una gran varietà di format, per consentire a tutti di partecipare agli eventi più adatti ai propri interessi e bisogni. Esperti, policymaker, imprese, professori, studenti, bambini, cittadini: il Festival è rivolto a tutti. Partecipando alle iniziative in calendario si potranno aumentare conoscenze e consapevolezza sui temi dello sviluppo sostenibile, far circolare informazioni, condividere buone pratiche e stimolare idee e politiche, con l’obiettivo di mantenere gli impegni sottoscritti all’Onu nel 2015 dal nostro Paese con la firma dell’Agenda 2030.
È possibile contribuire in prima persona alla realizzazione di un futuro sostenibile organizzando un evento nel Festival. Tramite l’apposito modulo si possono proporre eventi, seguendo i criteri per l’organizzazione. L’Alleanza valorizzerà le iniziative che faranno parte del cartellone attraverso operazioni di comunicazione e diffusione. Gli organizzatori degli eventi avranno la possibilità di raggiungere un pubblico molto ampio grazie alla notorietà già acquisita con le precedenti edizioni e alla diffusione delle informazioni sui singoli eventi che avverrà tramite il sito del Festival, la campagna sui social media e la newsletter dell’ASviS, che per tutto l’arco dei 17 giorni saranno dedicati ai temi e alle iniziative del Festival.
Ciascun evento dovrà rispettare i seguenti criteri:
- avere una chiara ed esplicita attinenza con i temi dell’Agenda 2030 ed essere riferibili a uno o più dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile;
- svolgersi nel periodo del Festival (20 maggio-5 giugno), oppure nella settimana precedente alla data d’inizio e in quella successiva alla data di fine del Festival, le quali potranno accogliere ulteriori eventi, costituendo i cosiddetti “Dintorni del Festival” (13-19 maggio; 6-12 giugno);
- non avere finalità commerciali;
- seguire le linee guida di comunicazione e la grafica del Festival.
Candida il tuo evento…clicca qui
27 Feb, 2020 | In evidenza, News dal Csv
Il Comune di Napoli, consapevole dell’importanza dell’impegno e della generosità di tutte le persone che, organizzate in gruppi formali ed informali, distribuiscono cibo e beni di prima necessità in strada ai senza dimora, con la Delibera di Giunta n. 503 del 4 novembre 2019 e la Determinazione dirigenziale n. 3 del 27 gennaio 2020, ha deciso, d’intesa con enti ed associazioni del terzo settore, di condividere percorsi per valorizzare e ottimizzare la distribuzione in strada di beni materiali alle persone senza dimora.
Ha reso disponibile, pertanto, un form attraverso il quale intende realizzare una mappatura degli interventi di solidarietà, suddivisa per zone della Città.
La compilazione del form richiede pochi minuti e servirà a valorizzare la generosità di tante persone nonché a mettere a sistema, per oggi e per il futuro, questi preziosi gesti di umanità.
Per compilare il form…clicca qui