Unicef: un’orchidea per festeggiare i nonni e salvare i bambini dalla malnutrizione

Ancora oggi, a livello globale, una delle principali cause di mortalità infantile è la malnutrizione: un mix di carenza di cibo e mancanza di condizioni igienico sanitarie adeguate che, insieme ad altri fattori, debilita i bambini fino a determinarne, in alcuni casi, la scomparsa.

Nel 2018 l’UNICEF ha operato in 126 Paesi, in contesti difficili dal punto di vista sociale, economico, politico o ambientale, somministrando terapie nutrizionali a 4,1 milioni di bambini colpiti da malnutrizione acuta e, quindi, in serio pericolo di vita. 3,4 milioni di questi, sono stati assistiti in contesti di emergenze umanitarie.

4,1 milioni di vite salvate, grazie all’intervento diretto sul campo degli operatori UNICEF e grazie al sostegno fondamentale di volontari e donatori.

L’alimento terapeutico è una miscela di pasta d’arachidi, vitamine e sali minerali ad alto contenuto energetico che permette a un bambino malnutrito di recuperare peso e le forze. Una soluzione semplice, pronta all’uso e a basso costo: una bustina costa solo 25 centesimi.

Con un’Orchidea UNICEF consentirai l’acquisto di 60 bustine di alimento terapeutico, grazie al quale sarà possibile salvare la vita di un bambino.

L’Orchidea UNICEF tornerà in piazza i prossimi 26 e 27 settembre, per festeggiare tutti insieme i nonni e le nonne d’Italia.

Trova la piazza più vicina…clicca qui

Le nuove sfide educative: Mission Bambini lancia un ciclo di eventi live sul tema dell’educazione dopo la pandemia

Scuole e servizi educativi durante tutta l’emergenza COVID-19 sono rimasti chiusi e riaprono ora per il nuovo anno scolastico, con importanti novità. Quali sono state le conseguenze per bambini e ragazzi sul piano educativo, in particolare nei contesti periferici del nostro Paese? Quali nuove competenze sono richieste ad educatori e insegnanti? Quale nuovo ruolo sono chiamate a rivestire le famiglie nell’educazione dei figli?

Sono queste solo alcune delle domande a cui proverà a dare risposta l’iniziativa “Le nuove sfide educative” promossa da Mission Bambini, per capire insieme come sarà il mondo dell’educazione dopo la pandemia. Un ciclo di quattro incontri on line in forma di talk show, a cui parteciperanno esperti, insegnanti e istituzioni oltre ad operatori e volontari della Fondazione. Mission Bambini infatti – nata nel 2000 a Milano per iniziativa dell’Ingegner Goffredo Modena – ha nell’Educazione il suo principale ambito di intervento in Italia.

L’iniziativa si inserisce all’interno della più ampia campagna #RidisegniamoLaScuola, promossa dalla Fondazione a sostegno di una scuola più moderna e inclusiva. Attraverso i suoi progetti Mission Bambini vuole offrire a insegnanti, educatori e famiglie nuovi strumenti e nuove competenze per accompagnare nello studio e nella crescita tutti i bambini e i ragazzi, anche e soprattutto quelli che nel nostro Paese vivono in condizione di povertà assoluta (oltre 1,2 milioni secondo i dati Istat).

Gli incontri – realizzati in collaborazione con Le Nius, blog che si occupa di temi sociali ed educativi – si potranno seguire in diretta sulla pagina Facebook di Mission Bambini, il martedì alle ore 18.00 a partire dal 29 settembre.

Il programma completo è disponibile online sul sito www.missionbambini.org.

L’unione fa la forza: nasce Rete Italiana Pace e Disarmo

È nata Rete Italiana Pace e Disarmo, una nuova Rete organizzata nella quale confluiscono la Rete della Pace (fondata nel 2014) e la Rete Italiana Disarmo (fondata nel 2004).

L’annuncio è arrivato ieri, 21 settembre, Giornata internazionale della Pace, istituita fin dal 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite,  con un invito a tutti gli stati membri, organizzazioni regionali e non governative e ad ogni singolo individuo, a commemorare il giorno in maniera appropriata, attraverso l’educazione e la consapevolezza pubblica. La pace globale ha bisogno di nonviolenza e del cessate il fuoco rivolto a tutti i belligeranti nel mondo chiamati a deporre le armi e terminare la guerra. Il tema scelto dall’Onu per il 2020 è “Shaping Peace Together, creiamo insieme la pace”.

Proprio per questo si è scelto il 21 settembre 2020 per annunciare la nascita di Rete Italiana Pace e Disarmo. Un contributo specifico al messaggio dell’Onu, un’occasione per costruire insieme la pace a partire dall’unione delle forze, degli obiettivi comuni, per rafforzare e far crescere il lavoro collettivo per la pace ed il disarmo.

