25 Ago, 2021 | In evidenza, News dalle odv
E’ stata pubblicata sul sito di Cidis la nuova edizione del Concorso di narrazione migrante dal titolo “Casa è dove voglio essere”, realizzato nell’ambito del progetto FAMI PassaParola.
Per questa seconda edizione del concorso, Cidis si è ispirata a “Home is where I want to be”, un pezzo della canzone dei Talking Heads del 1982. Il tema è ovviamente la casa, intesa come luogo fisico ed affettivo dove abitare ma anche come dimensione simbolica e immaginaria dove costruire relazioni significative.
Il concorso, completamente gratuito, è rivolto ad autori e autrici stranieri (non comunitari) dai 16 anni in su in possesso di un permesso di soggiorno in corso di validità. E’ possibile partecipare con un racconto breve in lingua italiana oppure con un componimento poetico. Gli elaborati saranno valutati da una Commissione giudicatrice composta da esperti con competenze nel campo della letteratura e dell’intercultura.
Ai vincitori saranno riservati i seguenti premi:
1- Classificato: Netbook del valore massimo di € 300,00
2- Classificato: Ebookreader del valore massimo di € 150,00
3- Classificato: Buono acquisto libri del valore di € 50,00
L’iscrizione dovrà pervenire alla Segreteria Organizzativa entro e non oltre le ore 12.00 del 15 ottobre 2021. Per tutte le info è possibile consultare il bando del concorso e per partecipare è necessario compilare il format di adesione.
Per saperne di più sul progetto PassaParola visita la pagina: https://cidisonlus.org/passaparola/
23 Ago, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Riprende, dopo i primi tre spettacoli di luglio, la rassegna teatrale con un doppio appuntamento, l’1 e il 2 settembre presso lo Stadio Comunale di Scisciano in Via San Giovanni dei Cavoli. Ad andare in scena sarà, questa volta, la Compagnia Bus Theater, con gli spettacoli “Cabaret” e “Live Market Show”. Per l’occasione verrà allestito il Bus Theater, un autobus a due piani che si trasforma in un grande teatro viaggiante. Si tratta di un innovativo modo per fare della strada il tramite tra artisti, persone, operatori culturali, comunità, che saprà coinvolgere e conquistare il pubblico. All’area spettacolo sarà possibile accedere, in entrambi i giorni, a partire dalle ore 20.30, previa prenotazione compilando l’apposito modulo sul sito web www.teatroinpiazzascisciano.it/prenotazioni. Per prenotare gli spettacoli occorre effettuare una singola prenotazione per ciascuno spettatore. L’assegnazione dei posti è casuale, fino ad esaurimento degli stessi e l’ingresso è gratuito. L’assegnazione dei posti a sedere sarà comunicata all’ingresso, previa esibizione del Green Pass e di un valido documento di identità. Non è possibile riservare posti a sedere per altre persone. Nei giorni 1 e 2 settembre (mattina 10.00-12.00; pomeriggio 17.00-19.00) sarà possibile, inoltre, per i più piccoli, partecipare ai laboratori di giocoleria e improvvisazione teatrale tenuti sempre dalla Compagnia Bus Theater. Il progetto Teatro in Piazza si concluderà, domenica 5 settembre, a partire dalle ore 18.30, con le visite guidate teatralizzate presso il Borgo di San Martino a cura della Carrozza d’oro che, per l’occasione, metterà in scena “O’ Cunto D’O Diavolo”. L’iniziativa è realizzata con il finanziamento della Città Metropolitana di Napoli.
Per informazioni: www.teatroinpiazzascisciano.it
04 Ago, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Nel gennaio 2021, il Parlamento Europeo ha adottato una proposta di risoluzione che sottolinea la fondamentale importanza della partecipazione femminile nei processi decisionali europei per una risposta efficace e di successo alle sfide create dalla pandemia.
In questo ambito si colloca il progetto WISE4ALL Challenges, che ha come obiettivo principale promuovere ed incrementare la partecipazione di donne e giovani cittadini nei processi di elaborazione di politiche per la ripartenza a livello europeo.
In virtù di tale prospettiva, tutti i partner coinvolti nel progetto lavorano per incoraggiare cittadini e ONG a prendere parte a uno scambio di idee internazionale e multidisciplinare attraverso 4 principali “pilastri” (diritti sociali, ambiente, salute, educazione).
Nello specifico, l’associazione Libera è a capo della gestione del “pilastro sociale”, un gruppo di lavoro focalizzato sullo sviluppo di una società civile maggiormente equa e inclusiva, che possa essere di riferimento per i cittadini nell’elaborazione delle loro richieste ai principali attori europei in tema di politiche di genere.
Vuoi farne parte anche tu?
Compila il formulario per registrare te e/o la tua associazione!* e fare parte del gruppo di lavoro;
e/o
Compila il breve questionario per dirci cosa ne pensi delle politiche di genere in Europa!
Agli enti che si saranno registrati sarà data la possibilità di partecipare ad un questionario volto a collezionare suggerimenti, richieste, e opinioni sulle politiche europee riguardanti l’uguaglianza di genere. I dati raccolti verranno utilizzati per stilare un piano di azione calibrato sui bisogni specifici dei cittadini e delle cittadine.
I dati raccolti, e il processo nella sua interezza, porteranno alla creazione di una piattaforma europa incentrata sui temi dell’innovazione sociale e politiche di genere, che fornirà un pacchetto di strumenti volti a guidare associazioni, attori sociali e società civile nella loro azione. Questi strumenti si proporranno inoltre di guidare i sopracitati soggetti nella formulazione di strategie per l’uguaglianza di genere, e nella loro partecipazione attiva alle attività del parlamento europeo.
Con l’obiettivo di rimanere parte attiva e punto di riferimento a lungo termine nel campo delle politiche di genere, il progetto si pone di funzionare da ponte diretto tra i cittadini e gli organi dell’Unione, attraverso l’individuazione di precise linee guida che aiutino Organizzazioni della Società Civile, con lo scopo di fornire competenze e preparazione nell’ambito dell’innovazione sociale e delle problematiche di genere.
Per saperne di più
Sito Web: https://www.scom.eu/wise4challenges-socialpillar/
Mail: international@libera.it e wise4all@scom.eu
Instagram: @wise4all
Facebook: https://www.facebook.com/WISE4Society/
Twitter: @Allwise4
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCnKp4iKHwalwi1aNZUNO-_Q
04 Ago, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Aiutare la ricerca oncologica? Puoi farlo mentre dormi, grazie alla partnership tra Fondazione Vodafone e AIRC. Dopo aver scaricato la app DreamLab sul tuo smartphone e averlo collegato al caricabatterie, basta attivare DreamLab per mettere a disposizione della ricerca la potenza di elaborazione dello smartphone. Così potrai velocizzare i complicatissimi calcoli che sono sempre necessari al giorno d’oggi per gli studi oncologici. Fondazione Vodafone ha messo l’app al servizio del progetto L’esploratore delle cellule tumorali (“Cell Identity Hunter”) di IFOM, l’Istituto FIRC per l’oncologia molecolare.
“L’ecosistema tumorale, cioè l’insieme delle cellule tumorali e dei vari tipi di cellule con le quali queste entrano in relazione, può essere considerato come un tessuto biologico a parte, con le sue regole di funzionamento. Conoscerle con precisione è cruciale per identificare nuove terapie.” A parlarne è Massimiliano Pagani, responsabile del laboratorio di oncologia molecolare e immunologia all’IFOM di Milano e coordinatore del progetto. L’esploratore delle cellule tumorali ha l’ambizioso obiettivo di identificare i vari tipi di cellule che compongono questo ecosistema in tumori differenti, e di descriverne la funzione. Poiché la massa di dati che si generano in un progetto del genere è immensa, per analizzarli tutti serve una potenza di calcolo elevatissima, ed è qui che entra in gioco l’app DreamLab.