Sono davvero numerose le associazioni, grandi e piccole, del mondo pacifista, nonviolento, disarmista, della solidarietà, del servizio civile, della giustizia sociale, della cultura, dell’ambientalismo, che hanno deciso di unirsi in un’unica grande rete. Non è un processo di “fusione fredda” dall’alto, ma una tappa di un percorso di lavoro già fatto insieme nei territori, dal basso, partecipando a campagne comuni, che ora trova sbocco in una organizzazione unitaria. Finalmente un processo di aggregazione, non di separazione, nato dall0′esigenza di confronto tra diversi soggetti, culture e sensibilità, sulle scelte economiche del nostro Paese che da decenni hanno ripreso a privilegiare l’industria ed il commercio di armi, piuttosto che investire nell’economia di pace, nella sicurezza del territorio, nei servizi e nella difesa civile e nonviolenta.

Il risultato delle scelte politiche degli ultimi decenni è sotto gli occhi di tutti:

  • è in corso la più forte corsa agli armamenti a cui si sia mai assistito, una imponente crescita quantitativa e qualitativa degli arsenali che sottrae enormi risorse alla lotta contro la povertà;
  • il crollo del diritto internazionale, le grandi organizzazioni sovranazionali, dall’Europa all’Onu, sono in crisi profonda di legittimità e credibilità;
  • tornano a diffondersi ideologie nazionaliste, razziste e fondamentaliste;
  • la crisi economica globale, ulteriormente aggravata dalla pandemia, tende ad esasperare la conflittualità, anche all’interno dell’Europa;
  • l’insostenibilità del modello di sviluppo che sta distruggendo il pianeta, provocando le variazioni climatiche, e produce sempre maggiori diseguaglianze;
  • la criminalizzazione della solidarietà e la chiusura delle frontiere di fronte alle richieste di protezione e di accoglienza da parte di migranti e richiedenti asilo.

Ci sono purtroppo tutte le condizioni perché la guerra, sdoganata come strumento di politica internazionale alla fine del secolo scorso, torni ad essere la protagonista dei rapporti internazionali e possa portare ad un nuovo conflitto globale.

Sono queste le preoccupazioni e le ragioni che spingono le due realtà a proseguire il percorso di dialogo e di confronto tra le diverse sensibilità dell’arcipelago associativo impegnato quotidianamente ad affermare che un’altra politica è urgente, possibile e necessaria, producendo informazione corretta, elaborando dati e proposte concrete per modificare in meglio le leggi e agendo sia nelle politiche locali, dei singoli territori, sia per modificare le grandi scelte politiche e strategiche, anche internazionali.

“Prenditi cura dell’Italia con noi”: il Touring Club Italiano lancia una campagna per prendersi cura del Paese come bene comune

Dal 1894 Touring Club Italiano si impegna per prendersi cura dell’Italia come bene comune perché sia più conosciuta, attrattiva, competitiva e accogliente. Lo fa anche grazie ai suoi soci volontari che, collaborando al progetto “Aperti per Voi”, garantiscono costantemente, tutto l’anno, l’accessibilità di siti culturali (musei, aree archeologiche, palazzi storici, chiese) altrimenti chiusi al pubblico. Donne e uomini che donano parte del proprio tempo libero per presidiare i luoghi, accogliere i visitatori, occuparsi dell’attività informativa e di orientamento.

Un impegno che, dopo i difficili mesi dell’emergenza sanitaria e del lockdown, è ancora più prezioso: oggi più che mai, infatti, prendersi cura delle bellezze del nostro Paese significa dare un contributo importante alla sua ripartenza. Per questo motivo Touring Club Italiano lancia una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con numero solidale 45590 a sostegno del progetto “Aperti per Voi”, attiva fino al 27 settembre 2020.

Dalla Casa Museo Boschi Di Stefano a Milano alla Chiesa di Santa Maria in Cortina a Piacenza; dalla Cappella Manin di Udine alla Chiesa di San Raimondo al Refugio, a cavallo tra due contrade di Siena; dalla Chiesa di San Bernardino in Pignolo a Bergamo, con la magnifica pala di Lorenzo Lotto, alla cripta del Monumento al Marinaio d’Italia a Brindisi. I luoghi Aperti per Voi sono 84, sparsi in 34 città di 13 regioni. Dal 2005, anno di avvio dell’iniziativa, sono stati oltre 18.500.000 i visitatori, accolti da più di 2.200 volontari.

Grazie alla campagna di sostegno, il Touring Club Italiano potrà rendere di nuovo protagonisti e restituire a cittadini e turisti luoghi altrimenti destinati a essere dimenticati. Come? Coinvolgendo e formando nuovi volontari, collaborando continuativamente con gli enti proprietari, la cui partecipazione al progetto è fondamentale per garantire ogni giorno l’apertura in sicurezza di siti altrimenti inaccessibili. Inoltre organizzando concerti, visite guidate, mostre, incontri e letture, in una più ampia ottica di valorizzazione e conoscenza dei siti “adottati”.

Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 e 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e di 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile.

Con “Aperti per Voi” il Touring Club Italiano vuole sensibilizzare all’esperienza di cittadinanza attiva, diffondendo la consapevolezza che il patrimonio storico e artistico del nostro Paese sia un bene comune e sia quindi compito di tutti prendersene cura.

AIMA e Ubi Banca: una partnership a favore dei malati d’Alzheimer

In occasione della XXVII Giornata Mondiale dell’Alzheimer Ubi Banca promuove il progetto di solidarietà di AIMA Napoli Onlus – Associazione Italiana Malattia d’Alzheimer, sez. campana – grazie al quale persone affette da questa patologia potranno beneficiare di ingressi gratuiti con visite guidate in poli museali di Napoli e provincia: Ciò affinché il patrimonio artistico e culturale sia accessibile e fruibile anche a chi è affetto da forme di fragilità, come persone con Alzheimer, o altre demenze, e per i loro caregiver.

L’iniziativa, in collaborazione con la rete “Campania tra le mani” e il Servizio di Ateneo dell’Università Suor Orsola Benincasa per le attività degli studenti con disabilità (SAAD), sarà presentata oggi 21 settembre, alle ore 18:00, presso la Casa Aima di Pozzuoli, in formula di evento riservato a un numero ristretto di soli soci, in modo da limitare sovraffollamenti. Una data, quella del 21 settembre, in cui annualmente l’AIMA, Centro di riferimento per le demenze in Campania, offre occasioni di sensibilizzazione sul tema, dibattiti di confronto tra esperti del settore medico e farmaceutico, rappresentanti politici e sigle sindacali.

L’evento è inoltre  patrocinato dalla Regione Campania e dall’UOS “Percorsi sociosanitari, fragilità e Alzheimer” – UOC Integrazione sociosanitaria dell’ASL NA 1 Centro.

Questa fase di stop e ripartenza post lockdown ci darà modo di mettere in piedi nuovi progetti a sostegno delle famiglie che hanno sempre più bisogno di aiuto – ha detto il Presidente Aima Napoli Onlus, Caterina Musella –  In questi 20 anni l’AIMA in Campania ha vinto battaglie per i tanti ammalati, ultima quella di aver ottenuto il riconoscimento dell’assegno di cura anche alle persone con Alzheimer (beneficio spettante fino a poco fa solo a chi avesse una disabilità motoria). Ma l’associazione si è affermata anche come polo di eccellenza per la riabilitazione cognitiva e la neurodiagnostica in Campania. Servizi che, insieme a quelli di supporto psicologico ai caregiver, di orientamento ai servizi territoriali, e a quello dei laboratori di attività socializzanti, è sempre più difficile sostenere. Per questo colgo l’occasione di ringraziare Ubi Banca e il Direttore Fulvio d’Amico per aver creduto in noi sostenendo questo meraviglioso progetto di inclusione sociale.

Per saperne di più www.aimanapoli.it

Torna Puliamo il Mondo, 3 giorni per impegnarsi a tutela dell’ambiente

Puliamo il mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo.
Con questa iniziativa vengono liberate dai rifiuti e dall’incuria i parchi, i giardini, le strade, le piazze, i fiumi e le spiagge di molte città del mondo. Portata in Italia nel 1993 da Legambiente, che ne ha assunto il ruolo di comitato organizzatore, è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre 1.000 gruppi di “volontari dell’ambiente” che organizzano l’iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, aziende, comitati e amministrazioni cittadine.
Il  25, 26 e 27 settembre 2020 rimbocchiamoci le maniche per un futuro sostenibile. Da costruire insieme.
La pandemia che ha colpito l’Italia e il resto del mondo ha cambiato le nostre abitudini, il nostro modo di vivere, di lavorare, di spostarci, di rapportarci con le persone; ma non la voglia di impegnarci in prima persona per il bene comune.  Ora più che mai è importante rimboccarci le maniche per rinforzare il senso di appartenenza ai nostri territori, per costruire una nuova armonia tra l’ambiente e le persone.  
Oltre ai tradizionali spazi urbani – piazze, strade, vie, aree verdi, giardini – quest’anno Puliamo il mondo amplierà il suo raggio d’azione per ripulire anche spiagge e sponde dei fiumi con un focus speciale dedicato, per evidenziare come la grande emergenza dei rifiuti in mare dipende dalle nostre abitudini e modelli di produzione e consumo sulla terraferma.

Centinaia gli appuntamenti in programma lungo tutta  la penisola, scegli a quale partecipare…va su www.puliamoilmondo.it