Ma da dove vengono esattamente tutti questi dati? “Il punto di partenza è sempre il materiale biologico ottenuto da pazienti con diversi tipi di cancro – del seno, del colon-retto, del polmone e diversi altri – tramite biopsia o in seguito a intervento chirurgico” spiega Pagani. “Questo materiale viene disgregato fino a ottenere una sospensione cellulare, dalla quale vengono catturate con tecniche molto sofisticate singole cellule di tipi differenti. Le singole cellule sono quindi analizzate attraverso varie tecnologie ‘omiche’, per raccogliere informazioni relative a diversi sistemi cellulari.” Si partirà con la trascrittomica, che si occupa dell’analisi di tutti i trascritti di RNA di una cellula, cioè di tutte le molecole di RNA codificanti per proteine. “In questo modo sapremo quanti geni sono effettivamente attivi – e con quale intensità – nei vari tipi cellulari, e quali invece sono inattivi.” In futuro si potranno condurre anche analisi di proteomica (cioè di tutte le proteine prodotte in una cellula), di epigenomica (relative ai meccanismi di controllo dell’espressione genica), e altre ancora. “Tenendo conto che abbiamo già circa un milione di cellule da analizzare è chiaro perché serve un’enorme potenza di calcolo” commenta Pagani. “È come se dovessimo sequenziare il trascrittoma di un milione di individui.”
Per ogni cellula analizzata, i dati ottenuti saranno confrontati con profili cellulari già noti. In questo modo la cellula potrà essere identificata o, se il suo profilo non corrisponde a nessuno di quelli già presenti in banca dati, descritta come nuova. “È quello che è accaduto nel corso di un primo lavoro che abbiamo già condotto con questo tipo di analisi, i cui risultati sono stati pubblicati a maggio sulla rivista Nature Immunology” spiega il ricercatore. “Abbiamo identificato una popolazione di cellule del sistema immunitario chiamate linfociti TR1, scoprendo che sono rare nei tessuti sani ma molto presenti nell’ecosistema tumorale. Inoltre abbiamo evidenziato che svolgono un ruolo di soppressione della risposta immunitaria, difendendo il tumore stesso dall’attacco del sistema immunitario. Per questo pensiamo che possano rappresentare un nuovo bersaglio terapeutico.”
Un esempio che dà l’idea di quante potenzialità abbia un progetto come L’esploratore delle cellule tumorali. “Tutto il lavoro che faremo ci permetterà di scoprire meccanismi e relazioni cellulari importanti per lo sviluppo, la sopravvivenza e la diffusione del tumore, che potranno diventare bersagli di nuove terapie”. Ciascuno può dare il proprio contributo, semplicemente scaricando un’app.
Vuoi scaricare DreamLab?
Puoi trovare a questa pagina la versione Android e a questa la versione per iPhone. Comincia subito ad aiutare la ricerca sul cancro!
02 Ago, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Il Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente, giunto ormai alla 17a edizione, è stato il primo riconoscimento nazionale rivolto all’innovazione d’impresa e autorità locali in campo ambientale, sfida nella quale si gioca la competitività, l’attrattività e il benessere di città e territori.
Duplice la finalità del concorso: creare un contesto favorevole alla ricerca e contribuire alla diffusione di buone pratiche orientate alla sostenibilità ambientale, valorizzando quelle realtà e quegli attori capaci di cogliere la sfida ecologica quale opportunità irrinunciabile di sviluppo economico e sociale.
Il bando, disponibile online, mira a intercettare iniziative, interventi, piani e progetti che si muovono verso questo paradigma, con riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) dell’Agenda ONU 2030.
Un premio destinato, dunque, a tutte quelle innovazioni di prodotto, processo o servizio di tipo tecnologico, gestionale o sociale che contribuiscano a una significativa riduzione degli impatti ambientali, al rafforzamento della resilienza agli effetti del cambiamento climatico e che si segnalino, al contempo, per originalità, replicabilità e potenzialità di sviluppo.
I primi classificati per ogni categoria riceveranno, oltre all’utilizzo del logo del Premio Innovazione 2021, un premio in denaro di 3000€. Per ogni categoria oltre al vincitore, potranno esserci delle segnalazioni.
C’è tempo per partecipare fino al 15 settembre 2021.
La partecipazione al premio è gratuita, riservata alle realtà che hanno per protagonisti i giovani e con sede legale in Italia. Costituisce titolo preferenziale la specifica anagrafica under 35. Queste le categorie per le quali è possibile concorrere: Agricoltura e Filiere Agro-alimentari; Mobilità Sostenibile; Digital green, comunità in rete, dai piccoli Comuni alle Smart Cities; Economia Circolare; Ecodesign; Transizione energetica. Nel bando, in corrispondenza di ciascuna categoria, sono indicati i riferimenti specifici ai rispettivi Sustainable Development Goals, in accordo con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e sono contenute le indicazioni per presentare domanda.
Per saperne di più www.legambienteinnovazione.org
02 Ago, 2021 | In evidenza, News dalle odv
Consentire a sempre più persone di conoscere la demenza e fornire un vero e proprio vademecum costantemente aggiornato con le informazioni e gli strumenti pratici per realizzare iniziative “Amiche delle Persone con Demenza”. È questo l’obiettivo del sito www.dementiafriendly.it realizzato dalla Federazione Alzheimer Italia, che aggiunge un ulteriore tassello al progetto delle “Comunità Amiche delle Persone con Demenza”. L’iniziativa, avviata in Italia nel 2016, è nata con l’obiettivo di creare una rete di cittadini consapevoli che sappiano rapportarsi alle persone con demenza e farle sentire a proprio agio nella propria comunità, ma anche avviare un processo di cambiamento sociale in cui le persone con demenza si sentano completamente accolte e incluse. In Italia si stima che la demenza colpisca 1.241.000 persone e sono già 32 i quartieri, i paesi e le città che hanno accolto l’invito della Federazione Alzheimer Italia.
Il nuovo sito intende essere un luogo dove le Comunità Amiche delle Persone con Demenza attive su tutto il territorio italiano possano dare il via ad uno scambio di esperienze, vissuti e buone pratiche che favorisca e incoraggi sempre più persone a mettersi in gioco e comprendere meglio cosa significa vivere con la demenza, per contribuire a costruire una società più inclusiva.
Collegandosi su www.dementiafriendly.it è possibile, innanzitutto, informarsi e aumentare la propria conoscenza della demenza: cos’è, quali sono i sintomi e le regole per tenere allenata la propria mente. Una sezione illustra il progetto “Comunità Amiche delle Persone con Demenza”: la nascita, il percorso necessario per aderire all’iniziativa, alcuni esempi e progetti internazionali e una mappa interattiva che mostra le 31 comunità sul territorio. Segue una parte che si occupa di fornire le informazioni e le indicazioni anche pratiche per creare una “Comunità Amica delle Persone con Demenza” e come coinvolgere la propria rete di conoscenze per dare il via a sempre più realtà e luoghi inclusivi per le persone con demenza. Una sezione è interamente dedicata a raccontare le storie delle Comunità attraverso le voci di tante persone, volontari, negozianti, rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine, insegnanti e studenti che, con passione e impegno, portano avanti iniziative e progetti di inclusione per le persone con demenza.
Il sito ha anche l’obiettivo di essere anche un vero e proprio percorso formativo che, affrontando i principali temi medici e comportamentali, spiega come tutti possano diventare “Amici delle Persone con Demenza” e dimostrare come anche la conoscenza e la vicinanza possano concretamente dare un aiuto a coloro che affrontano la malattia. Cliccando su “Partecipa” l’utente viene poi accompagnato a scoprire quali sono i passi concreti per intraprendere questo percorso: si parte con l’informazione su cosa significa essere “Amico delle Persone con Demenza” e chi può diventarlo. Attraverso un quiz con 10 domande è possibile mettere alla prova la propria conoscenza della demenza e ricevere un vero e proprio attestato che certifica il proprio impegno.
“Le Comunità Amiche delle Persone con Demenza sono luoghi dove ascolto, comprensione e inclusione sono le parole all’ordine di ogni giorno. Noi della Federazione Alzheimer Italia ci impegniamo perché sempre più persone conoscano la demenza per cancellare lo stigma nei confronti dei malati e dei loro familiari. Il motto “Working to become” ci dice che si tratta di un percorso in continua evoluzione e senza la parola “fine”: l’obiettivo del sito è quindi quello di fornire alle persone e alle comunità gli strumenti di conoscenza ma anche pratici perché siano sempre più consapevoli e attente ai diritti delle persone con demenza.”, commenta Gabriella Salvini Porro, presidente di Federazione Alzheimer Italia.